Il quarto potere al Consiglio ginevrino

Il quarto potere al Consiglio ginevrino Il quarto potere al Consiglio ginevrino La chiamata di Vandervelde a Bruxelles (DAL NOSTRO INVIATO) Ginevra, 2 notte. Il Consiglio della Società delle Nazioni si è riunito stamane nuovamente in seduta privata, alle 10,30, e ha affrontato alcune questioni di ordine interno, per cui era relatore il rappresentante della Romania, Titulesco. Quindi alle 11 si è riunito in seduta pubblica. Il seggio di Vandervelde occupato dal sostituto Si nota che il rappresentante del Belgio, De Brouckère, oggi sostituisce Vandervelde, il quale è partito improvvisamente ieri sera per Bruxelles. Si motiva questa partenza con il fatto che il ministro degli Esteri belga doveva trovarsi oggi a Bruxelles per partecipare a un Consiglio'dei ministri che deve trattare di una serie di questioni importanti, e particolarmente di quelle che si riconnettono alla inchiesta sui franchi tiratori. Ma questa pare anche una ragione insufficiente a giustificare il lungo viaggio e viene fatto di supporre piuttosto che Vandervelde, dopo le vicende della seduta privata di ieri, con cui il Consiglio inaugurò i lavori della sua 46.a sessione, e in cui si manifestò l'agguerrita presa di posizione che vi dicevo per parte delia Germania, e dopo anche il Lungo colloquio che si è svolto ieri nel pomeriggio tra lui e Chamberlain ed intorno al quale assolutamente nulla è dato sapere, abbia creduto opportuno avere a Parigi, andando a Bruxelles o tornandone, un colloquio con Briand in precedenza della venuta di questi a Ginevra, o fors'anche il colloquio era stato concordato in precedenza e verterebbe su qualche particolarità non trascurabile del progetto di diminuzione degli effettivi interalleati in Renahia; o fors'anche si tratta d: argomenti che noi non supponiamo... Re Ferdinando - Danzica All'apertura delia seduta, il presi-1etite villegas ha presentato le condoglianze del Consiglio e oroprie al rappresentante della Romania per la morte di Re Ferdinando, ricordando opportunamente che il defunto Sovrano fu già a visitare la sede della Società delle Nazioni e pronunciò, in questa stessa sala, un discorso che dimostrava il suo interessamento personale e quello del suo Governo e del suo paese per l'istituto della pace e della collaborazione internazionale. — ... Pi cui noi — dice Villegas — ci onoriamo di servire la causa... Il rappresentante della Romania, Titulesco, ringrazia e ricorda: « Ho il triste privilegio di essere l'ultimo ministro che ha prestato giuramento a Re Ferdinando, 14 giorni prima della sua morte, e posso dichiarare che in tale circostanza egli mi parlò lungamente dei nostri lavori... ». Il Consiglio passa quindi a una delle questioni relative a Danzica, e cioè esamina la richiesta del Senato della città libera di poter mo (liticare il programma dell'impiego del prestito contratto nel 1925 dal Municipio della città sotto gli atispici della Società delle Nazioni. Il presidente del Senato della città libera, dottor Sahm, è invitato al tavolo del Consiglio e ci resta il tempo che basta per sentire leggere ed approvare la relazione Villegas sull'argomento, che conclude proponendo che il Consiglio, prima di deliberare, rinvii la questione all'esame del Comitato finanziario. E cosi si delibera. Il dottor Sahm saluta correttamente con un inchino il Consiglio, e se ne va contento. La Conferenza della stampa Dopo di che, il rappresentante del Belgio, De Brouckère, in sostituto ne di Vandervelde, legge la relazio ne di questi sulla conferenza dei periti della stampa. Constata che le deliberazioni della conferenza com prendono una vasta parte del domi nio tecnico della stampa e testimo niano dello sforzo compiuto dalla conferenza per determinare, con tutta chiarezza e precisione, i problemi che interessano le Agenzie, i giornali e i giornalisti. Il relatore propone, fra queste deliberazioni, di distinguere due categorie. La prima comprenderebbe tutte le deliberazioni che hanno rapporto con le lariffe, i telegrammi, le migliori comunicazioni, la spedizione dei giornali, le tessere per i giornalisti. La seconda categoria, che com prenderebbe le deliberazioni relative alla protezione delle informazioni di stampa e alla maggior parte di quelle circa le facilitazioni professionali per 1 giornalisti, come pure 5Jqnelle relative alla censura in tem¬ po di pace, richiederebbe una azione del Consiglio presso i diversi Governi. Inoltre, la Conferenza ha votato una deliberazione speciale sulla « periodicità delle Conferenze dei periti della stampa ». E a questo proposito il relatore, concludendo, propone che il Consiglio comunichi all'Assemblea 1 deliberati della Con ferenza, invitandola a iscrivere nel bilancio dell'organizzazione delle Comunirazion'' e del Trancilo ì crediti supplementari necessari agli studi ed ai lavori che i deliberati stessi comportano. Dopo letta la relazione di Vandervelde, De Brouckère aggiunge di suo qualche parola, esaltando l'importanza dei lavori e i deliberati della Conferenza della stampa. Lord Burnham, già presidente della Con* ferenza stessa è invitato al tavolo consigliare e riceve le congratulazioni del Consiglio per l'opera sua. Egli prende la parola per ringraziarlo e dopo avere detto che è la prima volta questa che la stampa è entrata nella Società delle Nazioni non per la porta di servizio ma per il portone d'onore, espone succintamente le conclusioni dei lavori della Conferenza, e insiste sulla universalità della' composizione di essa e sulla portata tanto politica quanto morale dei dibattiti. Un discorso di Siresemann Stresemann, prendendo la parola, afferma che la Società delle Nazioni può essere lieta della propria iniziativa di convocare la Conferen za della stampa, e dice: i... Io prego il Consiglio di voler de liberare di dare un seguito ampio auamo possibile alle deliberazioni di questa Conferenza. Tengo soprattutto a far rilevare che il preambolo che precisa il testo delle deliberazioni costituisce In qualche guisa una dichiarazione solenne dei diritti fondamentali della stampa. Noi uomini politici conosciamo l'importanza e l'influenza della stampa, che ha per iscopo di completare — per un certo riguardo — i nostri lavori Essa può contribuire alla pacificazione del mondo, ma può anche produrre il risultato contrarto. Tuttavia lo considero di buon augurio il fatto di vedere la stampa collaborare con ia Società delle Nazioni. E desidero anche avanzare qualche osservazione circa le condizioni in cui ouesta Conferenza ha lavorato. I rappresentanti della stampa hanno potuto fare di persona l'esperienza che non è sempre facile di ottenere l'unanimità su una deliberazione quando i dele gatl appartengono a un gran numero di paesi, e hanno potuto rendersi anche conto che un compromesso non costituisce sempre un indice di debolezza, ma può, al contrario, facilitare - in vasta misura - le relazioni. Io spero che l'esperienza fatta dai rappresentanti della stampa nel corso di ouesta Conferenza avrà la sua ripercussione nella loro collaborazione con la Società delle Nazioni >. Quest'ultima arguta osservazione di Stresemann, che si indirizza evidentemente soprattutto a una parte della stampa tedesca e alla corrispondente parte della stampa tran cese quando appuntano i loro strali più velenosi contro la politica, per esse eccessivamente accomodante, di compromessi che i ministri degli Esteri dei rispettivi due paesi — Stresemann appunto e Briand ' — esplicano nei loro incontri e per cui toccò ad entrambi l'anno passato l'onore del Premio Nobel; quest'ul tima osservazione dunque del ministro degli Esteri tedesco, suscita, in sieme con l'ilarità, gli applausi del Consiglio. Il « disarmo morale » Paul Boncour si associa alle os servazioni dei dottor Stresemann ri levando che l'aggiornamento delle sanie di una parte delle deliberazio ni della Conferenza della stampa (censura in tempo di pace, propagazione di notizie tendenziose, ecc.) si giustifica pienamente con la necessità di ulteriori studi. Secondo il rappresentante della Francia, queste deliberazioni rientrano completamente nel quadro delle attribuzioni del Comitato del Consiglio incaricato di studiare la questione del la sicurezza. Indi Chamberlain ha ricordato che la Conferenza, coal ben riuscita, è nata da una deliberazione dell'Assemblea presa per iniziativa del rappresentante del Cile. Egli crede che la applicazione delle delibera zioni della Conferenza possa dare risul*nt! importane per l'avvenire Il ministro ha sottolineato special mente l'importanza delle delibera zioni riguardanti il « Disarmo morale », affermando che in questo campo della pacificazione universale la siaiupa non solo può diventare la migliore collaboratrice dei governanti, ma che. l'infladGsa della sua opera supera persino quella degli stessi uomini politici. Infine De Brouckère, rappresen (andò il relatore Vandervelde, di chiara chi l'Assemblea dovrà occu parsi di questa questione e che essa potrà anche presentare dei suggerimenti, e soggiunge che il Segretariato presenterà una relazione per la prossima sessione del Consiglio. Chiusa la discussione sui risultati della Conferenza della stampa e sul seguito che convenga dare ad essa, il Consiglio approva ancora: la relazione del dottor Stresemann riguardo ai lavori del Comitato Economico per ciò che concerne le tariffe e i trattati di commercio e per ciò che concerne l'unificazione della nomenclatura doganale; la .relazione di Paul Boncour riguardo ai lavori della Commissione della cooperazione intellettuale. E la seduta è tolta che è già il tocco suonato, e rinviata a domattina alle dieci e mezzo. MARIO BASSI.