Le grandi opere pubbliche

Le grandi opere pubbliche Le grandi opere pubbliche e e l La cerimonia inaugurale della direttissima Roma-Napoli Napoli, 31, mattino. Ieri mattina, alle ore 7.35, dalla stazione di Roma Termini è partito il treno inaugurale della direttissima RomarNapoli. Esso era trainato da due macchine a vapore, ornate con bandiere nazionali e recanti sul davanti un gran Fascio Littorio. 11 treno era composto di 4 vetture di prima c'.666e, e di una vettura Pulmann. dove hanno preso posto il presidente del Senato, on. Tittoni, il ministro dei LL. PP. on. Giuriati, che indossa la divisa di luogotenente generale della M.V.S.N., l'on. Castelli, alto commissario per la provincia di Napoli, il sen. Perla, presidente del Consiglio di Stato, il gene: rate Albricci comandante designato di Armata, l'ammiraglio Solari, regio commissario dei porto di Napoli, 1 ammiraglio Bernocchi comandante la base navale di Napoli, l sen.. Sanjust, Colosimo, Arlotta, Pietro Baccelli, il conte Capasse Torre, capo dell ufficio stampa del Primo Ministro, l'ing. Oddone, direttore generate delle Ferrovie dello Stato, il gen. Balstrocchi, comandante la Divisione Militare di Napoli, e numerose altre autorità. Alle ore 7,50 è partito anche un secondo treno, recante altre personalità ed i rappresentanti della stampa. 1 due treni hanno marciato con una regolarità meravigliosa. Tutte le stazioni erano imbandierate e numerosa folla plaudente aspettava il passaggio del treno, che ha fatto una sola fermata, laUe ora 9,57, a Villa Uterno, per, 11 tempo necessario alla sostituzione delle macchine a vapore con automotrice elettrica, guidata da un macchinista in divìsa di ufficiale della Milizia ferroviaria, essendo stati completati tutti i lavori di elettrificazione col sistema della terza rotaia da Villa Lrterno fino a Napoli. , Alla stazione di Villa Literno, lmban dierata e adornata con piante e fiori, erano presenti tutte le autorità cittadine, ed erano schiarati i Fasci, 1 Sindacati, gli avanguardisti, I Balilla e le Piccole Italiane, con gagliardetti e musiche. Una numerosa folla di villici era accorsa da tutti i paesi vicini ed ha accolto con vivissimi applausi 1 arrivo del treno, mentre le bandiere ed i gagliardetti venivano agitati in segno di giubilo e le musiche intonavano la Marcia Reale e l'inno » Giovinezza ». La nostra città presentava ieri un aspetto dei più imponenti. Ovunque sventolava il tricolore, e ! animazione delle vie era straordinaria. Numerose autorità e molto pubblico erano convenuti alla nuova stazione di Mf-rgellina, in attesa dell'arrivo del treno inaugurale. . „ _ „ Tra i presenti notavasi S. E. il car dinaie Ascalesi, che indossava I para menti sacri, S. E. Casertano, presidente della Camera dei Deputati, il comm. Vicedomini per il Comune, il duca Niutta, presidente della Commissione straordinaria della provincia di Napoli, i sen. Del Carretto, Pascale, Magno, i rappresentanti della Magistratura, del Foro, dell'Ateneo. 11 treno entrò in stazione alle ore 10,25 accolto da vivissime ovazioni. Appena il Ministro dei LL. PP. è disceso dal treno, gli si è fatto incontro il cardinale Ascalesi, il quale ha percorso tutto il fronte del treno Impartendo Uà benedizione. Il cav. De Sanis fiduciario dell'Associazione combatttnti e funzionari delle costruzioni ferroviarie del Ministero dei LL. PP., offrendo a S. E. Giuriatì un grande mazzo di fiori, ha rivolto al Ministro brevi parole. L'on. Giuriati ha risposto dicendo ad alta voce: » Avete avuto ieri l'elogio del Capo, abbiatevi oggi il mio fraterno ringraziamento ». Le parole del Ministro sono state accolte da uno scrosciante applauso. Poscia le Autorità sono disce se nell'atrio della Stazione, dove, a destra deU'ingresso, è collocata una lapide, a ricordo dell'apertura dell'e ercizio della direttissima. La lapide neca la seguente scritta, in lettere di bronzo: • Nel quinto annuale della rivoluzio ne fascista, Benito Mussolini inaugura la via ferrata direttìssima fra Roma e Napoli, strumento <*d auspicio del segno del Littorio invincibile, di mag gion fortuite della Patria ». Il Cardinale Ascalesi, mentre cade il velo che copre la lapide, impartisce la benedizione, fra la commozione di tulli i presenti. Si forma crtiindl un lungo corteo di automobili, recanti le Autorità a piazza Vittoria per assistere allo sfllamento delle organizzazioni fasciste e della M V. S N., che si svolge in maittdieira imponente, u Ministro, on. Giuriata, visibilmente compiaciuto 1la grande manifestazione, risponde romajìamente al saluto che gli rivolgono al passaggio 1 parteoipanti allo sfllamento, clv per te sua grandiosità ha richiesto l'impiego di moltissimo tempo, tanto che l'on Giuriatì decirte di sopprimere te cerimonia al Politoama Egli ha infatti presenziato all'inaugurazione delle case popolari « Luigi Luzzatti » Alla cerimonia assistevano .a Duchessa ed 1! Duce d'Vosta. Il Card Ascalesi e. altre Autorità, e personalità. Ha parlato brevemente l'on. Sansanelli. L'òn. Giuriati si è recato poscia ad inaugurare I nuovi uffici delle Poste, siti in via Novara, un grandioso edificio a due piani. Ha avuto poi luogo l'inaucurazione delle nuove sale del ricovero invalidi ■ Duchessa d'Aosta •, ed infine in via Mater Del sono state inaugurate le nuove case degli impie gati postelegrafonici. La celebrazione di Federzoni nella terra del Duce L'omaggio sulla tomba di Rosa Mussolini Forlì, 31, mattino. Specialmente significativa è stata fra le celebrazioni dell'anniversario della Marcia su Roma, quella compiuta dal ministro delle Colonie. Federzoni, nella terra che diede i natali all'on. Mussolini. Il ministra Federzoni, ohe indossava l'uniforme di caporale d'onore delia Milizia, è giunto alle 9,30. ricevuto dal prefetto comm. Crispino, dal podestà conte Gaddi-Pepoli e dalle principali autorità della provincia. Fra entusiastiche ovazioni l'on. Federzoni ha visitato l'imponente fabbricato della stazione — la cui fronte si estende per 78 metri, quindi, seguito dalle autorità, ha imboccato il nuovo vastissimo viale Benito Mussolini, ai cui lati erano schierate associazioni e rappresentanze sindacali che hanno salutato con gli alala il rappresentante del Governo, mentre labari e gagliardetti s'inchinavano al suo passaggio. Reciso 11 simbolico nastro tricolore — dopo la benedizione impartita da monsignor Jaffei, vescovo di Forlì, e brevi parole del prefetto e del podestà — l'on. Federzoni, alla testa di un corteo, ha raggiunto l'inauguranda Casa dell'Opera Nazionale Balilla, in via dei Mille. Durante la sfilata per le vie assiepate di folla e festanti di bandiere, la vettura del ministro 6 stata fatta segno a un serrato gettito di fiori. Nel cortile della sontuosa sede dei Balilla, dopo brevi parole del vescovo Jaffei e del capo dei BaiMa,-St»Mrrre.TrW--90Ti» seguiti saggi di ginnastica, di lavori di campeggio e di telegrafia con bandiere svolti dalle giovanissime camicie nere ; quindi l'on. Federzoni, alle 11,15, si è portato nel'la residenza municipale in piazza Sani, indescrivibilmen te gremita. „ Si calcola che non meno di 10 mila persone fossero dinanzi al Municipio. Quando l'on. Federzoni si presentò fu salutato da una scrosciante ovazione. Il segretario federale Olivetti, dopo il rituale appello dei Caduti, ha enumerato le opere cavili realizzate dal Fa seismo durante l'anno quinto. L'on. Federzoni ha poscia preso la parola esordendo col celebrare il sacro annuale della rinascita nella generosa Forlì che ha donato all'Italia il Duce, puro flore di sangue romagnolo. Dopo aver enumerate le alte benemerenze della città e averne ricordato il sacri ficio in guerra, l'oratore afferma che l'alba del sesto annuale trova la Nazione mirabilmente operosa per le opere di domani. Riassunto sinteticamente il cammino percorso dal Fascismo nella sua opera di restaurazione e di rinascita, l'on. Federzoni ha rivolto un saluto al Duce, artefice mirabile e inesauribile della risurrezione della patria. Il discorso è stato vivamente applau dito. Alle 16 un corteo automobilistico è partito dal Municipio alla volta del ci mitero di S. Casciano. Il Ministro del te Colonie è entrato nel piccolo recinto e ha deposta una corona di Bori sulla tomba di Rosa Maltonl, madre del Duce, soffermandosi qualche Istan te in silenzioso raccoglimento dinanzi al tumulo. Dopo di che egli si è diretto al Municipio di Dovia, ove il podestà Baccaneia ha pronunciato un discorso al quale ha risposto il Mini stro. Dopo una visita alla casa nativa del Duce, il corteo di vetture affronta la ripida salita delle Cantinate, raggiungendo la pittoresca rocca — offerta, com'è,noto, all'on. Mussolini con una pubblica sottoscrizione di suol contemporanei. Al suono della Marcia Reale viene acceso il grandioso faro che proietta una fascia roteante di luci tricolori per la valle ormai avvolta dai le ombre. Il bagliore del faro, visibile a oltre 40 chilometri di distanza, viene salutato da entusiastiche ovazioni. Sa lutato da scroscianti applausi e osse quiato dalle autorità, 11 Ministro ha raggiunto la stazione, e alle 19.30 la scia Forlì.