Attraverso la Capitale in gramaglie

Attraverso la Capitale in gramaglie Attraverso la Capitale in gramaglie ROMA, 11. L'alba ha trovalo le vie di Poma ieri percorse da un'ondata di viiu, mentre per i rioni risuona incessante il passo cadenzato delle truppe che abbandonano le caserme e si dispongono a prendere i loto posti lungo lo strade designate dagli ordini dei comandi. Dalle case, deste anzi giorno, scendono i romani, incontro alla salina della Regina Margherita. E' un fiotto continuo di popolo, che si raccoglie dulie vie periferiche confluendo verso il centro, guadagnando terreno sull andatura compassata ed obbligala del soldati. Sono popolani, impiegati, signore, donne, r;igaz/.i. che a famiglie, a gruppi, in scaglioni si dirigono verso i punii già adocchiati e prescelti da cui potranno assistere in religioso raccoglimento alla stilala del solenne corteo e dare l'estremo tributo alla salina della ibnona Sovrana, ili carattere austero e silenzioso di questo pelle grinag.tio popolare, la commozione, la serietà, la compostezza che sono in tulli gli atteggiamenti, l'affluenza che si preannuncio, già imponenlissima nonostante l'ora, richiamano alla memoria un'altra mattinata non obliubile e non obliata dai romani: quella in cui fu decretata l'apoteosi dei Milite Ignoto. Anche il movimento delle truppe è impo nenie. .Non è solo il presidio di Roma che traversa lo vie della città per disporsi sul percorso del corteo: sono tutte le truppe del IX Corpo d'Arma:a, che partendo dui più diversi punti dèlia città vengono a ricongiungersi nel cuore di Roma, formando una cintura grigio-verde tult'intorno alla stazione, alla via Nazionale, a Piazza Venezia, al Collegio Romano e al Pantheon. Quando le truppe giungono sul luogo dolio schieramento la lolla già staziona buì martlapieth. In qualche punto, t migliori, lo sii. pamento e già fantastico, benché non siano che le 0.31). Così ad esempio, sui gradini di Piazza dell'Esposizione, in via Nazionale, si u adunata tanta popolazione che non è fisicamente possibile trovare un millimetro di spazio. In piazza dell'Esedra, una erronea interpretazione dei criteri che ha presieduto alla formazione elei cordoni, ha indolto molta gente a raccogliersi dietro la fontana delle Naiadi. 1 commissari di P. S. che dirigono, d'accordo culle autorità militari, il servizio, stentano a tener sgombera la piazza, respingendo verso le Tenne e la chiesa ili Santa Maria degli Angeli i mattinieri spettatori. Le disposizioni sono rigorosissime. I cordoni di truppa sono duplici e tra l'uno <> l'altro vi è almeno un melro di spazio. Con questo si ottiene clic fa folla non si addensi sull'estremo limite del percorso mettendo a dura prova colle sue fluttuazioni 0 la sua pressione la resistenza fisica dei soldati col compromettere anche la continuità dello schieramento. Non solo, ma anche gli sbocchi vengono sbar. rati n l'afflusso viene regolato. Ad una certa ora quelli che vogliono passare devono dire dove vanno 0 affrettarsi a giungere a destinazione La Capitale abbrunata Vero ò che con tutte queste misure precauzionali l'r lusso continua incessante. Sopraggiungono sempre nuove comitive di gente ansiosa di trovare un posto nella moltitudine di popolo che si raccoglierà reverente al passaggio della salma reale. Non sono ancora le otto e già non si circola più, dietro i cordoni, lungo il percorso del corteo. E' spettacolo insolito ili austerità. Mai da tanta folla è stato serbato tanto silenzio. Si e atteso, si attende, si attenderà ancora, pazienti 0 taciturni in un raccoglimento che testimo. nia del saliti affetto, della sincera venerazione per la grand a Regina, in qualeho crocchio, i meno giovani, ricordano sommessainento episodi della vita dell'augusta scomparsa e del Ilo Buono e narrano dei funerali di quest'ultimo svoltisi a Roma con cerimoniale presso a poco identico, venticinque an. ni fa. Intanto gli editici di via Nazionale, del Corso, di Magnanapoli, delle altre strade del centro già sono animate. Anche gli spettatori privilegiati, quelli che assisteranno alla sfilata dai balconi e dalle llnestre, hanno' preso 1 loro jiosti. Finestre, balconi, terrazze sono gremito ma tulio questo non ha minimamente il earaltero di festa, che anzi tutte le sitade ed edifici hanno l'aspetto di lutto. Nonostante la limpida mattina tutti i fanali della pubblica illuminazione situati nelle vio che percorrerà il corteo sono illuminati e velati a lutto e méttono una nota funerea nel quadro di insieme. Anche le finestre hanno indossato per tempo la loro toeletta funebre. Da tutti i davanzali, da tutti i balconi, pendono drappi di velluto nero con frange d'oro, velati con crespo, caratteristici gli edifici di piazza del Pantheon dalle cui finestre sono stali esposti a cura del governatore di Roma, drappi dal colori nazionali ricoperti con crespi neri. Verso le otto si nota un accentuato movimento di ufficiali e lunzionari entro lo spazio tenuto sgombri dai cordoni. 11 questore Perilli e il suo capo Gabinetto Laino, tanno un mhuizldso giro ili ispezione. Agli sbocchi consentiti comincia anche l'afllucnza di ili vitati die coli^esibizione dei biglietti possuiio lagliiive 1 cordoni. Ad un cerio putilo, sono le s<,:iu, .-i udo l'ordino dell' « attorni » seguito dui suono caratteristico delle truppe che si irrigidiscono con le armi sollevate. E' ' il generale comandante il Corpo d'Annata, generale Vaccari, che a cavallo, col suo Stato Maggiore, viene a rendersi conto dell'esecuzione delle disposizioni date per lo schieramento. In attesa del trene funebre Tutto questo movimento preparatorio è ancor più intenso e singolare nei pressi della stazione. E' ancor buio e già il vasto piazzale Termini ed i luoghi adiacenti si vanno rapidamente popolando di folla, di truppe e dei primi componenti il convoglio reale. Dalla parte degli arrivi escono alcune decine di viaggiatori dell'ultimo treno arrivato regolarmente dentro la stazione. Da questo momento tutto il iranico si sposta per qualche ora verso il luto partenze. Il lato arrivi è tenuto as'oiutaii'.ente sgombro. All'esterno la facciata è ancor tutta illuminala. Il fascio littorio brilla sul quadrante dell'Orologio; le lampade ad arco, posle sul piazzale, quelle della pensilina centrale e quelle del grande edificio, appaiono già In gran parie abbrunate e squadro di operai velano le ultime rimaste. Alle 7 precise, nel piazzale esterno della stazione, i funzionari di P. S., gli ufficiali che hanno il comando delle truppe, si dispongono perchè i cordoni si formino nel modo che abbiamo più sopra descritto. L'imir.ensa folla che è già convenula sul piazzale viene respinta indietro verso gli archi delle Terme di Diocleziano. Per qualche minuto si scorge un mare di teste che, fluttuando e ondeggiando, si sposta lentamente indietro. Risuonano sul selciato 1 calci ferrati dei fucili e le scarpe chiodate delle truppe. I comandi si incrociano secchi e taglienti. In pochi minuti il vasto piazzale appare sgombro dai curiosi. Saldissimi cordoni, su doppia fila, arginano la massa umana che nereggia dietro le truppe. L'arrivo del Re Verno le otto, nello spazio prospiciente la saiettu reale, fino ut limile di piazza dei Cinquecento', cominciano a giungere le autorità su automobili e su carrozze. Anche quel vasto spazio si riempie rapidamente; davanti olla soletta reale, intorno alle colonne della cupola, prestano servizio in alla uniforme i corazzieri: carabinieri, pure in alta uniforme e truppe scelte, sono schierate Intorno. Entrano nella soletta alcuni gentiluomini della Corte, 11 prureLto di Roma conto D'Ancora, i marescialli Diaz e Cadorna, il grande ammiraglio Thaon di Hevel. Giungono successivamente i collari della SS. Annunziata Sforza, liouoiiii e Oriundo. L'on. Salandra invece non compare perche da vari giorni indisposto. 1 Collari dell'Annunziata sono In frale con guanti neri. Indossano il soprabito, sul quale portano la suprema onorificenza. Nella saletta retile entrano pure i presidenti del Senato e «Iella Camera, il capo di Stato Maggioro generale dell'Esercito, geu. Badoglio, che veste l'alta uniforme. Quasi contemporaneamente arrivano, i ministri in carica, e cioè: gli on. Foderami, Giuriuti, Ciano. Volpi, BelluzzO ed ' sottosegretari di stato .siriani, Ronzoni, Cavallero. I ministri borghesi vestono l'uniforme con decorazioni, i sotlosegretaii dei Dicasteri militari sono Invece, come tutti gli ufficiali, in alta uniforme. A tutti quesli personaggi le truppe ed i corazzieri e le guardie presentano le ormi. Mancano dieci minuti alle f) quando giunge l'automobile del presidente del Consiglio: l'on. Mussolini scende rapidamente. Anche egli indossa l'uniforme e il fionrubito sopra il quale ha il gran collare dell'Annunziata. Egli entra subito nella saletta reale ossequiato dallo autorità presenti. L'attesa ò ormai divenuta febbrile; pochi minuti mancano all'arrivo del treno. Ecco dello automcbilì che sopraggiungono. Scendono i Principi del sangue, Principe di Spoleto, Duca di Puglia, Conte di Torino. Ecco finalmente, salutato dal subito ossequioso e commosso di tutti ì presenti, Sua Maestà, elio ò insieme al Prinriiio Ereditario, il silenzio die ò già grande si fa nssolulo, Inlerrotlo soltanto dui rombo dell'automobile reale che si arresta davanti alla suletlu. Uno staffiere in livrea apro lo sportello della automobile; «n comando secco si ode distintamente: a Presentatami I ». ira l'intensa commozione del presenti. Vittorio Emanuele, in divisa di maresciallo «l'Italia, cun collare dell'Annunziata a tracolla, scende dalla macchina. Egli ha al braccio destro la fascia nera; appore piuttosto pallido, ma come sempre risponde cordialmente 0 marzialmente al saluto commosso degli astanti, portando la mano alla visiera, rivolgendo un rapido sguardo all'intorno. Segue il Principe Umberto, vestito dell'alta uniforme di ufficiale. Anche il Principe Ereditario appare piuttosto pallido, con indicibili senni di commozione 6ul volto. Mentre 1 corazzieri ed i carabinieri restano irrigiditi nella posizione di « prcsentat'arm », l'on. Mussolini si fa per primo 6ulla soglia della saletta reale, si inchina profondamente, il Re 0 il Principe llnibcr10 gli stringono, con brevi óurolc di saluto, In mano. Quindi Sua Maestà ed il i*riiiciiie Ereditario entrano anch'essi nella salcita reale, ove sono devotamente ossequiali dai personaggi ivi raccolti. Il solenne, triste convoglio Nell'interno della stazione intanto, ai fianchi del marciapiede uni quale il Re, il Principe- Umberto e il Primo Ministro, debbono attendere il treno funebre, si sono schierati i plotoni di corazzieri e carabinieri in alta uniforme. Di fronte è schierala una compagnia di granai ieri con l'arma al piede la quale occupa tutto il marciapiede. A destra dei granatieri, sono schierati duecento ferrovieri in uniformi!, e appaiono assai bene disciplinali, ha staffetta, che precedo il treno reale, e. già giunta, ma naturalmente è stata falla deviare in precedenza sopra un binario morto. Finalmente è «vvislnto il convoglio funebre che si avanza con granila lentézza sul binario. Dulia soletta reale sono usciti ■ -ila pìatl'ifi'ii-iiiii -appositamente preparata e ricoperta du immensi drappi giallo e oro il P.e. il Principe Ereditario, i Principi del sangue, il Prillili Ministro con tutti i membri del Governo e i Collari dell'Annunziata. 1 brevi momenti «he susseguono =ono pervasi di una emozione e di una solennità senza puri, f.a formidàbile locomotiva che procede quasi a posso d'uomo, si ferma. Granatieri, corazzieri, carabinieri, presentano le ormi. I ferrovieri fanno il saluto romano. Vittorio Emanuele III, sull'attenti, circondato dai Principi, dai generali, dagli ammirigli, dal membri def Governo, su 1 ut a militarmente. La musica, dopo le prime note della Marcia Reale intona la marcia funebre di Beethoven. Gli alfieri inchinano i tricolori in segno di saluto e di omaggio, fili sguardi del Sovrano sono fissi sul carrozzone che lascia vedere attraverso i lucidi cristalli la bara circonda, ta dalle torce e dai fiori. Primo a scendere dal treno reale è il Tura di Genova che muove rapidamente incontri) al Re c lo abbraccia. I figli del Duca di Genova rimangono invece nel carrozzone dove è la eumeni, ardente. Ma quasi subito essi scendono 0 si avvicinano al Sovrano, ol Principe Umberto e ai loro augusti rugini. Immediatamente viene aperto il grande sror. (elio della camera ardente che viene u trovarsi al livello della 'piattaforma Sedici co. razzieri si avvicinano allo barn, e, nllu per parte, afferrandola saldamente per mezzo di cinghie., hi sollevano con facilità ad un ordine breve deli'ul'flelnlo che li comanda. Sotlo l'amplissimo lettola, illuminata dulia Iiko del mattino e dulie lampade ad ureo abbrunate, non si ode che la divina melodia dello marcia funebre, la commozione siringe la gola di tutti. Viiliiiiu Einotiiiole HI « t al lido, ma non 1111 musi uhi del suo volto : i muove. Eppure c'è in quel volto augusto tutto l'espressione del suo profondo dolore di flglin. Una corona: « Vittorio ed Elena » La bara sosta 1111 momento e due corazzieri vi distendono sopra un ampio ricchissimo tricolore di seta con la croce sabauda. Sul feretro è posta quindi, da due corazzieri, una grande corona di viole mammole con nostro nero, recante la scrina: « Vittorio ed Elena». Questa è Jo solo corono che figuro nel corteo. l'oliata «lai corazzieri, la bara che contiene ta salma della grande Regina, passa fra le due ali dei personaggi presenti che sono a capo scoperto. Il piccolo corico muove rapidamente e attraversa di nuuvo la eolelta reale, li sovrano segue immediatamente :a bara con II Principe Ereditario, i Principi del sangue, l'on. Mussolini e gli altri presenli. 11 feretro ft deposto, fra Io commozione di tutti quelli che attendono mori a cupo scoperto, sull'affusto di cannone da II!) 0 viene assicurato con cinghie. Sono le 9,10. Intanto il corteo ha cominciato a muoversi. Precede 1111 plotone di carabinieri a cavallo. Il gruppo, suggestivo ussui, procede lento c solenne. 1 carabinieri portano tinpoggiate alla coscia destra le trombe dalle drappelle abbrunato. Fatti i primi passi ad un tratto «orlano improvvisamente le 'trombe alla bocca e lanciano degli squilli lenti, cadenzati e solenni nell'aria. Segue la Bando della II Guardia di Finanza, che intona 1 marcia funebre di Chopin. Subito dopo iene una centuria di M. V. S. N,, con goliuriletlo abbrunalo. Si dispungono successivamente una compagnia di guardia di Finanza con bandiera, una compania del Genio con bandiera, una compagnia del 3.0 Artiglterio Pesante con bandiera, uno squadrone del Piemonte Reale con stendardi, la musica della Legione allievi carabinieri, una compagnia «li bersaglieri con labaro, uno coninusnia di Fumeria con bandiera, una rompagnia di Granatieri con bandiera, una compagnia della Legione allievi RR. CC. con bandiera, la musica della R. Aeronautica, una compagnia della lì. Aeronautica con bandiera, nne compagnia della R. Marina con bandiera, una compagnia del Collegio militare, una compagnia u.IJiovi Accademia aeronautica, uno compagnia degli allievi dell'Accademia navale. I rintocchi del Campidoglio Sui 611011ì delle marce funebri dominano i rintocchi a storino del campanone del Campidoglio. Il rintocco gravo e solenne si diffondo sulla città come il calilo religioso 11 piangente di lutto il popolo E' la prchlcra di liittu il popolo prostrato, e lo voce ni quanti limi possono seguire il corteo 0 debbono uccouleiituici di piegare ini .bluulc il inocchio al passaggio dell'affusto di guerra ohe resa la bara della mite e grande signora. Nel cielo volteggiano moltissimi aeroplani che recano il saluto dell'aviazione italiana alla salma venerata. La testa del corteo procede lentamente lungo via Nazionale. Fra un gruppo e l'altro è un intervallo notevole, cosicché quando il plotone di carabinieri a cavallo volta per la discesa di Magnanapoli, la compagnia degli allievi dell'Accademia navale lascia appena piazza dell'Esedra. Subito dopo, con un intervallo maggiore, viene la musica municipale, in alta tenuta. La banda comunale di Roma chiude, diciamo, la testo del corteo. Viene infatti! subito dopo il gruppo formidabile degli inficiali superiori 0 inferiori delle forze armate. La sfilata del gruppo si piotrae per qualche minuto. Notata la disposizione dello sfilata, che ò. stuia fatta in ordine inverso ili grado. Tutti gli ufficiali portano lo fascia nera sul braccio. E' poi la volta del comandante le (ruppe del convoglio funebre, con lo Stalo Maggiore, o cavallo. Altro intervallo. Si avanza il primo nucleo in ubilo borghese. Sono te rappresentanze dei Corpi insegnanti degli istituti scolastici e degli Istituii di scienze 0 nelle Arti in Roma, licei, ginnasi, scuole di magistero, istituti tecnici, istituti di Hello Arti, lo Scuola media di commercio, ecc., in ordino di grado. E' un agglomeralo compatto e solenne di abili grigi e di cupi scoperti. Anche questa vello occorrono dieci minuti buoni perchè il gruppo successivo possa imboccare via Nazionale. Questo 6 costituito dai presidenti e rappresentanze del Tribunale Civile e Penale di Roma, una rappresentanza ili-Ila Procura del He. vediamo il presidente, coniin. Sasso, il capo della procura, commendatore Sarra; il consigliere istruttore, commendatore Marciano, cornili. Musei, Colamoiiii-o, lìarufll ed altri. Tutti indossano la toga nera col tocco. Seguono il Consiglio e lo presidenza della Croco llnssa, con alla testa il marchese Scotìi, la Camera di commercio di Riunii, «ol comni. Fortunati, Commissario governativo, e l'ufficio di segreteria; i rappresentanti degli Istilliti pubblici di assistenza o beneibciizo di noma, fra cui il onnimondatori! Mariolli. Commissario iter la Congregazione di Curila. Poi «subito dopo notiamo il ruttore dell'Università di Roma, proféssoro IJ-1 Vecchio., e il Sejiato accademico. Fra !ili allri, il senatore Scaduto, il professore Cliinveiido, 11 sen. Cirincione, ecc. Nello stesso gruppo noi ionio i rupprcsenlanli della Scuola di applicazione degli ingegneri, dello Scuola superiore ili archileltnru, dello Scuola supcrióre di scienze economiche e commerciali Allro gruppo borghese: i din-fiori generali ilei singoli Ministeri. Vediamo i senatori tonluriiii e Arlotto del Ministero degli Esieii De Bellis, Pace, Daróiinii delle Finanze, prof Severi e Crivelli della Pubblico Istruzione, il coroni. Rocco deiri-.cuuomio nazionale, il comm. Entrarlo degli Interni, ed altri molti. Oltre ai ilin-noii generali sono presenti nel groppo dieci funzionari di ogni Ministero. 11 gruppo che segue, è caratteristico per lo fascio tricolore che cinge la vita di ognuno dei 6iifii componenti 0 che spicca Mi'-rli abiti ni ri". Sono i sindaci 0 1 commissari delle città, capoluoghi, provincia con popolazione «li celilo mila abitanti e pili. Fra le città maggiori sono rappresentate Ilari, Palermo, Bologna, Firenze, Torino, Perugia, Vene'/Ja, Milano, Trieste, Genova, ecc. Sfilano poi Jo Commissione reale straordinaria per la provincia di Homo e la Giunta provinciale amministrativa col senatore Pietro Baccelli presidente. Seguono il prefetto di Homo coule D'Ancora, col viceprefetto comm. Gatti 0 uno rappresentanza della prefettura. Viene pui il presidente della Corto di Appello di Roma, Pagella col Procuratore generale comm. Cvisal'ulli e una rappresentanza della Corto e della Procura. Tutti i magistrati della Corto d'Appello sono in toga di panno rosso. A questi fanno seguito lo rappresentanze dei Consigli sup"rimi dd Lavori pubblici, dell'Istruzione pubblica, dell'Economia nazionale e della Sanila pubblica. Reco poi uno nuovo pareri Usi grigio verde: sono l generali ildle. l'orzo orinate di grado non superiore a comondunlo di Divisione e gradi corrispondenti. Ad essi succedono In rappresentanza dei Consigli di Gran Magistero MaurJziano, degli Ordini militalo 0 civile di Savoia, al merito, del lavoro, della Corona d'Italia e dello stello il'ltniUa. Vengono nuovi gruppi in tocco nero, lo rappresentanze dell'Avvocatura generale erariale, del Tribunale Supremo militare, della Corte dei Conti, dello Corta di Cassazione, del Consiglio di Sfato. E' presento l'avvocato deaerale erariale ScavoneHo cun.il vico avvocato Lnbianco. Notiamo poi l'avvocato generale militare Noseda, il presidente dello Corte dei couli Peano col consiglieri Solinas, Vicorio, Mazzocchio ed altri. Il gruppo dei magistrati della Cassazione ò compatto, in Ioga di velluto rosso con mantello di ermellino. Vediamo il presidente D'Amelio, il procuratore generale Appiani, i consiglieri Palmera, Bianchi, Orru, Tedesco, il sostituto procuratore, generalo Saluz/.i ed altri. Dei consiglieri ili Stulo alloruo al presidente Perla vediamo Allucalelli, Carapello, Carici li, Giannini. Barone, Conti, Rossini. Seguunò le rùuI PiesenUuizc della Coiiledciawionc generalo I dell'Agricoltura e della Confederazione gene rade fascista dell'Industria. Vedi Amo tri gli altri il comm. RartoJi, l'on. Attilio Fontana, l'on. Gino Olivetti, l'on. Benni e il prof. Balena. Vengono poi col comm. Stringher alla lesta i presidenti e i Consigli di ammintslrazione degli istituti di emissione. L'enorme corteo La sfilata si protrae da oltre un'ora nella compostezza più perfetta, nell'ordine più assolino, nel silenzio e nel raccoglimento e non è passata neppure la metà del corteo. E' uno testimonianza commovente di affetto uiHa grande regina, i5 Jo potala, la patria tutta, nelle sue categorie, nelle sue claast' elio sfila verso il Pantheon accompagnando la salma venerala. Man mano che il corteo avanza, la fella che era dietro i cordoni assiepalissima, si è riversato dal Tritone e dalla nMire vie ohe conducono ai centro, verso ft Pantheon, per assistere all'arrivo della «alma, lo breve piazza Colonna, e pianai Mon-tei'.itorio hanno assunto un aspetto animatissimo. Numerosi gruppi dd studienti tal berretto gogliantico mettono una nota viva* cissima dei più diversi colori fra la folla enei si accalca sempre più verso il Pantheon, folla che non ha trovato posto nel corteo e che si assiepa lungo le strado dietro le truppe, assiste muto al passaggio, compresa delia solennità dell'ora e della maestosità dello spettacolo eloquenlissimo. La testa del corteo ha già' raggiunto il Pantheon e si ò dispersa, disciaV la per le vie adiacenti, quando imboccano via) Nazionale le rappresentanze dell'opera nazionale combattenti e dell'opera nazionale invalidi di guerra, il Comitato centrale dell'Associazione nazionale madri e vedove caduti e dispersi in guerra, la Federazione provinciale dell'Associazione nazionale madri e vedovo dei caduti, lo sezione di Roma dell'Associa:zione stessa, nonché il Comitato centrale del1 Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra. Fra miesti vediamo il cieco di guerra on. Carlo Delcroix, il segretario 3accamu, gli on. Madia, Romano e Caradoniia. vediamo successivamente la sezione di Roma dell'Associazione nazionale combattenti. 10 Federazione provinciale di Roma e il triumvirato centrale con gli on. Russo e Sansanelli e il prof. Amilcare Rossi. Poi ancora 1 Associazione nazionale dei volontari di guerra, l'Istituto del nastro azzurro e il gruppo medaglie, d'oro. Sono presenti tra irli altri Ulderico De Cesarla Rossi-Passavanti Elia, Ponzio di San Sebastiano, Viola ed cu tri » A questi succede il gruppo dei balilla e rtegh avanguardisti. La sfilata dei bambini e degli adolescenti si protrae per qualche minuto. Poco dopo vengono lo segreteria dei ■asci ali estero col segretario generale on. Bastianini ed il vice segretario on. Sollazzo, la Confederazione delle corporazioni sindacali fasciste con l'on. Rassoni ed il direttorio con 1 on. Cucini, il dottor Rezza e Rastelli. la Confederazione nazionale degli enti autarchici. E' poi la volta della rappresentanza del fasci romani di combattimento in camicia nero: precedono il comm. Foschi ed i dirigenti rionali. Anche la Federazione prò. vìnciale col segretario comm. Maraini è largamente rappresentata. I fascisti sfilano silenziosamente inquadrati militarmente quattro per quattro. Il direttorio centrale del par. lito nazionale fascista è al completo. L'on. Farinacci è in testa; dietro di lui vengono l'on. Renato Ricci ed il comm. Mclchiorri, l'on. Barnaba, l'on. Mazzolini, il comm. Demichelis. Sfila subito dopo una rappresentanza dell'Istituto intemazionale di agrisol1.11 ra. I senatori e i deputati A quesio punto poi si incolonna la rappresentanza del Senato e della Camera. La deputazione sorteggiata per la rappresentanza del Senato è composta dei senatori Ancona, Angiiilli, Casati, Rovo e Salata. Sono inoltre presenti, il presidente del Senato, Tittoui, i vice-presidenti Melodia e Zupelli, i senatori Perla. Marioli!, Riscaretti, Sili, Pe.llerano, Bellini, Rossi, Cainpello, Agnelli, Albini, Alhricc), Amero d'Aste, Arlotta, Baccelli, Beltraiiii. Bereniiii, Rev'io, Bonin Longare, Ugo Ilrusati, Cadorna, Calissc, Canevari, Cassis, decotti, Cippico, Ciraolo, Cito di Filomarina, Prospero. Colonna, Contorini, Corbino, Corrali i n i, Credaro, Cremonesi, Crespi, Altiredo Dall'Oglio, D'Amerio, De. Cupis, Da Marints, Stendardo, Do Vito, Di Bagno, Di Traina, Futo, Dante Ferrari, Ferrerò di Cambiano, Gallina', Marroni, cerini. Giardino, Giunti, Gonoada, erosoli, Imperiali, Lusignoli, Malvezzi, Mango, Marbello, Marcbiafava, Mattioli PasquolM. Molzioli, Michetti, Mosconi, Nicoli» ili Hobilant, Nuvoloni, Orlando, Pavia, Peano, Pf«titii di Horeto, Piaggio, Pini, Pironti. PiUieco, Porro, Pozzo. Raineri, Corrodo Ricci, Rolvago Raggi, San Just di Teurlada, Schanzer, Scherillo, Sechi, Silvestri, Simonella, Bieca, squitti, Snrtl, Tacconi, Tamassid, Talsordo, Thaon «il Revel, ToIonici, Toiìonia, Cenzi, Ventiui, Vicini, Volpi, W'otienibarg. Poi scorgiamo il vice presidente della ramerò on. Paolucci medaglia d'oro, 1 segretari onorevoli Rollai, Miori, Tosti di Val intanila, Unga.ro e Vicini; i questori Buttafuochi. Rendo e Guglielmi; 1 deputati Amicuer.i, l'ngaio. Persico, Di Cesorò, Orsolini. Centrili, Buratti. Pi Fausto, Damartino, San«Iriin, Riccio, Re David. BaneJli. Starace Beitoivenga, Roberti, Di Miiaflori, Alice, Ped razzi, Marc uncini ed altri di cui ci sfugge 11 nome, li gruppo che segue è il più pitforesco di questo immenso corteo così suggestivo nello suo varietà, cosi espressivo nello mestizia dell'oro. E' la rappresentanza del governatorato di Roma. Vi ò il Governatore sen. Cremonesi coi vico governatori Darbesio c avv. Vaselli, tutti o Ire in unirorme; accompagnano i rettori i trombettieri e staffieri in livrea di gala con tornio e Io banda, con gli strumenti velali a lutto. Segue il gonfalone ili Roma, lo bandiera nazionale e le bandiere dei rioni, i componenti le rispettivo commissioni aanuninistrative delle aziende municipalizzate, il segretario generale comm. Manniii ed il rapo gabinetto Laurent!. Intorno ad essi sono reparti di vigili del fuoco in alla tenuto, i fedeli del Comune nella loro storico diviso disegnato da Michelangelo. Un gruppo di vigili reca una grande corona di alloro intrecciata coi nastri dai colori di Roma recanti al termine, lo stemmo del governatorato di Roma e la seguente dicitura: « Il governatore di Roma ». La Famiglia Reale Ad un intervallo di una cinquantina di metili subito dopo il seguito del governatore di Roma, si muovo il clero in cotta e stola, che era rimasto fermo intonici all'affusto, sul piazzale della stazione, m attesa che il corteo si snodasse. Precede il maestro ostiario, seguito subito dopo dal cappellano crocifero. Vengono subito dopo, disposti iti doppia fila, cento fiali minori conventuali, cento frati cappuccini, cinquanta del clero secolare. In line 6fiIano i cappellani reali col cappellano maggiore moiis. Beccaria, e il cerimoniere nrions. Tizi. 11 clero avanza lentamente salmodiando. Le due fila rasentano i cordoni tenendosi ai luti estremi della snuda. In mezzo alle due fila di sacerdoti si dispongono i granili iillkitili dello Sialo, con Ui piiiuisaiiiia linea i ininiciii Ciano, IN'.', FedorzoiU, liiuriuii, Fedele, ì$h\1uu<j 0 V'atoi, e i 60ttcsegretiiri di tìtato Grandi, Suardo,