Le sorprese delle... catacombe

Le sorprese delle... catacombe Le sorprese delle... catacombe Il curioso e ignorato ricovero di una piccola banda di ladri Due uomini e tre guardie Il.~ trabocchetto per burla Parecchi arresti Ql a a a o à a r a e i i a i a e e a a o o n — Quel due... bisogna seguirli... — Vero. Individui sospetti. Hanno un fagotto ciascuno. Dividiamoci; non facciamoci scorgere... Queste brevi battute erano pronunciate da tre sottufficiali della Sezione di P. S. della Barriera di-Nizza — 11 maresciallo Evangelisti ed i vice-brigadieri Montemuro e Passanisi — i quali compivano un giro di perlustrazione In regione Lingotto. Individuati 1 due sconosciuti dal fare sospetto, i tre agenti li seguirono, a distanza, tenendosi a loro volta separati uno dall'altro., per non dare nell'occhio. 1 due sconosciuti li portarono cosi in regione Moilnette, una località quasi tutta a prati, che si stende sulla riva sinistra del Po. Uno squagliamento cinematografico — Vanno verso il fiume con dei fagotti? — pensavano intanto i tre pedinatori. — Dove mai si è vista una faccenda simile ? — E più che mai convinti di avere a che fare con dei malandrini, li tenevano d'occhio e, accelerando il passo, cercavano di avvicinarsi loro per sorprenderli. Ma proprio in quel punto l'atteggiamento dei due si era fatto più prudente e circospetto. Guardando sovente all'intorno, per assicurarsi di non essere visti, si accorsero della presenza dei tre importuni personaggi che tanto si interessavano alle loro faccende. Col particolare fiuto dei lestofanti, e in base al criterio che chi e in sospetto è in difetto, i due messeri riconobbero certamente in quella triade degli agenti dell'ordine, e se la diedero a gambe. Allora anche gli agenti, rinunciando alla tattica temporeggiatrlce, si posero a correre, inseguendo i fuggitivi. D'improvviso, i tre si arrestarono, guardandosi l'un l'altro. I due sconosciuti erano scomparsi. A poche decine di metri davanti ad essi, la coppia era sparita come per gioco magico, e quando gli agenti furono sul posto nulla di nulla trovarono; come se i due fuggiaschi fossero stati inghiottiti dalla terra, o nascosti, come gnomi, fra le erbe del prato... Maresciallo e brigadieri si posero a cercare. Quelli non si erano certo liquefatti, e dovevano pure essersi nascosti in quf Jche modo. Perciò gli uomini della polizia non si mossero tanto presto, convinti di trovare il bandolo della misteriosa matassa. E ci volle veramente' del tempo, prima di raggiungere lo scopo, ma finalmente, cerca cerca, Il mistero fa chiarito. Gli agenti scorsero, alquanto dissimulata dalle alte erbe del prato, una buca abbastanza ampia, tale cioè da permettere 11 passaggio di una persona. Si affacciarono su quel foro, e si accorsero che esso era considerevolmente profondo. Dunque i due lestofanti vi erano discesi quivi e rifugiati. Per quanto strano potesse apparire, c'era 11 una buca sotterranea, capace di contenere due persone... Gli agenti, del resto, contenti di avere in trappola i loro uomini, non stettero a pensarci molto e, uno dopo l'altro, si calarono nella buca. n labirinto sotterraneo La meraviglia, lo stupore, cominciarono allora. Essi credevano di essersi calati in un angusto bugigattolo: si trovarono invece in una vera e propria sala sotterranea, con pareti di muratura, con un pavimento in discreto stato di conservazione. Si guardarono intorno. Dei due ricercati neppure l'ombra. Esaminarono con attenzione, e scorsero una porta che immetteva in un altro ambiente sotterraneo. Andarono avanti. Percorsero cosi altri ambienti, corridoi, gallerie. Sembrava di essere nei sotterranei di un palazzo, di un castello, o quanto meno di camminare in una località a sistemazione bellica, con gallerie, camminamenti,, cunicoli, ecc. *" Dovettero cosi girare e cercare alquanto, prima di Impadronirsi dei due fuggiaschi. Essi apparvero al lume di zolfanelli accesi uno dopo l'altro per orientarsi in quello strano, rocambo lesco passaggio sotterraneo. Apparve ro anche altre cose: i fagotti che ave vano trasportato seco, altri fagotti ancora e due giacigli abbastanza bene congegnati. Evidentemente era quella l'abitazione usuale dei due lestofanti Costoro vennero acciuffati e condotti davanti al commissario cav. Slgismon di, comandante la Sezione; e col» loro si condusse tutta la roba trovata, cioè i fagotti. Bastò uno sguardo per convincere funzionarlo e dipendenti che si trattava di refurtiva. Anzi, refurtiva speciale, quasi di un unico tipo Erano oggetti quasi tutti di pertinenza a persone che viaggiano in automobile: un cappotto con pelliccia per automobilista, un cuscino in pelle pure per automobile, due Impermeabili gommati, guanti foderati di pelliccia, un cuscino di lana, ecc., tutto per automobilisti. Era tale la curiosità che aveva de stato la singolarissima abitazione/ dei due ladri, che a costoro prima di ogni altra cosa venne domandato qualche., schiarimento al riguardo. I due dis sero infatti che quella era la loro abituale dimora. Erano del ladri trogloditi! Uno strano prodotto di altri tempi, una oasi preistorica in mezzo alla moderna civiltà... Spiegarono che la casa che si erano scelta faceva parte di tutto un sistema di sotterranei, esistente evidentemente sotto qualche costruzio ne antica. Abbattuta questa, erano rimanti i sotterranei, ignoti agli stessi abitanti della regione, e conosciuti so '^unente da pochi che — e per motivi spdrincolscvpdaslgBrmddtnsndgnsvpCtessAngSvseveAiptCanIdNccvndtpstpvUidfdvrirclzcrritrslrunspbbssrdtnscritfE1s°trnbpdulQrmssrlvratlcpzfrp speciali — se ne erano fatta la propria dimora. in caccia di auto incustodite Posti sulla via delle confidenze, i due — Arturo Vigone fu Ettore, da Torino, di 17 anni, e Carlo Cariani di ignoti, da Milano, di anni 58 — finirono per confessare. Erano due ladri, che si erano specializzati nei furti di oggetti che toglievano alle automobili asciate momentaneamente incustodite sulla strada. Questa come attività principale, ma naturalmente non disdegnavano altre operazioni, se il destro si presentava. Narrarono le loro Imprese. Il 2 corr. di mattino, in via Cellini, il Vigone aveva rubato guanti di pelliccia e un soprabito verdognolo da un'automobile ferma e senza custodia. Lo stesso giorno, verso le 12, il ladruncolo, in via Baratti angolo corso D'Azeglio, aveva rubato nelle medesime circostanze un mantello nero di lana, un cappotto foderato di pelliccia bianca ed un paio di guanti, nonché due pacchetti di materiale ciclistico di ricambio. Domenica 30 ottobre, i due, penetrati nel Castello Medioevale al Valentino, avevano scassinato il cassetto del custode del Museo del Libro, certo Vittorio Borgognone, rubandogli 120 lire. Il Cariani, non più tardi della settimana .scorsa, da un'automobile incustodita aveva rubato un impermeabile marron, e pochi giorni prima, in via Madama Cristina 92, aveva rubato una bicicletta di proprietà di tale Giuseppe Bosio, e sul mercato di piazza Madama Cristina era riuscito a trafugare una cassa di burro del peso di 20 Kg. a certa Angela. Salassa, abitante in via Canova 45. , . , Sabato scarso era stato, per t ladri, giornata... teatrale. Ad un'automobile Si sosta davanti al « Chiarella » avevano tolto un cuscino di pelle; é nella sera, davanti al Teatro Oarignano, si erano impadroniti di una coperta di velluto, a quadretti. Questa coperta era stata venduta per 40 lire a certa Antonia Devecchl, proprietaria di una iatteria in via Nizza, 67; e costei — possiamo dirlo subito — *è stata poi tratta in arresto per ricettazione. 11 Cariani, davanti allo Stadium aveva anche comptato un borseggio in danno di una donna... realizzando 50 lire. Inoltre i due avevano compiuto furti di bottiglie piene ed anche vuote Nulla disdegnavano, di tutto ciò chh capitasse facevano bottino, per sbarcare iu lunario... quantunque, come vedemmo, l'alloggio non costasse loro nulla. Altri trogloditi Messa la coppia ladresca in camera di sicurezza, la sera stassa 1 medesimi tre solerti agenti campirono una sorpresa ned... locali abitati dai due arrestati. Discesero in quella specie di catacombe, questa volta armati di lampadine elettriche ed anche di rivoltella. Nessun dubbio, infatti, che U luogo doveva essere abitato da ndividui fuori della legge, e quindi l'impresa si presentava per nulla facile e rassiourante. Con una lampadina protesa in una mano, con la rivoltella nell'altra, i tre agenti compirono un percorso maggiore del primo n quel labirinto sotterraneo. Trovarono frequenti mucchi di materiale da costruzione diroccato, si che conferma 'ipotesi sopraddetta della preesistenza di qualche edificio, e trovarono anche... quattro individui, che erano... rincasati poco prima, per mettersi a riposare stri loro giacigli. Questi quattro individui, che furono tosto condotti in sezione, dove vennero interrogati da! cav.. Sigismondi, risultarono essere tutti pregiudicati. Sul loro conto non si sono potuti accertare reati; ad ogni modo, in attesa di ulteriori indagini sono stati trattenuti. Una terza incursione nella... città sotterranea hanno compiuto nottetempo 11 maresciallo Evangelisti ed i vicebrigadieri Passanisi e Montemuro, tre bravi agenti che in questa circostanza si sono distinti por coraggio e operosità. Anche questa volta essi compi rono un tragitto maggiore del prece dente, senza tuttavia perlustrare tutto il complicalo sistema di sotterranei, che evidentemente è molto esteso. Ed anche questa volta la loro fatica fu premiata. Essi riportarono... a riveder le stelle due altri pregiudicati, certi Giovanni Omegna detto « il francese » da Marsiglia, di anni 23, e Ernesto Franzini, fu Alamiro, di anni 17. Nei riguardi di costoro fu possibile stabilire delle responsabilità. Anche °ssi erano specialisti in furti che potremmo dire minuti, d'occasione. Giravano per la città, e non si lasciava no sfuggire l'occasione di rubare la bicicletta o il pollo, o la bottìglia, oppure dii compier-0 V. borseggio. Alcune di queste topres» e«si le compirono in unione al Vigon ed al Cariani, altre le effettuarono per proprio conto. QuaVne volta ancora, essendo 11 Cariani, milanese, solo da un paio di mesi a Torino, gli facevano da guida, sebbene egli, anche per la sua età, fosse un poco considerato il capo... mo rale della combriccola. « Cosi, ad esemplo, si è stabilito che l'Omègna, in un mercato della città, vendette per 60 lire Ja cassa di burro rubata dal Cariani e «he 11 Franzini a sua volta « smerciò » una blciclet ta rubata dal VUgone, ricavandone 05 lire. I due sono stati Inviati al carcere a tener compagnia al loro compari, e denunciati all'autorità giudiziaria. Intanto sono .tate ch:estp informazioni a Milano sul conio del Cariani, ohe saiaJua essere un pericolose pregiudico*?, p

Luoghi citati: Marsiglia, Milano, Torino