Nessuna proroga degli affitti

Nessuna proroga degli affitti Nessuna proroga degli affitti Libertà di contrattazione dal 30 Giugno 1926 Il nuovo ordinameli o dell'Esercito - Il Gran Consiglio fascista di stasera Roma, !, notte, n Consiglio del Ministri si è oggi pronunziato su un grande Problema d'interesso collettivo : quello degli affitti. Taluni avevano annunziato un nuovo piano di sistemazione preparato dal Guardasigilli, e previsioni contradittorie erano corse, circa la proroga del decreto 7 gennaio 1923. L'odierna deliberazione del Consiglio dei Ministri sancisce invece la ripresa delle libere contrattazioni, al 30 giugno 1926. Il comunicato "Booti il comunicato ufficiale dei Consiglio del Ministri al riguardo: • Dopo ampia discussione, e dopo aver considerato il problema degli affitti da hitH i lati, aftehe in seguito ai risultati p% un'inchiesta compiuta nelle più importanti città d'Italia da un alto funzionario del Ministero della Giustizia, il Consiglio dei Ministri decide di non prorogare il decreto Ugge del 7 gennaio 1923, che ha dato i finitali sperati nella grande ripresa dei. le costruzioni edilizie. Con la data pertanto del 30 giugno 1926 è ristabilita completamente la libertà delle contrattazioni, che darà nuovo e maggiore impulso alla costruzione delle case, e risolverà totalmente U problema. K latta eccezione per U territorio deWAlto Commissariato di Napoli, per il quale il decreto 7 gennaio 1923 è prorogato al 4 maggio 1927. « IT Consiglio dei Ministri ha deliberato altresì di stanziare un fondo di cento milioni, da mettersi a disposizione dei Comuni in cui la sistemazione degli alloggi, dipendente dalTattuazione del principio detta libertà di contrattazione, si prevede pia laboriosa, per la costruzione rapida di locali da adibirsi ad alloggio provvisorio degli sfrattati. Il Consiglio ha dato inoltre incarico al ministro delle Finanze e a quello deWEconomia Nazionale di concretare il piano finanziario e tecnico per la eostruzione nelle zone periferiche delle città di casette da vendersi a rate a operai je piccoli impiegati. Viene nominata dal ministro délV Economia Nazionale una Commissione di cinque membri, per studiare e fare conoscere i mezzi tecnici migliori, per la rapida 'costruzione delle cote di abitazione. «Con questo provvedimento cade tao ,.vlitto delta bardatura di guerra»* Il oommenfo fascista À chiarimento del deliberato ministerla. Je La Tribuna-Idea Nazionale' scrive: c Questi provvedimenti tendono anzitutto «vi affermare, con una prova concreta, come con la cessazione, dello stato di guerra e dell'eccezionale periodo die lo aveva seguito, il regime vincolistico, fosse ormai una superstruttura di anacronismo, anzi dt artiileioriità, da annullare definitivamente, per ridare cosi al mercato i termini naturali dell'eiiuilibrio tra là domanda o l'offerta; provvedimenti dunque ispirati senz'altro - a ragioni di logicità della leggo economica. I provvedimenti .sono poi di natura che appare anche politica, in quanto non bisogna dimenticare come in questo problema degli affitti si fosse già per molto tempo esercitata ima delle più tipiche speculazioni demagogiche a base di leghe e di solloleghe, ignaro, e anzi negatrici, del rapporto d'inferdipendenza sostanziale che corre tra gli interessi della produzione In genere e quelli del consumo. Ristabilito perciò tale rapportò nei suoi eienienti fondamentali, e chiaro che i primi ad essere avvantaggiati, seppure ih un periodo di tempo non del tutto immediato, saranno proprio i consumatori, e cioè gii inquilini, visto che il faito dell'avere ricondotto il inerente nelle linee della normalità provocherà un sempre, maggiore sviluppo dell'industria edilizia, con relativa maggiore disponibilità di alloggi a buon mercato, la quale sarà determinata dall'immancabile incremento delle costruzioni ». La situazione degli alloggiei Torino Proprio in questi giorni, i Prefetti di alcune grandi città Italiane avevano decretato la sospensione d^gli sfratti, in considerazione delle prandi difficoltà in cui venivano a trovarci gli sfrati ali — specie in questa stagiono — per trovar ricovero. Toccherà quindi aComuni provvedere, da uui al .30 giugno, allo allestimento di locali sufficienti ad ospitarquagli inquilini che, per ragioni diverse — disdetta da parte del. padrone o caro-fitto — dovranno lasciare l'alloggio che attualmentoccupano, senza averne trovato un altro. Ora non e possibile stabilire il numero dInquilini '.'he si troveranno in questo casoma è «erto die il tleflr.1t. di alloggi é tuttora forte, perché le costruzioni popolari non .sono stato ancora tante da coprire il fabbisojrno, e la maggior parte (lolle case non popolari in' costruzione si vendono ad appartamenti, non si offiltano, opperò possono toc care soltanto agli agiati. » Un deficit di 20.0OO camere? Oual'è la situazione a Torino? Qualche anno addietro, e -precisamente nMEI, noi. In seguito al risultati-di una nostrInchiesta in proposito, .reputavamo che Torino mancassero dallo venti alle trentmila camere. Le nostro cifre vennero accetate, come attendibili, da altri studiosi dproblema o riconosciute come rispondenalle condizioni di fatto di quell'epoca, e sevirono anche di base approssimativa per Istituzione .li calcoli e per la fissazione taluni provvedimenti. Dopo di allora la situazione ha avuto idubbiamente delle fluttuazioni, lììsitlc prprio a quell'epoca l'Inizio ed il rapido svluppo di quell'imponente fenomeno dimmirrazione nella' nostra città di cittadini qaccorrenti ila ogni parte d'Italia per trvare impiego o lavoro. Vi sono stati degtra il 1931 ed il IMS in cui moltissimdi persone di altre regioni afflu i a i i i e ¬ ono! in Torino, cosi che la popolazione) resilente» aumentò in modo sensibile. D\i tra parte fu precisamente in quel torno d tempo che anche lo sviluppo demo- Ta.fi 3 naturale ebbe qualche incremento, anoh se l'aumento del numero delle nascite non ia stato mal in giusto rapporto al noevol Simo aumento avvenuto nel numero del i lacrimoni. Contemporaneamente, per il grad ale eliminarsi della- perturbazione prodotti dalla guerra venne aumentando anche o, p poi azione scolastica, specialmente degli ettt H superioriche richiamarono nella nost i dita nuove falangi di studenti. A fuetto Incremento bisogna aggiungere D migìoMo tenore di vita di alcuni ceti sociali T^esi cui molte famiglie che mentre nel passito Ri rassegnavano a restarsene addensate il pochi vani, appena fu loro possibie, cepparono alloggi più grandi. Nello stesso torto le aziende commerciali e .industriai occfcavano per i loro uffici e sedi una quanaà sempre maggiore di locali — prima adibitjad abitazione — specialmente nel centro cijadlna Quale cause di rarefazione di alloggi dispomifli, venivano controbilanciate, solo in partejben inteso, da una discreta ripresa delle ostruzioni. edilizie, venuta alquanto tardi.jia ben tosto sviluppatasi con una certa infasità. L'Istituto delle case popolari mettei sul mercato parecchie migliaia di caamer in diverse zone della città, il Municipio struiiva anche lui case popolari, e l'inizili va privata si estrinsecava tanto facendo nove eostruzioni quanto sopraedevando le techie che erano suscettibili "di sopportar nuove strutture, favorite da apposite derogl al .vecchio regolamento edilizio urbani Tirttdpalcolato, si può ritenere che, tenendo coft di alcuni altri fattori che sarebbe troppo ungo analizzare, la situazione al 30 giugno fossimo, sarà, approssimativamente, quella le era nel 1921. La differenza fra il numer delle camere occorrenti per soddisfare 1 richieste ed 11 numero delle camere dispon M, si aggirerà ancora Intorno alle ventlim ; camere. Del Tto, che la fame di case continui — specie i ■ le classi popolari e impiegatizie — lo atte; il fatto che lo stesso Consiglio del Ministr deliberando la libertà dei fitti, ha destina. 100 milioni delire sul bilancio dello Stat per provvedere con alloggi provvisori ag sfrattati In tutti i Comuni del Regno, ed i pure disposto che si proceda alla costruzi 8, nelle zone perii eriche dello città, di caset da vendersi a rate a operai e piccoli inn rati.1 Il bisi o di case per queste due categorie di inqu ti è vivamente sentito in tutte le grandi < à, ma specialmente 1n quelle a tipo industri come la nostra. La stessa Fiat aveva g avuto qualche scambio di idee con l'Istituii orinese per le case popolari, per provved alla costruzione di circaaun miglialo d loggi per i suoi dipendenti in cor. so Cose nella zona sud-ovest di Torino. Altri gr i industriali si erano pure preoccupati c [uesto problema. i oggi al 30 giugno Per il intento, in attesa della situazióne al 30giu i, quando I padroni di casa avranno mani I-era per 11 fitto, è bene che gli inquillm'Iigano a monte che la libertà di conto-Panne va in vigore solo col l.o luglio prolno, e non prima. Fino al 30 giugno viganeora il sistema creato dal Decreto deigennaio 1933. Continio compctenj locazioni" bitrali c| Nessun fitto, posf} in questi accettarti Commissi magistrati. Se qua] ma del mento o aumento al l.o lui care il Commissi! mento sii fitto fino lire la fino a qu Insomm le pigion cioè lino al 30 giugno ad avere nello controversie relative alle agli affitti le Commissioni arìarnho 6ede presso le Preture, ziamento, nessun aumento di essere imposti agli inquilini, mesi, 6e qtic^J non credono di se non vengono ratificati dalle arbitrali o in taluni casi dalla ordinaria. inquilino ricevo — sempre prillano — la diffida di licenzlaIntimazione di pagare quaJNche fitto per 11 periodo precedente sempre in facoltà dJ convopfrietario di casa dinanzi alla arbitrane del proprio mondater ottenere la proroga dcll'afp0 giugno 1920, sia pr>r far stabi' dell'aumento deMa pigione, iorno. lilla t cambiato nel regime del• questi sei mesi: gli inquilini hanno flnJ fio giugno tutti i diritti e ile facoltà loro inosciute dal Decreto del 1923. Il cambiarne avverrà a partire dal l.o luglio, che allori ei diritti dell'inquilino cadranno e il pa le di casa opererà in regime di libera coi fazione. Quanto epoca utile deMe trattative, in mancanza stipulazioni contrattuali precise, mag mi vecchi contratti scaduti, bisogna alt si alle consuetudini. Era già pacificami fissalo che la disdetta del contratto di dono rloveva esser data entro determina miti. elio, ordinariamente, eranqjji sei, e o di un mese, a seconda dell'irtTf)ortHn|en'allnggio. E' presumibile che gli s'essi idi valgano come termine utile per le trnlie del nuovo libero fitto da' l.o luglio. I ^^^^^ Li quei della proprietà commerciale dichiara ni del ministro Rocco Padova, 3, notte. . • 11 Vene discutendo sull'agitazione degli esercei er ottenere il riconoscimento della prop commerciale, aveva scritto un articol n molto favorevole olla lesi sostenuta « Associazioni commerciali, ter cui contro Ito atteggiamento del giornale 6i sollevaridelle critiche un po', vivaci. Il dirotterà) giornale, visto ciò, ha creduto di riarsi direttimi "ite al ministro on. Rocco,!- avere una parola decisiva in piuposlll iftiiinlasigilli ita risposto che il Govèrno. |' u-ovàva l'agitazione per le Aiivocnluì .....ani di legge-sulla proPilelà compiale», aggiungendo che «la esaminata quando si proce uiurcto per tra però « degli in ter questione si derà alla retane ile] nuovo Codi -e di Com- soluzione equa ». elie non idevc in lutto con le . Il Re e il Duca d'Aosta a Mussolini Roma. 2. notte. L'on. MossoMni, ha ricevuto i seguenti telegrammi di risposta dal Re e dal Duca d'Aosta : a Con animo profondamente grato e con incrollabile fede nella grandezza sempre maggior» dall'amata patria, ricambio fervidamente il salato augurale delle forze armate dTtaUs. AJT.mo cugino Vittorio Emanuele ». • Con Italica feda 11 pensiero e l'augurio torlo al duce della itanotata ItaOla. Duca d'Aosta »_ (Stefani). Il Corpo diplomatico ricevuto al Quirinale Roma, 2, notte. Oggi alle ore 16 il Re e la Regina han ricevuto al Quirinale per la presentazione degli auguri del nuovo anno i membri del corpo diplomatico. (Stefani). Il G. C. a Palazzo Chigi Roma. 2. notte. Chiusa'' oggi la sessione del Consiglio dei ministri,, l'attenzione si concentra sulla riunio-ire del Gran Consiglio fascista e particoift rmente sul discorso che vi pronuncerà l'ion. Mussolini. Un comunicato dell'on. IAaTinacci conferma che il Gran Consiglio è' convocato per domani domenica alle oite 22, non, come altre volte, a Palazzo VSdoni, sede del partito fascista, ma a Palazzo Chigi, sede del ministero degli Esteri I lavori del supremo consesso fascila saranno inaugurati, come si è' detto, ^lall'on. Mussolini, con un discorso che cds.uprenderà nel tempo stesso l'esame della^ (complessa situazione presente, tanto nei confronti dell'interno che in quelli dell'estero, e l'enunciazione delle direttivo che Gove.cno e partito dovranno seguire da oggi. AHl'ordine del giorno di questa sessione, la ,uui esatta durata non è dato naturalmente ^prevedere, sono altresì una relazione dell'on. Farinacci sulla situazione del partito Ve una relazione del1 on. Rossoni su quella\ sindacale..

Persone citate: Codi, Del Tto, Duca D'aosta, Farinacci, Mussolini, Rocco Padova