Luci e ombre

Luci e ombreLuci e ombre Titolo più suggestivo ed appropriato non poteva imprimersi sul frontispizio Hi questa scelta raccolta di opere ottemute con la fotografia da artisti t quali hanno saputo utilizzare, per una sr.hiet1a e libera interpretazione d'arte, gli •tessi mezzi meccanici che incatenavano i fotografi di un tempo alla fredda ed arida riproduzione dei soggetti. «Luci ed' ombre» è una creazione Ilei « Gruppo Piemontese per la fotografia artistica » ed insieme al « Corriere Fotografico « forma una pregevolissima pubblicazione clie servirà di stimolo ai fotografi, ài cultori di arti figurative, a tutto 11 pubblico intel'ettuale, Interessandoli alle espressioni artistiche che si possono ottenere con ]a' fotografia, e cioè col sistema più accessibile al maggior numero di parsone. Animatore <di queste pubblicazioni è l'avv. Cario ' Baravalle, nelle opere del quale si nota uno epiccato senso di poesia, una speciale predilezione per il particolare, una sintesi, una unita, una semplificazione che lo ha fatto distinguere non solamente nelle esposizioni locali, e specialmente noi • Primo Saloon italiano d'arte fotografica » apertosi due anni or sono In Torino, ma gli ha valso premi in molte altri» esposizioni all'estero dove alla fotografa si attribuisce da tempo un grande pregio. Nel volume, uscito ora, sono raccolti i migliori lavori ottenuti In questi ultimi tempi da fotografi di tutta Italia, e efogliandone le pagine non 6i può a meno di notare quali giganteschi passi verso una pura espressione d'arte abbia fatto la fotografia. Questa ha veramente fornito 11 modo a molte persone, che possedevano uno spontaneo temperamento d'artista ma non i mezzi idonei per estrinsecare. le loro impressioni, di rivelare ugualmente la loro personalità, l'originalità del modo di vedere sia 11 paesaggio che la figura, di fermare a mezzo dell'obbiettivo una fuggevole espressione d'arte, con la Btessa efficacia che un esperto pittore Dd uno scultore avrebbero ottenuta. A Torino — come abbiamo detto altre volte — è nato questo movimento ebe ha nobilitato la fotografia, e di qui kì è irradiato in tutta Italia. Fu in un ristretto cenacolo di appassionati cultori della fotografia che furono agitati i nifi ardui problemi, discussa la tecnica seguita da artisti, fotografi stranieri, cercate nuove vie per dare anche in questo campo un'impronta prettamente italiana alle opere ottenute col proce fitrnento fotografico. Marziano Bernardi, nella sua prefazione a « Luci od ombre •, nota come raffrontando i precedenti volumi a quel In presente, si constatino gli sforzi chn il fotografo artista fa per maggiormen te affinarsi, ed i buoni risultati conseguiti .nel concetto semplificatore che oggi Informa l'arte figurativa tutta: dalla pittura alla scultura, dalla deco razione all'architettura. Egli dice"che noti deve meravigliare il fatto di ve dere accomunata la fatica di chi si vale di procedimenti meccanici e chi mici:per ottenere un'immagine che ab wè-tinalità arttstioa, con coloro che lo stesilo scopo conseguono servendosi.del disegno., del colore e della plastica. E ricorda il dibattito agitato da critici e cioè se là fotografia debba o no con6i dorarsi arte. « Lasciando da parte ogn discussione sul carattere artistico o me no della fotografìa in genere, limitiamoci a riconoscere che il fotografo può riuscire senz'altro artista quando, ipur coi pochi e poveri mezzi di cui dispone, ottiene di rivelarsi interprete, di espri mere una sua sensazione, di palesare un temperamento. Se il fotografo manifesta una personalità sua, riconosci bile fra mille,* ee diventa creatore di un'immagine sublimizzata e diversa da quella cho gli è servita di spunto, deve indubbiamente considerarsi artista, mezzi usati passano in seconda linea davanti al risultato ottenuto. La foto grafia di carattere descrittivo e totalitario nel quale l'insieme domina il particolare è opera d'arte ». U critico, dopo aver esaminato quali siano l'indirizzo e le caratteristiche dell'arte contemporanea nella scultura, pittura e architettura e aver trovato nella espressione fotografica lo stesso indirizzo, dopo aver accennato agli in tendlimenti che da « Luci ed ombre > si delinea per il futuro, passa ad esaminare i lavori di cui si compone la raccolta. Ognuna delie tavole riprodotte, per l'originalità del taglio del quadro, per la composizione, per la poesia che si sprigiona dal modesto o schematico soggetto scelto dall'artista per la fusione delle masse o per la cura del particolare, meriterebbe una lunga descrizione ed una accurata analisi. Il Bernardi nella sua prefazione ha passato in rassegna tutti i lavori, e, pur costretto' a contenere il suo giudizio in breve spazio, ha saputo rilevare le caratteristiche di ognuno, illustrare l'originalità dell'espressione artistica, i pregi tult'affatto personali di ognuno. Noi ci limiteremo a riportarne qualcuno, ma il lettore che avesse vaghezza, e l'opera merita veramente il suo interessamento, di esaminare questi giudìzi confrontandoli con i\ lavori contenuti nel volume, vedrà quanta efficacia il critico abbia messo in quella succinta disamina. , Villanella di Achille Bologna: è paeBaggio di carattere eminentemente descrittivo nel quale la figura ha funzione complementare di macchia o di aned doto secondario, quantunque H titolo voglia piuttosto concentrare i'attenzlo ne sulla gióvane contadina che potrebbe agévolmente essere sostituita con qualsiasi altra figura senza mutare indole ed espressione al quadro. Ultima carezza del sole di Carlo Ba ravalle: un quesito di vibrazione luminosa, tipo il Monet delle ninfe. Il Baravalle restringendo sempre più l'angolo visuale delle sue ricerche è passato dai quadri ad un puro e semplice studio del particolare. Lo spirito romantico viene a Poco a poco bandito dalla fotografia artistica che diventa sempre più difficile d'accontentatura e più bizzarra — apparentemente — nella scelta del soggetto. Settecentesca e Gentiluomo di cam paana il primo di Umberto Morterra il secondo di Pietro Feroldi, due artisti dilettanti che hanno voluto creare attorno al loro soggetto un'atmosfera che aggiungesse all'interesse puramen te umano un di più che ha sapore leggermente letterario. Due buoni studdi ritratto secondo intendimenti tradì zionaii con una sobria ricerca di con trasti fra toni scuri a. chiari nell'uno con una garbata ostentazione di lezio aita nell'altro. Gli atteggiamenti ri spondono assai bene ai temi presceltiM è evidente che la maggior lattea sGtntppnddtgzcnSEGscsmcipsontddfgpsdTctcsidasdtctnqss sa 6 nella gradazione delle luci. Ma-i rion di Carlo Wulz e l'Attrice Blanda Giacchetti di Ercole Massaglia appartengono alla stessa scuola: disegno nitido, luce velata, chiaroscuro limitatissimo: ritratti franchi, onesti, impeccabili sotto ogni aspetto, saggi di professionisti consumati clic non offrono appiglio a particolare rilievo. Guido Hcy, l'antico e convìnto assertore dell'arte fotografica in Italia, raramente ha ottenuto un così penetrante saggio di umorismo garbato, di conoscenza del limiti, di signorilità di tocco, come in Cocorita. Ed altri nomi ci sono, noti agli amatori di fotografia: Scliiapparelìi, Bricarelli, Graziadei, Ecclesia, Marochio, Franco, Prandi, Giulio Cesare, Dall'Armi, Onegllo, Agosti, Zambianchl, ecc. Per ognuno 11 critico ha espresso un giudizio. Non sempre egli loda i lavori, ma giustamente indica, por .aluni, difetti di concezione di costruzione, ecc. Questa rassegna indica chiaramente il fervore d'opera che regna ne! Gruppo Piemontese per la Fotografia Arti stica, il quale nelle sue mostre sociali ordinate con criteri di rigida selezlo ne e mostre personali dei più eminenti artisti italiani e stranieri si prepara degnamente al secondo Salon italiano d'arte fotografica internazionale che farà parte delle mostre temporanee organizzate per le grandi celebrazioni patriottiche del 1938. U. P.

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