L'arresto dei rapinatori di La Loggia

L'arresto dei rapinatori di La Loggia L'arresto dei rapinatori di La Loggia terearma- Ilazzoeorivelato?® , i a . e j Si =agnoeTon "volto 'te. Ma 11 secondo non potè essere bene osservato dall'aggredito perchè si tene Nella notte del 10 settembre scorso, sullo' stradale La Loggia-Carignano veniva perpetrata una grave rapina, n commerciante Alessandro Gillio fu Battista, residente a La Loggia percorreva su di una domatrice trainata da un cavallo lo stradale, quando giunto in regione Olmi due individui sbucarono da una siepe. Rintronarono due colpi di rivoltella ed il Gillio impressionato fermò 11 cavallo. Uno degli sconosciuti afferrò l'animalo per il morso Immobllizzandoto, mentre il secondo, quello che teneva la rivoltella, appuntò l'arma contro il petto del commerciante intimandogli di consegnare il denaro. lì Gillio guardò l'aggressore. Questi, ner timore di essere riconosciuto aveva avuta la precauzione di mascherarsi con un fazzoletto, dimodoché del suo volto non si vedevano se non gli occhi ed il naso. Era un individuo di alta statura, portava pantaloni neri fermati al ginocchio da calzettoni o da moitattiere. L'altro era più piccolo fbpfIvpdeucimIsrqrtta a i . e i e i e e ò i a n o a i e a e e n te : 2. oa a are la uai, an. a a ta ein ne e. o I on vi ti et e dì ti e o ci: !! o! a al o no erna ri re re. va alla testa del cavallo, cioè lontano da lui. Il commerciante non potendo opporre alcuna resistenza si lasciò frugare e spogliare del portafogli contenente 400 lire. Fatto il colpo 1 due per rendere sicura la loro fuga presero la precauzione di tagliare le redini e le tirelle del cavallo, poscia si allontanaono verso La Loggia. Il GtQlio. impossibilitato a proseguire, tentò invano di aggiustare 1 finimenti del cavallo, ma poiché non aveva nè triniceli! nè utensili, non 6arnbbe mal riuscito a mettersi in condizioni di noter riprendere la via, se a quel punto, proveniente da La Loggia, non fosse sopraggiunto il carrettiere Giuseppe Rrusa. Ouesli aveva incontrati i due rapinatori mentre, dopo fatto il colpo, si allontanavano. Il Brusa aiutò il commerciante a rimettere a sesto i fini menti dopo efi che 11 Gilno si portò a Cartonano a sporgere denunzia della rapina patita a quella stazione di carabinieri. Del fatto venne 'dato avviso alla questura di Torino e il comandante la squadra mobile, dott. Ramella. ritenne opportuno Inviare a Oarigneno il brigadiere Everardo Cosimo Dalle ricerche eseguite da quest'ultimo, risultò che l'uomo armato di rivoltella era mascherato da un fazzoletto con un bordo rosso. Entrambi 1 rapinatori avevano parlato con ac wtto prettamente piemontese in modo ria non lasciare dubbi sulla loro ori gine. Il dott. Romelia ritenendo trattarsi di individui appartenenti alla malavita locale, incaricò delle ricerche I marescialli Di Pietro, Pezzi e Satragno ed il brigadiere Monti Essi il 22 settembre scorso avevano veduto in Galleria Umberto I, fermo davanti a un caffè, un pregiudicato certo Giuseppe Tessa d'anni 25, che portava appunto un palo di pantaloni neri fermati al ginocchio, in tatto si tnill a quelli che 11 Gillio aveva notato nell'uomo armato di rivoltella. Questa circostanza richiamò l'atteri zlone degù agenti, i quali si diressero alla sua volta per fermarlo, ma il Tessa non 11 attese; inforcata una bi cicletta si allontanò a corsa, e scom parve. Quella fuga aggravò 1 dubbi a suo carico e nella serata 1 marescialli e il brigadiere arrestarono il Tessa in un esercizio di via Monte Rosa 14 dove era solito andare a mangiare L'uomo abitava al n. 12 della stessa via. perquisita la sua camera furono trovati diversi accessori da bicicletta dei quali l'arrestato non seppe preci sare la provenienza ed un palo di calzettoni scuri che 11 rapinato aveva potuto scambiare per delle fascio mollettiere. Il Tessa oltreché pregiudicato, è anche contravventore all'amalo- gldlrd«ttpsecCnizione. E' risultato che egli andava assai di rado a dormire In via Monte Rosa. GII agenti, dopo quell'arresto, si assicurarono di un amico col quale il Tessa era sempre insieme e che quindi, poiché i sommari connotati corrlr.pondevano, poteva benissimo essere stato il seconde individuo che aveva preso parte alta rapina. l I duie arrestati furono messi a confronto col Gillio e col Brasa. Entrambi furono espliciti nel -riconoscere II prioiOj tanto più che nelle tasche gii fu trovato un fazzoletto a bordi rossi In tutto straile a quello che aveva servito a mascherare IL malandrino, ma pel secondo individuo Invece rimasero dubbiosi. Costui Infatti non si era esposto agli sguardi nè del derubato uè del carrettiere. Tutti e due già arrostati hanno recisamente negato ogni addebito, anzi, il Tessa tentò di produrre un alibi molto sibillino, disse cioè che nell'ora In cui si effettuava quella rapina egli si trovava in compagnia di una signoro. d.?Ha quale per spirito di cavalle•:•!. ben comprensibile in uri uomo di quella fatta, non voleva pronunciare Il nome. Gli arrestati sotto l'imputazione di rapina a mano armata vennero inviati alle carceri a disposizione dell'autorità giudiziaria. I soliti ignoti rubarono nel pomeri? gio di sabato oggetti preziosi per circa lire 1500 in danno di Candido lìrigau- do, abitante in via Moaginevro 4. I ladri sono penetrati netU'abitazione durante l'assenza degli, inquilini, servendosi di chiave falsa. Ad ora imprecisata della notte «corsa quattro conigli vennero sottratti dal giardino dell'abitazione dt Pietro Azztnelli, sita in via Airasca 17. Nella notte dal 1 al. 2, in ora imprecisata, i ladri mediante chiavo falsa aprirono la porta dell'esercizio di Gino Bonecristiani, in via Don Bosco 6, e rubarono arnesi vari da cucina e uno specchio grande reclame per un valore complessivo di lire 3OU0. I ladri stndripnCacciatore di frodo « impallinato » I carabinieri di Venaria Reale hanno dovuto interessarsi di lui ferimento fra cacciatori avvenuto lxaltra notte. Una sruaruia giurata addetta alla vigilanza della famosa a riserva » d'Ila Mandria, di proprietà, dei marchesi Medie} del Vascello, verso il mezzo tocco, durante un giro di ispezione nella « riserva n, scorgerà un'ombra, cn {fuoJjche eoa? che attrasse la sua attemzicaiie e suscitò i suoi sospetti, tanto che sparò iu i/uella direzione a lui sospetta un cutpo di fucile. Ma l'ombra eijL invecu un corpo, e preclaaniimte queilo di certo Giuseppe Mazzetti "ti Pietro il Quale fu colpito dai paliina alla spalla ed alia coscia destra. FgJi si fece poi medicare, e le ferite furono giudicate guaribili in dodiai giorni. Del facto, come dicemmo, si interessarono i carabinieri, ai quali a Mazzetti disse di esserci trovato in quel luogo ed a (jueil'ora per puro caso. Ma la benemerita è piuttosto propensa a credere che egli si fosse avventurato melila « riserva » per cacciarvi di frodo. La guardia che ha sparato è tale Gii ardi. Disgrazie LI parrucchiere Pietro Vanisio di 30 anni, abitante a Tollegno, che percorreva in velocipede il corso Vercelli, veniva investito da un'automobile privata riportando nella caduta ferite al capo. Medicato all'Astanteria Martini, dove fu condotto con altra automobile privata, venne giudicato guaribile in due settimane. — Giacomo Cavallo di 28 anni, manovale, abitante in via Leynl 25, mentre lavorava in un pozzo della cosiruenda fognatura di corso Ponte Mosca, presso corso Brescia, era colpito al capo da un secchio metallico caduto dal piano stradale, e riportava feri te di cui all'Astanteria Martini era medicato e giudicato guaribile in uua decina di giorni. — In strada Regio Parco n. 436, ca scina Airale, la bambina Maddalena Sola di 11 anni, giocava in un fienile, quando cadeva per la botola nella sottostante stalla, riportando la frattura di una spalla e ferite al capo. All'Astanteria Martini la poveretta era medicata e giudicata guaribile in un mese. — Lo scolaro tredicenne Giuseppe Giglio, abitante a Villanova d'Asti, è stato medicato al San Giovanni di una ferita di arina da fuoco ad un ginocchio, dal dottore Trabucco giudicata guaribile in circa un mese. Il ragazzo aveva trovalo in un prato un piccolo ordigno esplosivo, che aveva fatto scoppiare, riportando la saddetta teletta.

Luoghi citati: La Loggia, Tollegno, Torino, Venaria Reale