I trattati di arbitrato e di commercio

I trattati di arbitrato e di commercio I trattati di arbitrato e di commercio tra Italia e Lituania La firma a Villa Torlonia " I discorsi dei due capi di Governo Roma, 19, mattino. Sono stati firmati ieri a Villa Torlonia, dal Capo del Governo on. Mussolini e dal sig. Voldemaras, presidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari Esteri di Lituania, un trattato Ji conciliazione e di regolamento giudiziario e una convenzione commerciale fra l'Italia e la Lituania. Col trattato di arbitrato si stabilisce, come già in molti altri patti del genere stipulati dall'Italia con altri Stati, una procedura di conciliazione per risolvere ogni possibile contestazione fra i due paesi. La convenzione commerciale stabilisce il trattamento della nazione più favorita, per quanto concerne i- dazi doganali, e prevede la conclusione di una convenzione aggiuntiva che dovrà fissare le riduzioni doganali per alcuni prodotti che particolarmente interessano le esportazioni della Lituania c quelle dell'Italia. Essa regola altresì le condizioni di stabilimento dei cittadini e delle società commerciali, la libertà di transito e l'esercizio della navigazione. La colazione a Villa Torlonia Alle ore 13,30 — dopo la firma dei due trattati — il Capo del Governo ha offerto.à Villa Torlonia una co* ; azione in onore del Capo del Governo lituano sig. Voldemaras. Prima che la colazione fosse servita il sig. Voldemaras ha consegnato a Mussolini le insegne dell'alto Ordine militare dei Cavalieri di Lituania. La colazione è stata servita nel grande salone della villa e la tavola era riccamente adornata di fiori che riproducevano il tricolore lituano. Hanno ! ]^*rtecipato alla colazione con i due c;i!)i di Governo la signora Voldemaras e il signore e la signora Zaunius, il ministro di Lituania a Roma, comandante Carneckis e la signóra Carneckis, il colonnello Skozupskis e il comandante Slabsys al seguito del signor Voldemaras; il signor Staneika, primo segretario della Legazione di Lituania, la principessa di Piombino, la signora Bottai, la signora Garzaroli, donna Myriam Spada Potenziane l'on. Belluzzo, l'on. Grandi, il gen. Cavallero,' l'on. Bottai, il governatore di Roma principe Spada Potenziane il prefetto comm. Garzaroli, il cav. di gran croce Di Àtola, i ministri plenipotenziari Samdicchi, Ciancarelli, Guaraglia, conte Capasso Torre e il ministro d'Italia in Liiuania comm. Amadori, il principe Don Giovanni Torlonia, il capitano Mameli, il marchese Talamo, il cav. uff. Bossi, il cav. uff. Ghigi e il dott. Zamboni del Ministero degli Esteri. Il brindisi di Mussolini Allo spumante Mussolini ha pronunciato il seguente brindisi: « Sia. Presidente. Sono veramente lieto di porgere a V. E. il benvenuto nella capitale d'Italia e la ringrazio per avermi dato modo, colla mia cortese visita, disfare la personale conoscenza dell'eminente uomo di Stato che rivolge ogni sua cura al benessere ed al progresso della Lituania. L'Italia segue con particolare simpatia ed interesse gli sforzi che il Governo di V. E. compie per organizzare saldamente la vita politica ed economica del popolo lituano ed affermare vigorosamente l'autorità dello Stato, nella quale certo risiede la più salda garanzia per l'avvenire della nazione. Questa simpatia, che può trovare anche lontane origini in quegli elementi romani che amigrarono in Lituania, è consolidata dalle tendenze che spingono il vostro paese dai limili del mondo orientale ad avvicinarsi alla cultura mediterranea e soprattutto italiana. Lo spirito di cordiale ospitalità con cui sono sempre stati accolti gli italiani in Lituania e i vostri connazionali in Italia, nasce appunto da tale simpatia ed è destinato a rafforzarla. S'inspirano pure a questi sentimenti le convenzioni che insieme oggi abbiamo firmalo per regolare i rapporti commerciali fra i nostri due paesi e per risolvere amichevolmente ogni eventuale divergenza che potesse sorgere tra di noi. Date le relazioni di amicizia esistenti fra l'Italia e la Lituania e te speciali condizioni geografiche, non esito ad escludere la possibilità di reali contrasti fra i due paesi, tanto pia che essi basano le loro relazioni sul comune interesse della pace e dell'equilìbrio europeo. Il trattato di arbitrato da noi concluso deve considerarsi quindi principalmente come una chiara prova delle nostre comuni aspirazioni verso la pace dei po poli vicini e lontani e del nostro ferma intendimento di creare te condi¬ zioni necessarie per assicurarla stabilmente. Con tdli sentimenti levo il bicchiere a S. E. il Presidente della repubblica dì Lituania, alla prosperità del vostro Paese ed alla salute di V. E. e della gentile sua consorte ». E signor Voldemaras ha risposto così in perfetto italiano: ■ Signor Capo del Governo : Ringrazio con tutto il mio cuore per le parole cortesi e gentili che V. E. ha voluto pronunziare, ricordando 1 legami del passato che uniscono la Lituania ald'Italia e le simpatie del presente con cui U vostro grande paese segue i no stri sforzi per organizzare la vita nazionale e politica ed economica. Que ste simpatie ci sono tanto più gradi te poiché vengono espresse in nome dell'Italia da V. E., poiché i destini della Lituania si assomigliano a quelli deMTIalia. Per non ricordare il pas saio prossimo, la Lituania si trova di namzi a problemi che l'Italia ha già felicemente risolto: problema del risorgimento nazionale, problema dell'unità nazionale,. problema deiWMndipendenza nazionale, ed altri ancora, Essendo alle presa con tutta questi problemi, 1 Lituani hanno sempre ■ guardato alla Nazione italiana come modello da se guire, tanto nella politica estera che net--problemi delia politica interna.'V: E.-ha giustamente messo in rilievo i sentimenti che ci hanno inspirato nel De negoziazioni delle convenzioni di commercio e di arbitrato e lo spirito col quale devono essere comprese. Sono sicuro che il personale contatto con V. E„ che personifica il genio della razza italiana, ci permetterà, dopo un cosi felice principio di rendere 1 rapporti fra l'Italia e Lituania sempre più stretti. Con questi sentimenti di fiducia e di gratitudine levo il mio bicchiere agli alti destini dell'Italia, alla salute di S. M. il Re e di S. M. la Regina e della Real Famiglia e alla salute del Duce >. L'Inghilterra e la Polonia i nn oota del « San day Times» Londra, 19, mattino. In un articolo editoriale sulla posizione dell'Inghilterra in Europa e sul discorso di Chamberlain a Ginevra, il Sunday Times difendeva ieri l'atteggiamento del ministro inglese degli Esteri e la Lega delle Nazioni nei riguardi del patto di non aggressione. 11 Governo inglese — diceva il giornale — non può assumere nell'Oriente gli stessi impegni che ha assunto nell'occidente dell'Europa. «Coloro che sanno guardare le cose in- faccia, e sono guidati da conoscenze storiche, sanno che la concezione di una Polonia come Stato tampone o come Stato barriera (mentre la sua reale funzione è quella di un ponte) è falsa e futile. La Polonia deve volgersi verso la Russia e verso la Germania. Essa non può mantenersi in opposizione verso l'una o verso l'altra, e ancor meno verso tutte e due nel contempo. La Polonia è uno Stato destinato a vivere — dato che viva — col permesso dei suoi due potenti vicini, e nessun interesse britannico verrebbe compromesso qualora essa dovesse realmente scomparire. Il futuro della Polonia sarà deciso tra Mosca e Berlino e da nessun altro e sarebbe follia — alla quale del resto l'Impero si opporrebbe rapidamente e giustamente — compromettere l'Inghilterra impegnandola in un modo qualsiasi a intervenire in un problema cho non la concerne affatto ». a ^ La repressione del bolscevismo •al Brasile Rio de Janeiro, 19, mattino. (A. A.) La Commissione di Giustizia della Camera ha accolto il progetto del deputato Gusten Pires, col quale si propone di adottare il • mandamus » nord-americano in sostituzione del « habeas corpus ». 11 deputato Annibal de Toledo, all'inizio della sua relazione sul nuovo progetto di legge contro gli anarchici e i comunisti, ha ricordato a titolo di alto elogio l'opera dell'on. Mussolini contro ogni tentativo rivolto a ledere la potestà dello Stato e la tranquillità della Nazione. Con una rapida esegesi della politica repressiva che vanno adottando tutti l paesi europei, il relatore ha affermata la necessità che una simile politica trovi applicazione nel Illusilo, il bolscevismo nel progetto in parola viene considerato, agli effetti della repressione alla stessa stregua .dell'anarchia. 11 Governo potrà ordinare k>. chiusura per tempo indeterminato delle riunioni, sindacali, centri o società, contrarle all'ordine e alla sicurezza pubblica sia che operino all'estero o nel Paese, vietando la propaganda, sopprimendo o sospendendo gli òrgani ili pubblicilà che detti scopi si propongono, senza pregiudizio del processo penale.