Su quali prove furono condannati gli accusati dell'assassinio del cassiere

Su quali prove furono condannati gli accusati dell'assassinio del cassiere Cinque anni dopo il delitto di Tortona Su quali prove furono condannati gli accusati dell'assassinio del cassiere gli accusatinsieme col delitto di Mede è ritornato In primo piano nel fosco cruadro anche il sinistro e sanguinoso episodio .li Tortona, che poteva ritenersi, col giudizio definitivo, già passato agli archivi. Intendiamo parlare dell'ucci jnn ri , rtBna Ranca Aerino¬ IS10n,e aet cassiere delia Banca Agncoila di Tortona Achille Casalegno. Non ! staremo a ricordarne i particolari; ;rammenteremo soltanto che quali au- tori e complici nel delitto furono arreI . ,, . , ... „ „ .... , . sUtt e deferiti alla Corte d Assise tali : Pasauale Leggero, Attilio Carrega, Sil|vio Comallo e Sante Pollastro. Que st.llUjmo pero come è not0 si man. . - ,„,,. ,„ „j <, „„ tenne latitante ed U processo a suo ca rico si svolse in contumacia, termimando con la condanna all'ergastolo, Iti Comollo riuscì a provare un «alilhi VPnT1„ assolto ment™ 11 I peee"' * .e .Yen,ne asso't0- mentre u Legge |r0 11 Carrega furono condannati a a a e i i a i o l e o 30 anni di reclusione. Giustizia sembrò cosi fosse stata fatta. Senonchè l'arresto del latitante Pollastro, avvenuto qualche settimana fa a Parigi, e le sue confessioni, nelle auali si accusa esplicitamente autore dell'uccisione del cassiere Casalegno, hanno fatto sorgere il dubbio che sia stato commesso un tremendo errore Giudiziario e che i due condannati siano innocenti. Si è anche detto che l'Autorità giudiziaria sta espletando le necessarie nratlcbe per l'inevitabile giudizio di revisione. Ci siamo quindi indotti a rivangare i particolari più salienti del delitto per illuminare, per mianto sta in noi, i lettori sulla reale nortata della confessione Pollastro in ordine alla sua auto-accusa. Nessuna revisione per ora Allo stato degli atti — lo abbiamo eia riDetuto altre volte — non può parlarsi di giudizio di revisione. Perchè si addivenga a tale giudizio occorre 11 verificarsi di determinate circostanze: ciò che non è avvenuto. Il Codice di procedura penale, che tratta l'argomento della revisione, delimitando la materia in modo assai preciso, dice che « la revisione di una sentenza di condanna per delitti pronunciata dall'autorità giudizic-ia ordinaria e divenuta irrevocabile, è in ogni tempo ammessa a favore del condannalo nei casi seguenti: Lo Se i fatti stabiliti a fondamento della condanna non Dossono conciliarsi con quelli stabiliti in altra sentenza penale irrevocabile dell'autorità giudiziaria ordinaria o di altra autorità, eccettuate le sentenze di condanna pronunciate dal Senato costituito in Alta Corte di Giustizia; 2.0 se dopo la condanna sopravvengano o si scoprano fatti o nuovi elementi di prova, che soli o uniti a quelli già esaminati nel procedimento rendano evidente che il fatto non sussiste, ovvero che il condannato non li ha commessi o non vi ha concorso; 3.o se sia dimostrato che il giudicato, sulla sussistenza del fatto o sulla prova che il condannato lo aveva commesso o vi abbia concorso, tu effettto di falsità in atti o in giudizio o di corruzione di giudice •. Ora la confessione del bandito Pollastro 6 già di per sé forse una delle condizioni volute dal nostro Codice ner il Giudizio di revisione T No, perchè non è una novità che il Pollastro abbia commesso l'assassinio del povero cassiere Casalegno, tanto è vero, ripetiamo, che quale correo è stato condannato all'ergastolo. I giurati lo hanno già ritenuto colpevole di taie delitto, in correità però col Leggero esccrcnnesrztc a e a e e , a e i e e e i ù r a a o i i n i e i e o ; , a e a e i à e e e ro o, o o e o e col Carrega, in quanto contro questi due ultimi si sono elevate prove cosi schiaccianti da non lasciare alcun dubbio sulla loro colpevolezza. — Noi non vogliamo escludere a priori l'innocenza dei due condannati —, ci diceva ieri un alto magistrato da noi interpelato sull'argomento — e non ammettere la possibilità di un eventuale errore giudizaxio. Diciamo soltanto che forse con troppa leggerezza e facilità si capovolgono situazioni di fatto e conseguenze di diritto le une e le altre fondate su dati certi, sicuri, controllali e non su semplici indizi su Incerte e vacillanti testimonianze. Le prove raccolte sulla colpevolezza di Carrega e di Leggero sono schiaccianti, numerose, inesorabili. Cadendo esse, dovrebberonsi incriminare di falso decine e decine di testi che colle loro affermazioni hanno fatto spalancare le porte del carcere a due innocenti. Un riconoscimento Ricordiamo brevemente come si svolse il delitto, per poi citare alcune fra le testimonianze che maggiormente hanno influito sulla sorte dei due condannati. Si ricorderà che cinque anni fa 11 Casalegno fu assassinato a scopo di rapina In pieno giorno, un pomeriggio, a Tortona. Egli era uscito di casa verso quell'ora e come al solito soleva fare, aveva inforcato la bicicletta, dirigendosi alla sede della Banca Agricola di Tortona. Portava con sè una borsetta (nella quale erano custoditi i valori che a mezzogiorno aveva portato a casa, essendo la Banca sprovvista di una cassaforte, ri povero cassiere, sulla strada a poca distanza d-adla propria abitazione, vaniva proditoriamente assalito ed ucciso con un colpo di r.iivoJtezza sparatogli quasi a bruciapelo. Gli assassini in numero di tre o di quattro, jmre In bicicletta, dopo essersi impadroniii della borsa fi'v.tenente i valori e della bicicletta dell'ucciso, si allontanavano velocemente, lasciando sui posto una loro bicicletta. Le Indagini eseguite portarono all'arresto del Carrega, del Leggero e del Comollo. Un quarto Individuo che avrebbe partecipato al fattd\veane identificato nella persona del feroce bandito Sante Pollastro. Ogni ricerca però per acciuffarilo riusci vana essendo riuscito a far perdere le siue tracce. L'istruttoria fu rapida, diligente e scrupolosa, e si concluse col rinvio a giudizio del Carrega, del Leggero e del Comollo e del Pollastro. Il comollo, come si disse, fu assolto ; il Garsrega ed E Leggero furono condannati a 30 anni, e di Pollastro, ta contumacia, all'ergastolo. Ecco ora alcune delle testimonianze più importanti: Giuseppe Fossati .'u preciso nelle sue (iicliiaraziooii e aie] riconoscimemto del Canrega: . Lo riconosco — disse — por uno degli aggressori del caliere perchè Io vidi passare in bicicletta codia rivoltella in pugno davanti a me preceduto da altri due, che non potei vedere mei viso •. Delfino Henna, lavandaia di S. Bernardino da Tortona, vide dalla finestra della sua abitazione in modo sicuro quattro individui (sarebbero stati il Garrega, il Leggero, il Comollo, il Pollastro) òhe aggredivano 11 Casalegno, verso le ore 14,15, e senti gridare dalS'aggredito : « Lasciatemi stare per carità •, e afferma di aver visto durante la colluttazione sostenuta dal disgraziato cassiere, ano degli aggressori estrarre la rivoltella e sparar- gfsnCeccccvmBdscgmlsnrmrl a gtó contro. 11 Casalegno cadde a terra fulminato dalla rivoltellata. La confessione di Pollastro Le testimonianze ed 1 riconoscimenti si susseguono con sicurezza impressionante. Vittorio Ravera riconobbe nel Carrega l'individuo veduto, fra le 11 e le 11.30, 11 giorno del delitto, in località prossima a quella dove cadde il cassiere.' Giuseppe Fossati riconobbe cure nel Carrega l'individuo visto fug- (svgcitudnnpsusvacdciré in bicicletta con una borsa nera, nverso le 14-14.30 in località Groppo, im-1 tmediatamente dopo il delitto. Fortunato Bocchìo. che fu anche seguito da uno degli aggressori perchè aveva assistito alla scena, racconta che vide gli assassini verso le ore 14, e uno di essi colla bicicletta per maino Jo segui, guardandolo minaccioso, fino a casa, e vide anche un altro ohe teneva una mano sul manubrio della bicicletta e l'altra sul sellino della macchina. Messo a confronto cogli arrestati ne riconobbe due : e cioè il Leggero ed il Carrega. Il Carrega era l'individuo che lo aveva seguito. Per il riconoscimento dei Leggero le prove furono pure schiaccianti: il Bocchlo, la Delfino Pierina, il Ravera, il 'Bussilo e moliti altri lo hanno ricoscinto senza esitazione. Nei loro interrogatori e al dibattimento, gli imputati però si mantennero sempre negativi, protestandosi innocenti. I loro alibi nero non ressero alla prova, dimostrandosi Insussistenti ed immaginari. I giurati non durarono fatica a convincersi della loro colpabilità. E avvenne la condanna. Ecco ora però le rivelazioni Polla stro determinare in molti 11 dubbio e l'incertezza sulla sentenza dei giurati Ma si deve rilevare che il giudizio contro i due condannati è stato circondato da tutte le cautele e la condanna non è stata pronunciata su semplici indizi. Le prove della loro colpabilità apparvero sicure. Parlare quindi dt revisione è prematuro anche perchè manca la iflgura principale di questo dramma, e cioè il Pollastro che, unico forse, potrebbe gettare un po' di luce sul misfatto e determinare eventualmente una diversa opinione. E' nell'anima del nostro buon popolo il commuoversi facilmente a questi pretesi errori giudiziari e seguendo l'impulso generoso del cuore passare sopra con facilità estrema a dati, fatti, circostanze che invece hanno avuto il loro giusto peso nella valutazione della colpabilità, ma i giudici non possono, convinti del giudicato emesso, lasciarsi impressionare da queste ondate di sentimentalismo. — Saremmo ben contenti — ei diceva il magistrato interpellato — che la innocenza del due condannati potesse venire dimostrata. Noi non ci rifiutiamo di aderire alla tesi della revisione; attendiamo soltanto .11 sorgere di quelle circostanze impreviste, mira collose nel caso presente, che ci daranno la possibilità di riprendere in esa me il voluminoso incartamento, prò gettando alla suprema Corte le nuove circostanze, pronti come sempre a riparare l'errore compiuto non per cecità, non per ostinatezza, non per volontà di aumentare di un numero il numero già grande dei condannati, ma per un cumulo di circostanze, direi quasi fatali. Oggi come cirgi però i fattL almeno formalmente, non si sono spostati di un millimetro. Attendiamo il Poli astio e vedremo se ii giurati sono rimasti vittime di una enorme il lusione. gaùs2tvi351anl1Lpdzg(lll(l((ndup1aznalqlmd6g

Luoghi citati: Mede, Parigi, Tortona