La banda degli scassinatori

La banda degli scassinatori La banda degli scassinatori e odi oo gIl carro misterioso coi ciclisti di scorta — La serie degli arresti -- I «compratori» di stoffe Una uti!e vigilanza Nel settemb l di di it ril patc a a a e e a e a i e e i o a e i , i . i à a l i e a a i e a eaee a i snti e i no si el e E a di ne o e e — oeo n er uie, a roio Nel settembre scorso le denunzie di furti nel negozi si erano moltipllcate in modo preoccupante. I ladri — come abbiamo a suo tempo narrato — erano penetrati una notte nel magazzino di formaggi del sig. Guido Garavelli in piazza Francesco Crispi 55 asportando per diecimila lire di foirmaggi e pochi giorni dopo ciò, nella notte daiil'8 al 9 essi si erano introdotti mediante rottura di un'inferriata di una finestra nel negozio di stoffe, esercito in via Casalborgone, dalla signora Margherita Battìreilo asportando pezze di lana, velluti, sete per un Importo di circa cinquanta mila lire. Subito l'attenzione della Squadra Mobile, o, per meglio dire del suo comandante cav. Raniella, si (Issò sulle modalità con la quale tali furti erano staiti compiuti. In entrambi 1 casi era siala notata la presenza di un carro e un cavallo e di due ciclisti... di scorta. Essi erano stati veduti tanto in occasione del furto di Piazza Francesco Crispi quanto di quella in via Casalborgone da guardie notturne e da qua! che passante, ma nessuno era in grado di fornire elementi tali da permettere rMentiflcazione dei ladri. Ma la circostanza del carro fece sorgere nella mente del dott. Ramella 11 dubbio che si trattasse di certo Domenico Aghemio di Antonio, di anni 33, da Fe.rrere d'Asti, temibile pregiudicato che viveva separato dal genitori, i quali abitano in via Massena 28. e che risultava possessore di un carro e di un cavallo. L'AghPmto aveva un amico inseparabile : Giuseppe Morfei di Giovanni, di anni 37, il quale andava sempre in bi clcle-tta accompagnandosi con Virginio Gallino di Giuseppe, di anni 33. Questi due, pregiudicati in linea di furto, l'ul timo anzi contravventore alla vigilanza, potevano essere i ciclisti che le guardie notturne-avevano notato in vicinanza del carro. Due documenti falsi Gii agenti della Squadra Mobile incaricati delle ricerche trovarono una sefa in Corso Regina Margherita il Gallino e polche costui, come abbiamo detto, era contravventore aLIa vigilanza lo trassero senz'altro in arresto. Una perquisizione operata al suo domicilio portò alla scoperta di una...-regolare carta d'identità falsa e di un passaporto anch'esso falsificato di sana pianta, n Gallino in previsione di tempi burrascosi si era provveduto de! ne cessarlo per riparare all'estero sotto altro nome. Inoltre gli agenti rinvennero un completo abbigliamento da ciclista, dal berretto a larga visiera ai oulzeuoni scuri, notati casualmente dalle guardie notturne. Fu questo il primo punto concimo dal quale parti la Squadra Mobile per le uT:te.rior.i indagini, ma proprio in quei giorni un nuovo furio compiuto con le stesse modalità veniva denunciato in Questura. Nella notte dal 15 al 10 settembre ignoti ladri erano penetrati nel negozio di -toffe del signor Luigi Lanza in corso Emi.liia 17, portando via una ingente quantità di merci. Anche in questa occasione era stata notata la presenza del cavallo, del carro e di un ciclista, invece di due. Il Lanza nello stendere la denuncia forni alcune preziio-se informazioni : disse cioè che tire giorni prima del furto si erano a lui presentati due Individui per acquistare pezze di stoffe. Ciò che lo stupì fu di riscontrare che quei negozianti non sapevano distinguere uno cliciììoi da una lana pettinata. I due dono una lunga chiacchierata se ne andarono per ri-presentarsi il giorno successivo, ma in una circostanza speciale. lil sig. Lanza, entrando nel magazzino fu stupito di trovarvi quei due che erano emirati dalla porla che du sul cortile. E-r-i pa.rln.rono nuovamente di acquistare stoffe e s! allontanarono qua mio h proprietario ebbe loro detto che ne/1 mattino successivo avrebbe ricevuto molta quantità di pezze da Biella. La notte successiva all'arrivo della merce era appunto stato perpetrato il furto ed j ladri erano penetrati ne! magazzino staccando, mediante un trapano, un panne-Mo dalla porta che dà sul conile. Il derubato era certo che la visita dei due non aveva altro scopo che qu-ftllo di preparare il furto ed egli dichiarava inoltre che sarebbe stato ia grado di riconoscere quei due clienti sospetti. Dna bratta sorpresa La Squadra Mobile forte di questi nuovi elementi, intensificò le ricerche die tino a quel momento non avevano (iato palesi risultati. Intanto un altro furto 'ti un negozio di stoffe a Leynl in damno del signor Ignazio Luetto e per un importo di 70 mila lire, dimostrava che la banda proseguiva nelle sue opeirtizioni estendendo il suo raggio di azione anche fuori Torino. A Leynl era pure stata notata la presenza del carro, del cavallo e dei ciclisti. In questa occasione 1 ladri — come riferimmo a suo tempo narrando li fatto — non avevano avuto successo, perchè per l'opera del carabinieri la refurtiva era stata ricuperala itn una cascina dove era stata depositata ed inoltre erano stati tratti in arresto uno del colpevoli a?lia persona di Domenico Martin e du ; ricettatori i fratelli Francesco e Felice Burlino. 11 (comandante della Squadra Mobile decise di mutar tea. Polche la banda si dedicava limi fuori To- rimo.'sl decise d! idr sorvegliare le barri Vie. Molite ^.c>"i gli agenti pas'taxc v'ito appost. *""o, ma senz^ 1 e e o n o a a i i o a . o o e a e o e ia o. adi i o ti l ne ina il o no. oen a me o na ai e o r n o 5 i7, i a o, di eaa e fe a cen nuo e. io e/1 o a rraaà e o o e e ti e o o nl e oe gA ei— ncia on rrieia o- aicuitt risultato. Finalmente la sera delil'8 corrente aJie ore 2130 I marescialli Di Pietro e Pezzi, I brigadieri F.lia ed Everardo e la guardia Maracini. che si trovavano appostati alia Barriera di Casale, ebbero la fortuna di operare un importante arresto. comtetaveerdipedr-e indagini delila siquaura Mobile,., nel riguardi dell'Aghemio, del Maffei'qùe del Gallino, avevano portato In luce che fra 1 componenti della banda si trovavano pure certi Mario, Pippo e Gio-anin, .'idieti-tlflcati poi per Mario Grattarala di Giuseppa, di anni 24, da Verceoai, Giovanni emanuele di Achille, di anni 27, da San Sebastiano Po. e Giuseppe Morino fu Marco, di anni 23, tutti pre-giudicat; in linea di furti. La sera deil'8 compente dunque ! sottufficiali appostati alla Barrierr. ili Casale, videro giungere l'Aghemio sul suo solito carro trainato da uu cavallo e scortato da un individuo in bicicletta. Gli agenti si divisero 11 compito. Mentre li D" Pietro con un salto balzava sul carro e aiutato da un camerata immobilìzzava l'Aghemio, un altro con una spallata mandava il ciclista a terra. — Che modi sono questi? — esclamò indignato l'uomo caduto sotto la sua macchina. Ed aggiunse, non avendo ancor compreso con chi aveva da fare: — Ora faremo 1 conti, come è vero che mi chiamo Gratiarolal « L'amica" del cuore Le sue proteste finirono quando venne ammanettalo e tesato sui carro insieme aila bicicletta per essere messo vicino al suo amico Aghemio, anch'esso giù ammanettato, ri carro, col suo... prezioso carico proseguì di corsa verso ia Questura Centrale. li cavallo ijveva trovato in Di Pietro un abile guidatore. I due arrestati, com'era prevedibile negarono recisamente ogni addebito! ma ciò non valse a ridare loro la libertà; troppi sospetti pesavano su quei due Era venuto a conoscenza della Poliz;--i che 'l'Aghemio aveva una amante. Costei fu ritrovata e fermata. fc.ssa ci chiama Carolina Martinetto, na 27 aiuii, ed abita in via Mantova 27. NeHa perquisizione operata al suo domicilio vennero rinvenute due chiavi le quali aprivano un alloggetto di due stanze in via Cossiila 19. Era il magazzino dove veniva depositata la refurtiva prima di essere smerciata. Gli agenti giunsero però in tempo a sequestrarvi cinque quintali fra cuoio e peilaini che i ladri avevano rubato nel laboratorio per !a confezione di gambali In via Nicuia Fabrizi 70, esercito da Carmen e Aimone, inoltre in un sacco si trovarono tutti gli arnesi dei ìuall si serviva la banda: trapani da legno e da muro, scalpelli e tenaglie, palanchini, chiavi false, insomma tut10 l'armamentario degli scassinatori. Questo rinvenimento fu provvidenziale al fini del riconoscimento del ladri quali autori di tutti i furti commessi perchè i buchi constatati nelle diverse porte dei negozi scassinati erano tutti dello stesso diametro corrispondente ai trapani. Un salto calila finestra it alcieltelamfafaintepcrtocafcrccdtircnireprsltHccgtldzte s.ivnlpnMtgircrnfdds..dIntanto gli agenti ricercavano gli talfa-i appartenenti alla banda per trarli! dto ai-resto. Venuti a conoscenza che ini tcorso Hegio Parco 139 e precisamente.,di fronte alla Manifattura Tabacchi, to:duna sola camera si tenevano nascostiIsìl Mal'fei, l'Emanuele e il Morino, essi si recarono una mattina per tempo a sorprendere la triade sperando di trovarla ancora a letto, il brigadiere Verardo con la rivoltella In pugno, se- sddagii ito da altri agenti, bns.sò alla porta, ddella camera. Fu 11 Maffei ad aprire. La vista della rivoltella gli incusse tale rispetto che senza una parola di protesta porse le inani alle manette, ma mentre gli agenti facevano irruzione nella camera. 11 Morino, che non aveva alcuna intenzione di finire in carcere, .attraversò la stanza di corsa, e giunto vicino alla finestra la scavalcò è si buttò nella strada. Era un salto di circa dieci metri e l'uomo per quanto agile, non potè compierlo impunemente. Cadendo, egli aveva battuto la schiena e steso a terra si lamentava di forti dolori. Egli fu subito soccorso dal maresciallo Monti il rruale aveva atteso, appunto sotto quella finestra in previsione di un tentativo di fuga, la fine dell'operazione. Il Morino, come si vede, non avrebbe, anche senza quel l'infortunio, potuto dunque sottrarsi all'arresto, Gli agenti conducendo con loro il Maffei e l'Emanuele si diressero alla Questura mentre il maresciallo Monti, con vettura, accompagnava il Morino all'ospedale. SI trattava più di echimosi che di ferite, guaribili, a giudizio del medico il quale gli prestò le cure dei caso, In una quindicina di giorni. Dopo tale diagnosi il fer::o fu quindi condotto direttamente a! carcere ove venne ricoverato all'infermarla. Con onesta brillante operazione la Squadra" Mobile ha tratto in orresto un'Intera associazione di ladri i quali sono stati in blocco deferiti all'autorità giudiziaria. Il carro ed il eavallo che servivano per il trasporto della refurtiva sono stati pure sequestrati GII Ingenti furti permettevano agli associati di condurre una vita di bagordi. Dopo ogni fortunale operazione essi si riunivano Insieme all?, loro amanti lctmltamznper darsi alla pazza gioia e le orgic;duravano a volte due e perfino ter:;lgiorni fi .t^e BOte conseouitave^ i

Luoghi citati: Biella, Casale, Morino, Torino