Il Re acclamato ad Ancona

Il Re acclamato ad Ancona Il Re acclamato ad Ancona per l'inaugurazione del Congresso della «Dante» Vessilli e ovazioni di popolo •« La cerimonia nel palazzo del Governo « Dal Museo al cantiere navale - Il messaggio di Paolo Boselli Ancona, 10, mattano. « Ancona ha vissuto ieri una glornatr.1 aIndimenticabile dt entusiasmo patriot !.. lièo per la visita del Re, qui giunto' per inaugurare il Museo archeologico ed il 32.0 Congresso della ■ Dante Alighieri », La città era un tripudio di bandiere; i muri delle case erano tappezzati di manifesti inneggianti al Re, a- Casa Savoia e al Duce. Fin dalle prima ore l'animazioni» è grandissima. Da tutta le parti della provincia sono uui convenuti numerosissimi podestà e 10 rappresentanze di tuttf 1 Sindacati operai e Associazioni, che schierati con soldati, carabinieri e militi, han' no noi formato i qordoni, facondo ala' al passaggio del corteo reale. Una folla immensa si accalca lungo il tragitto che dovrà percorrere il Sovrano. Sono convenuti intanto alla stazione tutte le autorità civili, militari, politiche e religiose, senatori, deputati e cittadini di tutte le classi.sociali, desiderosi di porgere al Re il saluto e l'omaggio affettuoso, fatto di amore, di fede e di prof ond a.devozione, L'esterno della stazione presenta un magnifico spettacolo. Tutto intorno sono trofei, bandiere e festoni. Nel centro formano un quadrato fanti del 93:o reggimento fanteria, carabinieri, militi, e dietro ad essi si ammassano Associazioni e rappresentanze, con gagliardetti, mentre finestre e balconi sono gremiti di popolo. L'interno della stazione è adorno «Il fiori e di bandiere. La sala di I classe è trasformata in- saletta reale. Dinanzi all'ingresso è un ricco baldacchino in velluto cremisi ed alle pareti epiccano due grandi ritratti del Re e della Regina. Oltre a S. E. Bodrero, sottosegretario per. la Pubblica Istruzione, qui giunto per rappresentare il Governo alla cerimonia, sono presenti in stazione tutte le autorità principali, e tra queste 41 preletto, comm. Lops, U podestà, cav. Morover, il comandante del Corpo d'armata di Bologna, generale Tallarlco, Il primo presidente della. Corte d'Appello, comm. Marracino, 11 Procuratore Generale, Casolongo, il segretario federale del P. N.- F., Avenati, che rappresentarla Direzione del Partito, il comm. Freddi, per la Segreteria generale dei Fasci all'estero, il comandante della Divisione, generale Martinengo, 11 console generale della Milizia, conte Galarini, i senatori Morpurgo, Pitocco, Soderini,- Tolomei, Zippel, l'deputati Mlgliani, Dudan, Galeazzo Gay e Biagl. Tutte, le altre autorità, oltre a molte ufficiali delle varie armi, sono schierati al due lati della ealetta reale, fino all'esterno della stazione. Alle ore 9,30, annunziato l'arrivo del Re da tre squilli giunge in stazione 11 turno reale. La banda del O3.o fanteria Antuon.i la marcia reale e quindi il Re discende subito <J;,l treno immediatamente ossequiato dal prefetto e dal pomtestà che gli porgono il benvenuto. 11 Sovrano passa in rivista la compagnia {d'onore del 93.o fanteria, nonché un manipolo della Milizia nazionale. Intanto, dall'esterno della stazione giunge l'eco degL applausi dulia lolla che è Impaziente di gridare al Sovrano tut'o 11 suo affetto e la sua devozione. Dopo le presentazioni delile""a":utorità iì Re ed il seguito escono dalla stazione.' La foUa enorme leva, con un formidabile grido, il suo evviva al Re e a Casa Savoia, e la dimostrazione si rinnova continuamente con sempre maggiore entusiasmo. S! forma quindi Il corteo. Il sovrano sole in automobile con il sottosegretario Bodrero, il podestà e il gen. Asinai-i di Bemezzo. In altre vetture sono il ministro della Real Casa conte Mattioli Pasqualina. 11 prefetto, l'ammiraglio Moreno, il conte Di Caliere e tutte le altre autorità, n corteo percorre viia Nazionale, via XX Settembre, attraversa la piazza Umberto I e giunge al palazzo del Go verno. Lungo tutto il percorso dalle fine stre e dai balconi imbandierati, ven gono gettati fiori a profusione e da ogni parte si acclama freneticamente all'jndiirizzo del Sovrano. Una ovazione dì popolani La manifestazione è particolarmente significativa n.»l rione Archi dove lavoratori e donne del popolo fanno al Sovrano una commovente manifestazione di sincero e devoto affetto. Giunto al Palazzo del Governo il.Re è ricevuto da tutte le autorità e dalle rappresentanze dei mutilati, dei combattenti dei garibaldini, coi quali si intrattiene affabilmente. Intanto la piazza del Plebiscito si e gremita di folla festante, composta di varie mi gliaia • di persone, mentre innumere' voli altre si accalcano nelle vie adiacenti. Da ogni strada, da ogni parte si elevano grida di evviva il Re. Le ovazioni aumentano d'intensità quan do ii Sovrano si affaccia al balcone insieme al sottosegretario Bodrero, il podestà ed il preletto. E' un' momento di indescrivibile entusiasmo. Tutti sventolano cappelli e fazzoletti. Il So vrano risponde sorridendo, quindi si ritira. Ma gli applausi si ripetono In sfstenti ed egli è costretto ad affac darsi al balcone ancora una seconda il lemseRvatestradivainaspestprpeTsolunuRpaqucovrinlasiil lainsmalirsopaprluA uncoacommdesanali AngrMqunospstchdatemdelarin(tetail vopnlaagidea tomprdqugetiziil ell'ocalochgigrcaziplgrvaeadoIl dahamsi suvrdogllecepiscdafamfolaacalpl « terza volta, fra nuove e deliranti acelamarioni. , . .. Dal palazzo del governo il ì^con il sottosegretario Bodrero, il seguito e le autorità, si reca ad inaugurare 'ì museo archeologico, accompagnato sempre dall'entusiasmo del popolo. Il Re visita le varie sale del Museo, vivamente interessandosi al prezioso materiale archeologico raccolto e assistendo quindi alla cerimonia inaugurale per la quale pronuncia un applaudito discorso il sottosegretario Bodrero. Il Re si reca quindi al cantiere navale dove tutti gli operai e i numerosi invitati, oltre a gran folla di popolo assiepata su tutta la rupe Guasco, ripetono al Sovrano entusiastiche dimo strazionì. Il Re assiste alla . posa del primo blocco di chiglia del cacciatorpediniere mcoloiw da Recco. Il conte Tosti di Valminuta. presidente nella società dei cantieri, e l'operaio uelucca, a nome delle maestranze, eronunciano parole di saluto. Quindi u Re esce dal cantiere e fa ritorno ai palazzo del Governo, sempre e devunquie saLutato da acclamazioni. Il Congresso Nel pomeriggio alle ore 15 dopo una colazione in casa del prefetto il sovrano al Civico Teatro -presenzia alla inaugurazione del 32.o Congresso della Donfe Alighieri. Il teatro è gremiti* simo In ogni ordine di posti. Quando il Re appare nel palco, la banda Intona la Marcia Reale, mentre tutta la folla in piedi acclama fra delirante entusiasmo. La dimostrazione si. prolunga per alcuni minuti durante ì quali il «e ir. piedi saluta con cenni del capo sorridendo. . . , Ristabilitosi il silenzio, prende la parola 11 podestà .cav. Morover die pronunzia il seguente discorso di sa luto, all'indirizzo del Sovrano: « Maestà! _ ,„ «Vogliate accogliere per mio mezzo A saluto reverente cne in profonda unanimità di consensi la catta di Ancona Vi porge, orgogliosa e lieta di accoglitere tra le sue contrade, che reomo- ancora i segni del quadriennale martirio, il magnifico coniMmuaitore delia tradizione eroica della regale casa di Savoia, sulla cui luminosa corona brillano ì fulgori delle armi e quei li della virtù ». Dopo aver accennato all'onore di Ancona, scelta come sede del Cosi grosso, il podestà contìnua: « Da questa vigile scoita dell'Adria Meo nei giorni del tormento, pai in quelli del travaglio e della passione, noi, per i fratelli doloranti dell'altra sponda, giiardavamo aJ*a nobile vostra associazione per trarne conforto che rinsaldava l'attesa ed oggi che dalta terra di San Gtusto 11 gigantesco faro della Vittoria vigila sui mare nostro con l'autorità e la forza dell'Italia nuova, noi incidiamo nei lapidari delle nostre più care memorie l'odierno avvenimento che ammonisce per tutti con l'orgoglio sommo (tella forza che crea. Accogliete con tali espressioni e con tali sentimenti, il mio voto augurale-,-ed il-vostro la voro, aumentato di inesausta passione per là nostra cara patria, ponga una nuova ..pietra sull'edlncio. già alto della quarta Italia, che chiede anelante al cielo l'avvento rapido dei suoi maggiori, indefettibili destini ». Si leva poi a parlar» S E. Celesia, delegato, nell'assenza del Presidente, a dirigere i lavori del Congresso. L'oratore tributa anzitutto un devoto o maggio al Re che con l'augusta sua presenza premia ed incoraggia l'opera della Associazione nazionale. Manda quindi un saluto ad Ancona, ospite gentile, che ebbe, nelle ore di patriottica ansia che precedettero la redenzione di terre sacre nel cuore italiano il battesimo del sangue, al Duce che, elevando 1 valori ideali rende feconda l'opera della « Dante » che ha glorificata con eloquente parola, ed à Paolo Bosalli luce che illumina e fiamma che riscalda. Legge infine un messaggio di S. E. Boselli, che è salutato da* grandissimi applausi. Il prof. Mariotti, presidente del locale Comitato della « Dante »,> pronunzia quindi un discorso vivamente applaudito. Infine S. E. Bodrero, sottosegretario di Stato alla P. I., con un elevato discorso porge ai congressisti il eaiuto del Governo nazionale, esaltando la nobile missione della «Dante». Il discorso di S. E. Bodrero è accolto da scroscianti applausi. La cerimonia ha così termine. Il Re lascia il palco, mentre le grida .di «Evviva il Rei» si rinnovano entusiastiche, e la banda suona l'Inno Reale. Dal teatro il Sovrano si reca alla caserma Villoresi, dove assiste'ad un interessante 6apgio glnnastico-mllltare al termine del- quale, con brillante manovra, parecchie centinaia di soldati si distendono nel piazzale della caserma formando la scritta: «Viva il Re!», sormontata dalla stella d'Italia con nel centro il fascio littorio. Gli esercizi sono stati molto ammirati dal Sovrano e dalla folla degli invitati. Alle 17 il Re lasci* la caserma tra nuove acclamazioni, ed accompagnato dalle autorità 61,avvia alla stazione tra "due fitte ali di'popolo plaudente. prdiGiCrissguirzitcègmmc6pfSpsrsslpcamrlGdttMsChdmdgscrlsàtppaudèdfnicchuglpgpdlmCfrgucblssisppctendcpg2L

Luoghi citati: Ancona, Bologna, Italia