Rapporti politici e relazioni finanziarie

Rapporti politici e relazioni finanziarie Rapporti politici e relazioni finanziarie (Hi on. Tarati e Bottai conferiscono con Mussolini La Cassa ili ammortamento del Debito pubblico La ripresa del Senato Roma, 6, notte. D Segretario generale del Partito «on. Turati ha fatto ritorno a Roma da Brescia stamane col direttissimo di Sarzana Recatosi subito alla direzione del Partito egli ha ripreso contatto con i suoi collaboratori più vicini e alle 13 si è recato a Palazzo Viminale per il consueto rapporto al Duce sulle questioni interessanti la vita del Partito. L'onorevole Turati ha anche avuto un colloquio col Sottosegretario alla Presidenza ed Interni, on. Suardo. Il sottosegretario alle Corporazioni, on. Bottai, tornato ieri a Roma, è stato stamane ricevuto dall'on. Mussolini, al quale ha fatto una lunga relazione del suo viaggio in Ispagna, dove egli ha raccolto cordialissime manifestazioni di simpatia per l'Italia fascista e di ammirazione per l'opera legislativa attuata o in corso di attuazione da parte del Governo italiano, cosi nel campo sociale e sindacale, come in quello economico e della politica interna. L'onorevole Bottai ha quindi rimesso al Capo del Governo un messaggio del generale Primo de Rivera. Infine il sottosegretario alle Corporazioni ha esposto ali'on. Mussolini il lavoro di elaborazione legislativa e di attuazione di provvedimenti già deliberati o in corso presso il Ministero, il quale presenterà innanzi al prossimo Consiglio di ministri alcuni importanti schemi di decreti, in conformità con le deliberazioni del recente' Gran Consiglio in materia sindacale. t. H debito pubblico Con. Volpi, ministro delle Finanze, ha presentato alla Camera il disegno di legge per la conversione del decreto 5 agosto 1927, relativo alla costituzione della Cassa per l'ammortamento del debito pubblico interno delio Stato. . Nella relazione che accompagna il progetto il ministro ricorda c : me dalla costituzione del Regno i debiti dello Stato siano andati fino alla chiusura dell'esercizio finanziario 19221923 sempre aumentando, salvo un breve periodo dal 1900 al 1910. La situazione (95 miliardi e mezzo) era particolarmente grave all'inizio dell'era fascista ed.era resa ancor più preoccupante dal fatto che essa era congiunta ad un rilevante deficit nel bilancio dello Stato, ad una forte pressione tributaria; nonché all'ingente debito di guerra verso l'estero, calcolato, secondo i cambi del tempo, ad una cifra massima di 130 miliardi di lire. « Altra grave preoccupazione derivava dal fatto che il complesso dei Debiti Pubblici interni era costituito in drap parte da Buoni del Tesoro a bré\W scadenza (Buoni ordinari milioni 24,943; Buoni triennali e quinquennali Bimani 5213; Buoni settennali milioni 4000); da biglietti di banca emessi per conto dello Stato (milioni 7569); da biglietti di Stato (milioni 2428); forme ebe rappresentavano un grave pericolo per la Tesoreria ed esercitavano una dannosa ripercussione sul valore della moneta nazionale e sull'economia del Paese. Perchè meglio apparisca il grave onere del suiiindiicato debito complessivo di mHioni 95.544,. risultante al 30 giugno 1923, bisogna anche tenere conto che esso rappresentava un Debito medio di lire 2435 per abitante e che importava, per il servizio degli interessi e premi, una spesa annua di circa 4150 milioni di lire, ossia circa 106 lire per abitante. La spesa suddetta, occorrente per gli interessi e per i premi, assorbiva cosi il 22 per cento circa cielle entrate di bilancio dell'esercizio 1922-23 ». E il ministro continua: « il cammino percorso per la ricostruzione finanziaria dello Stato e per il risanamento monetario è a voi ben noto. Si è eiùninato il deficit del bifanbio; si sono riordinate le entrate etf ontenute le spese assicurando notevoli avanzi, e ponendo su solide basi il bilancio stesso, e nello stesso tempo si è riordinato il sistema tributario, che era stato profondamente sconvolto' negli anni precedenti. Si sono eliminate le imposte straordinarie di guerra e si sono introdotti notevoli sgravi! per favorire lo sviluppo economico della Nazione e facilitare la formazione di risparmi. I debiti di guerra verso l'estero vennero regolati in modo soddisfacente e venne istituita la Cassa autonoma per provvedere al loro ammortamento con le entrate in conto riparazioni spettanti all'Italia. Si è inoltre riordinata la circolazione monetarla bancaria e di Stato' e si è gradatamentt diminuito l'ammontare dei debiti a breve scadenza, sostituendoli con altri a scadenza più lunga e si è poi proceduto, con la grandeuperaztene de! Pre sttto del Littorio, al consolidamento definitivo del Debito fluttuante, ora ridotto a Imita normali, e cioè a circa il 6,66 % sul totale dei Debiti pubblici. Nelle recanti situazioni contabili, come ebbi già a fare presente in altra occasione, figurano tutti i titoli del Littorio. In base a calcoli approssimativi, può ritenersi che nel loro complesso, dal 1923 ad oggi i Debiti Pnbblici interni siano diminuiti di oltre 4 miliardi >. , Ammortfzumeato • tributi D Ministro rileva poi come il decreto del 5 agosto 1927 rappresenti in materia il primo concreto provvedimento legislativo dalla costituzione del Regno: < Con esso è istituita, con gestione autonoma e con propria personalità giuridica, una apposita.Cassa per l'ammortamento del Debito Pubblico fruttifero e Infruttìfero. Tale Cassa, a ' differenza di sistemi adottati in altri Paesi, che per procedere all'ammortamento dei debiti hanno .fatto un largo ricorso ad entrate straordinarie e a nuove imposte, esplicherà invece U suo compito con gli avanzi di bilancio e con entrale normali, già iscritte nel bS&ncio stesso. « Una questione, dirò quasi classica in questo campo, è quella di esaminare. In caso di disponibilità di bilancio, se convenga ammortizzare i debiti o ridurre 1 tributi. A tale proposito, il Governo non ha mancato di esaminare e prendere in considerazione sia l'una che l'altra opportunità, e cosi, mentre provvedeva alia istituzione della Cassa di ammortamento, con il decreto 12 ajgosto 1927 introduceva i noti nuovi egravii fiscali La Cassa è sottoposta al controllo della Corte dei Conti e pubbucherà semestralmente un rendiconto dalle somme riscosse e di quelle erogate. Essa inoltre provvedere alia di" istruzione del titoli acquistati per l'am¬ msis n a a a ¬ mortamento. L'attività della Cassa non solo ridurrà i debiti dello Stato, ma e serciterà una opportuna azione equilibratrice del vasto mercato del titoli pubblici che diventerà di mano in ma' no sempre più larga ed efficace. Essa inoltre, attraverso l'acquisto' dei titoli, metterà cospicui capitali a disposizione degli impieghi produttivi del Paese e contribuirà a raggruppare le forze finanziarie dello Stato e a consolidare il credito pubblico all'interno e all'estero. « Con il provvedimento In esame, il Governo è sicuro di aver corrisposto 5(J„"n!l aspirazione vivamente sentita aail intera Nazione e pertanto confido c»e voi vorrete dare il vostro unanime suffragio al provvedimento stesso approvando il disegno di legge •. IL SENATO Roma, 6, notte L'aula poco prima dette 16 è Ria gremita.e molto affollate sono anche Le tribune, dove si notano moltissime signore, ri Capo del Governo è fra 1 primi a giungere. Moltissimi senatori si intaatteaiigano presso il banco del governo a conversare con l'on. Mussolini in quale stringe affabilmente a tutti la mano. Giungono quindi gli on. Rocco,' Vofljpl, Belliuzzo, ciano, Giuria, Fedele, Suamdo. Sliriannl, CavaUero, Perunavaria, Bu ancona paguri Ludovisl, Bolzoni, Il ginnmento dal Dna d'Asoona AMe 16 l'on. Tittoni apre la seduta Approvato il verbale delia seduta precedente, presta giuramento S. A. R. il principe Eugenio di Savoia duca di Ancona, il principe Eugenio di Savoia, che è in redingote, entra ne UT auto fra i senatori Bosellll e Thaon di Reve.1. Il presidente, i senatori, i ininiistri e il pubblico delle tribune si levano in pròdi applaudendo, li Duca dfl Ancona si avvia verso io scardi» presidenziialle e, passando accanito al banco dell governo, saluta romanamente. L'ori. Mussolini risponde inchinandosi. I senatori BoselM e Thaon di Reval accompagnano quindi il principe alila staistra dello scanno presidenziale. L'on. TITTONI stringe la mano al Duca di Ancona e quindi diioe: — Altezza Reale, il Senato col suo applauso ha espresso la sua gioia per vedervi in mezzo i noi. Esso ascrive ad aito onore il ricevere nel suo seno un altro giovane principe della gloriosa nostra Dinastia, le cui nobili tradizioni» V A. R. mostra di voler seguire, prestando servizio, sull'esempio del suo augusto Genitore, nella nostra valorosa Marina, amore e vanto di ogni -talliamo. A nome del Senato dea Regno, mi è grato porgere a V. A. R. il reverente cardiale benvenuto. EUGENIO DI SAVOIA-GENOVA, Duca dri Ancona: — Ringrazio vivamente Vostra Eoe. delle balle parole ' che mi ha rivolto. MI sento veramente orgoglioso di tare parte di (fusate alito consesso od ancora una volita dichiaro di fair propon imeni o di tenere viva ad atta la mia fede di soldato, di cittadino, - di Principe (vivi.appi), per 11 bene del Re e dell'Italia nostra. L'assemblea saluta con una scrosciante ovazione le uMiime parole del Duca di Ancona, che va quindi a sedere, fra nuovi applausi nel primo degli scanni di destra riservato alla famiglia reale. SIMONETTA, segretario, legge il verbale di deposito negli archivi del Senato dell'atto di rnetabnonio tra s. A. R. il Duca delle Puglie e la Principessa Anna di Francia. GARAVETTI come sardo manda 11 suo tributo di amimiiraalone alla signora Grazia Delledda per la geniale opera di lai letteraria e patriottica premiata daMa fondazione Nobel. Ricorda il messaggio che le inviò a Capo del Governo lapprov). " PRESIDENTE (in piedi e con lui si alzano i sanatomi e i ministri), commemora 1 senatori Gerimi, Barbieri, Mengarini, Di Campetto, Giordano Apostoli, Marcora e Gamposfcrini ricordandone le virtù e le opere soienttflohe e patìpiotitiWiie (approvazioni) FEDELE, radmistro P. I., si associa a nome dal governo alle nobili parole del Presiderete in memoria dei defunti senatori. MUSSOLINI dà lettura del RR. DD con cui sono state accettate He dimissioni deW'on. Bastianind da Sottosegretario di Slato per la economia nazionale e dell'on. Frignami da Sottosegretario di Stato per lie Finanze e quelle con cui è stato nominato l'on. Buoncompagnd Ludovisi, deputato al Pamlamento, Sottosegretario par le Finanze. MUSSOLINI presenta il disegno legge per l'anapirOTazioìae del trattato di aODraanaa difensiva, stipulato in Tirana fra l'Italia e l'Albania itt 22 novembre 1927 nonché del relativo scambio di note ohe ha avuto luogo nello stesso giorno. H PRESIDENTE avverte ohe esso sarà inscritto afll'oTdime del giorno degli uffici convocato per domani alle ore 15. L'Istituto pir l'anifloazioao dal Diritta privato Approvati senza discussione vari disegni di legge, il Senato inizia l'esame del disegno di legge : « Conversione in legge del R. D. L. Settembre 1926, che approva la fondazióne in Roma di un Istituto internazionale per la unificazione del diritto privato ». D'AMEGLIO, relatore, rileva che 11 disegno di legge in discussione concerne uno degli atti più Importanti e significativi del Governo nazionale. Ricorda come sorse l'idea di fondare questo Istituto e il plauso riscosso presso la Società delle Nazioni. Si tratta di un'Idea veramente romana in quanto Roma aveva già attuata l'unificazione del diritto privato che si mantenne poi in una tradizione ininterrotta di 14 secoli, vale a dire fino a quando l'unità del diritto comune fu infranta da un eccessivo ed imprudente concetto nazionalistico. Le codificazioni nazionali sorte nel XIX secolo fecero sorgere un numero enorme di conflitti, che oggi necessariamente dovrebbero accrescersi di numero per la formazione di nuovi Stati sorti dalla guerra che vengono ad allargare la sfera del particolarisnfo legislativo. Le Conferenze deH'Aja non potevano tendere ad eliminare le oause dei conflitti: questa funzione è Invece caratteristica del nuovo Istituto di diritto privato che oggi sorge in Roma nella sua sede naturale. Bisogna aver fede nei risultati che darà l'opera dell'Istituto. Questo lavorerà assiduamente mentre le riunioni internazionali non hanno vita che per poche settimane e non possono produrre risultati durevoli. La splendida villa Aldobrandirii in ^Roma diventerà un osservatorio importantissimo delle correnti giuridiche del mondo, saprà armonizzarle tra loro e darà concordi leggi a tutte le genti. Sebbene siano state molte le difficoltà oizbrfdlmpcngzbcndtchdprann. incontrate nella redazione dello statuto e nel cercare una degna sede al nuovo Istituto, tuttavia sembra all'oratore che sia trascorso parecchio tempo fra la deliberazione e l'attuazione e prega il Governo di voler dire in proposito una parola rassicurante. Conclude esprimendo le più vive congratulazioni al CMverno nazionale per la sua opera grandiosa che onora il popolo italiano. ROCCO, ministro di Grazia e Giustizia, ringrazia il relatore che ha molto bene illustrato le profonde ragioni storiche chèj hanno mosso il Governo a fondare l'Istituto internazionale per il diritto privato. Era naturale che l'Italia risolta a nuova vita prendesse nel modo più conveniente per i nostri tempi la tradizione universale in Roma, che anche in questo era stata cosi benefica per il mondo. Procedendo per gradi, si riuscirà a rendere più agevoli i rapporti fra gli Stati, pur rispettando il principio della sovranità di ciascuno di essi. Ricorda le difficoltà che hanno ritardato l'attuazione dell'opera e annunzia che una speciale Commissione presieduta dal sen. Scialoja, ha avuto l'incarico di sorvegliare e spingere innanzi, con la maggior celerità possibile, i lavori ppr l'adattamento di villa Aldobrandino Termina annunciando che il Governo si propone di inaugurare il nuovo Istituto il 21 aprile, festa della romanità (approvazioni). D'AMEGLIO ringrazia. L'articolo unico e rinviato allo scrutinio segreto. Lfl Isggf Militari a speciali Si passa 'alla discussione del disegno di legge: « Conversione in legge del R. D. L. .1.0 luglio 1926, col quale è data facoltà al Governo del Re di riunire in testi unici le disposizioni di leggi militari.generali e speciali!. DI» ROBILANT. relatore: D'accordo col sottosegretario di Stato per la Guerra, l'Ufficio centrale propone che siano portati all'art, l.o del D. L., di cui si chiede la conversione in legge, due emendamenti. 11 primo consiste elle nell'elencazione di cui all'art, l.o si comprenda soltanto l'ordinamento del Regio Esercito, dizione questa che, per il suo carattere lato e comprensivo, non solo non esclude ma ammette chiaramente che si tenga pur conto delle più recenti norme relative al Capo di Stato Maggiore dell'Esercito. Un secondo emendamento allo stesso articolo tende a far menzione in esso solamente degli stipendi e assegni fissi, abolendo le parole: «escluse le disposizioni concernenti le misure dei medésimi ». CAVALLERO accetta i due emendamenti. La discussione è chiusa L'articolo unico del disegno-legge è rinviato allo scrutinio segreto. SIMONETTA dà lettura del seguente disegno di legge: « Conversione in legge del R. D. L. 20 agosto 1926, che autorizza il fondo per l'emigrazione ad anticipare sugli avanzi del bilancio somme fino alla concorrenza di lire? milioni alla Società cooperativa edilizia Aureiia ». RICCI FEDERICO: Il R. D. L. del 20 agosto 1926 autorizza la spesa di 6 milioni a favore di Impiegati per la costruzione di case, mentre la legge sull'emigrazione stabilisce che i fondi per l'emigrazione siano devoluti a favore di impiegati, che più non esistono, e si concedono mutui a un interesse molto basso, il 3%, mentre in altri casi, per cooperative edilizie, agli Impiegati i mutui si concedono al 5%. Concludendo l'oratore invoca una legislazione uguale per tutti. La discussione è chiusa e l'articolo unico è rinviato allo scrutinio segreto La seduta è sciolta alle ore 16.