Un modello di schedario e la sua applicazione

Un modello di schedario e la sua applicazione Un modello di schedario e la sua applicazione Chi non ha avuto un giorno bisogno di recarsi all'Ufficio d'Anagrafe per richiedere un documento personale? Il certificato di nascita o di matrimonio, lo stato di famiglia, il passaporto o la carta d'identità, si sono certamente resi necessari, una volta o l'altra, a tutti. In quell'occasione ognuno ha potuto constatare, con non lieve disappunto, quanto tempo il cittadino debba sacrificare per entrare ta possesso di un certificato di Stato Civile. Allineato in coda ad una turba di altri richiedenti egli ha dovuto attendere 11 suo turno per ore ed ore di una lentezza esasperanti, e se per un malaugurato caso la pratica presentata dalla persona che 10 precedeva Incontrava ostacoli — cosa possibilissima — allora vedeva tutto il traffico immobilizzarsi. Gli ultimi potevano ripetere col Vangelo che sarebbero arrivati i primi... in paradiso, ma davanti allo sportello dove l'impiegato seguitava a scartabellare casellari erano 6icurl di non arrivarci più, almeno per quel giorno. Questi inconvenienti non vanno imputati alla poca sveltezza o minor volonterosltà dell'impiegato addetto ai singoli servizi, ma all'organizzazione, al sistema ormai antiquato, col quale l'Anagrafe funziona. Non è un appunto questo che debba localizzarsi a Torino piuttosto che a Milano o a Napoli, è una... malattia d'indole generale. La pesante e complessa macchina dell'Anagrafe funziona così dovunque perchè i miglioramenti volta a volta apportati alle singole sue parti non ne hanno sostanzialmente mutato l'organismo. In questo periodo nel quale tutte le Aziende private tendono a sveltire e semplificare al massimo la loro struttura per giungere ad una maggior produzione con minor impiego di mano d'opera, di materiale e di tempo (poiché mai come ora 6i 6 compreso che 11 tempo è denaro) solamente gli uffici di Stato Civile, una delle colonne più salde e importanti della vita cittadina, sono rimasti immutati. Il Ca/po del Governo ha detto: «I censimenti generali della popolazione e le altre grandi rilevazioni statistiche debbono procedere in modo senza confronto più rapido di quanto è avvenuto per il passato e dette grandi rilevazioni debbono essere liberate da ostacoli locali che no attardano l'esecuzione. Occorre, in altre pafole, che in avvenire non 6iano più i censimenti che forniscono il materiale per un grossolano impianto anagrafico o per una lenta revisione di uno schedario mal tenuto, ma debbono invece essere gli Uffici di anagrafe in grado di fornire a quelle grandi rilevazioni demografiche le direttive locali ed il controllo ». ! Nelle parole rìell'on. Mussolini sta tutta la critica dell'ordinamento anagrafico attuale », ci dice il rag. cav. Ravtglione, consigliere al Ministero delift Finanze, lo stesso che negli scorsi giorni, al congresso dell'Organizzazione scientifica del Lavoro, presentò una precisa e minuziosa relazioneprogotto di riforma dei Servizi anagrafici. Il rag. Raviglione non ha solamente presentato uno studio teorico ma anche lo risultanze della messa in atto del suo sistema, ora in esperimento presso una importante città dell'Mta Italia. Tutti gli Inconvenienti, e di non poca gl'avita, che si verificano tutt'ora, dal giorno che gli Uffici di Stato Civile saranno... rimodernati rimarranno dunque un ricordo: un brutto ricordo che il tempo si affretterà a cancellare. Non più per operai od impiegati la necessità di chiedere un giorno di licenza, con sensibile sacrificio finanziario, per andare alla ricerca di un documento, non più le lunghe attese per giungere ad uno sportello che appariva lontano e quasi irraggiungibile come la felicità. Già fin d'ora a Roma, per dar modo ad impiegati ed operai di non perdere giornate lavorative l'Ufficio d'Anagrafe ha Istituito un orario unico che comprende il periodo dalle 12 alle 14. in modo che ognuno possa usufruire di quelle ore, sacrificando, nella peggiore delle ipotesi, solamente il pranzo. Ma la riforma studiata dal rag. Raviglione, in collaborazione ad un professionista torineso ò tale che il disbrigo del- ldicsdedscctvdzvszltumsfAgusblI ple pratiche acquista una celerità da., direttissimo, ed un ufficio può fornire in poche ore certificati ad un numero considerevolissimo di persone. Nello stesso tempo a mezzo di speciali sche de resta sempre possibile un immediato e sicuro censimento. Queste schede-modello raggruppano tutto quanto può desiderarsi conoscere di un cittadino. Ciò che prima era diviso- in tanti uffici, si compendia in una scheda, la quale por ta tutto: il nome e cognome dell'individuo, il suo stato di famiglia, la residenza stabile e l'abitazione, la condizione e la professione. E la scheda serve quindi contemporaneamente per i servizi scolastici, di leva, per l'assegnazione delle tasse o per l'iscrizione alle diverse corporazioni. Avviene nel criterio informativo del nuovo Impianto una vera rivoluzione poiché si seguono metodi mai adoprati. Ad esempio in passato le vie della città sono sempre state elencate seguendo 11 sistema alfabetico: via Alfieri, via Avogadro, via Allioni, via Aosta, corso Antonelli si trovavano vicine, cominciando tutte per A, mentre effettivamente appartengono a quartieri diversi. Col metodo usato dal rag. Raviglione, leggendo un elenco delle vie di una città si ha invece una chiara visione topografica delle diverse zone. I nomi delle vie si susseguono come se uno seguisse effettivamente l'itinerario che legge. Nel caso di un'epidemia (che Dio ne scampi e liberi!) la necessità di seguire gradualmente lo svolgersi del contagio per segnalare il dilagare del morbo verrebbe non solo semplificato, ma reso facilissimo. E cosi dicasi per le professioni. Il medico, si trova elencato col meccanico, col manovale, col maniscalco, ecc., l'avvocato con l'appaltatore, l'artigiano e così via dicendo. Invece è più logico che essi siano raggruppati per affinità di professione. Il tutto per semplificare, per rendere più facile il ritrovamento della scheda ricercata, la quale porta in margine, e visibile, il segno corrispondente della professione, della abitazione, ecc. L'impiegato cha deve cercare putacaso Giovanni Ferrari nel casellario, dovrebbe^protoabllmente sfogliare cento schede di pèrsone che portano lo stesso nome prima di trovare quella la cui paternità corrisponde all'interessato; invece coll'indicazione esterna dell'abitazione e della professione, egli è certo di trovarla a colpo sicuro. A volte genitori a cui mori un figlio hanno la dolorosa sorpresa di riceverel'invito di mandare il... defunto alla scuola o alla leva. Tali inconvenienti che si verificano per mancanza di con tatto fra i diversi uffici, non sarebbero più possibili quando tutto si deve registrare su di un'unica scheda, la quale viene istituita alla nascita di un indi- viduo e dura fino al suo decesso. Quan-■do i municipi hanno dovuto fornire gli elenchi per la tassa sul celibi, fu per essi un lavoro massacrante. Cercare, controllare, sfogliare, migliaia e migliaia di pratiche per ogni volta che ne cercavano una. Se il metodo della scheda indicatrice fosse già stato in vigore, il lavoro sarebbe stato semplicissimo: bastava tirar fuori tutte le schede che non portavano il segno dei coniugati ; e con tale sistema è pure semplicissimo compilare in qualunque mofliento statistiche: saper dire quanti muratori, quanti meccanici o quanti manovali conta una città, ecc. Il rag. Raviglione che fu per molti anni direttore amministrativo delle Officine Carte-Valori in Torino, ha iniziato fin d'allora lo studio tendente a creare una unificazione nei servizi anagrafici dei comuni centri di rilevamenti statistici-demografici in rapporto con le moderne esigenze. Per chi ha avuto occasiono di constatare personalmente il nuovo sistema di schedario-siglare segnaletico, per chi ha veduto il tracciato indicante con quanta semplicità dallo sportello della richiesta il modulo riempito dal postulante giunga a quello nel quale vengono distribuiti i certificati, senza per nulla intralciare le richieste successive, deve ritenere che l'importanie problema è risolto ed altro non resta se non generalizzare l'applicazione pratica. U. P.

Persone citate: Giovanni Ferrari, Mussolini, Quan, Raviglione

Luoghi citati: Anagrafe, Italia, Milano, Napoli, Roma, Torino