Come il padre di Sacco ha ricevuto la notizia

Come il padre di Sacco ha ricevuto la notizia Come il padre di Sacco ha ricevuto la notizia Roma, 23, notte. TI Giornale d'Italia ha da Foggia: « Ho voluto recarmi nella città natale di Nicola Sacco, a Torre Maggiore, «che da qualche tempo è mèta pietosi Hi autorità e giornalisti. La ridente cittadina sembrava avvolta nel lutto e una mestizia impressionante grava sul (volto di tutti i cittadini. L'angosciosa fettesa di questi giorni è stata così delusa e i concittadini del povero Sacco, che essi conobbero buono e laborioso nella 6ua giovinezza, sono rimasti ben Scossi dalla funesta notizia. Presso la casa dì Nicola Sacco, una modesta abitazione al piano terreno nella via principale del paese, è un'animazione insolita. Il tragico epilogo della lunga vicenrla è stato comunicato verso le 11 idal giornalisti alla famiglia sacco, che nutriva ancora la speranza di grazia. Anche perchè, come è noto, negli ultimi tempi erano state a Torre Maggiore alcune signore americane, rappresentanti del Comitato di difesa prò Sacco e Vanzetti e avevano dato assicurazione che il governatore l-'ullo.r avrebbe all'ultimo momento revocata la sentenza di morte. Appena i congiunti ebbero appresa la tragica fine del loro caro, con le lacrime agli occhi in preda ad una esaltazione, frenetica, l'hanno comunicata al vecchio padre di Sacco, che stava in un can tuccio, muto ed immobile, quasi pre sentisse il tri6te. destino che doveva colpire il suo figliuolo. « Michele Sacco ha avuto una scossa poi come delirando ha gridato « Hanno ucciso il mio figliuolo innocente! ». Quindi è ricaduto sulla sedia singhiozzando ed emettendo di tanto in tanto parole di maledizione contro coloro che avevano tolto al suo cuore di padre l'ultima speranza. c La casa Sacco si è andata a mano a mano riempiendo di gente del vicinato che, piangendo, esternava il suo dolore. Sembrava di assistere a un rito religioso quando i congiunti hanno posto dinanzi alla immagine della Madonna una lampada accesa... ». Al telegramma inviato a nome di Michele Sacco dal Presidente del CircoIo cattolico di Torre Maggiore a S. S. Pio XI, dal Vaticano è stato ieri sera cosi risposto : • Santo Padre, ricevuto vostro telegramma, ha fatto quello che gli era possibile presso competenti autorità umane, dopo avere pregato Dio, secondo vostra intenzione e come continuerà a fare. — Cardinale Gasnarri ». I giornali romani commentano tutti il triste avvenimento. Sotto il titolo: «Senza nobiltà», Il Lavoro d'Italia scrive: « Noi, che come italiani e uomini di cuore, abbiamo seguito con trepidazione e commozione il macabro gioco, la cui posta era la vita di due connazionali, non abbiamo oggi risentimenti, nè ribellioni, nè ritorsioni verso chi ha consumato e lasciato consumare questa infamia. Un solo sentimento è in noi: un incommensurabile, infinito disprezzo per giudici, governatori, dirigenti, che ci allontana disgustati da un complesso sociale che si ammanta del nome pomposo di civiltà, ma che si riporta verso forme che si possono ritenere superate da ogni più barbaro aggregato umano. Nella spavalda e cretina crudeltà della magistratura del Massnrhu?setts e dì coloro che l'hanno spalleggiata e difesa, vi è stata anche l'intenzione di sfidare l'Europa e la civiltà europea. Ma non verrà mai ad un europeo di raccogliere questa sfida. Le regole di cavalleria impongono di raccogliere le sfide dei nostri pari. Ora dalla mentalità americana ci divide un abisso. Non siamo abituati ad abhassare la vita fino al punto di farne una operazione commerciale. Non riusciamo e non riusciremo mai a porre come base fondamentale della nostra esistenza la equazione fra il dollaro e lo spirito. La vera autentica civiltà americana è quella che trema per la sicurezza dei suoi ben ricolmi forzieri, e che per, auesta paura sacrifica, dopo una tragica attesa, la vita di due esseri umani, sospesi per otto anni fra la vita e la morte. Non abbiamo niente da imparare e niente da temere ». II Giornale d'Italia così conclude 11 Suo editoriale: « La morte non sopprime l'angoscioso problema della verità, che si fa ancora più atroce, e non chiude la bocca ai milioni di uomini che levano più alta la loro protesta nel dubbio l'errore, che il metodo della giustizia del Massachusetts ha solo aggravato Intrecciandolo con un orribile martirio che non ha esempi nella storia dei paesi civili srsimgddnmcrassnnLvesiVpnargnpscccrrbiemcccfdIntBssiectadpgscsgrsnpìNpaqlesgtL'indignazione tedesca Berlino, 23, notte. Una ondata di indignazione solleva anche qui nell'opinione pubblica l'inesorabile esecuzione di Roston, la cui prima notizia fu comunicata stamane al pubblico con affìssi posti alte sedi dei principali giornali. L'ambasciata degli Stati Uniti è vigilata dalla polizia. Anche organi che nulla hanno di estremista e che non simpatizzano certamente colte idee politiche e sociali dei giustiziati, stigmatizzano con parole di fuoco questa pagina della vita americana. E' ovvio eli e gli elementi più moderati e riflessivi sentono il dovere di cercare di attenuare il giudizio che, eccedendo nella sua reazione, l'opinione rivolge sull'America. Notevole in questo senso e quanto scrive Teodoro W'olff nel Derliner Tageblatt. Rilevando l'atteggiamento evasivo conservato dagli alti personaggi americani che, come Taft, rifiutarono di muovere un dito per tentare di salvare Sacco e Vanzetti, W'olff scrive che il nome di Ponzio Pilato bollerà questa generazione di tutori del diritto americano e prosegue: « Tuttavia non -dobbiamo pone sulle spalle dall'intero popolo americano questo fartte'.lo. Conosciamo troppo bene l'ideologia secondo cui s! rende responsabile di azioni individuali fitto un popolo e si vuol fare scontare ad una nazione la colpa di taluni, misurando con una unica misura la molteplicità di caratteri e ti; corrimi che essa comprende. Il popolo tedesco conosce per esperienza questa spi eie riti boicottaggio -morale. Oggi, solo gii stolti possono dire: « Cosi e l'America ». No. Cosi non è inai un gran popolo di vasta espansione. Esso è questo, ma anche mille altre cose. CU americani capaci di un giudizio indipendente, coloro che vedono chiaro e sentono rettamente, non hanno bisogno di percepire la forza elementare della tempesta che si abbatte suite loro rive. Essi si augurano, insieme con noi. cl-ie questa ii libererà dal,a vergogna di una giustizia cosi fatia. spazzando via dai ioro seggi di magi- del-1 , a o o i strati i torturatori ed i vili. Altri faranno bene a rinunciare j\ quel disprezzo col quale, dalla loro fortezza imprendibile, costituita ria dollari, guardano il resto dell'umanità. lJuo darsi che la civiltà europea sua per decadere ma, a quanto pare, qualcosa ne! diritto americano non ì>. ancor nemmeno giunto aKli infimi gradini della civiltà. Alcuni americani vivono in errore. Orgogliosi della loro ricchezza, si assicurano scambievolmente un'atmosfera morale di indifferenza, senza sentire il bisogno di una buona fama nel mondo. « La missione che un popolo realizza non è valutata soltanto a peso d'oro. Le preghiere, le protesto, che hanno varcato l'oceano sono rimaste senza eco. Esse sono state respinto dalla coscienza di sò. che gli americani hanno in misura un po' soverchia. Sacco e Vanzetti sono morti. Nuove parole e proteste non possono più servire a nulla, ma. delle voci devono alzarsi anclio al di là della fossa, giacché di rado coloro che assistono a queste trag-odio conio spettatori muti portano Innanzi l'umanità. Sombra che sia sempre indispensabile al progrosso la spinta elio è data da una tremenda commozione dogli spiriti. I procossi con Irò le streghe hanno sempre preceduto opni vittoria dell'opera di chiarificazione degli spiriti. Tutti gli americani per i quali le stello della loro bandiera hanno ancora un significato idealo, devono scorgere nella sedia elettrica su cui Sacco e Vanzetti sono morti un altro simbolo, e qualcosa la cui distruzione, la cui estinzione è ne cessarla. Per l'onore dell'America deve cessare la barbarie medioevale che si fa bolla delle più moderne invenzioni di Edison ». I primi commetiti inglesi Londra, 23, notte. Non si incontra anima viva qui in Inghilterra che scusi o giustifichi l'inesorabile e irrevocabile atto compiutosi la notte scorsa nelle carceri di Boston. Tutti pensano che, almeno sotto il punto di vista psicologico, e sitato commesso un grande e inutile errore e tutti se ne rammaricano sinceramente, perchè questa gente continua a sentirsi buona cugina degli americani e non ha la minima voglia di ripudiare la parentela. In pari tempo la enorme maggioranza degli inglesi non appare allatto disposta a lasciar corso più oltre alle speculazioni che i partili estremi stanno operando sul tragico caso, con l'evidente disegno di prolungarle e di moltiplicarle. Lo sfruttamento partigiano dell'accorante episodio Unirà presto in Inghilterra. I due primi commenti giornalistici sul fatto compiuto si leggono stasera nei supplementi serali del Dailu Express e del Daily Mail, vale a dire nelì'Evenino Standard e neW Eveniva News. Sono entrambi abbastanza rappresentativi. Quello dell'ZìucHiwó Standard ha il merito della brevità, ed è ammirevole tanto per quel che dice quanto per quello che implica. Eccolo: « Sulla esecuzione di Sacco e Yanzelti, la sola cosa che sia necessario dire in auesto momento, è stata detta venti anni fa dall'ex-Presideme Taft, quando egli ebbe a dichiarare che ramministrazione della loggu penale In tutti gii stati dell'Unione, uno o due eccettuati, costituisce la vergogna di una civiltà come la nostra. Tra le eccezioni genericamente indicate, Taft non menzionò il Massachussetis ed è ovvio che mono che mai egli lo menzionerebbe oggi. E' giusto peraltro consiatare che se l'amministrazione della giustizia in America nel frattempo non ha migliorato, ciò non va attribuito a mancanza di sforzi in tale senso da parte dell'alio giudice Taft, attuale presidente della Suprema Corie Federale ». \,'Evcninn News, dal canto suo, applica fin d'ora un certo controvapore. Esso denunzia gli isterismi estremisti che complicarono il caso Sacco e Vanzetti, e conclude bruscamente: «Sacco e Vanzetti, nello scontare l'estrema pena per il delitto loro addossato, vennero con -tutta probabilità mandali alla sedia elettrica dalle clamoroso partigianerie che non erano capaci dì appurare la verità, ma che costrinsero il poveruatore del Massachussetis ad esimersi dell'esercitare la sua prerogativa di frrazia, che egli in altre cir tpDctospdvscdqsdntveqrd—pmtnccmdeiScrsztsttraplcmrna i e i a o o n a o l . o i o e à ti i n è U e e te e a . i- -1 costanze avrebbe quasi certamente esercitata. La ragione principile avan- zata dai sentimentali in favore dellaelemenza, fu che uomini che per tanti anni rimasero sotto l'incubo dell'esecuzione non dovrebbero essere giustiziati. Orbene, noi non possiamo a meno di far notare che, se questa tesi fosse accettata, significherebbe che nessun assassino per il quale negli Stati Uniti fosse possibile raccogliere dei fondi necessari per promuovere dilazioni legali sarebbe giammai por- tato al patibolo a scontarvi i suoi de- Ulti». ri_-„. j.«„„«.!... ».| «_j i • GraVe np6fCUSSI0iie ilei Oliti America Sciopero generale a Montevideo Buenos Aires, 23, notte. L'esecuzione di Sacco e Vanzetti ha qui • suscitato vivissimo fermento. 1 giornali commentano con aspre parole l'insensibilità che i giudici americani hanno dimostrato di fronte agli appelli de! mondo intero. Il sindacato dei lavoratori argentini e l'Unione dei lavoratori, te due grandi organizzazioni sindacali della Repubblica, hanno chiamato a raccolta il proleiarialo per una grande dimostrazione di protesta. Non è stala, fino a questo momento, .scelta la forma della protesta, ma alcune categorie di operai, senza attendere ordini dalie loro organizzazioni, si sono già messe in sciopero. La polizia ha aumentato te misure di sorveglianza intorno all'ambasciata degli Stati liti ti i. all'officina Ford, alla filiale della National city Bank of NewYork e a tutti ci: enti che hanno a capo cittadini nord-americani. Eguali misure precauzionali sono state prese nei centri maggiori della repubblica: a Mendoza, a Rosario, a Cordova, a Tucunian, dove il supplizio dei due italiani ?> stalo seguito da un'improvvido ris-pcrlio di forze estremiste. Il naztonalistno sud-nmaricano, urtato della polit'.i a degli stati Uniti, sneclaknenu ni H'Auiorlca Ceri irate, soffia ne! fuoco i si teme che la manifestazione di prot.-v'a. it;:tr, l'eccitazione degli animi, p'i—a -!>'■ :care 'n qualche tragedia. A Monievidoo i già stato proclamato lo sciopero generale. •» l'arresto de! lavoro ?• romjiieto fra g': operai mentre 1^1: jfnptegatt lavorano. Non rirrote al joninri voltura •• • giorna non escono "limosi It