L'arresto dell'avv. Riccio per truffa continuata

L'arresto dell'avv. Riccio per truffa continuata L'arresto dell'avv. Riccio per truffa continuata i , i e l o l a o o e l o : o l aa nond ee, i e l iarauao o a. o, i ma a n ire el ia io oeeno a a Da parecchi giorni circolava insistente negli ambienti forensi una grave notizia, alla quale però pochi prestavano fede, data la notorietà e la stima che godeva la persona che ne era oggetto. La voce però aveva fondamento, tanto che ailcuni gloriai sono se ne sarebbero occupati ia commissione reale del Collegio degli avvocati della nostra città e contemporaneamente anche la Procura del Re. 11 nome correva ormai sulle bocche di tutti, destando meraviglia e stupore. Da molti avvocati coliegthi la notizia era appresa anche con dolore, in quanto da un po' di tempo con troppa frequenza professionisti, ritenuti onesti e corretti e che godevano la generale estimazione, offrono materia di scandalo alla cronaca. Il mandato di catterà e l'arresto Si tratta questa volta dell'avvocato Federico Riccio di Zaverio, di 49 anni, con studio ed abitazione in via Mancini, 15. Contro di lui, sabato scorso, venne spiccato mandato di cattura dal giudice istruttore cav. Coruaglia, con l'imputazione di trutta continuata. Il mandato di cattura lia avuto esecuzione ieri mattina. Due sottufficiali della Squadra Mobile si recavano alle ore 7 in via -Mancini 15, all'abitazione dell'avv. Riccio. Siccome era giunta voce alla Polizia che l'avvocato aveva divisato di uccidersi nel caso fossero andati ad arrestarlo, cosi i due agenti agirono in modo da non lasciar tempo al catturando di fare un sol passo. Essi lo presero sotto la loro custodia e non l'abbandonarono nemmeno durante la sommaria «toilette» che l'avv. Riccio dovette fare per uscire. Egli appariva molto abbattuto. Seguì gli agenti e giunto sulla porta di strada sali sull'automobile che attendeva. "Senza nemmeno passare per la Questura, l'avvocato Riccio fu subito con-, dotto alle Carceri Nuove dove rimane l'amchdinnl'gsetudsigfapR"0sgvcrerLsrrcdcscgsldvlzdgvbnba disposizione dell'Autorità giudizia-1 cria. L avv. Riccio, nativo di Susa, si [rera stabilito a Torino poco prima della guerra, acquistando in breve notorietà e stima negli ambienti forensi. L'autorità inquirente aveva tardato alquanto a prendere il grave provvedimento dell'arresto contro il Riccio, e lo stesso Procuratore del Re, gr. uff amprécColon-petti, personalmente aveva voluto '«esaminare prima la pratica in unione al Sostituto Procuratore del Re cav. Andriano incaricato della delicata istruttoria. Gli elementi di colpabilità erano però cosi schiaccianti che senz'altro venne deliberata la grave misura. Le cau6e che hanno dato luogo alla emissione del mandato di cattura sono quanto mai complesse e intricate, e non è escluso che qualche ulteriore colpo di scena determini l'autorità inquirente ad estendere le misure prese nei confronti dell'avv. Riccio. Un noto e ricco costruttore edile della nostra città, residente in via Madama Cristina, ebbe la disavventura, un giorno del maggio scorso, di essere richiesto dal proprio legale di un mutuo per conto di un collega di questi, che seppe poi essere l'avvocato Riccio. — E' un ricco proprietario di case e cascine — disse ii legale — ed abbisogna di un mutno di 50 0 flO.000 lire per delle notevoli riparazioni ad una cosa di sua proprietà in Asti. Proprietà inesistenti L'industriale dapprima rifiutò, dicendo di essere sprovvisto di denaro liquido. 11 legale però tornò ad insistere nell'interesse del collega presso il costruttore, raccontandogli di essere stato molto premurosamente sollecitato dall'avv. Riccio di trovargli del denaro, dovendo pagare gli operai addetti alle riparazioni della casa. Ebbe anzi luogo poco dopo un abboccamento a tre, fra i due avvocati ed il costruttore, e il Riccio ripetè la faccenda dei muratori da pagare, soggiungendo anzi che stava sopraelevando di un piano una sua costruzione, ragione per la quale necessitava appunto di denaro. — Un lieve imbarazzo — concluse pvpdÌ1rosdcpllt, (' avv. Riccio — ma lei sarà completamente garantito dalle molte proprietà he io posseggo. Il costruttore si lasciò convincere e si eci6e a sborsare al Riccio 15.000 lire n Buoni del Tesoro. Qualche settimana dopo, l'avvocato si ri presentava al'industriale, e allegando nuovi bisogni per gli operai, riusciva a farsi conegnare altre cinquemila lire. La restiuzione sarebbe avvenuta alcuni giorni opo. Ma anziché col denaro, il Riccio i ripresentò all'industriale per parlargli confidenzialmente di un grosso afare, e gli narrò infatti di aver comperato in territorio di Novara una este issima cascina del valore di circa 00.000 lire, cascina di cui era in posesso da oltre due anni. 1 — Mi spiego. Sulle 700.000 lire ne ho già versate 06U.O0O. Sono rimasto però vittima di mi raggiro. La differenza ch'io debbo ancora versare al vendilo re della cascina, e cioè 100.000 lire ò rappresentata da cambiali in bianco. L'intesa era 6tata che esse dovevano scadere al Lo gennaio. 1928. Il vendito re però mi ha giuocato, in quanto ha riempito gli effetti e 11 ha messi in circolazione, attribuendo loro una scadenza. L'industriale lesse la scrittura di compromesso che l'avv. Riccio gli mise sotto gli ocelli e che riguardava la cascina. Si limitò a leggere poche righe, constatando però che le cifre espostegli dal Riccio circa l'estensione del a cascina, l'importo della compraven dita, quello già versato e quello da versarsi, erano esatte. — Sono stato ingannato — soggiunse 'avv. Riccio — e la prematura scadenza delle cambiali mi ha messo in un doloroso impiccio. Io ne avrò danni gravissimi, e perciò ho incaricato l'avvocato Dal Fiume di tutelare le mie buone ragioni. Ho però bisogno di denaro, altrimenti sono rovinato I Il costruttore, di fronte a cosi indubbi elementi di ricchezza, dato anche che aveva avuto occasione di vedere il ricco alloggio dell'avvocato, si indusse ad avallargli tanti effetti per ben 2U0 mila lire: J80 mila dovevano servire per tacitare i creditori più urgenti, le rimanenti ventimila, disse l'avv. Hic- éio, dovevano servirgli per fare l'atto i acquisto di un terreno in Baadonecchia. SessantamLla erano già state pa- «at«. eSli assicurò, e quanto era in portafoglio unito alle 20.U00 lire doveva servire a pagare la diherenza scoperta. Effetti per 200 mila lire Le 200.000 lire di cambiali vennero dal Riccio immediatamente scontate, ÌOO.OOO presso certo tóiena e le altre 100.000 piiesso tale Bologna. A quanto risulta, il Riccio, nou convinto di aver ottenuto abbastanza dall'àidu striai e, si recò nuovamente da questi riuscendo con belle parole e con vantate ricchezze a farsi consegnare altri effetti per somme notevoli, aissicurandolo che la c-asciai-a di Novara e la casa di Asti lo avrebbero completamente garantito. L'industriale, però, axl un cerio punto, vc&le intorniarsi sulle reali ricchezze dell'avvocalo. Quel denaro, sbordato a cuore abbastanza leggero, lo preoccupava seriamente. Ma purtroppo l'esito delle inJoamazioni fu disastii'oso. L'avvocato Kiccio non possedeva nulla di rutilila e taie stalo di cose fu dovuto confessare dallo stesso avvocato verso gli uLiiini giorni del mese scorso, lid egli dovette pure confessare che i documenti rammostrat! agl'industriale erano falsi. Convinto di essere stalo truffato il danneggiato ha sporto denuncia circostanziala all'autorità, giudiziaria, cihàedendo fra l'ateo che si proceda al sequestro delle cambiali avalliate, prima ch'esse vengano girate, allo scopo di impedire che contro i terzi si possano sollevare eccezioni. Inutile ripetere ohe il grave provvedimento ha causalo proiunda impressione negli ambienti cittadini, e specie quelil'i forensi, dove, come abbiamo appunto delio, l'avv. Riccio godeva stima e considerazione. t—D—dretaUFBMrFcarecvgluidBldzdfcdn—lnst3f—CsdCivcluLiPoGclgcEmrlsMcD—AclBd

Luoghi citati: Asti, Bologna, Novara, Susa, Torino