I piloti inglesi attesi a Londra

I piloti inglesi attesi a Londra Dopo la Schne der I piloti inglesi attesi a Londra o a r a Londra, 28, notte. 11 tenente Webster e gli altri ufficiali inglesi reduci da Venezia, arriveranno a Londra nel pomeriggio di sabato prossimo. Ma non è ancora definitivamente stabilito se rimpatrieranno per via di mare, raggiungendo la stazione di Victoria poco dopo le 17, oppure se si Imbarcheranno a Parigi sopra uno dei grandi aeroplani della linea aerea fra le due capitali, per prendere terra a Croydon verso le 16. Qualche giornale si lagna del mistero che le autorità mantengono in proposito. Si teme che Webster ed i suoi compagni finiscano per rimpatriare aliti chetichella senza clie'-i.'amuiirazio ne popolare possa e strinse cai-si in una grandiosa manifestazione pubblica. Il Dicastero dell'aviazione, sembra inclinare ad esimere il vincitore delia ■ Coppa Schneider » e gli altri piloti di ritorno, dagli oneri nonché anche dagli onori di andare mischiati 1n una vasta dimostrazione popolare. I capi dell'aviazione, sono orgogliosi di questi volatori che tutto il paese ammira, ma formalmente li considerano ufficiali in servizio che assolvono semplicemente ai loro doveri professionali e devono essere sottratti agli occasionali entusiasmi della folla. Il ministro dell'aviazione sir Samuel Hoare, non ha ancora potuto pronunciarsi in merito, perchè si trova al castello di Balmoroll ospite del Re. Comunque è certo che nel caso che gli ambienti ufficiali optassero per la massima riservatezza, 1 grandi sodalizi inglesi di propaganda per l'aviazione, si accorderanirb per offrire ai piloti reduci da Venezia un pubblico banchetto, facendosi cosi interpreti dell'ammirazione nazionale, a cui mancherebbe l'occasione di manifestarsi per le vie di Londra. Frattanto, giungeva stasera all'aerodromo di Lympne presso Kolkesione, il sottosegretario di Stato all'Aviazione, sir Filippo Sassoon. La macchina sulla quale egli compì la traversata a volo da Venezia, fu costretta come sapete a due soste forzate, avendo imbattuto tempo nebbioso sulle Alpi. Il sottosegretario di Stato ha detto: « I piloti furono assolutamente magnifici. Tutti coloro che contribuirono alla vittoria di Venezia, hanno il diritto di sentirsi orgogliosi. Il successo in gran parte, è dovuto all'eccellente preparazione. I fabbricanti delle macchine, il personale aviatorio, 1 piloti scelti, ed il dicastero dell'Aviazione lavorarono insieme in piena armonia. Tutti e tre i piloti furono splendidi. 11 tenente Kinkead, che non potè terminare il percorso, ha il conforto di avere compiuto un giro più rapidamente di tutti. Sir Sassoon ha soggiunto che fu generale fra gli inglesi il rammarico per il fatto che 1 piloti italiani dovettero ritirarsi prima che finissero i sette giri ». « Gli italiani si dimostrarono perfettamente sereni di fronte alla sfortuna, ha soggiumo il sottogretario inglese, e non credo che l'esito sarebbe stato diverso, anche se avessero potuto completare il percorso. Ma il saggio di prova sarebbe riuscito più soddisfacente. I piloti italiani furono estremamente sfortunati, ma si dimostrarono arnmiratissim! di quanto seppero fare gli inglesi, e compresero che l'esito non poteva attribuirsi soltanto alla buona sorte. Non ci fu la menoma sensazione di amarezza ». Il sottosegretario di Stato inglese rimase colpito dal numero di ufficiali del Corpo dell'Aviazione britannica, che, usando certi piccoli aeroplani privati, si industriarono di volare verso Venezia per assistere alla gara. « Ve ne era una quantità giunta sul posto per il diritto e per il traverso, osservò sorridendo Sir Filippo Sassoon, e fui ben lieto di vederli. L'entusiasmo al termine della corsa fu indescrivibile. Gli italiani si comportarono con straordinaria gentilezza. La loro ospitalità, verso i nostri piloti e i visitatori inglesi, è stata davvero meravigliosa ». ptdpIzenodntgsmpcsrbcDpisp«doLadzlavsattd1Bvmt2zcAlvfCtBFlCeaenlmcU bh dll'A Clb d'Ilisnzps

Persone citate: Filippo Sassoon, Samuel Hoare, Sassoon, Schneider, Webster