Giornate bengasine

Giornate bengasine Giornate bengasine BEMGA8I, novembre. Giornate bengasine, serene, che si esce con la giacchetta sbottonata — siamo a Novembre I - e si cerca riparo dall'ancora dardeggiarne Sole nel lato In ombra della strada; e si pranza e si dorme con le finestre spalancate;' e a sera ai gode il fresco, sedendo al caffè in piazza, davanti a una bibita ghiacciata, o passeggiando al lungomare: l'onde ritmano sonoramente sulla scogliera il vasto respiro nettunio; Luna d'argento naviga 11 eie lo. scostando le stelle al suo passaggio; ci pizzicano le zanzare, insolenti e Insistenti; da qualche casa del quartieri indigeni, ove forse si celebra una festa familiare, viene un lungo canto, gutturale e monotono, accompagnato da una trombetta stridula, scandito da tonfi sordi di tamburo, interrotto "lai grido caratteristico delle donne aftrlcane: quello che 11 Pascoli, nella Stooliatura, riferendosi all' heilclta delle Abissine, e riprendendo con nuova finezza poetica «n'imagine già di Ferdinando Martini, dice «...un rigno - equino, un canto agro d1 gallo... » Qua si chiama la zagarlia: e 11 vibrare Improvviso della sua strepitosa nota acuta lacera discordemente l'estatica pace notturna. Rievocatimi gloriole Diciannove di Ottobre. Boti gasi. Imbandierata a festa, animata di popolo nel contro cittadino, metropolitani e indigeni, borghesi e militari, banda delle Camicie Nere, che suona in Piazza del Re — chi più ricorda che si chiamò già Piazza del Sale, e veramente con la sua montagnola di sale, che l'occupava per due terzi buoni, tra gli sbrecciati torrioni di pietra e fango del castellacelo turco, oggi demolito, e le baracche dove s'installò, al giorni dello sbarco, la nostra Croce Rossa T — Ben gasi celebra l'anniver- vpssdeplogngltsario dell'occupazione italiana: Il se-!dlceslmo, precisamente. Come 11 fulgore del cielo, come il turchino del mare trascolorano, quasi appannati dal ventare lungo del ghibll, che. Insieme con l'arsa calura, propaga nell'atmosfera sfumature e riflessi ocràcei; I nostri pensieri cosi, rievocando la gesta gloriosa, s'aombrano di compianto, a commemorare 1 nostri caduti. Ecco la Punta della Giuliana, la gialla e rossa lingua di sabbia su cui, verdi flabelli agitati al vanto, sorgono pochi sparsi palmizi: di là, 11 mare! aperto, più propriamente fi Golfo di:jsirtra, la Gran Strie, sempremal perjeccellenza infida nelle citazioni del poeti latini, e temutissima dal navi, ganti, in tutta la classicità; di qua si estende la laguna. In continuazione entro terra del porticciolo naturale di Bengasi: la laguna, già utilizzata dal Governo Ottomano come salina naturale, e cui oggi, collegando appunto la Giuliana alla città, attraversa !1 nuovo ponte di legno, costruito sotto l'amministrazione del governatore De Martino. Allora - diciannove di Ottobre del 1911 — 11 ponte non c'pt»: questa lingua di sabbia si protendeva Isolata tra le due acque, ricollegandosi alla terraferma soltanto naturalmente con la sua base, che s'amplia laggiù, verso la Berca. l'antica casermona turca, oltre dall'estrema ansa Interna della laguna. Oggi, davanti all'alto monumento, che dal quattro spigoli del basamento appunta i rostri de'le triremi, e cui sormonta la bronzea Vittoria romana, eretto a rammemorare il combattuto sbarco; è collocato oggi, ni piedi, presso 11 mormorar lene dell'onda, l'altare del Sagrlflzio Divino: allora, fu il sagrlflzio umano: qui caddero 1 primi marmai, sbarcati dalie papnavi, che dal largo cannoneggiavano: j primo tra 1 primi, poco oltre da qui, !cla dove ora sorge, dietro 11 nostro cimitero, la colonna mozza del suo piccolo monumento funerario, cadde sul suo pezzo dt sbarco, trascinato avanti affannosamente nella sabbia, 11 guardiamarina Mario Bianco; e fu 11 sangue puro de' suo! vent'annl che consacrò italiana questa terra. E qui. dove ora. Ira le autorità ufficiali adunate della colonia, incede In parameli ti solenni, accostandosi all'altare della Messa al campo. 11 primo Vicario Apostolico della Cirenaica. 11 francescano monsignor Bernardino Bigi: qui prese terra Ameglio; col fanti dol Quarto Reggimento Serie di furibondi assalti, per 11 dunoso e acquitrinoso terreno, per snidare Turchi e Arabi da'.le successive trincee, scavate nella sabbia, dietro ogni ostacolo e rilievo, da gli appostamenti adattati a ogni piega del suolo; mentre la fucileria, che s'In filtiva d'oltre la laguna, dalle casette del villaggi di Sldi-Husse1n e di SI di Daùd, flagellava 1 nostri sul fianco, sempre più intensa e micidiale, a ogni loro progresso Poi. un cannoni*re della Regina Eleva, che dal mar» bom bardava l» Berca, assestò 11 famo«o colpo, che tagliò netto l'asta della ban dìera turca. In cima al minareto della caserma. E gli ammainammo noi. cosi, la bandiera, oli nemico, poi l'inseguì mento, lungo 11 più Interno arco deJla laguna; e l'assalito ultimo alla caserma trasformata dagli strenui dii'onsorl In fortilizio. In mastio centrale della disperata resistenza «-..-..O Ameglio! e 0 ferro freddo, e la bandiera tua vecchia, o Quarto Reggimento, alzata su la Berca, nel soffio della sera...». Tonno e spagne Ora H ghibll agita 1 flabelli delle palme, che svettano - sonore; l'onda, lene mormorando, corona d'un candido riso la riva, tra la sabbia che beve avida la spuma, e gli scogli littoranel che appena affiorano, neri, e tutti tra-i ndb!dlptgnlcforati come buffni, o corno mastodon-j pita al ritira, e) rtenwrsono, or» l acqua q venga rispremuta da invisibili mani, pei mille osculi. E, — Ite, missa est... Sedici anni fa!... La Giuliana ha assunto adesso l'ameno aspetto di una stazioncina balneare, con fila lunghe di baracche e capanni: che veramente essa è diventata il piccolo Lido della piccola capitale della Cirenaica. E dall'altra banda, verso il porticciolo, ostenta una serie di costruzioni d'altro genere e di tettoie, onde si appuntano nell'azzurro due alte ciminiere: sono gli edifici, magazzeni, depositi, maoellatol, caldaie, cantiere, arsenale, della tonnara di El Mongar, la quale, con la pesca di quest'anno, si è piazzata ottimamente prima tra tutte le concorrenti del Mediterraneo: poiché Infatti la mattanza è stata di ben tramilatrenento tonni s circa mille palàmite: mentre, dopo di questa, la più rilevante mattanza dell'anno, alla tonnara di Isola Plana, In Sardegna, non ha superato 1 millecinquecento capi, cioè notevolmente meno della metà; e mentre, per altro esemplo, tutte Insieme le tredici tonnare della Tri politane hanno pescato complessivamente poco più di seimila tonni, cioè, sommato il prodotto di ben tredici tonnare, nemmeno ji doppio di questa sola. Ma questo invidiabile primato non costi tulsce ancora la più curiosa peculiarità della tonnara bengastna di El Mongftir: pifi raro e più mirabile può parere il fatto che amministratore delegato della Società proprietaria e direttore tecnico dell'azienda è un collega giornalista, un de' meglio noti e accreditati corrispondenti Italiani viaggianti, redattore d'un grande giornale della capitale. • Il giornalismo può condurre a tutto... » — affermò, se ben ricordo, Emile de Girardln; ma aggiungeva: t.. a patto di saperne uscire a tempo». E il nost.ro corlega Invece resta tale, pur essendosi rivesto emerito tonnarotto Vele sul mare. S'allineano sn Vequo- rea distesa seguono di lungi randa mento della costa, biancheggiano al l'orizzonte. Sono le golette che attendono alla pesca delle spugne. Quest'industria, specialissima del Mediterraneo meridionale e orientale — che, da quest'acque infuori, non si esercita che in qualche località del "Mar Rosso e lungo una parte delle coste deUa Florida; ma con prodotti di qualità scadente hi confronto della produzione mediterranea, nella quale ancora si distingue per eccellenza e primeggia quellaUrtell» nostre coste libiche, e della CI- renaica in fcppcfe; - quest'industria'dunrnie prima che noi acquistassimoìa Libia era esercitata, qua come nell'Egeo, quasi esclusivamenle dal Greci, che ne detenevano una sorta di monopolio. Ora. quel velieri, che vediamo al largo, e onde 1 palombari scendono nelle glauche profondità a strappare dalie rocce subacqueo, cui aderisce con sua parte viva, gelatine sa, e con ciglia vibratili, Io stranojanimale, sono in grande maggioranza di bandiera Italiana. Su queste nostre coste, che producono anche, come ac-|cennavo, le migliori spugne e lo più apprezzate nel commercio mondiale l'industria È- ora accaparrata ed eser citata per circa due terzi da Italiani con un profitto tanto più notevole dell'economia nazionale In quanto si tratta di un prodotto che viene (piasi completamente assorbito dall'esportazione all'estero Gli automobilisti della Parigi-Hanoi Un po' di pubblico si raccoglie davanti al! Circolo Roma, a contemplare una forni-idabaie automobile, con un elefante bianco dipinto sugli sportelli, per la buona fortuna, e un furgoncino attaccato dietro, per 1 bagagli e i ritor¬ nJmenti^Trejriovanotti - due che, anche prima che alta parlata, si palesa¬ no francese al caratteristico berrettino dei Pirenei, e uno che, a malgrado del berrettino, alle prime parole si rivela romano de Roma — stanno rivedendo !a maeeh'na, in ogni sua parte, attendono ai rifornimenti, riassestano i bagagli. Sono gli avventurosi gitanti della Parlgi-Hanòl in automobile - un viaggetto di ventisettemilla eh Home tri all'incirca, intrapreso a scopo sportivo e insieme di studio, sotto il patronato del Ministero francese delie Colonie: — il signor Gustavo Douverne, organizzatore e capo della spedizione, il meccanico Giovanni Lanne, e l'operatore cinematografico Tomaso Marconi — il romano, ufficiale nostro di complemento e camicia nera. I tre — di cui il capo, il Douverne, vanta già analoghe riuscite imprese, e specialmente la traversata in automobile del Sahara, dall'Algeria al la go Ciad — sono partiti con questa au toniobile da Parigi, il diciotto di set tembre ; sono scesl in Ispagna, sostan do a Madrid; e a Gibilterra si sono imbarcati, per la traversata dello Stret to. Hanno percorso indi 11 Marocco, l'Algeria, la Tunisia, e sono giunti a Tripoli, dove si sono Imbarcati nuovamente, loro e la macchina sul piroscafo Caffaro, che l'altra settimana li ha sbarcati qua. E domani — dieci d! Novembre — ripartono, per attraversare la Cirenaica, Barce, Cirene, Dama, Tobrùìt, Marsa Bardia: e proseguire poi per l'Egitto, Solitili], Alessandria, il Cairo; poi, il Canale di Suez; poi, per la Palestina, a Gerusalemme; per la Siria a Beirut e Damasco; per la Mesopoiamia, a Bagdad; por la Persia, a Teheran; per l'Afganlstan, a Herat e Cabul; per l'India, a Labore, De'ùhl, Ailahabàd, Calcutta; per la Birmania, a Rangòn ; per il Siam, a Bang-Kong; e fi ti alni e n te per l'Indocina. Cocincina, Camboge, Annàm, a Saigon, Hue, e méta Ha nói, nel Tonchino... VentleettemHa cnllometril La macchina, espressamente costruita e adattata per tale e tanta dipfrprova, porta rifornimenti In quantità ! quasi attentila cauomeut. , U con numerosissimo concorso" d'ióvT tati, ha avuto luogo l'inaugurazione del Cògolo dei Commercianti, elegante Accompagnati dal console francese a Be-ngasl, signor Remérand, i tre ardimentosi turisti sono stati ricevuti da Sua Eccellenza il governatore Teruzzl, che ha avuto per loro lusinghiere parole di congratulazione e d'augurio... Siamo sinceri: tra quei malintesi e ripicchi, che di tempo in tempo ci fanno, eppur nolenti, un po' ringhiosi gli uni contro gli altri, Italiani e Francesi, è un piacere, e costituisce un simpatico esempio, questa cordiale collaborazione di due Francesi e di un Italiano, in un'impresa d'esplorazione e d'esperienza di mondo; e fa piacere vedere ti nostro tricolore sposato a quello francese, l'uno al"un faro e l'altro all'altro, davanti alla macchila, che correrà per cosi lunga strada, per esotici paese, dal Mediterraneo al Mar Cinese. Mascotte anche più fausta del candido elefante portafortuna, questa felice unione deHe due bandiere latine — quale già sui folgorati campi di guerra. La El Abiar-Barce Oggi — San Martino — rivista delle truppe della guarnigione, passata da Sua Eccellenza il Governatore, in piazza Tobrùk e lungo il corso Italia, e consegna delle decorazioni al valore al militari segnalatisi nelle operazioni di questa estate sul Gebel: tra gli altri, il tenente-colonnello Ernesto Montanari, comandante del Ventunesimo Battaglione Eritreo, 1,1 tenente-colonnello Arduino Garelili, comandante del Sesto Eritreo, il tenente-colonnello conte Umberto Piatti Dal Pozzo, comandante del Quindicesimo Eritreo, il maggiore Gioachino Sollnas, comandante del Quattordicesimo Eritreo, Il tenente Dante Foilador, del Quindicestono Eritreo, e il tenente Giuseppe Brancatl, comandante di Banda a cavallo, decorati di medaglia d'argento; a il capitano Adriano Torelli, comandante di batteria eritrea, 11 capitano Vittorio Gioia, del Quattordicesimo Battaglione Eritreo, il capitano Mario Broccolarl, del Sesto Eritreo, 11 capitano aviatore, osservatore d'aeroplano. Luigi Clerici, il sottotenente Gino Berardi, del la Banda a cavallo di Cirene, il sottotenente aviatore pilota Angelo Tondi, decorati di medaglia di bronzo. Nel pomeriggio poi, ancora con l'intervento del Governatore e della sua signora, e del vicario apostolico monsignor Bigi, e de, generale Mezzettl, comandante dsMe truppe della colonia. tnnbgdaleidatledrpAvsanmmsmdtpnrnscdbcnttmgHllmritrovo stabilito nelle sale terrene di uno de' più bel palazzi della città, in piazza del Re. Ma la novità più cosptena della colonia è il nuovo tronco ferroviario da El-Abiàr a Barca. (Sarce è la città dell'altipiano che gli Arabi e I Beduini rinominarono già ' 1-Merg: ottimamente il governatore Teruzzi ha decretato di restituirle 11 duo bel nome antico — onde venne ti nome di Barca, che gì arabi diedero e danno tuttavìa all'intera Cirenaica; — e cosi Marsa susa ridiventa Apollonia — seppure il nomo di Susa, o cioè Sozusa, risalga alla dominazione romana; — e Bengasi riprenderà un de' suol nomi storici: o quello greco di Evesperide o Esperide, o quello tolemaico di Berenice. Il grande Wilamowitz, che, come già sapete dall'attraenttssima corrispondenza berlinese del nostro Giuseppe piazza, pubblicata sulla Stampa del 21 dello scorso ottobre — Lauri di Cirene tra le Querce del Wastend — ,fu qua a visitare gli scavi di arene, dal cut straordinario interesse quel principe viven^ degli archeologi e dei filologi s! mostrò rapito, rammaricando solo che la tar. da età non gl permetterebbe di collaborare alla formidabile opera di studio e di ricostruzione, cui i nostri attendono —il De Sanctis, Il Mariani, il Mlcacclii, l'Oliverio — collaborare tu quella misura a cu! Il suo sempre giovine entusiasmo lo trasporterebbe ; interpellato in proposito al nome da restituire a Bengasi, il Wllamowitz ha ipropc-sto Espeiri. Aitrl propenderebbe Invece per Berenice: che forse nell'oro solare, onde questo paese fulgidamente è perfuso, vogliamo sognar peranco un riflesso delia prodigiosa chioma della regale figlia del guerresco Maga, che, pegno miracoloso di pace, andò sposa al Terzo Tolomeo, l'Evergete : «... e Berenice dalla chiama d'oro... », tutta aspersa d'olio di rose e, proprio come 11 Sole, fuggente), . Della ferrovia El Abiàr-Barce sono nuovi 48 chilometri e mezzo che prolungano la linea che parie da Bengasi, sale all'altipiano, tocca appunto Barce, e dovrà poi proseguire a Cirene e a Derna. Con questo nuovo tratto, che completa cosi il collegamento ferroviario tra Bengasi e Barca, la Cirenaica viene ad avere, in totale, centosettantatrù chilometri di ferrovia: poco, si, rispetto a ciò elio ò desiderabile, e rispetto anche a ciò che è in progetto ; ma molto, se ai considerino le difficoltà superate, e quelle soprattutto delle strettezze del bilancio. Polche la colonia ha, nella persona di Sua Eccellenza Attilio Teruzzi, un ottimo governatore, saggio amministratore e reggitore paterno; ma al di sopra del Governatore, de' suol geniali concepimenti, del suo amoroso zelo, della sua passione e della sua buona volontà, sta un nefando e inesorabile tiranno: il bilancio. Non si deroga da esso; ed esso regola ogni progresso della colonia sulla misura — ahi I troppo spesso avarisslma — delle sue cifre incontrovertibili. MARIO BASSI. IpddsmLibri ricevuti dpQ^H™SIMtoM'utMr,° ,n8BcU•• - -M-i>ó QApfeiutLii '. Sstteianrlal ». - iM.Ìa .n ««no {, commedi. - Fri aijw<. Milano. t*Tn. t