L'aeroplano alla principessa sperduto nella nebbia

L'aeroplano alla principessa sperduto nella nebbia L'aeroplano alla principessa sperduto nella nebbia I/ombra di Nungesser e Coli scenie sali ansietà dei londinesi Nuove ali nel firmamento oceanico Londra, 1, notte. Da varie ore l'Inghilterra, sperimenta batticuori analoghi a quelli che turbarono la Francia una giornata c mezza dopo la partenza di S'ungesscr e Coli. La traiettoria lungo la quale si lanciava ieri mattina il monoplano San Raffaele era, su per giù, la stessa per il cui tramite i volatori francesi avevano tentato di allacciare aviatoriamente il vecchio'e il nuovo mondo, da. Oliente ad occidente. Quando Sungesser e Coli non diedero notizie di sè dopo più di trenta ore di supposta navigazione, la Francia piombò In un'ansietà che purtroppo nessun ragguaglio successivo riuscì a dissipare. Un'ansietà poco dissimile sta ora diffondendosi attraverso l'Inghilterra. Programma massimo e minimo L'intrepida équipe del San Raffaele, composta dei piloti capitano Hamilton e colonnello Minchin e della principessa Loewenstein quale passeggera, si trova ormai nel regno dell'incognito da quasi 35 ore. SI ricorderà che il monoplano salpò dall'aerodromo di Vpavon, nell'Inghilterra occidentale, ieri mattina alle 7,30. Il suo programma massimo era di volare difilato a Ottawa, capitale del Canada, il che avrebbe implicato un volo senza scalo di 3250 miglia. Il programma minimo era di raggiungere almeno le coste di Terranova all'ovest di San Giovanni c di farvi una tappa per ripartirne al più presto possibile verso la capitale canadese. Entrambi i programmi includevano il proposito di governare in ogni caso verso le coste di Terranova, the sono considerate il miglior punto di accesso al continente americano per i velivoli in arrivo dall'Europa. In ogni easo, dunque, gli osservatori delle coste di Terranova avrebbero dovuto avvistare il San Raffaele — oppure udirne il motore — entro uno spazio di tempo abbastanza calcolabile se la traversata non avesse sofferto infortuni. U calcolo del tempo è presto fatto. Il San Raffaele è salpato da Vpavon alle 7,30 di ieri, fu visto per l'ultima volta al di sopra delle coste occidentali dell'Irlanda in quel di Galway, ieri a mezzogiorno. L'identificazione dell'apparecchio fu indubitabile. Il gran Fokker avviato verso il nuovo mondo, procedeva Uscio a poco meno di 300 metri di altezza, con una velocità che, ad occhio e croce, era sulle 85 miglia all'ora. Il vento gli spirava in poppa, ma forti banchi di nebbia si stendevano a prua, e l'oceano al largo appari va una miscela ài tetraggine senza linea di demarcazione fra l'acqua e il cielo. Orbene, fra le coste irlandesi di Galway e i più avanzali approdi di Terranova, sull'altra sponda, corrono circa 1900 miglia di distanza. E il San Raffaele, volando in media alle 85 miglia all'ora di cui è capace senza spre co di benzina, avrebbe dovuto raggiungere le coste di Terranova poco più di 24 ore dopo aver lasciato quelle dell'Ir landa. In altri termini, doveva farsi intravvedere o udire a cavaliere del litorale, ai fianchi del porto di San Giovanni, oggi a mezzogiorno, secondo l'ora inglese e italiana, corrisponden le a poco più delle 6 di stamane in America. Invece, in nessun punto delle coste americane c tanto meno lungo quelle di Terranova si è avuta notizia del San Raffaele in mattinata, nè entro le prime ore del pomeriggio. Della benzina per tre ore ancora In questo momento gli orologi della Terranova segnano le 17 mentre quelli di Londra si avvicinano alle 23. Non risulta ancora che il San Raffaele sta stato visto o udito da anima viva. L'apparecchio era partito 40 ore addietro con una scorta di benzina giudicata sufficiente per 43-44 ore di volo. Dato che la sua irreperibilità non costituì sca che un caso fortuito e debba risultare momentanea, le ore di volo che rimarrebbero in questo momento al San Raffaele si ridurrebbero a tre o quattro. Senonchè, ad onta della possibilità che il monoplano- abbia attraversato l'Oceano e stia navigando sulla foresta canadese alla volta di Ottawa senza farsi nè vedere nè sentire, le buone speranze stanno velocemente dileguandosi, qui a Londra. SI teme che il Fokker, nella seconda metà dell'Atlantico, abbia incontralo una serie di tempeste. Si prevedeva che, dopo le prime miglia di voto sull'Oceano, il vento in poppa sa rebbe cessato del tutto e le condizioni atmosferiche si sarebbero fatte ostili Sembra che questa ostilità abbia assunto unr. forma assai più accanita dlgtndlglsdfrdnèpsdmNtmtdltcVapr i a del previsto, così almeno segnalano l bollettini meteorologici americani del giorno. Essi indicano un tempo coperto e piovoso lungo, l'intero litorale canadese, e stabiliscono che fitti banchi di nebbia vengono accumulandosi sulle coste di Terranova, lungo le quali gii abitanti stanno accendendo fasci di legname saturi di petrolio, perchè questi falò improvvisati possano servire da indicatori per il San Raffaele nella foschia che avvolge il mare e la terraferma. L'ipotesi che il San Raffaele sia andato soggetto ad una deviazione di rotta è praticamente esclusa. Gli strumenti di bordo erano perfetti e i due pàoli hanno sempre goduto una fama eccellente di navigatori. Le trepidanze sono di altro genere: si connettono a quei colpi di sorpresa che il caso è sempre pronto ad infliggere alle imprese temerarie. Ma, per ora, nessuno si diffonde sulle tragiche possibilità di vàrio genere che chiunque può immaginare. Una madre in lagrime L'impenetrabile mistero che ingoiò Nungesser e Coli torna alla mente di tutti, ed anche questa volta vi è una madre di aviatore, la signora Hamilton, per la quale l'attesa di notizie si trasforma in una angoscia sempre più disperala. I reporters riferiscono che la madre del giovane capitano Hamilton è accasciatissima, essendosi quasi convinta di aver perduto il figliuolo, Vn parallelo accorante viene stabilito anche fra la possibile scomparsa della principessa Loewenstein nelle soiitu dlnl dell'Atlantico e quella dell'americana miss Doran nella immensità del Pacifico. Anche la signorina Doran navigava in qualità di passeggera sopra un monoplano guidato da due espertissimi piloti I barlumi di speranza Nondimeno sussistono qua e là barlumi di speranza. Essi non trovano molto conforto in una serie di brevi cablogrammi congetturali, oppure fondali manifestamente sul vuoto, che giunsero d'oltre Oceano durante il pomeriggio. Ma un ultimo dispaccio pervenuto or ora da Ottawa incoraggia qualche buona speranza, riparlando che un funzionario della ferrovia sul fiume Pigon, presso Quebec, avvistava oggi alle 14,30 un aeroplano in corsa verso la capitale. L'ora corrispondeva alle 17,30 ih Inghilterra. Il dispaccio soggiunge però che V identità della macchina non potè essere stabilita con certezza e di riflesso indica che se l'apparecchio in parola fosse stato realmente il San Raffaele e tutto fosse stato in regola a bordo, l'arrivo a Ottawa sarebbe stato annunziato senz'altro un paio di ore dopo, e cioè, qui a Londra, più di tre ore fa. Invece, ogni annunzia positiva contìnua a mancare. Naturalmente, la supposizione che Minchin e Hamilton siano stati forzali a scendere in mare non implica necessariamente che l'equipe del san Raffaele sia andata perduta. Si ricorda a questo proposito che l'aviatore HawIcer, nel 1919. tentando la traversata dall'America all'Inghilterra constatò adun tratto che il funzionamento del suo]motore era quasi agli sgoccioli. Allora fece il possibile per calare nell'Ocea-ìno in vicinanza di una nave che era alle viste. Egli riuscì nell'intento. Fuìpreslo ripescato e sì salvò. Pareva che nei riguardi ■ della forza motriceìil San Raffaele si trovasse meglio do-\tato dei suql vredecessori nelle grandi lmvarr'~~^ . lieo, possedendo — a\ - - . motore — una cop¬ pia -a ■■■'<& •?•-• •••eUi, uno dei quali ul JRS ' ■ 'lte Poi'-'to sopperi¬ re i ,<ftfjtj§- j dell'altro. E' invece dàla uri mMnnEda:u ut mi 1 « nenie alla versione itali autorevoli, che i un, solo motore. vie di Levine .■/! questo dramma ••.a rimane naturai. I i \Vrimo da London nell'Ontario a Lon]dra in Inghilterra; il secondo da Windsor, pure nell'Ontario, a Windsor ìsul Tamigi. Entrambi gli apparecchi, uno dei quali aveva fatto l'altro ieri ìuna partenza che lo costrinse a rien trarc poche ore dopo, sono definitivaìmenle partiti stamane. Quello in volo \ mente il signor Levine, che aspetta qui a Londra l'esito definitivo della impresa per decidere sul da farsi. Il Miss Columbia può dirsi sotto pressione nell'aerodromo di cranwell. il Ministero dell'Aviazione ha accordalo tut-. ti i permessi necessari per lasciarlo volare, da un momento all'altro in qualsiasi direzione. Levine si è ora sbarazzato anche della sua fiduciosa signpra, e della sua graziosa bimba. E' corso ooaì a imbarcare a Plymouth per New York. Il transatlantico, per disgrazia, tardò un momento a partire e Levine perdette il direttissimo con cui progettava dì tornare a Londra sull'istante. Poco male! Egli ordinò un treno speciale, con cui raggiunse a tutto vapore la metropoli, dove i reporters si strinsero attorno a lui, per tuffarsi di nuovo nella sua inesauribile parlantina. « / ragguagli meteorologici sono molto cattivi — ha ' detta Levine —, ma bisogna perseverare nella speranza che Minchin e Hamilton con l'ammirevole principessa giungano ' alla mèta. Io aspetto. Avrei voglia-ài spiccare il volo verso gli Stati- uniti subito domattina se la notte non portasse l'annunzio dell'arrivo dei miei competitori al Canada Ma temo che in ogni caso dovrà rinviare la partenza. Milioni di tonnellate di fitta nebbia pesano sulle coste del nuovo mondo ed è meglio attendere che si dissipino. Vorrei che Minchia e Hamilton risultassero vincitori in questa gara, e allora adopererei per il Miss Columbia un altro piano, che per ora non vi posso precisare. Vi dirò però che intendo rivendicare alla- mia macchina il record mondiali del volo di durala. Probabilmente, prenderò la via dell'est sopra un tragitto di 4000 miglia per coprire il quale occorreranno 60 ore, mentre il Miss Columbia può tener l'aria per ben 75 ore. Adesso sono alle prese con un diluvio di lettere che mi giungono da ogni parte. Una quantità di persone, anche del bel sessa, si dichiarano pronte ad accompagnarmi sul Miss Columbia per qualsiasi destinazione. E mi arrivano delle mascottes di tutti ì generi ». Sui fattori meteorologici per la traversata dell'Atlantico dal nord, il corrispondente del Daily Telegrap'h parafrasa un comunicato odierno dell'istituto navale degli stati Onlll. il documento mette in rilievo gli enormi rischi che le traversate da Levante debbono affrontare. Gli esperti deWistiluto navale fra l'altro aggiungono -. . li tempo che Nungesser e Coli incontrarono sull'Oceano fu molto cattivo, ma è assodato documentariamente che la giornata da loro scelta per il grande tentativo fu la più propizia che si fosse verificata nel corso dì dieci anni ». L'istituto navale dimostra quanto più agevole sia la rotta da ponente a oriente. Il rapporto seguita bene augurando per le due traversate in questo senso iniziatesi oggi stesso in due punti del Canada. Due nuove traversate dall'America all'Europa Si ricorda che due apparecchi canadesi si apprestavano da qualche tempo a tentare due voli successivi; il e . da una Londra all'altra è il monoplano a nome Sir John Carling, pilotalo dal capitano Tullg e dal lenente Medealf. Esso partiva a volo alle 5,44 dtrigendosi verso il Capo Grace, in Terranova, dove avrebbe fatto sosta per rifornirsi di combustibile, il tragitto progettalo è di 3742 miglia e tra ali scopi dell'impresa figura un vistoso premio offerto dalla ditta Carlino, produttrice di birra. La seconda partenza è avvenuta a Windsor nell'Ontario verso le 8. L'apparecchio, diretto alla vecchia cittadina omonima presso Lon.-