II Diavolo

II Diavolo II Diavolo a - Lew Davtdovic Trotzki — ossia Leia ben Duvid Bronstein — è statò sena dubbio una delle figure più interesanti del bolscevismo attivo nel peiodo più complesso e delicato del movimento. Accanto al fanatismo di Lenin, Trotzki rappresentava un deiderio e una volontà di « costruzioe per mezzo della distruzione », anae Bakunine aveva sognata.' Egli sepe poi rendere evidenti le sue capacià positive e pratiche nelle alte carihe di governo dallo Stato affidategli. La migliore prova della sua capacità „ rganizzatrice è l'esercito rosso. Esso infatti opera esclusiva di Trotzki, e erto una delle poche forze reali ilei'U. R. S. S; Personalmente ho conosciuto Trotki pochissimo e'molto tempo fa; egli ra allora un povero studente del Quartiere Latino, a Parigi. Le Impresioni personali si cancellarono presto nella mia memoria. Ricordo di un ometto nerastro, mingherlino, che faeva gran discorsi a tutti' 1 meelings ; riunioni ■ dell'emigrazione rivoluzionaria: aspro, abbastanza eloquente, quel che i francesi chiamano une langue bien pcndue. Ma tanti apparivano imili a lui, né io ricordo un solo caso nel quale Trotzki avesse brillato più degli altri. In quei tempi remoti la sua faccia non era ancora- bollata da quella strana e pesante espressione, acuta e sarcastica per la quale 1 conrorivoluzionari superstiziosi, che considerano ■ il potere soviettico un regno del Diavolo, credono di vedere nel Trotzki una viva incarnazione dell'Anicristo. Oratore ipnotico Tale curiosa superstizione ha avuto del resto notevole risonanza in diverse opere letterarie. Alessio Tolstoj, Drima di passare dall'emigrazione al bolscevismo, rappresentò in una-forte novella Trotzki-Diavolo, che passa in rivista l'armata di Satana. Il generale Kraanov, poi, atamano dei .sosacchi del Don, in un. suo romanzo ha tracciato un curioso ritratto di Trotzki oratore. Esso vale a rappresentare così la caratteristica maniera oratoria di Trotzki, come l'impressione quasi fantastica che egli riesce a produrre nel cervello dei suoi ascoltatori, mediante una specie di ipnosi, e certe frasi banali, ma dette con una spinta di sovrumana energia: . « Io — dice l'eroe dei romanzo di Krasnov —■ avevo deciso di lottale (contro ■]'ipo-osi dal discorso' di Trotzki). Trotzki un po' si inchinava verso la tavola, appoggiandovi le dita, un po' faceva larghi gestì delHc braccia sopra le teste di Miniai,e di Anfelbaum (Zinoviev). il suo dìscorso procedeva a periodettì laitM-òiati: con quei tìtoli ad effetto ohe dividono nei gioatinali un articolo sensazionale. Vi era « il rebus politico», il «terrore di ossero travolti nella-guerra »;■ o «chi è per la guenra? », e la descrizione sistematica .degli avvenimenti del 6-7 luglio (una fallita sommossa dei socialistirivoluzionari a Mosca). Di qua, dì là si scatenavano gli applausi. Io non mi lasciavo trascinare. Osservavo le oscillazioni dell'ombra della testa arruffata sopra le strisce e le stelle rosse (ornamenti della sala), lo scintillio del suo pence-nez. Egli m'ipnotizzava. Vi erano dei momenti nei quali mi sembrava di vedere l'ombra ferma e la grande stella rossa muovere intorno alla testa di Trotzki, senza sapere dove fermarsi. Io cercavo di non ascoltarlo ma le parole s'insinuavano nelle orecchie, arrivavano sino al cervello e mi parevano piene di giudizio, giuste e indiscutibili... La sala scoppiò in applausi. Applaudivo anch'io. Le mie mani andavano su e giù, la mia faccia, contro la mia volontà, si allargava In un sorriso. Rivolsi gM occhi al palcoscenico. La testa di Trotzki era rivolta orgogliosamente àtt'insù, e si staccava netta sul fondo della stella rossa. Vidi che dai capelli amruffati spamtarono due corna e strisciarono verso le! due punte superiori della stella; le orecchie si drizzarono sul cranio; il naso si accentuò a gancio; la barbetta sì allungò sino a tutta la punta inferiore della stella... La taccia orribile del diavolo teneva sotto il suo sguardo orgoglioso il docile gregge umano. Le mw mani smisero di battere. Un beddo di spavento gelava il mio corpo. Io mi sentivo nel potere del Diavolo. Ecc.'. perchè non riesce nessun attentato con. tro di loro. I demoni li custodiscono ». « Antidoto > Trotzki è un tipo di avventuriero: ma l'emigrazióne politica lo salvò da banali avventure. Ginevra, Parigi, Berlino, Londra lo videro sotto la vestì di socialista perseguitato dal governo dello Zar. Nel socialismo però la sua posizione non era ben definita. Si fece bolscevico assai tardi, e ciò gli fu rinfacciato dai leninisti della prima ora. In questi giorni, allorché Trotzki, come capo dell'opposizione parlava ed agiva in nome del leninismo puro, gli è stata gettata in viso la domanda: — E' da molto tempo che ti sei fatto leninista? E dove sei stato quando Le-| nin preparava la rivoluzione? Prima della guerra l'emigrazione russa era quasi tutta socialista ed era divisa in due partiti: social-isti-rivolu zonali e social-democratici, suddivisi & loro volta in due frazioni: bolscevici):. (Lenin) e menscevichi (Plekhanov). La differenza fra queste due frazioni consisteva in quei tempi nel tatto che i! menscevismo era un socialismo evolu zionista-rivoluzionario con la preponderanza evoluzionista, il bolscevismi invece era puramente rivoluzionar; Trotzki aveva lungamente oscillato ira le due frazioni. Lo portò al boU. vismo — e ancora non deflnitivament. soltanto il Zimmerwald, allorché :. rappresentante dei bolscevichi (Lenin quello dei sociaiisti-rivoluzioi.a: (Cernov) dichiararono, a nome della rivoluzione socialista, la guerra all'intesa e l'unione segreta, per quanto irasparente, con gli Imperi centrali. In quel periodo Trotzki viveva di giornalismo, e si mostrava assai mailferente in materia politica. Io ebbi occasione di collaborare nel giornale provinciale Kievska Mysl nel quale si pubblicavano corrispondenze di Trotzki dalla Francia sotto lo pseudonimo di «Antidoto». Grande tu lì mio. stupore quando scopersi che «Antidoto» non era altri che Leiba-Trotzkl-Bronstein. Io sapevo ette Trotzky-Bronstein era latt'estero tino del più zelanti apogtglf

Luoghi citati: Berlino, Francia, Ginevra, Londra, Mosca, Parigi