Il Premio Nobel 1927

Il Premio Nobel 1927 Il Premio Nobel 1927 e 7 i a e e e a i a i a 0 i , l e i e a a a «Si sussurra il nome d'una italiana» STOCCOLMA, settembre. Nel migliori circoli letterari e scie». tifici svedesi si è già cominciato a parlare delle assegnazioni dei varif premi Nobel per l'anno 1927. Comn Sempre, è il premio della letteratura che Interessa maggiormente — chinili ca. fisica e medicina non è pane pe» tutti. Chi avrà 11 premio letterario per quest'anno? Uno svedese? Un tedesco, un inglese, un francese? Sembra dì no. Si sussurra invece con ostinazione il nome di un italiano, o per essere più precisi il nome di una italiana Chi? Oh no, sarebbe troppa indiscrezione e guasterebbe la testa di dlcem< bre. Il fatto però mi ha dato l'idea di fare una piccola descrizione della fon dazione Nobel, della sua origine e deli la sua storia; Nel testamento che il dottor Alfredo Bernardo Nobel, un anno prima della sua morte (18U6), scriveva con proprie pugno è stato disposto che • gli lnte» ressi sul capitale saranno suddivisi tra coloro che durante l'annata abbiano fatto K maggior bene per l'urnanità ». Si legge inoltre : € E' mia assoluta volontà che io nazionalità non deve avere alcuna influenza sulla dh stribuzione di questo premio. Solo il più degno, il più meritevole devo aver, lo, sia scandinavo o no ». La prima distribuzione aveva luogo nel 1901. I premiati erano tre tedeschi, prof. Rtintgen che poi ha dato il suo tome ai famosi raggi (fisica), prof. V'an't Hoff (chimica; e prof. Marburg (•medicina) e ui- francese. Il poeta Stilly Prudhomme che ebbe 11 premio della letteratura. Di quest'ultima scelia non furono contenti gli studenti e ia gioventù svedesi, che inviarono un indirizzo a Leone Toistot, nel quale si dictiiarava ch'egli invece era il pio degno e il più meritevole. Malgrado questa manifestazione, Tolstol non eb. be però mal il premio Nobel; come neanche l'ebbe li grande norvegese lbsen. Ad Oslo veniva; nello stesso tempo, assegnato 11 premio della pace che toccava al fondatore della Croce Rossa, Henri Dunaut. Ci si domanderà perchè la Norvegia assegni uno del premi Nobel. La ragione è che quando Nobel faceva il suo testamento, Svezia e Norvegia erano unite. Poi venne la separazione '1905), ma 11 diritto di assegnare il premio della pace rimase ad Oslo. 1 premi vengono cosi distribuiti: „ la letteratura dall'«Accademia sveóTtf-» se» (referenti sono: per le letterature *' inglese e tedesca il poeta Per Hails- > troem, per le letterature Italiana e i spagnola u redattore Hagberg. per la letteratura francese U dottore Soeder" man e per la letteratura slava ti r-,:" fessore Karigren) ; per la fisica ' chimica dall'» Accademia delle s**- s' ze » svedese: per la medicina dall'» tuto medico-chirurgico» .di Stocco.-»» e per la pace dalla Camera dei del] tati norvegese. Queste Accademie, Isl luti e Camere hanno poi corrtspol denti in tutti gli stati civili, i qua.— i corrispondent- — hanno U diritto di proporre candidati dei rispettivi paesi a volontà La decisione definitiva però spetta naturalmente alle sociela soprammenzionate La fondazione ammonta a SO milioni di corone svedesi (col cambio attuale circa 150 milioni di lire Italiane). I premi variano con le tasse e gli interessi; i hanno finora oscillato tra 114.935 corone svedesi e 150.782 Ouando le assegnazioni sono fatte, vengono informati I premiati telegraficamente. I.a distribuzione viene fatta a Stoccolma, sempre '1 10 dicembre, giorno della morte di Alfredo Nobel, dal Re di Svezia. Oltre che nel denaro il premio consiste in una medaglia artistica di oro. Ogni premiato ha l'obbligo di tenere una conferenza nella sua materia a Stoccolma al più tardi sei mesi dopo 11 10 dicembre; una condizione che però molti sfuggono con scuse più o meno attendibili. Alcuni dei premiati non si sono nemmeno degnati di andare a prendere i premi ; In questo caso, secondo il testamento rl! Nobel, non dovrebbero avere niente, ma i Comitati svedesi non hanno voluto essere troppo severi: hanno Inviato senz'altro medaglia e denari per posta. i ■ I premiati sono finora stati 127. L'egregio signor lettore non sì disturbi a fare il calcolo: 5 per 26 1901-1926. E* inutile, prima di tutto perchè I premi durante gli anni bellici sono stati distribuiti con molta irregolarità, e poi perchè molte volte furono divisi fra due e anche tre II conto dunque non torna. Fatto unico nella storia dei premi Nobel è 11 caso di Madame Curie, la sola che sia stata premiata due volte. Infatti, insieme a suo marito' Pierre, riceveva nel -1903 il premio per la fisica, mentre nel 1911 ebbe ''intiero premio per la chimica. Il più vecchio fra 1 premiati fu 11 Mommsen, che aveva compiuto 85 anni quando gli fu assegnalo il premio letterario del 1902. 11 .più giovane fu Invece ti fisico Inglese Bragg Iunior, che aveva appena 25 anni quando potè dividere il premio con suo nadra. II seguente elenco mostra chiaramente come sono stati divisi i premi tra i vari! paesi: Germania. 28: Francia, 21; Inghilterra. 15: Svezia. 9; Svizzera. 8: Stati Uniti. 7: Danimarca. 6; Paesi bussi. 6: Belgio. 5: Austria, 5; Italia. 4; Norvegia. 4- Spagna. 3: Canada. 2: Polonia. 2: India. 1; Russia, 1. DI solito I premiati sono — cosa naturalissima — molto contenti ,1'essere stati prescelti Prima di lui In nel trrande onore e pof (può riarsi che qualche volta l'ordine sia invertito) . 150 mila corone, cioè 750 mila lire italiane, non son mica ria disvezzare Per molti vuol dire possibilità di continuare i propri lavori e 1 propri esperimenti per 11 bene dell'umanità, per altri una vecchiaia tranquilla ed indipendente. C'è però stata una sola eccezione': l'originale umorista inglese Bernhard Shaw. che ha avuto l'ultimo premio letterario Quando gH giunse il telegramma che lo informava della assegnazione disse: «Ma sono diventati matti a Stoccolma! Una volta, quando ancora scrivevo dei bel libri e quando ero povero ed avevo bisogno di denari,'allora non han pensato a me; ora che non faccio più niente e che 6ono ricco, ora mi danno il premio Nobel. Cosa vogliono che io faccia con quelle 150 mila corone? Io non le voglio». Poi, ma molto dopo, si rassegnò ad accettare. Per fare un piacere all'Accademia svedese, ha detto: • Per mio conto giuro che non farò tante storie... se... Eh? come? Dopo tutto, non si sa mai Gabriele d'Annunzio. Leone Tols-ol, Enrico lbsen Angusto Strindberg che tutti l'avrebbero ben meritato non l'ebbero. Posso averlo benissimo don* que to„. », i il, NIL8SON.