Conoscere la Terra

Conoscere la Terra Conoscere la Terra Milleduecento geografi a Congresso li Duca delle Puglie e l'on. Federzoni alla seduta inaugurale Milano. 6 sera. • tn X Concesso geografico Italiano ^Il a o , i d n . i e e e i n stato inaugurato stamane nel palazzo dell'Università commerciale Bocconi. in questa sede è stata anche disposta la Mostra della produzione geografica, per la quale gli ultimi lavori sono durati fino a tarda ora della notte scorsa. La perfetta organizzazione del convegno ha permesso ai seicento e più congressisti, venuti d'ogni parte d'Italia, di orientarsi subito: a tutti era pervenuto un opuscolo-programma contenente un capitolo di » informazioni pratiche»; nei locali semisotterranei dell'edificio è stato impiantato un ufficio postale e telegrafico con un casellario per la distribuzione della corrispondenza e una mensa con colazioni e pranzi a prezzo fisso e alla carta, nonché uno spaccio di bevande. Autorità e uomini di scienza Prima della cerimonia inaugurale si ha una riunione preparatoria, che si svolge poco dopo le nove. 11 presidente del Comitato ordinatore, sen. generale Cario Porro, dopo un saluto agli intervenuti, riassume brevemente il lavoro svolto e invita a procedere alla nomina delle cariche. Il generale on. Vacchelli, presidente del Comitato geografico nazionale, propone che il gen. Porro venga eletto per acclamazione presidente del Congresso; e la sua proposta è accolta con calorosi applausi. Il gen. Porro procede quindi ai completamento dell'Ufficio di Presidenza, chiamandovi a far parte 1 suoi collaboratori del Comitato ordinatore, e cioè il vice-presidente gr. uff. Carlo Tartarini e il segretario dott. Luigi Rusca, organizzatore esperto e preciso. L'altra carica di vice-presidente viene assegnata al prof. Cosimo Bertacchl. Mentre si svolgono questi preliminari affluiscono le autorità, gli invitati e i congressisti che provengono da ogni provincia d'Italia e sono per la maggior parte professori, rappresentanti di enti pubblici, ufficiali, ecc. Numerosissime, sono le adesioni telegrafiche pervenute, tra le quali quelle del Conte di Torino, del Duca di Bergamo, del principe Lanza di Scalea, presidente della Reale Società Geografica, del gen. Montuori, del generale Montanari, comandante d'Armata, dell'on. Dino Alfieri. Poco dopo le dieci arriva in automobile il ministro dell* Colonie on. Federzoni, giunto poco prima col diretto di Roma. Alla stazione il Ministro è stato ricevuto dal prefetto, dal podestà on. Belloni, dal gen. Porro, da Corrado Zoli, dai gen. Vacchelli, dal prof. Bognetti presidente del Touring Club, dal comm. Giglio del Ministero degli Esteri, dal dott. Rusca segretario del Congresso e dal gr. uff. Pizzagalll segretario del Comune. Il Duca delle Puglie agli studenti caduti SI attende ora il Duca delle Puglie che rappresenta il Re all'apertura del Congresso. Fra l'altre autorità sono anche l'on. De Capitani d'Arzago, delegato ufficialmente a rappresentare l'on. Casertano presidente della Camera dei deputati, il gr. uff. Raimondi primo presidente della Corte d'Appello di Milano, il comm. Cristiani procuratore generale del Re, il gr. uff. Sileno Fabbri, commissario straordinario per la Provincia di Milano, il comm. prof. Ferrucoio 3olch.ini, rettore dell'Università. Bocconi, il sen. Baldo Rossi, retto re della R. Università di Milano, il prof. Ottorino Rossi, rettore della R. Università dì Pavia, il prof. comm. Truffi, regio provveditore agli studi, 11 comm. Brogi, i vice podestà di Milano on. Torusio e gr. uff. Morgagni, Alberto Pirelli, l'ing. on. Motta, il principe Giberto Borromeo, il sen. Bocconi, il sen. Salmoiiraghi. l'ing. Tartarini, commissario per la Camera di Commercio, il comm. Berzolari, presidente del R. Istituto Lombardo di scienze e Lettere, il gr. uff. Carminati, presidente della Società di geografia commerciale, l'ingegnere Agosta, per il presidente del Club Alpino Italiano. Il Duca delle Puglie, accompagnato dall'ufficiale addetto capitano Bosio e dal segretario del congresso dott. Luigi Rusca, giunge alle 10,15 ed è ricevuto ai piedi dello scalone dal presidente gen. Porro che ha intorno a sè i presidenti delle cinque sezioni del Congresso: prof. Emilio Bianchi, prof. Cario Lagomaggiore, on. avv. Antonio Baslini, conte Cario Caccia Domlnionl e prof. Cosimo Bertacchl. Avvenute le presentazioni il Principe entra nell'aula magna; lo accoglie una calorosa dimostrazione di omaggio e di simpatia. Prima di entrare nella sala, il Duca delle Puglie aveva sostato dinanzi alla lapide degli studenti della Bocconi caduti in guerra, deponendovi una corona; un'altra corona d'omaggio era stata collocata a cura del Comitato del Congresso, e mazzi di fiori erano stati posti dinanzi ai ritratti di BertareUi, di Marinelli e di Frescura. Il discorso del Ministro SI inizia subito la cerimonia inaugurale con un discorso del podestà on. Belloni che reca il saluto di Milano all'Augusto Ospite, all'on. Federzoni, alle autorità e ai congressisti. Il discorso è coronato da un fervido applauso, che si ripete all'indirizzo del comandante Giovanni Roncaglio, incaricato dal Governatore di Roma dì portare al Congresso il saluto della Capitale. Accolto da una festosa e unanime acclamazione sorge quindi a parlare il ministro delle Colonie on. Federzoni, il quale pronunzia 11 seguente discorso: _ n Governo esprime a mio mezzo l'augurio di risultati copiosi e proficui per questo Congresso. L'augurio è anzi certezza, di cui danno ragione la grande autorità degli eminenti uomini che 11 Congresso hanno preparato la chiara fama del cultori delle discipline geografiche qui convenuti, l'importanza di non pochi fra 1 temi proposti alla discussione; e più che tutto, vorrei dire, la particolare novissima attenzione con cui lo spìrito pubblico Italiano mostra di interessarsi a questo avvenimento. L'ignoranza quasi programmatica della geografia è stata fino a ieri una vergogna del nostro Paese, vergogna che molti credevano di poter ostentare come una specie di trascurali za elegante, ma che ha influito sinistramente più di una volta sulle sorti dello Stato, determinando una deplorevole incomprensione di vitali problemi In terni ed esterni, politici, militari ed economici. Notava argutamente Alfredo Oriani essere la geografia la metà della storia, cosi come il fondo è di solito la metà del quadro. 11 Governo fascista pensa, pertanto, che il risveglio di tutte le migliori energie nazionali, potenziate dal prodigioso Impulso del Capo, debba provocare il sorgere di una coscienza geografica la quale finora mancava all'Italla. « La curiosità delle questioni geografiche > « Il Governo ha fatto e tara sempre più quanto sarà In esso per miglio rare la cultura geografica del Paese, ma la passione degli studi geografici, la curiosità delle questioni geografiche, la volontà 'del progresso della scienza geografica Italiana, non la pò- oItcvddvtglrtdptadtdPveisfiegvpvslstgTvgdlmsscsggmdcdCgbqtzolG1t1toIencspgdsCrCupl • tete creare e diffondere che voi. o ai- ^^^^^tSSl^ Istituti e del Sodalizi che. varll di o l o l i e l o e i o o r . l . . 1 o re l , . , a l o e . o l e . a i a l i , . o , , o l e e e o o e ae , i e oo soooe e eao e n d la o l e o l a e o e, i, aa ò- 3 origine e di fini speciali, lavorano la Italia per questo nostro' connine intento, mirabilmente integrandosi a vicenda, in una utile convergenza cu vita. Faustissimo auspicio per 1 esito del Congresso è la presenza augusta di un Principe esemplarmente colto e valoroso, che alla profonda posiziono teorica dei problemi geografici ha aggiunto l'esperienza diretta delle molta lontane terre visitate ed osservate durante lunghi viaggi. Venuto per breva tempo in Patria dall'ultimo marg'ns della nostra occupazione tripolltana per compiere un corso di studi militari, ha consentito ad onorare questa adunanza con una sua comunicazione di argomento africano, prima di 'ri* tornare alla remota Mlsda per ripjren* dervi II comando dei suol meharlstL Prego S. A. R. il Duca delle Pugile di volere accoglierò il nostro rispettoso e fervido ringraziamento. . « Milano, possente cuore della vita intellettuale e produttiva d'Italia, si sempre felicemente contemperare la fedeltà generosa ai più alti ideali con il soddisfacimento intelligente delia esigenze pratiche. Da questa meravigliosa fucina di energie costruttrici venga dunque la saggia ispirazione per l'indirizzo dei nostri dibattiti, m* venga soprattutto dal patriottismo costante, illuminato ed operoso di Milano italiana e fascista. Con questi sentimenti mi onoro di dichiarare aper* to in nome di S. M. il Re il X Co* gresso Geografico Nazionale ». Tre anni di lavoro del Comitato nazionale fi breve discorso del Ministro è vivamente applaudito. Si alza quindi il gen. on. Nicola Vacchelli, presidente del Comi-tato geografico nazionale ita* liano, il quale dopo aver ricordato come la sede dell'attuale Congresso slat stata stabilita a Genova, nel 1924. in seguito ad un invito dell'aliora sinda* co sen. Mangiagalli e dopo aver riassunto la funzione della scienza geo* grafica, rivolge un saluto a Milano, geniale a operosa. L'oratore commemora brevemente le scomparse figura di L. V. Bertarelll e di Giuseppe Bicchieri ; rammenta il valido contributo del Touring all'organizzazione del Congresso e fa omaggio al valore del gen. Porro e del sudi più vicini colla* boratori. Il gen. Vacchelli riepiloga' quindi l'attività, svolta nell'ultimo triennio, dal Comitato geografico nazionale Italiano, citando le numerose opere venute in luce, e accenna al col* legamento del Comitato con l'unlona Geografica Internazionale, collegamen* 10 avvenuto attraverso il Congresso internazionale del Cairo nell'aprile del 1925. durante il quale venne distribuì* ta in bozza preliminare la memoria dt occasione intitolata: « L'opera degli Italiani per la conoscenza dell'Egitto e per il suo risorgimento civile ed eco* nomico ». L'oratore conclude annunciando che il fondo per una borsa di studio, intitolata ad Olinto Marinelli* presso l'Università di Firenze, rag* giunge già la cifra di 40.000 lire e ad* ditando l'importanza che avrà 11 pros* simo Congresso internazionale di geo» grafia, indetto per il luglio del 1928 al Cambridge. Che cosa significa la < Crociata prò geografia Dopo il gen. Vacchelli sorge a parlai» re il presidente del Congresso, gen. Carlo Porro, che rivolge innanzi tutto* un devoto ringraziamento al Re, aitai patrono del Congresso, e al Capo del Governo, presidente del Comitato d'onore, ed enumera le benemerenze di quanti hanno contribuito ali'organlz* zazione del consesso, la cui riuscita 8 già assicurata dal numero degli tscrtt* ti, oltre 1200, cifra non mai toccata tri alcuno dei precedenti Congressi.. Passando quindi ad esporre e ad illustra* re il programma del Congresso, l'ora* tare rileva che esso vuol essere una! « Crociata prò Geografia », crociata bandita per combattere l'Ignoranza geografica che. fatte le debite eccezioni, è generale nel nostro Paese, e noni solo nel popolo, ma anche nelle classi colte, anche nelle stesse classi dirigan* ti. La Crociata prò geografia deva quindi avere per obbiettivo la diffusione della coltura e delle conoscenza geografiche nel nostro Paese, In quella" larga misura che è richiesta dalla necessità di ben prepararlo ai suoi immancabili, alti destini. U gen. Porro si diffonde quindi adi illustrare 1 due prlnclpll cui s'Ispira! questa crociata, e cioè la necessità a la universalità della geografia: e dimostra come il diffondersi di questi principil ha provocato, In questi ultimi tempi, una evoluzione nell'indirizzo degli studi geogràfici, accostandoli più che non fosse per il passatoi alle necessità e alle realtà della vita. Egli osserva che il nuovo indirizzo trovò caldi fautori fra 1 nostri geografi che ricordavano le idee di alcuni nostri filosofi ed economisti, quali Mei* chiome Gioia e Gian Domenico Rolli agno si e gli insegnamenti di alcuni eminenti geografi italiani come Carlo Cattaneo, Cesare Correnti, Cristoforo Negri, Bartolomeo Malfatti, ed altri, che avevano considerato come oggetto) precipuo della geografia, non la Terra per se stessa, ma la Terra nelle sua relazioni con l'uomo. il gen. Porro rileva che il momento storico attuale del nostro Paese, « a 11 momento delle realizzazioni » pee volere ed opera di un Governo forta che. sorto a valorizzare la gloria della nostre armi, attacca con audace energia tutti 1 problemi della vita del Paese : e passa a lumeggiare l'ambiente della sede del Congresso, cioè lai città di Milano, che è quello di una; dei più dinamici centri del movimenta realizzatore nazionale. Dopo avere rapidamente tratteggiata) le condizioni topografiche particolari dì cui Milano è favorita e spiegato) come il rigoglioso sviluppo della metropoli sia dovuto anche alle qualità' caratteristiche del suo popolo, nel quale eminenti geografi d'ogni paese vedono riassunto il genio pratico del romani e la solidità longobarda, il gallico ardimento e la genialità italiana, U generale Porro, rammenta che Milano fu già nell'antichità un grande centro, donde la civiltà romana si diffuse nella Gallia transpadana e nel Basso impero. Ebbe nel .Medio Evo periodi di grande prosperità economica, nel auall le industrie della lana, dell* seta e delle armi acquistarono fama europea e nei quali Milano fu uno dal principali centri finanziari d'Europa. Avviandosi alla conclusione del suo discorso, l'oratore accenna miovamen* te alla funzione dell'attuale Congresso, che è aperto al grande pubblico « nel quale, pur non trascurando le questioni di geografia fisica, viene data la prevalenza alle questioni di geografia politica, sociale, economica, colonia» le, ecc.: ossia alle questioni di quella geografia, viva e vitale che metta in evidenza tutte le energie di un paese. Egli termina, a plauditissimo, augurandosi che con la collaborazione di tutti gli uomini di buona volontà,. 11 Congresso raggiunga II suo scopo principale, quello cioè di promuovere la diffusione della cultura e delle conoscenze geografiche noi nostro paese, che sono una delle basi ntoessarie al suo glorioso avvenire. Finita cosi la cerimonia dì UatgtfTazione del Congresso, il Principe, l'on. Federzoni e le autorità passano quindi ad Inaugurare la Mostra «Iella produzione geografica.