Roma e Parigi discutono
Roma e Parigi discutono Roma e Parigi discutono L'annuncio di Briand alla Commissione degli Esteri Parigi, 15, notte. .. Davanti alla Commissione degli Affari esteri presieduta da Paul Bonèoùr, Briand si è spiegato oggi intórno al patto franco-jugoslavo. :.. Rispondendo alle critiche della stampa italiana, il capo del Quai fl'Orsay ha riconfermato la già fatta affermazione secondo cui il .patto non sarebbe diretto contro alcuna terza Potenza e rispetterebbe, fedelmente i principii di Locamo. Qui-n? di, dopo avere evocata la storia dei negoziati, storia che già conoscete, iljministro espose pei minuto i singoli articoli del trattato e annunziò che la sua pubblicazione testuale avrà luogo subito dopo la ratifica, Ossia quanto prima. Ma la parte più interessante delle dichiarazioni di Briand, quella che maggiormente colpi i membri della 'Sommisisone, fu l'annunzio che con Vessazioni diplomatiche sarebbero in efirso 4'ra Parigi e Roma e hi termiDi della massima cordialità, tanto in Vista della trasformazione del patto franco-jugoslavo in patto tripartito ctìi aderirebbe l'Italia, quanto in vieta di un'amichevole soluzione del problema delilo statuto di Tangeri. Àf: quest'ultimo riguardo il ministro degli Esteri notò che la dimostrazione navale italiana nel porto neutrale di Tangeri «fa rigorosamente conforme'agli'usi e alle tradizioni marittime internazionali, e che il volerle" dare una interpretazione diversa equivarrebbe a snaturarne lo spi. rito e la portata. i-Tali'dichiarazioni produssero sulla Commissione una impressione vivissima, ih quanto che la notizia che trattative tra Francia e Italia sarebbero già aperte per eliminare kr due maggiori cause di- attrito dei momento, riveste un indiscutibile carattere di sorpresa, sopratutto data la fonte da cui essa proviene. Briand non volle sbottonarsi- troppo; ma quando egli lasciò l'aula della Commissione degli Eeteri, le conversazioni divennero straordinariamente animate, essendosi subito .manifestate tra i commissari le,solftè divergenze di idee tra partigiani e avversari della presa di contatto con Róma. Paul Boncour, di fronte all'aita importanza delle dichiarazioni di Briand, riconvocò la Commissione por domani per discutere con maggiore calma intorno alle medesime. Intanto, per quanto riguarda Tangeri, parre già voce negli ambienti parlamentari che un alto membro della, rappresentanza diplomatica italiana in quella città trovasi a Parigi per partecipare, ufficiosamente alla imminente ripresa dei lavori della delegazione frahco-spagnuola. ;Vi diamo le notizie che precedono con un certo beneficio di inventario giacché — per quanto non possa sfuggire a nessuno la relazione che intercede fra tale presunto nuovo aspetto della situazione franco-italiana e il sintomatico articolo di fondo pubblicato sul Petit Parisien di oggi dall'ex-coMaboratore del direttore generale Laroche e da noi trasmessovi iei sera — occorre pur tener conto che, parlando ad una Commissione piuttosto allarmata delle, possibili conseguenze prossime o remote del patto dell'll novembre, il ministro degli Esteri francese potrebbe, anche avere esagerato ad arte il proprio ottimismo circa le prospettive di pronta soluzione dèlie questioni in sospeso tra Francia e Italia per attenuare le preoccupazioni di chi stava ad ascoltarlo, ossia uni camente a scopo parlamentare. L'oU trmismo è tuttavia in ogni caso preferibile al suo contrario; e in attesa di poter rilevare sintomi più positivi dell'inizio di una nuova fase diplomatica tra Parigi e Roma, fase che non potrà necessariamente raggi un gore la sua piena efficacia prima del l'insediamento del nuovo titolare di Palazzo Farnese, non vogliamo se non associarci alla speranza che le anticipazioni di Briand abbiano a venire giustificate dai fatti. ■ Marinkovic è ripartito per Belgrado rinunziando al viaggio di Londra. La| Camera francese ha ricambiato oggi alla Scupcina un téle granimi augurale ricevuto ieri in occasione della firma dell'alleanza Il ministro jugoslavo a Parigi, Spalaikovich, il primo.consigliere della Legazióne, Vukicevich, e il capo dell'Ufficio stampa, Tomich, sono stati rispettivamente nominati grand'ufficiàle, commendatore e cavaliere della Legion d'onore. . m 0. P.
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