Una proposta italiana all'Assemblea

Una proposta italiana all'Assemblea GINEVRA ' Una proposta italiana all'Assemblea [Dal nostronvaoGinevra, 6, none. Stamane fi sono riunite le Commissioni dell'Assemblea della Società delle Nazioni per prendere conoscenza dei loro ordini del giorno e nominare i vice-presidenti. I membri della Delegazione italiana sono così ripartiti nelle Commissioni: prima Commissione (questioni giuridiche e costituzionali) on. Scialoja, e supplenti: Consigliere di Corte di Cassazione comni. Pilotti e on. Tumedei; seconda (organizzazioni tecniche) on. Suvich, Tumedei, Belloni, Rossoni, Casalini. Alfieri e Gallavresi; terza (disarmo) generale De Marinis, comandante Ruspoli, comm. Gravina; quarta (questioni 'finanziarie e bilancio) on. Cavazzoni, con supplenti: on.li Tumedei e Rossoni; quinta (questioni sociali) 'm. Cavazzoni, Rossoni, comm. Gravina; sesta (questioni politiche) onorevole Grandi, conte Bonin-Longare, Ministro plenipotenziario Rosso. Dopo la riunione delle Commissioni, oggi alle 16 si è iniziata la seconda seduta dell'Assemblea. Dopo brevi comunicazioni del presidente riguardo all'ordine del giorno, ha preso la parola il delegato italiano senatore Antonio Cippico, il quale ha dichiarato: «Il Governo, del Re d'Italia, In vista ilei voti formulati da parecchie riunioni e congressi internazionali, e in coraggiato da numerose esperienze fatte in Italia sulla applicazione del cinematografo alla istruzione intellettuale delle nazioni e alla 6ua utiliz zazione come sistema ausiliare di insegnamento in tutte le categorie dello. 6cuole pubbliche ; « cosciente che questa utilizzazione risponda a una necessità di cui si rendono conto tutti i popoli civili, e giudicando che il mondo industriale 6tesso non considera il cinematografo unicamente dal punto di vista speculativo, ma ne ha una visione reale co me un mezzo elevato insieme e pratico per raggiungere un ideale, che costituisce nello stesso tempo una forma nuova e potente di propaganda; « nella certezza che la creazione a. Roma di un « Istituto intenazionale del cinematografo educativo • potrebbe avere i più salutari efretti non solamente per i governi ma anche per le istituzioni pubbliche e private cerne per le imprese commerciali, che potrebbero trovarvi un concorso poni ite per i loro affari; «ha deliberalo di proporre la creazione di un « Istituto Internazio naie del Cinematografo Educativo • che sarebbe stabilito a Roma e che, secondo l'articolo 24 del patto, sareb be posto sotto la Direzione della So cietà delle Nazioni. « A questo scopo, il Governo del Re d'Italia offre i Tondi necessari così per il primo impianto dell'Istituto, come per la 6ua gestione normale, olire alla sede slessa di questo organismo che sarebbe stabilita nel palazzo storico della Stamperia a Roma. « Tutte le nazioni potranno partecipare a questa creazione in condizioni di perfetta eguaglianza, senza gravami pecuniari nè per esse, nè per il bilancio della Società delle Nazioni. « 11 Governo del Re si riserva di chiarire in avvenire il suo punto di vista sugli 6Copi definitivi dell'Istituto, ma noi possiamo fin d'ora prospettare la 6ua attività futura supponendo che esso sarà un centro di informazio ni tale da fornire le migliori possibi ìità di uno scambio mutuo e ili una diffusione estensiva dei film* dal pun lo di vista pedagogico, igienico, sto rico, archeologico, artistico e, in li rea generale, dal punto di vista educativo. ,, , « lo sono 6icuro che gli On. Colleghi apprezzeranno i vantaggi di tale istituto, e ho l'onore di chiedere che la proposta del mio Governo sia iscritta all'ordine del giorno dell'Assemblea ». 11 presidente ha proposto, e l'Assemblea ha approvalo con unanimi applausi, che la proposta del delegato italiano Cippico sia messa all'ordine del giorno e discussa in una prossima seduta. Indi si è aperta la discussione sulla relazione al Consiglio e sull'opera del Segretariato della Società delle Nazioni. Ha parlato per primo il rappresentante dell'India, Rameeswani Ayyar, trattando genericamente delle relazioni tra -l'India e la S. d. N. e degli ideali di questa. Prese poi la parola il rappresentante della Persia, S. E. Mohamined Khan Fauroughi, trattando anch'egli delle relazioni tra il suo paese e la S. d. N.; poi sali alla tribuna il delegalo e ministro degli Affari Esteri olandese, che ha prò nunciato il discorso che già conoscete. La seduta venne tolta alle ore 19,30. MARIO BASSI rtUsfoKcUpsKGmbdfviqacturdnlz

Luoghi citati: Ginevra, India, Italia, Persia, Roma