Baldwin esalta Briand e Stresemann e parla della politica imperiale ed europea U

Baldwin esalta Briand e Stresemann e parla della politica imperiale ed europea U Baldwin esalta Briand e Stresemann e parla della politica imperiale ed europea Londra, 9, notte. Con pompa magna, scortato verso il Guildhall da un lungo corteo simbolico che celebrava quest'anno i fasti delìi Inghilterra marinara, il nuovo Lord Mayor ha assunto oggi la 6ua alta canea ed ha convocato stasera, secondo la consuetudine, nel maggiore salone del palazzo comunale della City, ministri, diplomatici, soldati e notabili per il grande banchetto dell'investitura. Tutti 6anno che questo banchetto termina con una stura di discorsi a cui partecipa quasi sempre anche il Premier. Sono discorsi di politica estera ed interna a volo d'uccello. Generalmente sul primo tema interloquisce il ministro degli Esteri, ma stasera Baldwin credette opportuno di monopolizzare entrambi i soggetti e Chamberlain si limitò a pronunziare poche parole annunziando innanzitutto che l'Argentina ha definitivamente stabilito di creare un'ambasciata vera e propria a Londra, il che torna estremamente gradito all'Inghilterra, ed accennando poscia al suo recente incontro con il generale De Rivera. « Ho avuto durante la mia breve vacanza — ha detto Chamberlain — la buona fortuna di fare la conoscenza del Primo Ministro di Spagna, che tiene anche l'interinato degli Esteri. Nella nostra troppo breve, ma amichevolissima conversazione, abbiamo avuto ambedue il piacere di riconfermare le cordiali relazioni esistenti tra i due Paesi, impegnandoci di nuovo a serbare questa amicizia >. Baldwin iniziò il proprio discorso professandosi ottimista nei riguardi della situazione internazionale, non meno che di quella interna. a Sono un ottimista perchè sono un realista — prosegui il Premier. — Non nutro vane illusioni, non pretendo che le cose siano migliori di quello che sono e non nascondo le difficoltà, le immense difficoltà che si parano di fronte a tutti noi, tanto in Inghilterra che altrove. Ma raffrontando l'Europa di oggi con quella di quattro anni or sono, allorché io succedetti a Bonar Law quale Primo Ministro, vedo che l'Inghilterra, la Francia, la Germania e l'Italia, protagonisti della lotta di ieri, si incontrano oggi su un piede di eguaglianza, associali per l'avanzamento della causa della pace e della nostra comune civiltà. Coloro per i quali le difficoltà erano maggiori ed ai quali è quindi dovuto il maggiore credito, sono quei lungiveggenti leaders di Francia e di Germania che seppero rendere possibile il riavvicinamento. L'intera Europa li onora tributando elogi ai servigi che essi prestarono non soltanto all'Europa, ma all'umanità. Essi hanno dato il buon esempio, e l'intera Europa volge ora gli occhi verso quei confini dove i vecchi rancori non sono paranco 6edati e si chiede quale sarà il nuovo statista che troverà in sè, lungo le frontie-fre tuttora ardenti sotto le ceneri, il coraggio e l'ampia visione di Stresemann, il largo umanesimo di Briand e la sua devozione alla causa della pace. Quale uomo, quale Paese nei Balcani e nell'Europa Centrale ed Orientale sarà il primo a seguire il loro esempio e a guadagnarsi la stessa fama T Credo di essere un realista, e perciò sono un ottimista. Dato che la via è cosi nettamente segnata, mi rifiuto di credere che non si possa progredire • . Baldwin a questo punto si dolse' d i non poter parlare con altrettanta fiducia della Russia. La rottura dalle re¬ lsrgci•mSUddravplsag•cbtcntlsltsdtli lazioni diplomatiche fu dovuta a cause identiche a quelle che determinarono la recente decisione del Congresso tradunionista contro i rapporti con Mosca, che misero a repentaglio il proseguimento dogli scambi diplo•matioi fra la Francia e l'Unione dei Soviet!, e che impedirono agli Stati Uniti perfino di fare un esperimento di tali relaziona. « La contesa non è stata provocata dall'Inghilterra. La politica interna russa concerne soltanto i russi. Non appena Mosca sia disposta ad osservare l'ordinaria delicatezza nei rapporti internazionali, astenendosi dall'ingerenza nella politica intema inglese, rinunziando agli intrighi ed agli atti ostili, essa troverà il Governo d'Inghilterra pronto ad andarle incontro •con quello spirito di liberalità e di buon volere che ispira tutta la politica estera inglese ». Passando alla Cina. Baldwin si è dichiarato spiacente di non poter annunziare alcun sensibile miglioramento della situazione. In compenso, alludendo alle recenti conversazioni per sistemare i rapporti tra l'Inghilterra e l'Egitto, affermò che entrambe le parti hanno ragione di sentirsi soddisfatte : «Noi speriamo che le conversazioni della scorsa settimana abbiano servito a gettare fondamenta sulle quali si possa tra breve erigere una ferma struttura di amicizia anglo-egiziana, in guisa da garantire all' Inghilterra ed all'Impero britannico la protezione dei loro essenziali interessi e l'assolvimento delle loro obbligazioni internazionali ed all'Egitto la sua libertà ed indipendenza, nochè la posizione ohe gli spetta nel consesso delle Nazioni ». Il Premier ha poscia accennato alla nomina — ieri annunziata — di una Commissione che dovrà eseguire una inchiesta, contemplata fin dal 1919, sull'andamento del nuovo sistema di Governo introdotto nelle Indie otto anni addietro. 1 membri della Commissione non includono alcun indiano, ed i nazionalisti quindi minacciano di boicottarla, strillando come ossessi. Baldwin ha procurato di calmare le acque agitate. Il personale della Commissione, presieduta dal liberale s'.r John Simon, è composta di conservatori e di laburisti noti per il loro equilibrio. Esso è stato scelto con il criterio della massima imparzialità. • Nessuno dei commissari — ha detto Baldwin — fu mai parte in causa in alcuna controversia anglo-ind'ana. Essi esclusero a tale scopo anche insigni competenti tanto inglesi quanto indiani, temendo che potessero venire accusati di preconcetti. In tal modo, per paradossale che ciò possa sembrare, il Governo di Londra ha voluto dare all'opinione pubblica indiana più responsabile e meglio istruita la migliore opportunità per partecipare ef fettivamente allo studio inteso a tro vare una soluzione governativa più soddisfacente dell'attuale ». Quanto poi alla politica intema, il Primo Miniistro dichiarò che negli ultimi due mesi si è delineato un lieve miglioramento delle condizioni delle più importanti industrie inglesi, e che ciò crea la probabilità di un'accresciuta attività nel futuro prossimo. Fra 1 diplomatici che assistevano al banchetto • figurava- naturalmente anche fi- nostro Ambasciatore. M. P sgintasinddHstrgdla(sf«dsnbvcdsrcqdsbpssI mctsantbdfqdRcvdRgamonvcmqbpfcr