Elisabettiana

Elisabettiana Elisabettiana Ls grande regina vive noi libelli papali, nelle esaltazioni protestanti : i letterali, i politici la ricordano. Ha dato il suo nome all'età di Shakespeare, lia riunito attorno a so lo forze ohe l'ormarono il nucleo della potenza inglese. 11 suo carattere, i risultati del regno, si prestano alla controversia, o basta magari un pedestre dramma come quello di G-wcn Iolin (rappresentato or b qualche settimana in un piccolo teatro londinese) per riaccendere la polemica intorno alla figura di Gloriana. La fortuna romanzesca non si è spenta coi tempi moderni, e il » Westward ho ! » di Kingsley, e la novella kiplinghiana in « Rewards and Fairies », insieme a dieci altri raccónti di minore, o talora insignificante, interesse artistico, stanno a provarlo. Anche la tentazione di scartabellare lo cronache scandalose per cercarvi 1 profili degli amanti di questa donna dalla faccia cavallina — su cui la pelle, inegualmente tosa, creava stiramenti c grinze — è sempre eccitante. Eppure, quando si sono studiati i ritratti, con la speranza di una rivelazione psicologica che non viene, si ricado a considerar la cornice, cioè la profusione degli ornamenti, i vestiti con le enormi maniche a sbuffi, le gorgiere, i collaretto, c via via i gioielli, i broccati, lo armonioso combinazioni dei velluti e delle pietre preziose. Allora, volumi del genere di quello della St. Claire, Byrnc, che ri rappresentano la vita quotidiana dei sudditi, risparmiandoci la rievocazione delle vecchie diatribe, e il ciarpame romantico della Stuart, sono i benvenuti. ••• Scompare lo spettacolo della corte, con i suoi vizi, le prodigalità, le lussurie dei favoriti, la severa figura del ministro Burghley e l'immagino di Elisabetta, maestra nell'arie di valersi della propria femminilità, e dello spirito cavalleresco, per le parate regali. Le parole che essa pronuncierà per incuorare alla resistenza contro l'Invincibile Armada (<t So di avere il corpo di una debole donna, ma ho il cuore c il petto di un Re, e di un Re d'Inghilterra... ») si dileguano, per lasciare il posto a un non meno significativo documento, la cantilena che un marmocchio scrive sul suo quaderno di scuola, come esercizio mnemonico : The rose is rcdd-lhe levcs-are arene God save ÌSlisabeth-our noble Quenc. Se guardiamo le manifestazioni della vita familiare e pubblica dell'epoca, 1 ambiente che apparirà ai nostri occhi ci rivelerà il passaggio lento dal Medioevo all'età moderna. L'agglomerazione cittadina in confronto dello spopolamento delle altre aree, deriva dalla insufficienza delle strade, dalla loro scarsa sicurezza. I secoli devastano le vie romane, e si marcia sulle piste tracciate dai carri, le cui ruote scavano a poco a poco il terreno, mentre la pioggia si accumula nei solchi. Il mezzo miglioro di locomozione è quello per via fluviale: nella stessa Londra, si preferisce traghettare il Tamigi piuttosto che cacciarsi per dei vicoli puzzolenti, in cui la mota e le immondizie, nonostante gli editti, si accumulano in modo spaventoso. •Se tali sono le condizioni della capitale, immaginate i disagi dei viaggi: le selle tifile cavalcature di uu modello quanto mai scomodo, lo carrozze, clic ignorano le molle. Si corre quindi alla diavola, con dei sobbalzi d'inferno, nelle vetture di posta, con degli itinerari limitatissimi. Per certe regioni, bisogna affidare la corrispondenza a privati, a mercanti, o persino a vagabondi. Le strade sono infestate da banditi di ogni risma: disertori, soldati licenziati, vere e proprie confraternite di mendicanti, di tagliaborse, di sicari, assalgono il viandante. I corpi dei loro compagni impiccati sul limite di qualche bosco dalla giustizia reale non li ammoniscono. Le pene infamanti, dai colpi di frusta, al taglio delle orecchie, la prospettiva di remare sulle galere, non li atterriscono. 11 loro numero ò tale, che a Londra, ò assicurata l'impunità ai ladri e alle meretrici che, per evitare la ronda di notte, vogliono dormire noi recinto delle prigioni pagando quattro denari ai secondini. Esistono delle scuoio per i borsaiuoli, in cui viene patentato colui che riesce ad estrarre, da una giubba a cui fa da contrappeso un campanello, il denaro, senza rumóre. I bassifondi sono così popolati, che ò prudente non viaggiare, in campagna, dopo il tramonto ( o ancora non mancano le taverne in cui l'oste segnala ai malandrini gli individui che recano un bagaglio che promette un buon bottino) e girare, la sera, in città, con scorta e lanterne. Il governo giunge, gradualmente, a sanare la piaga. L'individuo ozioso, può esser requisito dalla comunità per lavorare, alle tariffe correnti : il sistema 6 energico, ma vale a mettere nelle mani dell'autorità, i vagabondi, e i mendicanti di professione, che ostentano delle ripugnanti cancrene, delle orrende malattie artefatte, por sollecitare la pietà del pubblico, e quando la truffa sentimentale non basta, specie nei casolari isolati, non esitano a ricorrere ai mezzi persuasivi. Questa ò la strada. Se consideriamo l'interno delle case, saremo colpiti dal fatto che la loro maggior ricchezza è data dai mobili ; quei pesanti tavoli a piedi intarsiali, quelle sedie di legno a schienali e a braccauoli che costituiscono un curioso contrasto con la fantasiosa moda attuale. Armadi, cassettoni massicci, letti a colonne e a baldacchino, caminetti enormi: il tutto sul fondo cupo delle pareti rivestite di legno. Ogni casa ha il suo salone, per i pranzi e i ricevimenti ; e per i muri corrono iscrizioni cordiali e amichevoli, o semplicemente ammonitrici dell'uso della camera. I tappeti sul pavimento, ora comunissimi in tutte le case inglesi, erano riservati ai palazzi e alla reggia. E, nonoli stante che si prendesse sovente cura di ^profumare le stanze, la pulizia dei pavi/^jncnti lasciava a desiderare (co a verbale una protesta di Erasmo) o almeno occorreva attendere i lavacri di marzo. Alla molle dolcezza delle lenzuola e delle ricamate coperte da letto, corrispondeva un mastello di legno per il bagno. La prima, colazione, a meno che non vi fossero in casa degli ospiti, era generalmente servita in camera da letto, ed è Immic ricordare che il regno di Elisabetta vide l'adozione della forchetta (moda venuta d'Italia) pia dovette passar parecchio tempo prima elio questa diventasse abitudine comune. Si tagliavano quindi le vivande col coltello, e si portavano alla bocca con lo dita, ciò che rendeva necessario una duplice cerimonia : la lavatura dello mani prima e dopo i pasti. Quanto ai denti, essi venivano puliti con il sapone, sebbene certe signore pvdrmdtgTscLlbuvs«sdddntIsnI dmtzdlsmlddsccditppaqngtssqlialisieglEcnElglesdsnbpislmDiv preferissero una mistura ili miele, aceto, vino bianco, bolliti assieme. E gli stuzzicadenti orano di legno dolce, per singoiar raffinatezza. Londra, che si è ora slanciata verso il mare, contro le colline, giù per la pianura della bassa Inghilterra, proiettando i tuoi entacoli in tutte le direzioni, era raggnippila allora su di un breve tratto del Tamigi, e le sue case si ammassavano persino1 sul ponte omonimo, con uno spettacolo unico, di cui forse la sola isola eli San Luigi, nel centro della Senna, può dare l'idea. Il fiume era bianco di cigni (oggi bisogna far dei chilometri per vederne uno) e sulla porta della torre si disseccavano ai venti e al sole lo teste dei giustiziali per tradimento. Il 'vecchio adagio : « Una casa, una famiglia » mentiva già: si costruiva ovunque: sulle stelle, nei giardini. K questo formicàio brulicava in istrado non selciate, su 0ui ciascun inquilino depositava i propri riliuti, che finivano nei rigagnoli laterali, e provocavano quelle terribili pestiiomc di cui De Eoe ha scritto un'impressionante cronaca. A notte, ogni locatario, era tenuto ad accendoro una lampada sopra la porta di casama l'ordinanza non era certo molto rispettata. I quartieri si andavano specializzando: tutto intorno alla vecchia cattedrale di San Paolo erano le botteghe delibrai, altre vie erano l'antro delle prostitute e dei loro amici. Eleet Street cominciava a diventar la via degli stampatori. Curiosissime 1" resistenze municipalall'apertura di teatri che rimasero per lungo tempo confinati sulla riva destra deTamigi, lontano dai quartieri centrali. La capitale è già un gigantesco crogiuolo: la vita rurale comincia appena. Le confische delle proprietà ecclesiastiche producono una migliore distribuzione desuolo, e la coltivazione con criteri commerciali si fa strada. II sistema del governo locale, l'amministrazione quasi autonoma concessa dai Tudor dà i suoi frutti : sottratti ali" pastoie medioevali, gli abitantdella campagna prendono le prime iniziative. Le donne traggono partito dalle nuove condizioni : i prodotti della latteria appartengono al loro reddito personale, e la ragazza che non adempie ai suoi doveri di massaia è disprezzata dalle altre come una schifiltosa. Sapone, candele, biancheria, tutto è fatto in casa. Le domestiche negligenti sono multate o battute. Le ricreazioni descritte da Shakespeare ne« Racconto d'inverno j, allietano queste esistenze di lavoro, che dal canto del gallosi chiudevano: In winler al. ninr and in summer al ten, To bed after Sìipper both maiden and meri. _* • '* Sembrerà strano che in un mondo in formazione ci fossero già quelli che nochiamiamo i salari lipo, e che lo stato controllasse le ore d; lavoro, le condiziond'impiego. Un padrone che pagasse i suoimpiegati più dello tariffe usuali, era sottoposto a una multa: il numero degli apprendisti era fissato in una determinata proporzione, per evitare che essi venissero adoperati in luogo c a danno di operaqualificati. Lo autorità municipali londinesi sorvegliavano non solo gli abiti degarzoni (che dovevano oosrispondere a detcrminate leggi suntuarie) ma i loro svaghi. Ciascun individuo tra i dodici e sessant'anni, che disponesse di meno dquaranta scellini all'anno era costretto alavoro quale servitore a stipendio annualein città o in campagna : ciò naturalmente allorché si trovava disoccupato. Non si tolleravano i « senza padrone ». Un'altra delle caratteristiche di un'età in cui Jo stato moderno e centralizzatore si organizza, è la mancanza di indifferentin materia religiosa. Non mancano gli atee i miscicdenti, fa difetto l'uomo areligioso. La spiegazione ò forse di natura politica. La lotta difensiva dell'anglicana Elisabetta contro le ingerenze romane faceva della religione una manifestazione non solo di fede ma di coscienza civicaEssa diventava parte dell'educazione scolastica, al pari delle buone maniere. Leggere, scrivere, far di conto, balbettare ilatino, e imparare a comportarsi bene ecco gli ideali a cui mirava la scuola elisabettiana. Per un insegnamento così ridotto, ma rigoroso (« Meglio non nato che somaro » dice un proverbio dell'epoca) fanciulli dovevano sopportare una giornata scolastica di dieci ore, e frequentbattiture. Lo staffile, così liberamente adoperato come mezzo di giustizia penale, era il perno della disciplina degli scolari : bisogna aggiungere che le repressioni familiari non stanavano. Un grande soldatoPeter Carew, scappato di scuola, fu daproprio padre legato al canile, e vi rimase sino a quando non giunse a fuggireDa questo regimo di ferro, uscirono dellindividualità violente e prepotenti, deglavventurieri di genio. I loro atti ~corrisposero alla pomposa eloquenza che li descriveva : dietro la retorica, c'è sempre il soffio della vita, e gli sfoggi verbali della tefcteratura elisabettiana non stuccano comlo virtuosità secentesche di un'Italia addormentala. Questi temperamenti vigorosi ed eccitabili si sfogavano in giochi di forza e d'ardire: le partite di foot-ball diventavanveri e propri scontri, con feriti, c talorpersino dei morti. Le emozioni brutali decombattimenti di animali, sollecitavandegli spettatori che, nelle tragedie, volevano goder massacri ed orrori d'ogni genere, completando le focose descrizioni depoeta con del sangue d'agnello sparso sullscena, o con l'uso del cuore, del fegato, degli intestini di animali, da estrarre, amomento opportuno, dal corpo della vittima, por amore di pittoresco realismo. I residui di barbarie compaiono anchnell'elenco delle superstizicni ancora in vgore. Per il cittadino di Elisabetta il meraviglioso non era ancor morto, e le fatele streghe, gli spettri, le apparizioni chgettano nel repertorio shakespeariano terrori e splendori di poesia, erano famigliari agli spettatori del tempo, non detutto districati dal lenzuolo medioevaleSe i dragoni e i diavoli erano personaggdella vita reale, perchè non si sarebbe dovuto ricorrere al sorcio come medicamentoC'è una ricetta di dentifricio composto dteste di sorci bruciate ; un'altra raccomanda di bollire nel vino un giovane toposino a che sia ridotto in minutissimi pezziquel che ne risulta, ò un'ottima misturper far crescere i capelli. L'unico animalinutilizzabile è il rinoceronte, poiché «nessuno degli antichi greci lo ha indicatcome capace di fornire medicamenti ».' Eppure, che vita attiva conducono questi sognatori! Alle cinque del mattino, l vita in città s'inizia: alle soi, essa è compiota : negozi e mercati aperti. Le otto segnano l'ora della, prima colazione, e una signora che si sveglia poco dopo lo sette è timorosa di aver fatto tardi. Allo undici, gli scolari vengono rilasciati per il pasto di mezzogiorno, che pei ricchi o gli oziosi dura sin verso le due, ed è seguito dal teatro, dalla passeggiata, e dalla pesca, o dalla ripresa del lavoro. Le scuoio finiscono alle cinque: i traffici, nella bella stagione, anche dopo le sette: si cena alle otto, e circa due ore dopo si va a riposare, salvo che a corte, dove si tocca la mezzanotte, o lo danze proseguono sino alle primo oro del mattino, quando il guardiano notturno ammonisco : Gire ear to the clock, beware your loci:, Yonr firn and yovr li(ilit, ande God (live yoti[goodnight,One o'clocl:. («Prestato óreecliio ini vostro orologio, stato attenti alla serratura: sorveglialo il vostro fuoco e la vostra candéla. Dio vi conceda una buona notte. Batte .l'ima »). E, su questa cantilena, possiamo chiudere il nostro spicilegio elisabettiano. ARRIGO OAJUMI. Mr St. Claitie-Byrne : Klizabethan lite in intun and counlru. - Londra; Methùeh, ed.; 1925.

Persone citate: Byrne, Carew, Sapone, Shakespeare, Tudor

Luoghi citati: Inghilterra, Italia, Londra, San Paolo