La chiesa di S. Croce riaperta

La chiesa di S. Croce riaperta La chiesa di S. Croce riaperta Il Prìncipe di Piemonte ed il Ministro Fedele alla cerimonia L'allocuzione del Cardinale ed il " Te Deum „ Da ieri l'artistica chiesa di S. Croce fe ritornata al culto. Poco prima che 11 tempio venisse rlconsacrato da S. E. 11 Cardinale Arcivescovo, alla presenza di S. A. R. il Principe di Piemonte e delle autorità civili, militari ed ecclesiastiche, un'altra cerimonia, di carattere Intimo, aveva luogo alla sede dell'Istituto delle Madri Pie di Ovada, In piazza Vittorio Veneto, 5. La Superiora generale dell'Ordine; madre Brichetto, la superiora locale, madre Vittoria "rimossi e la madre Rina Grillo, ricevevano la visita del Ministro della Pubblica Istruzione S. E. Fedele, la cui figliuola signorina Vanna era loro ospite, del vice-Podestà,, conte Buffa di Penero e conte ing. Orsi, accompapnati dal comm. Gualco, di monsignor Del Ponte vescovo di Acqui, dal quale dipendono le Madri Pie.di Ovada, della contessa Galli della T^oggia, della contessa Rovelli, della signora Gemma De Vecchi e della signora Sartirana, Al ricevimento squisitamente signorilo, assistevano pure l'ing. Bodoanl e la sua signora e ring, architetto elidano incaricati del restauri della chie sa del Juvara. Mentre che in Santa Croce si dà com pìmfinto ai preparativi per la solenne funzione nella piazza Carlo Emanuele li (piazza Carlina) la folla si assiepa davanti alla chiesa. La porta principale del tempio si apre alle ore 16 precise e carabinieri, guardie municipali, agenti di P. S., e militi fascisti, agli ordini del commissari dott. cav labbro e dott Guerrera, del capitano del carabinieri cav. Miozzi, del tenente di P. S. Di Tullio e del capo squadra della Milizia Marinelli, si adoprano a mantener sgombra la via che 'debbono percorrere le automobili delle autorità e ad impedire a tutte le persone non munite di invito, di entrare. Le campane squillano festosamente quando giungono il Ministro della Pub Mica Istruzione S. E. Fedele con la figlia signorina Vanna, 11 conte Buffa di Perxero, il conte Orsi e tutte le personalità che avevano preso parte al ricevimento all'Istituto delle Madri Pie. Arrivano successivamente 11 Prefetto De Vita, l'on. Bagnasco, 11 questore comm. De Roma accompagnato dal cav. uff. Calasso, il colonnello Di Robilant segretario provinciale della Federazione Fascista, il Procuratore generale della Corte d'Appello S. E. (Trabucchi, 11 comm. Balbis segretario 'degli Enti Autarchici, 11 comm. Renda Provveditore agli studi, il generale Filippone, il generale Cambria, 11 gr. uff. Anselmi, 11 comm. Gay segretario capo al Municipio e il conte Pellati della Direzione di Belle Arti, il comm, avv. Colombino della < Famija Turi neisa *. Il Cardinale Arcivescovo S. E. Gam ba giunge accompagnato da monsignor Obertl vescovo di Saluzzo e da mtms. Manzini vescovo al Cottolengo. Seguono altri ecclesiastici: mons. Duvina, mons. Assom, 11 canonico Bianchetta, il segretario di S. E. il cardi naie Tacci, mons. Giuganino, monsi gnor Maritano, 1 canonici Quaretta Gilji e Pons. Stilla porta della chiesa sta il canonico Alais, rettore di S. Croce, e ai due Iati dell'ingresso, schierata una fila di chierici. Il Cardinale asperge di acqua lustrale la soglia ed il tempio e subito dopo prolungati applausi della folla, fra la quale molti bimbi 'agitano bandierine tricolori, annunciano l'arrivo del Principe di Piemonte. 11 Ministro S. E. Fedele, il Prefetto, il colonnello Di Robilant, il Cardinale e le altre autorità si approssimano alla automobile dalla quale scende S. A. R li Principe di Piemonte accompagnato dal gen. Clerici e dai suol ufficiali di ordinanza cap. Gibertt e Sestini. Il Principe, seguito dalle autorità, sale 1 pochi gradini della chiesa e sulla soglia è ricevuto dal vescovo mons. Del Ponte il quale a nome delle Pie Madri saluta l'Augusto ospite e lo ringrazia dell'onore di aver voluto assistere alla solenne cerimonia. Il Principe viene poi accompagnato nel presbiterio dove a sinistra dell'altare è stata appronta la per lui una poltrona ed un inginocchiatolo in velluto cremisi. Di fronte al Principe, negli scanni coperti di damasco prendono posto 1 tre vescovi e dietro a loro 1 monsignori ed i canonici. Nel primo banco a destra stanno le tre Superiore delle Madri Pie, ma attraverso le grate del coro, dietro l'aitar maggiore, si donneano nell'ombra le figure delle altre religiose. Esse guardano la loro chiesa gremita di eletta accolta di fedeli. La festa di S. Croce è la loro festa, la solenne cerimonia che si svolge è un premio che corona 1 loro sforzi. Nel giorni scorsi e fino all'ultima ora le buone suore hanno lavorato di persona per abbellire la Calia dèi Signore. Tutte le benefattrici di &. Croce, sono presenti : oltre alle signore che si erano recate per l'intimo ricevimento all'Istituto dalle Madri Pie, si trovano nella chiesa la contessa Buffa di Perrero, la contessa Rosa di S. Marco, la signorina De Vecchi ecc. Molti ufficiali di tutte le Armi, e a lato dell'aitar maggiore due carabinieri e due militi fascisti in alta uniforme. Prima di celebrare 11 « Te Deum » il Cardinale Arcivescovo pronuncia una breve allocuzione. Egli parla .della fausta ricorrenza di S. Croce e ne ricorda le origini, e cioè quando l'Imperatore Eraclio mise come condizione di pace al persiani la restituzione della croce sulla quale l'Uomo-Dio era morto per la redenzione del genere umano. L'Imperatore accompagnò con grande solennità il sacro legno fino al Calvario il lì settembre, e la chiesa, in memoria di quel grande avvenimento, volle che questa data fosse in seguito festeggiata solennemente. S. E. Gamba rammenta ancora come fu costruita col nome della S. Croce la chiesa che le Canonichesse Lateranesl, tennero con tanto amore e che ora per generosità dell'Amministrazione comunale fu donata alle Madri Pie di Ovada, le quali da anni, educano la gioventù femminile ai più sani principi della moralità religiosa, civile e domestica. Il Cardinale ringrazia le Madri Pie di aver voluto ridonare la bella ed artistica chiesa al culto, ed esprimo tutta la sua riconoscenza al Principe Umberto per l'interessamento dimostrato affinché' il tempio fosse assegnato alla congregazione delle religiose, e per aver voluto presenziare alla funzione. S. E. Gamba aggiunge che le Madri Pie pregheranno per l'Augusta sua persona, per la sua felicità e per il bene e la salvezza della Patria. In ispeclal modo le loro preghiere avranno significato il 15 settembre polche ricorre il compleanno del Principe. Il Cardinale ringrazia in seguito il Ministro della P. L, il Municipio rappresentato dall'ammiraglio Di Sambuy, e tutte le autorità presenti alla cerimonia alla quale egli si rammarica non abbia potuto, per ragioni di salute, assistere il Cardinale Tacci protettore delle Madri Pie, lo stesso che ha donato alla Chiesa una preziosa reliquia col legno della S. Croce. S. E. termina la sua allocuzione dicendo « celebriamo la gloria della Croce sulla quale Iddio ha offerto se stesso in espiazione dei peccati degli uomini ». Dall'organo scende grave un'armonia e i cantori della Metropolitana intonano, il c Te Deum » mentre il Cardinale assistito da mons. Giuganino, mons. Duvina e mons. Maritano celebra all'aitar maggiore. Fumate d'incenso salgono a velare il dipinto del Beaumont, il campanello del chierico tinti-mia replicataniente e S. E., fi amba vestito dei paramenti pontificali, la reliquia alta fra le mani impartisce la benedizione al Principe, al Ministro, alle Autorità, a tutti 1 presenti. La cerimonia religiosa è finita. S. A. R. 11 Principe di Piemonte, accompagnato dal Cardinale, dal clero e dalle autorità, passa nella sacristia ad apporre la sua firmi sull'album d'onore indi visita il coro, si ferma ad ammirare gli affreschi che ne decorano le pare ti, poscia accompagnato' fin sulla soglia del tempio si accomiata. La folla che non ha potuto assistere alla cerimonia, mentre l'automobile del Principe si allontana lo fa nuovamente segno ad una entusiastica dimostrazione. ••• S. A. R. il Principe di Piemonte è partito stanotte, alle ore 24, per San Rossore, n Principe inaugura con questo viaggio il nuovo magnifico treno reale, tutto In mogano, costruito a Roma.