La vita e l'attività dei Sindacati

La vita e l'attività dei SindacatiLa vita e l'attività dei Sindacati Da! Comitato centrale intersindacale al Consiglio Nazionale delle Corporazioni - II Comitato dei prezzi e e n Roma, ri<dte. Domani nel pomeriggio, orne fu già annunciato, si riunirà a Palaz- e z° ^ Littorio, sotto la presidenza , a s a e , a o n e e de! Segretario generale on. Turati il Direttorio dei Partilo. Ne.la riunione l'on Turati comunicherà ai membri del Direttorio la r lazione sull'efficienza del Partito, che dovrà poi presentare al Gran Consiglio che. come è noto, si riunirà il 7 corrente. Risulta che, data l'importanza desìi argomenti all'ordine del giorno, il Gran Consiglio terrà parecchie sedute: quattro o cinque. Dopo il Gran Consiglio dal quale sarà discussa anche la situazione sindacale, saranno presi accordi circa la convocazione del Consiglio Nazionale delle Corporazioni. La vigilanza sui prezzi I! Comitato centrale intersindacale, come abbiamo annunciato, si rimira domani giovedì a Palazzo del Littorio, sotto lu presidenza deil'on. Turati e con l'intervento dei sottosegretari on. Bottai e Bisi. E' noto che, nell'ultima riunione, il Comitato stabilì in linea di massima di affidare ai Comitati intersindacali provinciali, in aggiunta alle loro attuali funzioni, anche il compito di vigilanza sui prezzi di alcuni generi, in sostituzione delle varie Commissioni e degli altri organi oggi esistenti per questo scopo. A questo proposito il sottosegretario all'Economia nazionale on. Bisi ha elaborato un progetto, che concerne appunto i nuovi poteri che do vranno essere conferiti ai Cornila' per potere esplicare la nuova fun zione. Nella riunione di domani l rappresentanti delle varie organìz zazioni sindacali e particolarmente quelle dei commercio, dell'agricoì tura e dell'industria, che sono le più i direttamente interessate, dovranno esaminare il provvedimento prepa- a rat0 d!l!r°n' Bisi Le «u<*tìoni che 3 dovranno risolvere consistono nella precisazione dei poteri dei Comitati intersindacali e dei generi di vendita ai quali tali poteri dovranno esten dersi. Si ritiene che domani entrambe le questioni verranno definite e così si potrà passare sen z'altro, da parte degli organi cora petenti, alla pratica attuazione del deliberato Sull'azione che i Comitati debbono svolgere per i prezzi di vendita al minuto, il segretario generale del Partito ha già impartito le disposi zioni precise. Si afferma che l'azione ! dei Comitati dovrà essere energica ed ^altrettanto quella delle Vari« Confe- I ' derazioni sindacali perchè il mercato di vendita al dettaglio si adegui alla sicura rivalutazione che ha avuto la lira. Resistenza del mercato a? minato Il problema richiama l'attenzione della Tribuna la quale, dopo aver rilevato che il mercato al minuto stenta a procedere per la via della discesa dei prezzi, scrive: i Assistiamo anzi da qualche tempo a una siabllizzazione dei prezzi a! dei taglio che non trova serie giustifica. zioni, perchè se ò vero che questa sta| bilizzazione si è anche avuta in alcuj ni prezzi all'ingrosso, è altresì certo che i dettaglianti non seguirono in passalo nella riduzione dei prezzi dei generi una riduzione proporzionata alla discesa dei prezzi all'ingrosso che per qualche materia ebbero dei veri tracolli. La riduzione di stipendi e di paghe fe, è vero, anche in funzione di deliazione E' giusto per questo ridurre con la revisione di stipendi e di salari la circolaizone cartacea, perchè anche questa sia sempre più e meglio in rapporto con il nuovo valore acquistato dalla lira, ma è anche doveroso che la numerosissima classe dei coni mercianti si decida ad adattarsi a una riduzione dei proprii guadagni. Que sto nell'interesse della classe commerciale stessa e dell'economia generale del Paese, per la quale gli alti prezzi costituiscono un serio pencolo ». La questione dei prezzi tornerà in questi giorni anche all'esame del Comitato d'azione corporativa sui costi, prezzi e salari; Comitato che sarà convocato in settimana dall'on. Bottai e che nella prima quindicina del mese terrà più di una seduta. La funzione del Sindacati Il Lavoro d'Italia, illustrando la specifica funzione dei sindacati, mette in rilievo come gli organismi che sorgono a fianco dei sindacati me desimi, quali ad esempio 'a magi- siratura del lavoro e il Ministero delle Corporazioni, non debbono as sorbire tutta la còmnlPKs» vita oin , ,r„b„,rn l,V"a f „" „P, f V ta Sln" d ?I '. .* 1 ^ornale: t Molti sì domandano a che cosa si riduca ossi la funzione dei Sindacati dpcfdnlie si preoccupano giustamente di do-jriverli ved-ere svuotati hi attribuzioni e' di contenuto, perei.,' è evidente che ìaivpoca vitalità dell'organismo sindacale I zche b alla base dello stato corporativo',' Ssarebbe per questo un grave pencolo » Si accenna quindi nell'articolo come il sindacalismo fasciata, ro pssli u z- a i e à o rl e e i l . o i i i , i e ù o - e a i a l o l l e d i a o a e i è o o a e i sciando il problema dei rapporti tra le classi, non abbia inteso di togliere al sindacato le sue funzioni, che rimangono sempre quelle della di sinbuzione del profitto, della distri unzione del lavoro e dell'educazione politica, morale, fisica ed economica dei propri iscritti, e si soggiunge «Rovesciare il problema finalistico significa anohe cambiare i metodi del sindacalismo e pertanto le funzioni indispensabili alla efficienza del sindacato, pur rimanendo le stesse, si svolgono su terreno diverso e con diverso metodo >. Dopo avere particolarmente illustrato la funzione che esercita il sindacato nel campo della distribuzione del profitto, a mezzo della «dipulazione dei contratti e la funzione educatrice di esso, l'articolo conclude : « Invece di credere che H sindacato si venga svuotando dei suoi attributi e nelle sue funzioni è necessario lavorare per rafforzarli, per renderli .#npre più efficienti e sempre più all'altezza dei gravi compiti che gli sono assegnati dalla nrova autorità fascista e corporativa Italiana ». M movimento cooperativo Stamane è giunto a Roma il Commissario dell'Ente nazionale per la cooperazione, on. Dino Alfieri. Egli ha conferito lungamente c 1 ministro Guardasigilli, on. Rocco, sul coordinamento di tutte le disposizioni in materia di cooperazione ora esistenti, disposizioni che saranno armonizzate in un testo unico. L'on. Alfieri ha avuto anche una lunga conferenza col segretario generale del Partito, on. Turati, al ìale ha presentato un'ampia relazione sul movimento della cooperazione, che sarà oggetto di esame In una delle sedute del prossimo Gran Consiglio, b-ra con l'on. Alfieri la speciale (-ommissione di giuristi e di esperti appositamente nominata. li credito per le costruzioni navali a io garanzie ipotecarie sulle navi Roma, ', noite. ^P? la deliberazione del Consiglio pei Miaistr. dello scorso agosto circa istituzione del credito navale e dopo la dichiarazione fatta recentemente a ')a,?0ll~a tal€ Proposito dal Ministro delle Comunicazioni, viva è l'att»sa nei circoli marittimi e industriali per ì provvedimenti annunziati. Secondo quanto risulta alla Tribuna, la soluzione che il problema del credito navale riceverà, dal punto di vista giuridico, è stata pienamente raggiunta e può dirsi prossima la pubblicazione di un decreto-legge che modifica le disposizioni, del Codice di Commercio, nel senso che l'attuale pegno navale acquista tutto il carattere di una ipoteca navale del tutto eguale, dal punto di vista giuridico, all'ipoteca immobiliare (case e terreni). Per raggiungere lo scopo ultimo che si propone il credito navale, nella graduatoria dei crediti privilegiati sulle navi, l'ipoteca navale che dà origine al credito navale avrà una precedenza tale da costituire una vera ed effettiva garanzia per i capi tali mutuati. Ciuanto pei alla parte tecnica, cioè al metodo esecutive dei credito stesso il giornale ritiene che l'interesse de"a somma mutuata dovrà essere il mimmo possibile e che l'ammortizzamento del mutuo dovrà essere scaglionato lungo il periodo normale di vita efficiente di una nave mercantile e cioè ali incirca un ventennio, mentre 'a percentuale del credito in rapporto al valore della nave non dovrebbe essere Inferiore al 70 % od al 65 % analogamente a quanto si pratica all'estero »~«~» I reati per fine nazionale non risulteranno nel certificato penale Roma, 2, notte La Gazzetta Ufficiale pubblica questa sera U regio decreto legge 27 ottobre 19Z< concernente la omissione nei certificati del casellario giudiziale delle condanne per reati commessi per fine nazionale. Il decreto è preceduto da oo-a fazione illustrativa del ministro Guardasigilli. Il testo del decreto dice.A**- ,L — Nei certificati del casellario giudiziale, anche se richiesti dalle autorità indicate nell'art. 621 del Codice di procedura penale, non si farà menzione delle decisioni penali per reati commessi non oltre il 4 novembre 1926 pelane nazionale o aventi comunque connessione con il fine medesimo, escluso l omicidio consumato. A tale effetto il presidente del Tribunale, su istanza dell'interessato, con il procedimento indicato nell'art. 625 del Codice di procedura penale, ordinerà che nel casellario giudiziale accanto all'iscrizione della decisione suddetta sia apposta l'annotazione che il fatto fu commesso per fine nazionale. L'annotazione, in caso di sentenza di condanna, sarà fatta dopo scontata la pena 0 la condanna estinta, salvo*il caso di condanna condizionale. Un certificato integrale, contenente anche le iscrizioni sopra indicate, potrà essere rilasciato solo su riehie.sta del ministro par la Giustizia, Art- 2- — U presente decreto entra in v1Sore dal giorno della sua pubblica z'one ne'la Gazzetta Ufficiale del Re Sn°. ,e sara presentato al Parlamento per la conversione In legge. II ministro proponente è autorizzato alla presentazione del relativo disegno 41 liegge. Lmfi

Persone citate: Alfieri, Bisi, Bottai, Dino Alfieri

Luoghi citati: Roma