Bertazzolo batte Spalla per k.o. alla seconda ripresa ed è proclamato campione d'Italia

Bertazzolo batte Spalla per k.o. alla seconda ripresa ed è proclamato campione d'Italia Bertazzolo batte Spalla per k.o. alla seconda ripresa ed è proclamato campione d'Italia orenazonannconr tt il dt Al lO E e l a o a . d a a a l " e o a , a , l e i . e i, a el a , i li si n di oa udi ò ei3. lo 7. ni' nlua or l5. G, ni naoMilano, 26 matt. Il vento impetuoso, sospingendo verso il Settentrione la densa nuvolaglia che nella mattinata copriva 11 cielo, ha preparato il più bell'azzurro ed il più bel sole al pubblico accorso al Velodromo Sempione in misura etrabocchevole, malgrado la coincidenza di altri importanti avvenimenti sportivi. L'entusiasmo popolare era naturalmente rivolto verso il cozzo Spalla-Bertazzolo. L'urto dei due pesi massimi, l'uno rappresentante la vecchia guardia, l'altro la nuovissima generazione, aveva messo in subbuglio gli ambienti sportivi della metropoli già da parecchi giorni, tanto da allestire quell'atmosfera... tipo America con relative scommesse, preparativi, contrasti e derivati. Erminio Spalla, il glorioso campione dai matches più difficili, l'audace pioniere della boxe nazionale all'è stèro, si è presentato sul ring abbastanza preparato, ma indubbiamente logoro e inefficiente. Dal viso stanco, dai AH d'argento che si rivelavano alle tempia, ognuno ha dovuto subito comprendere che il coraggio del campione, la sua provata esperienza c le sue doti di incassatore, non avrebbero potuto salvarlo l'inevitabile decadenza di fronte al giovane e fresco Bertazzolo, dal fiato inesauribile e dai muscoli d'acciaio. Non erano i suoi 29 anni che preoccupavano: era ir carattere della sua attività, il sistema della sua boxe, basato esclusivamente sulla resistenza ai colpi, e perciò più fragile e più sensibile al trascorrere inesorabile del tempo. Appena suonato il gong, i due avversari si sono gettati a corpo morto nel combattimento. Perchè lo scaltro Spalla ha senz'altro accettato la battaglia senza temporeggiare? Chissà: può darsi che anche il campione non avesse un concetto esatto del valore e della potenza del gigantesco avversario, il quale, a dir la verità, si è mostrato mobile e veloce oltre il previsto. Dopo uno scambio di colpi al corpo, Bertazzolo è giunto al viso con due destri di media potenza: Spalla ha accusato nettamente i colpi, accelerando anzi il ritmo dei suoi attacchi. Forse la tattica del campione era quella di impressionare con la foga e col coraggio il più giovane avversario, il quale invece, perfettamente conscio della sua forza ed imbaldanzito dai constatati effetti dei suoi primi colpi, ha incalzato con fredda sicurezza, schivando da parte sua i colpi larghi e disordinati dell'avversario. Spalla ha terminato il primo round ansimando e coll'arco sopraccigliare sinistro spaccato. Il drammatico epilogo si è avuto nel 2.o round. Dopo aver portato un bel destro a conclusione di uno scambio inefficace di colpi a media distanza, Spalla è stato raggiunto al fegato de una tremenda mazzata. Il campione è crollato, mentre l'arbitro scandiva lentamente i secondi ed- il pubblico saè sttecohtuvaucolagqpuspqzdsondgzssfivdbpnbTpn((pèraalticsQvupdphzpecESArB1tincoraggiava fervidamente e amoro- s amente il caduto. Al lO.o Erminio al alzato barcollando: un potente de* tro alla mandibola l'ha rigettato A erra. K. o.? L'arbitro ha ripreso a ontare; Al 4.0 i secondi di Spalla anno gettato la spugna, ma polena utti sanno che un tale mezzo di salataggio non può essere valido per un boxeur a terra, così l'arbitro ha ontinuato a contare, proclamando 11 o. dopo il numero dieci. Scarso l'entusiasmo, forse perchè' a folla, ehe in maggioranza parteggiava per Spalla, si attendeva da questi - una difesa più lunga; torse perchè il combattimento ha avuto un epilogo troppo rapido, l'interesse portivo è stato breve. Giudicare Bertazzolo sulla base di questo match sarebbe un'imprudena. Troppo facile l'impresa, troppo debole l'avversario, il cui valore era oltanto il riflesso della fama e del nome di un tempo. Tuttavia la boxe del colosso veneto è apparsa assai migliorata; i frutti della seria preparaione non sono mancati e così si è vito Bertazzolo eseguire delle schivate sorprendenti, portare dei sinistri sufficientemente precisi e veloci. Nel breve sprazzo che l'ha portato alla rapida vittoria egli è apparso ottimo combattente. Tre incontri italo-inglesi hanno preceduto il piatto forte della riunione: in due l'inferiorità di boxeurs britannici è stata manifesta. T. Rees, l'avversario di Redaclli, dopo aver iniziato con promettente lena, si è lasciato demolire dai colpi del (motorino», tanto da non poterne più al 7.o round. B, Farmen, l'avversario di Oldam, è apparso subito suonato nella prima ripresa, ma in seguito, grazie al suo allungo, al suo metodo di difesa, ed anche un po' alle titubanze dell'italiano, ha potuto trascinare il combattimento fino al termine, riducendosl in condizioni deplorevoli, ma conciando- bene anche Oldani con certi sinistri d'incontro più che fastidiosi. Equilibratissimo invece il match Quadrini-Ryall. Il boxeur inglese, navigato e resistente, ha tenuto testa un bel po' alla scherma più precisa e più efficace del campione italiano, cedendo soltanto alla distanza. Tre riprese, la quarta, l'ottava e l'ultima, hanno sanzionato con palese evidenza la superiorità dell'italiano, mentre per le altre l'equivalenza dei valori e la parità dei colpi hanno reso il combattimento un po' uniforme. Ecco i risultati tecnici: Riccardo Bertazzolo (kg. 96) batta Erminio Spalla (kg. 83) per k. o. al S.o round. Luigi Quadrlnl (kg. 55.700) batte Albert Ryall (kg. 58) ai punti In 10 rounds. Giuseppe Oldani (kg. 71.900) batte B. Farmen (kg. 70.500) ai punti In 10 rounds. Ambrogio Redaelli (kg. 57.900) batte T. Rees (kg. 56.300) per getto della» spugna al 7.o round.

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