Massoneria e Risorgimento

Massoneria e Risorgimento Massoneria e Risorgimento nel saggio storico dì Alessandro Luzio I. Rfaesumere anche por sommi capi que- uto ultimo poderoso lavoro dl Alessandro Luzio non è facile, e dobbiamo ptìr necessità contentarci di_ presentare lo tesi fondamentali, a cui giungono le sue dotte ricerche in ordine al compito prefissosi : stabilire cioè i rapporti positivi e negativi tra Massoneria e Risorgimento italiano. Una sobria introduzione chiarisce In modo precisissimo le origini della setta. Bandito ogni elemento mitico, che. le cir- B, m ubi vu iiimh.ii': i<l uuui ui h)ii-dell'Ordine nei 1717, e la sua provenienza inglese. É' ornai di- j come la Massoneria simbolica oonfonde, di certo rimane là data di fon-dazione schietta ai è svolta'da'ue am£h? SiS!ratone sorte con ufficio di mutua assi-etenza in Inghilterra (in dal XIV secolo, nel periodo che più fiorì rarchitet^ tica. Il nome di free-slonc-ntaxon, o som-plicementc freemiison, traduzione del latino maccheronico seùfpior lapidum Hbe-Ì rorum, veniva allora adoperato per desi-gnare lo scalpellino che isaiieva tratturela' pietra d'ornato, in contrapposto del manovale, clie metteva in opera la sola pietra greggia: roitgh-mason. In quelle Associazioni si sóli formati I riti, le parole solenni, i simboli trasmessi dall'Ordine reale e conservati a tutt'oggi in quello simbolico. Il passaggio dal primo a! secondo 6 stalo favorito dal fatto che. ammettendo quei sodalizi anche elementi non"professionali, come mecenati o «oci onorari, questinella decadenza dell'arte muraria, dovuta.al tra- collo del gotico, finirono per trovarsi in maggioranza. Poco a poco» senza nessun di segno prestabilito, questi aggruppamenti assunsero il programma d'una Società co-abili fondatori seppero circonfonderhi. "rna cosa è nero certissima' che cioè nel-la patria d origine, carne, nell Amerioa, dove essa tosto si trapiantò e largamente si diffuse, là Massoneria non adottò mai il costume del segreto, ina anzi ostentò hi. sua azione in modo pubblico, mantenendone spiccatissimo quel suo carattere di istituto diretto al perfczioiiaineiito inorale dell'individuo o alla pratica tilantropiea, e presentandosi, associnta fòrtemente alla tutela degli interèssi nazionali, come una forza religiosa coiisé'vatrice e ausiliaria dello Stato. Ma c'è un'altra' osservazione da fare: la Massoneria; emanazione protestante, anzi vera quintessenza del protestantesimo, doveva essere ben accolta in Germania, dove però per un lato generosi pensatori la Idealizzarono, svàpp. "andone il contenuto pfaTicO nèlj.e itóbbie d'un fantasioso Uluminlaaw^iWL'ftltro a-■luti imhronlioni la sfruttarono con lo più ridicola Vna?"e to«^°tlStra i A-^JmHw'nrt^M Mlittea dtóli Ho-^JS^fttCirrtns »i nroorifhenzollern fini per asservirla-ai proyn •copi dinastici. A questo importante ca-|«saltati ai supremi fastigi della -potenza Inel 1870, Il ha abbandonati ora irrepara- bilment* all'estrema- rgnon.iriia, il lauto ,consacra un'intera appendice (li, MI, aai-.la quale; fra l'altro, .ricaviamo ..coinè n |Gran Federico, pur servendosene, gluciJ- casse dolla Massoneria in modo, poco 'u-fsinghioro: e I massoni — scrive .-.-...nelle Toro Logge formano una setta religiosa, fassai più insulsa, è tutto dire", di quelle ; 1 concretò nella celebre frase : « Là ìlàfon-, n^rt<» e'est un grand rien ». Quanto ai paesi cattolici, dato il marchio di fabbrica Internilo calvinista, la - ! suo I già conosciute .>. Il il suo giudizio cpin-jflessivo sull'essenza dèir Assodaztene *_ ; dunque Vaticano « Loggia. Restie della metamorfosi latina che foggip Ja Massoneria in forza rivoluzionaria, qualche volta anti-monarcliica e sempre ariti- •adi,' per col all'opera di perfezione in-j viduale, ch'ora stata lo scopo iniziale, j sostituì quello della costruzione ded Or- . i «■.lericnle, è lo spirito francese, al quauvai. deve pure l'eccesso di teatralità ciarlata; : «esca, lo spettacoloso acrobatismo dei j gradi, per cui all'opera di perfezione in Avi si . dine, presto diventato una seconda (,hie- j ,sa, ima specie di Compagnia di Gesù alla I 'rovescia. (lutrodutta la Massoneria in Italia,,per I opcra di aristocratici inglesi, a vantaggio I dei connazionali chn viaggiavano nella I pcnisola, essa non tardò a prendervi il | colorito francese, tanto da ingenerare i le- ! gittimi sospetti della Curia, che la scomu- riic.'i una prima volta nel 1738 e una se-1 conda nel 1751, ancorché senza molto ef-1fetto, che i primi a non curar le scomuni-: cho papali erano gli abati di moda, voi-1 tcriani e spregiudicati. Anche nelle Corti sia borboniche che lorenesi multo si civet- tava da principi e principesse con queste futili novità massoniche favorite dall'an- glomnnia del tempo. Maria Carolina a Na- poli sfacciatamente ostentava i suoi fa- vori concnss* ai massoni, e non soltanto quelli politici, imponendone la presenza oli'imbello marito-, mentre in Lombardia, ' imperando Giuseppe II anch'esso protei j ture del Sodalizio, primeggiavano tra gli : adepti aristocratici frammischiati a ciam- belìanl e alti funzionari austriaci, civili e militari E tanto era Yengvueinént per quelle cerimonie che tra gli invescati per giovanile imprudenza abbiamo la sorpresa d'incontrare anche l'Alfieri e, cosa che non ci saremmo mai appettati, perfino il De Muislro, che nella vecchiaia doveva pas- saie ogni limite di ragionevole, reazione, forse obbedendo al prepotente bisogno di ammende clamorose del suo passato set- tario n,lnt« «li-Alfieri, riscattò niù tardi tario. Quanto all'Alfieri, riscattò più tardi le fugaci velleità libero-murntorie con una dello più felici e irruenti sue satire, la XV « Le Imposture», i Iu rapporto al movimento irreligioso e : della Massoneria, a voler esser sinceri ■ era più effetto concomitante che non i causa. Mentre poi i più autorevoli stori concordano nel nesure un influsso positivo della setta sulla Rivoluzione, Sboccata quo- ì. ne vera orici pagani, che rasentavano l'oscenità, si raf-, « principio del segreto tra gli iniaiat,, la Preferenza dei meni subdoli di lotta, il sta nell'Impero, Napoleone se. anche, il che è dubbio, fu Un giovane inscritto, t-tilito al potere dominò la setta e ràdò'p\er& come instrumentum rer/ni. Fu quello per la Mas- soneria un periodo di bassa senilità c adii- lozione, e ancliH di degenerazione. S'ih-i trodussero nel cerimoniale elementi neo- 11)Megno d'ogni nobile sacrificio, il carat- \ 'ere ^ee^^^oUl^^ Cnduto Napoleone, assistiamo al voltafaccia pi fi {scandaloso; fatta eccezioni di qualche nobile esempio di resistenza nell'elemento soldatesco, in genere la Masso- lslalvsnoria si mostrò bassamente ligia all'Ali- "stria. Il nuovo padrone trovò nelle file de- fgli ex-massoni i migliori servitori: un pub. £Ditetela di prlra'ordine, l'Acerbi, direttore della « Biblioteca Italiana» e temuto ri-i fvale dol « Conciliatore » ; un inquirente più . ~ , .:. » , . , . ' ,, >, .. Salvottl ; un tristo delatore Carlo Casti g,a i un famigerato poliziotto, il Bolza. ; h1:Yno alla. Restnurnzione e pullulano le qnt| nI Dp1 LmJc(V<*e raro di processi politici, Antonio !^^^^"^ ^ffTia! m• ,anza.. 6t ,r,?n;.la fai "merla. . i anaccia v ; ""'"<'' «■} giudizio dello storico ,1 dibattuto\m : Ì : . j j dopo il 1815 la fratellanza italiana sospese qua*! affatto la sua azione, per destorsi «Oltnritu al fragore del cannone di Magenta'é Solferino. Ma' contro questa asserita' latitanza massonica, intesa s'intende non! tanto come personalità singole, quanto co-i me associazione, nel periodo epico delle nostre lotte nazionali, hanno protestato al- j clini recenti apologisti italiani, i quali vor-: rebh'ero rivendicare alla Massoneria l'ini-1 ziativa e la diretta partecipazione all'opera! nisorgr-pento..sostenendo la tesi cheila ; '[..nrimnena era un suo succedaneo, ad oi ; iltn «lai .Ideili per astuzia di guerra, che ! ' suo. unm.r.. più rappreSertaUvì n ritro- Lnjàrbpnàro, pur conservandosi i termini, blorrispondenti : fratelli e logge da una par- : e,, cugini è vendita dall'altra. I pHmlVh "> tK^eow»^:queHd'ild«^a.'Mi«nbOli 'dell'arte M:rle' muratore si cangiarono in quelli del | { caroo ! ' le_ poggiati- al Governo, i secondi al popolo;! I massoni son tali pubblicamente, i carbo-; nari in segreto. Uopo Napoleone, la Mas- ' soneria nuli è piti Col governo e, passando ìill'opposiziono, ritorna al segreto conducili— riPzhdo colla Carboneria, forzandosi di con-! Pfondere; *:ot.carbonari i massoni formano: rvendite, i cui maestri sono agenti masso-! lniri, cosicché, mentre gli affigliati crede- j vano di entrare, in- Carboneria, formava-, no invece una bassa Massoneii'ia. Il.Luz-io, 'arte anche dell'espi iotta di-! chia.razione dei competenti compi la/lori j : de l'.« Alioemcines llandbuch *r r«« condu mano errore^d aver con- ,1 !"«»■ 1 Ordine colla. Carboneria (;)»« den , .g l'reirnauem [diselliteli tdentillncrlen Car- o ' bonari), rigetta questa tesi. Kgli pure ara- p'»»«« uno scisma ni««oii.ico precedente &f *»* <*f*i-d«I 181Ò, cne potè detwm-Miare M _ succe««iv* forni'axroM netlarte Coni-: *|™^»£^-^v«a.^ri^ aI Q jp flJ(.uni governi interessi a promuo vfcr, „ucste V|V„ite popoliwi co-n'l-ro U co ,,df^nuKitore. Popò lo scompiglio de), . .Jr, rtlg>to eert0 m, numeiro di niasscHWl non | vilj c lu>„ fedifraghi capaci di alimentari' jj f„aco y^,» e cìis emigrarono n-ello «ctfiil. fu esse si operò un trawi-timento mas sohico, ad os .negli « Adelfl » o « Filadelfia, f (.i0aT1R g scopre nello carte segrete- dcl- dds; l'Andrva.w, Vagante del Buonarroti, ve- <■ • •"lPtsSt ,-ont.rocoiTepjti con mire oppo?>te, di forme | una Carbo nari a continuazione massonica volutamente equivoche per reciproco in-j ganirip, Ma la tesi troppo semplicista, di i jro succo dei settarismo. Del resto' nel • ?; moudo s^r-.o si Jncrr-ciano co**™* | Ki !1 S»geaimlam Mas,wWia o 'Carbonato'So i**w3 •^ nol maggio* c*Titra^to-; aJ sentimenito na- 'Sq zicnale, ajiU-cosniopoJdla, misogallico, al- diera. alla testa della MosfOnAtMA alnbro .«lana. E questi attoggiame-ni-i di pei-secu ,&i0&é caral.te.rizzano Vopociiizione delle seMe Diversi i principi'! religiosi, le mÌK .politiche, il reclutamemito sociale, |0 s-pìriio religioso cristiano, al canattero deniocraUeo-costiluzioinale dolla Carhoineria, si oppone il cosniopolitisnio, la fraai- cofllia, l'aiifironta arisiocratico-oligarch-i ca, il doisJiio, e perii no il pagan.esinjo aiitiicloricale e amiioristlamo della Mn«<so neiria. Ecco perche 'H móvinteinito carbonaro devo osseir giudicato piuttosto come il pro dotto spontaneo delle particolari condi/.Ioni del Mezzogiorno, al di fuori dell'in flusso dei inussoni italiani, cui però al cimi d'essi si piegarono riluttanti, moto clerico-borncnico favorito dagli Inglesi fino al '15, poi abbandonato a se.stesso quando i governanti britannici, disinteres- rava a combatterla., come cercava di pne-i rimuiiirsene Eugenio di Bc-auharnaiis, che | SinaraloVeiFrsenisa/idedaPnel'a sandosi degli affari della penisola, esige- vano soltanto per deferenza all'Austria il j si rispetto dello statu quo, creato dalla San-ln la Alleanza. Allora ai comprende la trista sconfessione del condannato Confaionieri re per parte di ex-massoni, che e'eran cattiva- S 1.1 le M'SS % punzione 6i assicurava» puri da qualsiasi ! de contatto col protagonista de processi lom-, om bardi, non averi lolo mai conosciuto come : f fratello. I» realtà il Confalonleri s'era ben- ' tu sl inscritto alla Massoneria fin dal V818, ta ma in Inghilterra e con promessa di con-j Ccaco formarsi to ali anciciìt vsaget and està- hlished customs ol the Orrler. Anche nella rivoluzione piemontese dei 1F21 l'influsso massonico fu quasi nullo, a Torino c'era, _ allora una sola Loggia e 60 soci al più. Il ! a Santarosa, che fu l'anima del moto, arai co un mistica antisettario, invece tino del vo un mistico antisettario, invece uno dei massoni eminenti, Il gen. GifUenga, restò estraneo e protestò la sua fedeltà a Carlo! Felice. Anche nel Modenese l'identità mas- ta sonico-carbonica. a malgrado dell'esplicita ; re*A di Fr/mrf«irn IV fu smentita dai1 st, . ,a«*? £JT%2$J!l' ISZId bonnerie on aree tonte autre società se-lra créte (che potesse recar danno per le sue j giudici estensi. Méntre^^^'« lessava 1 rapporti coi carbonari e decreta, i ca va: • Toutr commumcation atte Ut f/iar- j n internazionale della" sotta, la cui effettiva j solidarietà ir» in «oraunloni sazio- to uali, uyjipbri d'una eola grande famiglia,i qd imprudenze' est intanine » ai S. M. Per-1 m fotti. ùTovte conlravveiition à la^presente'A loi sera pi//i?'e conim'e un crime ». E iniino, rinnegare la Carboneria è la parola d'ordii no della Massonerie d'oltralpe; in Franeia, Germania, Inghilterra nbbiamo analoghe manifestazioni. Ciò posto, dato il carattere anelli d'una scia « catena d'unione » co- j smopolita, la sconfessione generale, che lai Massoneria europea infliggeva alla Carbo-1 nerln italiana, non è la prova palmare che 1 in essa non ravvisò punto nè « figliazione nè continuazione » della consorella? Concludendo, se in qualche pai-te d'Italia la fusione massonlco-carbonicn può dirsi certa, in altre probabile, nei complesso le lor vie furono diverse, come nemica e antagonista era l'origine. Per la sua servile adulazione a Napoleone, la sua remissiva acquiescenza all'Austria, la Massoneria si svalutò da se stessa tra le forze rivolti- "«""," » *8«B« l™ le "v?,u f'on*"e Pem80,a e.'"nRI fal dl"*fr £j£**5» ,rf ente r^rchUHA 5KJf ^ìrt^S,0,^ Sltiì f,,or.'. d-1 Ie!' in Part* emtro <n !•*» e-(ìn,,e quali fu interamente oscurata, relegata nell'ombra, tra i ferravecchi, talché per un trentennio in cifra tonda, dal 1830 al 1860, nessuno ne parla più lamquam non esse}.. Del resto a questo punto la i:e.ra(tf quaestio passa in seconda linea dinanzi al fatto lu- minoso "che 'e d,,c associazioni rivali sta. vano per esser cacci ale di nido'dalla Ginmne }Mia. . ^, ,n™ a ^\° per le dichinrazloni Muta"con In- qsisredtnddcpetvcsmnZINO ZINI. Alessandro Ltzto, ta Massoneria, e 11 insorgimento Italiano, saggio storico critico con illustrazioni e molti documenti ine. diti. — Due volumi, Boloena - Nicola Zanichelli - 19»-.. — Lire 80. aass

Persone citate: Alessandro Ltzto, Alessandro Luzio, Alfieri, Buonarroti, Maria Carolina, Modenese, Nicola Zanichelli, Part, Santarosa