Prezzi e salari

Prezzi e salari Prezzi e salari Il Comitato centrale intersindacale nomina la Commissione dei numeri indici ■- La vertenza per i salari della gente di mare dinanzi alla magistratura del lavoro. Roma, 29, notte. L'Ufficio stampa del P. N. F. comunica : n Ha avuto luogo stamane a Palazzo Littorio, sotto la presidenza del Segretario generale del Partito, on. Augusto Turati, la riunione del Comitato intersindacale centrale. Sono intervenuti il sottosegretario di Stato alle Corporazioni on. Bottai,, l'on. Rossoni per la Confederazione dell'industria, il prof. Marozzo e il conte Zatti per la Confederazione degli agricoltori, l'on. Corrado Marchi per la Confederazione dei trasporti terrestri, l'on. Maraviglia per la Confederazione degli Enti autarchici, l'on. Magrini per le. Federazione degli addétti ai trasporti marittimi ed aerei, l'on. Cartoni per la Confederazione dei commercianti, l'avv. Perosio per la Confederazione dei trasporti marittimi ed aerei, il gr. uff. Bianchini~e l'avv. Mammoli per fra Confederazione bancaria e l'on. Alfieri per l'Ente nazionale della cooperaziono. Dopo aver preso in in esame alcune questioni sindacali interessanti determinate categorie, il Comitato ha designato i rappresene tanti dei lavoratori e dei datori di lavoro per la costituenda Commissione che presso l'Istituto centrale di statistica collaborerà alla formazione dei numeri indici del costo del la vita. I presidenti delle singole Confederazioni sindacali hanno cruindi confermato al Segretario generale del Partito la propria soddisfazione ed il proprio compiacimento par l'abolizione del corso forzoso della lira e il ritorno all'oro, illustrando ciascuno le benefiche ripercussioni che questo grande atto di politica fascista, tenacemente voluto dal Duce, avrà nei vari settori economici. Il Segretario generale del Partito ha incitato i presidenti delle Confederazioni sindacali ad intensificare l'azione diretta ad adeguare tutte le forze economiche .finanziarie del Paese al nuovo e definitivo valore della moneta ». Siamo in grado di annunziare che la Commissione centrale che co!ia: borerà alla formazione dei mimeTi indici del costo della vita è stata così costituita: on. Serpieri, ori. Cucini, on. Sitta, on. Olivetti, prof. Carli on. Biagi, prof. Marnimeli, Z&nicchi e Tassinari. Di questi nove membri, tre (gli onorevoli Serpien, Olivetti e Sitta) già facevano parte della Commissione. Gli altri entrano in seguito alla riforma che viene ora attuata nelia composizione della Commissione. Naturalmente m attesa che la Commissione così formata esamini l'attuale fimztoiiarnento dei numeri indici resta fermo il divieto — che riguarda in sostanza soprattutto i bancari — di non attuare riduzioni automatiche di paghe e di salari sulla sola base dei numeri indici qanndo esse importino il superamento del limite del 20 per cento. La vertenza marinara La magistratura del Lavoro costituita presso la Corte di Appello di Roma sotto la presidenza del grand'uft*. Tito Preda è chiamata a risolvere in questi giorni la seconda vertenza sindacale di carattere nazionale, che si è presentata da quando è in vigore la legge sui rapporti coTlet tivi del lavoro. Si tratta di una vertenza sorta tra gli armatori rappresentati giuridicamente dalla Confederazione generale dei trasporti marittimi ed aerei e la Federazione autonoma degli addetti ai trasporti marittimi, retta oggi dall'on. Magrini, per la determinazione delle nuove condizioni salariali della gente di mare. La posizione della vertenza è la seguente: « Com'è noto, tra le due organizza ziorii esistevano accordi ohe disciplinavano la materia sino a tutto l'anno corrente e che prevedevano l'incontro delle parti nella seconda decade di questo mese per la formulazione di questi patti L'incontrò ha avuto luogo nel termine prescritto e le trattative si sono svole presso il Ministero delle Comunicazioni sotto la presidenza dell'ori. Ciano e coli'intervento del sottosegretario alle Corporazioni on. Bottai. A malgrado della reciproca buona vo Ionia e dei buoni uffici del ministro non fu possibile però di giungere ad un'Intesa e di coniane accorilo, conici- fu annunziato, fu deciso di riméttere in 1 cè dsmsmteleophctaszdqndi mDnsplpdlmppdeadcclttcdguzdtfpIifcbtdc5bnpr>ltaislgrcipmcgsizQrsccapasdtldpmlurqsqsdtzgdazbppvplsoluzioae della vertenza all'autorità ap- positaaiente costotwiia per dirimere 1 i- 1 **"1>Ijl 1<J'? diImUiiiiicuto conflitti di natura sindacale. Il ricorso è stato presentato alla Corte di Appello di Roma competente, per tutte le questioni che esulano dal confini strettamente provinciali, il 23 dicembre scorso e costituisce già per la sua sola forma, una sintomatica innovazione in materia di procedura contenziosa. Infatti lej; due parti, lungi dal presentare, ognuna per proprio conto, un ricorso, più o meno virulento, contro l'altra, hanno rimesso alla magistratura un ricorso unico, sottoscritto dai rappresentanti di entrambe « Le richieste degli armatori mirano sostanzialmente ad ottenere una ridu zione del 20 % dei salari di giugno, riduzione che è cioè comprensiva di quella già concessa nel luglio u. s. nella misura media, del 5 e 6 %. Essi dichiarano di volersi contenere entro i limiti di questa richiesta per uniformarsi a quella nota deliherazione del Direttorio del Partito, che, in linea generale, stabiliva non doversi oltrepassare nelle riduzioni salariali fi complessivo 80 %. A giustificazione cteWa loro domanda gli armatori rilevano che, per il solo effetto della rivalutazione della lira, oggi definitivamente consolidato, si è determinata immediatamente ed in pieno una diminuzione superiore al 30 % negli introiti dele Compagnie e che ciò sia avvenuto — essi dicono — non solo fi dimostrabile con elementi alla mano, ma riesce agevole a spiegarsi ove si rifletta ohe gli introiti della marina mercantile sono i noli, incassati genoralmente in sterline ed eccezionalmente in dollari, oppure in lire, ma al cambio corrente. Gli armatori sostengono che a questa crisi particolare, dovuta cioè unicamente alia contrazione delle entrate per effetto della rivalutazione della lira, vanno aggiunti gli effetti ed i contraccolpi di una crisi generale che consiste sostanzialmente in una depressione generale del mercato dei noli, la quale pone i traffici marittimi in una situazione non favorevole e non facile, rendendo sempre più oneroso l'esercizio delle navi. Infine i datori di lavoro rilevano che importanti marine straniere, come la francese e la germanica, le quali pur contendono ferocemente i traffici alla bandiera italiana, praticano sai-ari notevolmente interiori a quelli praticati dalla marina italiana. Infatti, essi dicono, il marinaio francese percepisce 540 franchi che corrispondono, al cambio attuale, a circa 400 lire ed* il marinaio tedesco guadagna in media poco più di cento marchi, corrispondenti a r>l0 lire, mentre la marina di linea italiana paga ancora il marinaio 575 lire. « L'on. Magrini, capo e rappresentante della Federazione autonoma degli addetti ai trasporti marittimi, dichiara inaccettabile la richiesta di ridurre il salario del 30 % e sostiene invece che le esigenze normali della vita della gente di mare non consentono ulteriori riduzioni salariali. Egli aggiunge che gli armatori non hanno corrisposto in q-uest'uMimo periodo di tempo, e precisamente dal 1930 al 1927, gli aumenti salariali giustificati dui crescente costo della vita e afferma che, conseguentemente, non è giusto che oggi siano assoggettati a riduzioni salariavi i lavoratori per la ragione di diminuzioni verificatesi nel costo della vita. Quindi l'on. Magrini rileva die la marina americana e queBa britannica assicurano ancora, alila gente di mare una condizione salariale assai superiore comparativamente a quella italiana ed afferma che è anche una ragione di prestigio per l'Italia qneUa di mandare all'estero degl'equipaggi cui siano assicurate possibili e decorose condizioni di vta e dì lavoro. Infine il rappresentante della gente di mare sostiene che la stabilizzazione rappresenta un grande vantaggio per l'industria, la quale può ormai fare i suoi calcoli con una moneta non più soggetta alle variabilità della situazione ed asserisce che una delle finalità della battaglia per la rivalutazione della lira è stata appunto quella di asiscurare il maggiore benessere alia classe lavoratrice. Per tutte queste ragioni l'on. Magrini insiste sulla necessità di conservare i salari della gente di mare nella misura attuale, senza consentire ulteriori riduzioni, dopo quella effettuata nelle pa ghe di ghigno. Egli propone soltanto riduzioni sui salari dei marittimi non aventi persone a carico ed offre la riduzione d1 15 lire mensili sui salar5 .'»Ui bassa forza della marina di linea Queste in succinto le ragioni e le posizioni reciproche delle parti. B presidente Preda, che ha invitato entrambe <ìe parti a presentare entro domani le documentazioni, ha convocato i rappresentanti legai- delle due organizzazioni per il S gennaio p v. allo scopo di effettuare il tentativo di eonoitìazione Imposto dalla legge. Fallito questo tentativo, il presidente fisserà senz'altro là data de! ilio si prove- de potrà svolgersi entro la muta ai gennaio.

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