Briand nell'estrema lotta

Briand nell'estrema lotta Briand nell'estrema lotta Anche Doumer sarà rovesciato col suo progetto? - Gli assalti socialisti alla Commissione finanziaria - Verso la battaglia parlamentare (Servizio spoetale della a Stampa ») Parigi, 13, notte. La ripresa della lotta contro' il. miniate ro getta nella pili .grande costernazione moderati e conservatori. 11 ritorno della sterlina a 130, dopo vari giorni di scemata tensione cambiaria, giustifica e misura il malumore di tali circoli. L'esame dei progetti Doumer ò durato tutto oggi in seno alla Commissione 'finanziaria c. non è. ancora finito, ma non occorre essere profeti per vaticinare che esso finirà colla disfatta totale o quasi dell'opera del ministro. La seduta odierna lia servito principalmente a ridurre, con 19 voti contro H, da 800 a 500 milioni la cifra, delle economie amministrative contemplate nel progetto Doumer e a votare un ordine del giorno del socialista Moutet, di carattere discretamente comminatorio, ingiungente al governo di non accettare come spose se non quelle indispensabili alla vitti nazionale per il funzionamento dei servizi pubblici, di sospendere l'esecuzione ilei programmi in corso nella misura in cui.questi comportano delle costruzioni e dei lavori nuovi, di procedere alla revisione di tutte Je sovvenzioni attribuite dallo Stato alle collettività, di presentare alla Camera entro il più breve tempo, un progetto di riforma' comportante la revisione delle circoscrizioni e delle organizzazioni amministrative allo scopo di comprimere i servizi e sopprimerò Je funzioni non indispensabili. In fine di seduta ninni tentò di aprire immediatamente il fuoco contro le tasse sui pagamenti di cui all'art. 13 del progetto, adtlucendn che era inutile attardarsi sulle questioni minori, oliando da quella sola, dipendeva Ja vita « la morte del progetto stesso. Ma Ih. proposta non essendo stata accolta per un colo voto di maggioranza, i cartellisii stimarono più prudente di rimandare la battaglia a domani, ripromettendosi di intervenire alla riunione in nimiero sufficiente per schiacciare l'avversario. L'allarme contro i socialisti L'attacco è quasi un attacco frontale e im uomo meno agguerrito di Briand potrebbe sentirsene moralmente scosso, soprattutto dopo giornate quali quelle della scorsa settimana, in cui un vento di panico pareva soffiare sul cartello, clic i socialisti facevano atto di abbandonare alla sua sorte. La stampa moderata certo non dà segni di una grande fiducia nella vittoria. Constatano infatti i Déhais: a Abbiamo davanti a noi uno congiura clie fu per un certo tempo occulta, ma die è oggi lampante, per imporre alla Francia una esperienza di natura collettivista e rivoluzionaria. I socialisti e i radicali cartelleggianti, favoriti dalla massoneria, che ha •voluto in sen<;o socialista, vogliono con ostinazione un esperimento del loro sistema. La sterlina ha un bel salire; non è quello cfae ìi arresta. Essi sono dellbeialaUHMile contro la politica di fiducia, quale tutti gli nomini ragionevoli!, tutti i finanzieri competenti, tutti i governanti imparziali, la concepiscono ». . I socialisti, asserisce il Tcmps, più aggrottato e iracondo che mai, hanno ancora una volta dimostrato di saper fare a meraviglia la politica di padre Zappata e di tener i piedi in due scarpe. Quindi continua: « Vi è il socialismo di parata e di facciate che sale, che monta, e che si mostra sui palchi di Bellevilloise, il quale getta la polvere agli occhi delle masse ingenue, respinge con orgoglio la partecipazione, i contatti coi radicali-socialisti, e coltiva con ostentazione lo splendido isolameli lo. Vi e poi il socialismo di fondo e di interesse che tratta con quegli stessi radicali-socialisti, Roman¬ ticismo e lealismo. Grazie a questo realismo c'è. un'ennesima reincarnazióne del cartello. Ma questa volta la manovra intrapresa renderà necessario accattivarsi l'appoggio «lei comunisti. I comunisti, infatti stanno operando una conversione a destra, per venire incontro ai socialisti ed ai radicali, e il loro manifesto del !) gennaio contiene una formula che è quasi eguale a quella dell'apporto socialista. ITI partito comunista si afferma pronto a difendere contro gli attacchi della reaziono qualsiasi Governo cartellista, o socialista, che lotti effettivamente per la reolizzazione del programma seguente: 1) prelevamento progressivo sul capitale; 2) pace immediata con il Marocco e la Siria.; 3) lotta contro il fascismo t. La sola eventualità, di un'alleanza in cui il posto della fedifraga sinistra radicale verrebbe preso dai comunisti basta, naturalmente, a gettare il Temps nel più vivo allarme. Briand taglierà i ponti? Secondo Briand la salvezza dovrebbe arrivare dalla Camera, Pare ormai accertato che, deciso a non arrendersi con armi e bagagli alla Commissione finanziaria, egli trasporterà la battaglia alla Camera. I giornali dei cosidetti partiti dell'ordine lo incoraggiano a vendere cara la pelle. « Se egli volesse — pensa la fAbertè — potrebbe essere lui ad avere ila polle degli avversari ». lì soggiunge: « Quale successo egli potrebbe ottenere se volesse slahiliru alla tribuna le responsabililfi del Cartello dopo il suo arrivo al potere! Mai vi è stata tanta materia per alimentate una requisitoria. Da lotta si annunzia aspra. Urlanti è handicappato poiché ha conservato nel suo gabinetto dei collaboratori che hanno partila legata con i suoi avversori. Se avesse avuto il coraggio di sbarazzarsene quando iroinacoiarono di abbandonarlo, appunto a causa del progetto Doumer, egli avrebbe potuto ottenere dei concorsi che non hanno più ora in Mi se non una fiducia miti«ata. Disgraziatamente 6 il paese che fi la posta di tutte queste dispute e di tutti questi intrighi. Oggi siamo in piena confusione, domani saremo in piena anarchia, 6e Jìriand non prenderà una rivincita clamorosa dello scacco ieri sera subito ». i giornali di sinistra prevedono ormai anch'essi che una battaglia parlamentare è inevitabile e che Doumer non potrà essere mandato via alla chetichella come si fece con Loucheur; ma questa prospettiva non li spaventa. « Il governo chiederà alla. Camera di pronunciarsi — osserva Frossard in Paris-Soir — noi non ci vediamo nessun inconveniente ». K sul Qnatidien Bertrand spiega: « Senza, dubbio il Governo può fare aippello alla Camera, ma se si tien presente che la Commissione ha respinto le sue proposte ad un'enorme maggioranza, si converrà che la sorte loro davanti all'assemblea è ormai fissata. II Governo sarà battuto e nessuno meno di noi i\ incline a trascurare l'eloquenza, l'abilità, la strategia, le facoltà di persuasione del signor Briand: ina iti materia finanziarla tutti lo sanno, ed egli stesso non In contesta, non ha gusto nò competenza. I.'autorilà del suo intervento rie sarà molto diminuita ». Questo commento dell'organo herrotiano è alquanto prematuro; abbiamo visto che la manovra alla. Commissione finanziaria è stata oggi meno fulminea di ieri, 0 per dire meglio ha dovuto subire un rinvio. Briand non è un .novizio ed i cartel- 1 isti possono stare certi che per metterlo con Je spalle al muro dovranno giocare di gomiti. Ad ogni modo la risoluzione con cui l'assalto alla diligenza è siato intrapreso obbliga, a prevedere che nè per il cocchiere nè per «li assalitori la lotto sarà facile. C. P.

Persone citate: Briand, Frossard

Luoghi citati: Francia, Marocco, Parigi, Siria