In memoria della Regina Margherita

In memoria della Regina Margherita In memoria della Regina Margherita g gmessaoorno iiiiri tdi dll Città li H Cóiiimiissario srtraordmario della Città Sen. Donato Etna, recatosi a Roma per ■rappresentare la nostra Ciltà ai funerali della Regina Margherita, lia consegnato a S. M. il Re il seguente messaggio di cordoglio dèlia cittadinanza torinese:. ^.Maestà! mII popolo d'Italia che. sempre vide per'toniflcata nella dolce Regina. Madre Ja. venustà e la poesia dello Patria., rive oggi 'Vangoscia stessa della Règgia per la scomparsa di Colei che pareva donala dal fato air Italia per propiziarne la. grandezza e la 'gloria. Più d'ogni altra si sente duramente colpita la Città nostro che vide nascere la i Vostra Avgvsta Genitrice, e ognora la. circondò di un affetto e di una venerazione in cui l'orgoglio d'averle dato i natali si mesceva alla gioia di vederla prima Regina dell'Italia unita, assisa sul Trono a ■coronare quello che la [orza ed il senno dei Princìpi Sabaudi avevano compiuto. Un pensiero soltanto può lenire il dolore in^consolabilc. Quello che la soave, indimenticàbile figura della. Grande Regina non muore; Essa vivrà ognora tra noi ed il 'tuo ricordo, mentre, il. giorno della sua scomparsa si allontana, si irradia di luce tempre più viva dall'esempio di tulle le tue virtù e dal bene infinito che profuse con magnifica illuminala regalità. * L'Amministrazione di Torino ha ideato 'devote manifestazioni di cordoglio e di omaggio per la vostra grande Madre, e, pensosa di seguire i. teneri sensi di pietà e di carità che si alimentavano nel cuore tanto della Regina, ha. stabilito di dedicare ai nome di Margherita di Savoia il cottruendo primo grande Asilo infantile municipale; inoltre, ad orgoglio della Città 'eia compimento del volo dell'intera cittadinanza, ha deliberato di erigere un monumento alla prima Regina d'Italia, che ne rammenti ai posteri le dolci, maestose, soavissime sembianze, c la vita trascorsa tra le mura natali. u-Maestà! Appena si. seppe che la Madre Vostra augusta aveva cessalo di vivere, tuttii pensieri nostri si volsero a Voi, tutti-! i nastri cuori profondamente costernati perii lutto irreparabile che colpiva il cuore. Vostro figliale palpitarono per Voi. Voi certo avete sentito l'anima nostra, t'anima del popolo che vi cercava per confortarvi Ueltimmensa sciagura. Il vostro strazio possa trovar sollievo nel pensiero di tutto U popolo reverente, raccolto per piangere con Voi la soavissima Madre vostra, indimenticabile Regina d'Italia ». Per iniziativa del Comune sarà celebrata, nella Chiesa Metropolitana, giovedì U conr. alle ore 10,30, una solenne Messa idi settima in suffragio della compianta Sovrana. Le cerimonie religiose Le Scuole alla Messa in San Filippo In seguilo ad accordi fra l'autorità religiosa e scolastica, è etata celebrata ieri mattina alle ore 10, nella chiesa di San EiìÌpdo, in suffragio della scomparsa Sovrana, usa messa funebre riservata in special modo agli alunni delle Scuole elementari e medie. Cosi amebe la folla' degli scolari ha potuto un maniera diretta e con una manifestazione adeguata, rendere omaggio alla memoria della prima. Regina d'Italia. E quasi simbolicamente a Torino, dove 'Margherita di Savoia è nata, l'infanzia si riuniva in raccoglimento ed innalzava la sua ingenua preghiera, proprio mentre a Roma, dove la stilnia riposerà in eterno, riceveva il tributo uflìcàaJo di tutto il .popolo italiano. La vasta chiesa di San Filippo si è dimostrata insufficiente a contenere tutta la folla «lei piccoli fedeli. 'Accompagnate dai loro tmwestiri, recando i vessilli, le squadre degli scolari, di cui molti in divisa, hainno cominciato ad affluire assai prima dell'ora fissata per la funzione. 11 tempio non ha quind.i tardato a popolarsi e gremirsi. Certo esso non ha mai accolto tanti bambini e giovanetti 1 Ma gli adulti- erano pure numerosi, poiché molti genitori hanno voluto partecipare anch'essi alla funzione, accompagnando i loro figliuoli. Nonostante la ressa, l'ordine più (perfetto è mantenuto. Le bandiere furono riunite in due gruppi ai latri dell'altare maggiore, tutto sfavillante di luci. Le scolaresche Tennero disposte al centro della grande navata ; ai lati, e verso l'ingresso, presero posto gli adulti, i quali si trovarono obbligati a soffermarsi in parte sotto il colonnato esterno, per la gran ressa interna. Al centro della navata, davanti all'altare maggiore, si innalzava 41. catafalco, addobbato lussuosamente a lutto e sormontato da una corona regale. Ai lati, sopra due panche appositamente disposte, hanno preso posto le autorità scolastiche intervenirne alla mesta cerimonia. La messa è preceduta da un canto di circostanza intonato dagli scolaretti sotto la guida del maestro Pachner. Viene quindi celebrata la messa funebre, dotta dal teol. professor Boria, e accompagnata da canto gregoriano. L'organo ed i cori della «schola cantorum « salesiana si alternarono con suggestivi effetti. Dopo la. messa, la scolaresca intonò un altro inno, e quindi, lentamente, Efonò dal tempio. — Alle ore 11 di ieri mattina si è svolta con grande intervento di fedeli e di rappresentanze di Associazioni, la funzione in memoria della Regina Madre nel Pantheon dei caduti in Borgo Crimea. Il celebrante, teoi. C. Pagliotti, tenne un breve discorso rievocando la figura della prima Regina d'Italia, le sue singolari virtù e il bene da lei fatto. Fra le Associazioni erano quella delle Madri e Vedove dei caduti, dei Combattenti, dei Volontari, l'Unione Monarchica, ecc. con le relative bandiere. Si notarono puro il colonnello Faracovi con tutta l'ufficialità del 3.o alpini, il comm. Zavattan-, della Federazione fascista, ufficiali del Comando della milizia, ecc. San Giovanni Evangelista twi-a lolla di quasi tremila persone, fra insegnami e allievi dalle Scuole medie, si è raccolta ieri mattina nella vasta chiesa di h. Giovanni Evangelista, accogliendo l'invito elei preside desi Liceo Ginnasio d* Valsalice. Erono presenti oltre le scolaresche di questo, jWR;gg R. Liceo Gioberti, della Scuola Magistrale tabella, degli istilliti sociali, dei & Gausoppe. del Kicaldone, dell'Ente nazio site per l'educazione fìsica. Tu:ti cu MKtuU medi mandarono bandiere covi rappresentanza, in modo speciale VOn di Valdocco che tante .volle g- altri ;a io i \ licenza della defunta Regina. «oWil Su-pmore dei Salesiani rev. don. Rinaldi. messa venne celebrata dai rev D. Fa- 9rto, diretto» 'generale delie Scuole Sale- alane, e cantate dalla Scuola poh-fonica del-136tit<uto internazionale D. Bosco alla Crooetta. dove sono raooolti centocinquanta siudeJD.ti.di teologia appartenenti a venti diffedBua nazioni dei mondo. Così colei, di cuiPio che per il ramo materno portò ixn io sassone nella dtoastda, di modo che no sole s'illumino la fulvia e cernia nia, ebbe l'omaggio veramente intersonale in quel canto sacro. La .musica1 alle parti in .-auto gregoriano alternate -'.l'orchestra e l'altare dove servivano sento studenti di lilosofla del Seminario sa n , o a a a l lesiono di Valsalice, consistette jmSH'esecuzione di classiche polifonie palestr.in.iane dovuto ai maestri Asola, morto a Venezia nel 1009 e Lotti, tuorlo purè à Venezia nel IT-io. L'esecuzione fu perfetta sotto la direzione del maestro ri.- Grosso. AH'orpa.no era D. Pagella. Dopo la. messa j| preside del Mero Valsalice. don Cojazzi, rivolse brevi parole ai giovani e ricordò conio- nel 1S50 il giovanetto Cagherò, ora Cardinale, vide gli illustri genitori della defunta Regina recarsi alla Consolata, per ringraatorla d'aver avuto da. Dio ucMa figliuola clic fu una perla e, latinamente, venne chiamata Margherita. Ed ossa fu davvero consolatrice dello spaso nelle sventure tragiche; fu consolatrice dell'Italia in ore difficili e grigie, fu consolatrice dei miserile degli sventurati c degli orfani prima e dopo la srande guerra. Fu grandi' porcile, portò lo stigma della grandezza elio' 6 il dolore; fu grande perche seppe superare anche i giusti risentimenti umani, perdonando in occasione d'una tragica amarezza e sventura. Essa quindi esercitò un'azione provvidenziale, rispetto agli animi clic seppe pacificare e condurre all'idea monarchica, c perché, seppe con la pratica dignitosa e eoerenle della religione aggiungere l'aggettivo di cristiano alla frase celebre, delta dal suo canfore: Eterno femminino regale. Dan C.oJazzi consigliò 1 giovani a considerare nella figura della Regina .Madre il connubbio deliealte doli naturali, di cultura e di ambiente con le divine qualità soprannaturali della fede. La vita della Regina Madre è dunque un esempio di ciò clic può operare la fede, che è fatta per innalzare e nobilitare. .'Vile undici mentre le campane spandevano i loro rintocchi funebri la folla usciva silenziosamente dal tempio. — Austera e commovente riusci la funzione che sotto gli auspici dell'Associazione Naz. Madri, Vedovo c Famiglie dei Cadmi e dei Dispersi in guerra ebbe luogo domenica alle 17 nella eli iosa di S. Marini di Piazza in sufr fl'agio dell'anima di S. M. la Regi un Margherita. Erano presenti .il conio Ruffa di Perrero in rappresentanza del Commissario prefettizio, il cav. nifi. Gabelli, consigliere dì Prefettura in rappresentanza del Prefetto,.numerosi ufficiali di ogni corpo; il colonnello Mouren per l'Istituto pro-Veterani e Mutilati, le rappresentanze con bandiera dell'istituto X. Azzurro. dèll'Ass.•Combattenti, dell'Ass. Volontari, gli Orfami jli guerra dell'Istituto di Sassi, le orfane dell'Istituto del Burnii Consiglio, una raiiprese.nta.nza della, Villa della. Regina e. numeroso concorso di pubblico. Parlò con viva commozione dello, compianta Sovrana il teologo prof. Borila, e' 10 allieve dell'Istituto dei "Ciechi eseguirono alcuni mottetti sacri. In. pia funzione fu degna dell'Est iuta. Le coKinorazion; All'Istituto di scienze commerciali Un elettissimo uditorio e convenuto ieri nell'aula dell'istituto supcriore di scienze commerciali per la commemorazione della Regina Margherita. Oltre ad un gran numero di poiisonalità, fra cui numerose signore e signorine, abbiamo notato: i senatóri Brondi, Berla d'Argentina, Rizzeiti, D'Ovidio, Ferrerò di Cambiano, Bei-tetti o Rebauderigo, i deputati Olivetti c Bagnasco, S. E. Caso.ll, il commenda.tore Pancini e grand'ulflciale De Marcili per la Magistratura, 11 conte di San Marzano per il Prefetto, il prof. Collirio per il Municipio, il gr. uff. Moliinaxi per la Deputazione provinciale, il colonnello Marchisio per il Comando di Divisione, il colonnello Manzoni per la Scuo•;i di Guerra, il gr. uff. Bozzalla per la Ca- i mera di Commercio, molti professori della \ ricuoia di veterinaria e tutti i rappresentanti degli Istituti d'istruzione. Erano pure intervenute la rappresentanza del Sindacato dottori commercialisti e le bandiere dell'Istituto e della Scuola di Commercio. ili presidenite dell'Istituto, prof, sen. Grondi, che col direttore prof. Gribaud! faceva gli onori di. casa, presentò con brevi gomuios6e parole, l'oratore-prof. comm. Abello. Questi, accolto con segni di deferentc attenzione, prende la parola, e dopo aver accennato alle fasi principali della vita dell'Augusta Regina Madre, si sofferma a dichiararne la mente italianissinia e l'instancafiLle carità e pietà civile e religiosa. Rileva, tra l'altro, che, come seguì, con ansia e trepidazione indicibile le terribili, talora incerte vicende della immensa guerra, cosi benedisse od acclamò con entusiastica gioia, la tinaie grande vittoria che l'ardimentosa e balda nostra gioventù aveva consegnato col sacrificio delia miglior parie di sè, ed assistette, con esultanza sincora ed inesprimibile, alla gloriosa rinascita nazionale, l'accompagnò coi suoi fervidi ed iliuiminatl voti e la confortò del suo alto e divinatore consenso. Ben conscia dei gravi travagli, in cui in allora si diti alitava la sua diletta Italia, segui- la spirituale Regina con occhio vigile e presago, il crescente moto ascensionale e la prima opera fattiva dei grandi primi artefici della vittoria e intuì la sagace opera di restaurazione cui essi miravamo, intelligente e colta, avvezza a tratiare cogli uomini migliori della politica e della scienza, fu tutta spirito e poesia per la grandezza e per la virtù d'Italia. Continuò a sperare e a confidare nei senno e nella virtù della gloriosa Casa Sabauda, impersonante il meraviglioso e gagliardo suo popolo, e ad estollersi vieppiù in quella splendida luce d'italiana virtù di cui rifulse in tutta la sua larga e operosa vita. Sempre ajttentamente seguito dall'uditorio, conclude : Vada oggi di qui il nostro sincero, profondo rimpianto e il nostro omaggio fatto di reverente ed ammirata devozione, alla amata e venerata sua memoria e il nostro animo si conforti e rafforzi nel pensiero e nell'esempio della fulgida e costante sua operosità di bene e di fede che seppe plasmare l'anima del suo popolo e dei suoi Re in una intensa meravigliosa armonica comunione di soavi, devoti affetti e forti ardite aspirazioni ad un avvenire sempre più radioso ad una Patria sempre più grande, e più potente ». — Dinanzi alle scolaresche del R. Istituto Commerciale « Quintino Sella » c della « Paolo Boselli » parlarono il Direttore cav. uff. dott. Magri e quindi il Commissario aggiunto prof, collino il ouale, con parole semplici e calde di sentimento, rievocò la figura della Sovrana, avvolgendola in un velo suggestivo di leggendo, dalla sua.nascita e dalla sua infanzia, tino agli estremi giorni di roga, lità luttuosa. Ricordò molti episodi pieni di grazia e di poesia,'insistendo sovrafutto sul profumo, di sovrana bontà elio esalava dalla defunta Regina, passata ormai dalla realta alla storia, e dalla cioria alla leggenda. — Nell'aula magna dell'istituto per le industrie del cuoio parlò il prof. MonguidiBoldi che esaltò, con parola nobilissima, le squisite doli di gentilezza, le alte virtù, la profonda coltura, il nobilissimo senso di pietà, il fervoroso amore per la Patria della buona ed augusta Sovrana. Una pia invocazione all'elettissimo spirito la cui spoglia per noi sacra ei riavvicina oggi nel maestoso tempio del Pantheon a quella del Re buono e martire, chiuse il discorso del prof. Monguidi. — All'Ufficio telegrafico centrale venne sospeso per brevi momenti il lavoro e venne inviato un telegramma al ministro Ciano. — All'Associazione malarici di guerra la defunta Regina venne commemorata, in assemblea generale, dal presidente Natino, e-1™%^^» **l sera alla R Scuola Tipografica, dinanzi agli- .ammanti e allievi appositamente 'convoca- U, co*T commossi accenti, le virtù l- ' oueui n he ia ra, te i a- della Regina Madre. — Al passaggio del corteo funebre di S. M. in Regina Madre l'Istituto di propaganda, assistenza Pro Mutilati e Veterani dispose chedente grand'uff. gato di Genova. . nello Snibante, i rani, depose sul stro dedicatono. rasid icr Regina, n presiPiseli assieme al deleDella Trine ed al coJoneritn di Ila società vetero una corona con ria-