Olanda che nasce

Olanda che nasce Olanda che nasce n e e a l , e AMSTERDAM, agosto. Dice un proverbio olandese: Dio ha fatto il mare; noi, le caste. Non si potrebbe riassumere in più brevi parole una gran parte detta storia delia nazione olandese, l'epica lotta silenziosa di questo popolo di castori nel difendere e costruire 1 « paesi bassi » contro l'insidia delle acque. Storia d'oscuro lavorD di ogni giorno, suHa quale spiccano momenti più grandiosi, creativi anziché semplicemente conservativi. Uno di tali momenti si sta attualmente svolgendo, con l'impresa, ormai avviata alla sua definitiva esecuzione, del prosciugamento di gran parte dello Zuiderzee. Questo grande golfo, che si addentrasino nel cuore del paese, era ancora nel medioevo un lago d'acqua dolce, quando, l'anno 1287, la farla del mare, inghiottendo una parte della lingua di terra che lo chiudeva a settentrione, lo tramutò in un'appendice del Mare del Nord. A che serve lo Zuiderzee ? A poco o nulla, male accessibile com'è alle navi per la sua scarsissima profondità. E invece porta via all'Olanda — vasto che ci si potrebbe tuffare, per esempio, l'Istria — una superfìcie conrlspondentj a un settimo delle sue terre. L'idea di conquistare al paese, senza guerre, con sola opera di ingegneri e di macchine, cosi vasto territorio, è già vecchia. Gli idraulici del secolo scorso se ne occuparono abbondantemente. Saggi di minori proporzioni sono da tempo cosa fatta: i • polder » sono appunto terreni strappati alle acque per mezzo del prosciugamento artificiale di stagni e paludi. Sono già tra quarti di secolo che il cosiddetto Mare di Haarlem è stato messo all'asciutto: ventimila ettari di terre ridate alia coltivazione. Dallo Zuiderzee, benché ci si proponga di ridurlo soltanto a metà, si tratta di « creare » un quarto di milione di ettari di terreno asciutto una Atlantide a rovescio. I lavori, iniziati da due anni e ohe dureranno otto anni circa, richiede ranno enonni spese, preventivate in 454 milioni di fiorini (oltre tre miliardi e mezzo di lire), ma non si può certo dire cne siano spese improduttive. Il solo capitale rappresentato dal nuovi polder -è valutato 510 milioni di fiorini Una gigantesca diga, munita di chiuse, sbarrerà a Nord lo Zuiderzee interno. L'isoletta di Wieringen, l'ingloriosa Sant'Elena provvisoria del Kronprinz, ci perderà la sua dignità di isola, diventando semplicemente'l'estremità occidentale della diga. Quattro enormi polder e un lago d'acqua dolce, alimentato principalmente dal fiume Ijsel, sostituiranno la gran laguna salsa. Amsterdam conserverà, per mezzo d'un largo canale, il suo accesso allo Zuiderzee. Qualche altra città, come la piccola e decaduta Enfchuizen, venendo a trovarsi non più suUa riva abbandonata d'una laguna, ma In mezzo a terre nuove dove si eserciterà un fervore d'opere eccezionalmente intenso, potrà rifiorire all'antica prosperità. Il rendimento dei terreni emersi sarà dapprima scarso per l'agricoltura : la esperienza ha mostrato che occorrono alcuni anni — cinque o sei almeno — perchè un fondo marino prosciugato si liberi dal sale che lo isterilisce. Si procederà all'impianto di stazioni sperimentali su larga scala, per ricavare i migliori insegnamenti che consentano lavori razionali, senza spreco di ricchezza e d'energie. Per ora si lotta direttamente con le onde del mare per costruire pezzo a pezzo la diga capitale. Non macigno, né cemento, né acciaio ne costituisce lo scheletro: la sua elastica colonna vertebrale è formata di gabbioni di vimini intrecciati, che si rivestono d'argilla; quindi pietre e terra, dando via via spessore al terrapieno lo trasformano in una massiccia barriera larga decine di metri. Spesso l'acqua insidiosa sfalda il nuovo tratto d'argine nascente, e bisogna ricominciare da capo, una, due, tre volte. Più gravi ancora saranno le difficoltà da superare verso la fine dell'opera (intorno al 1932-33), quando alio sbocco sempre più ristretto faranno impeto le acipie dei numi che sfociano nello Zu Io dèrzée e che gli restituiranno, in prò- e a porzioni ridotte, l'antica natura di lago, dimora di pesci d'acqua dolce c non di creature marine. a e n a 1 a o e e l i i o s e a , i a i e La conquista dello Zuiderzee resterà probabilmente il maggior vanto del regno di Guglielmina u'Olanda. Fosae cosi pacifico e sicuro il possesso delle magnifiche colonie, cinquanta volte più estese della metropoli, delle quali gli Olandesi vanno Aeri per la prosperità e la buona amministrazione che assicurarono a loro un primato onorevolissimo nel mondo coloniale 1 Non è dato tenere uu dominio coloniale che coma cinquanta milioni di abitanti cosi comodamente come si governa un armen-to. L'Olanda se ne va accorgendo con preoccupazioni crescenti. Il profondo movimento di risveglio nazionale che sommuove 11 mondo asiatico è ben più difficile da arginare che 10 Zuiderzee 1 Anohe l'Olanda ha i suoi « duri a morire » restii ad ogni concessione, ma prevalgono i progressisti, che ritengano necessario impiegare anche laggiù, con duttilità di criterii, qualche cosa di analogo, nel campo delle istituzioni, ai galibioni di vimini adoperati con tanto successo per aver ragione delle acque del Mare dei Nord 11 tentativo di far partecipare al governo delle Indie Olandesi gli indigeni, nel Volksraad o Dieta locale, si svolge attraverso serie difficoltà. 1 gravi disordini scoppiati nell'autunno scorso rivelarono una propaganda comunista le cui fila è facile far risalire sino a Mosca, d'onde si lavora accanitamente a fomentare agitazioni antl europee in tutta l'Asia. Il Governo olandese dà la caccia ai comunisti ts-'.o nell'Indonesia quanto nella madrepatria, dove hanno ramificazioni le stesse associazioni autonomiste delle colonie, come la t Perh._mpoenan Indanesia». Ma autorevoli conoscitori dei problemi indonesiani ritengono che la deviazione comunista rappresenti un'appendice pericolosama non l'essenza del movimento nazionalista e autonomista di quelle po, polaz-oru. t.osicchè, una volta spezzalila propaganda e l'azione comunistaresterebbe pur sempre da risolvere igrosso problema del risveglio nazionale nelle Indie Olandesi... che non vogliono essere olandesi, cosi come non sono Indie. Non si scherza con la geografia, e non basta appiccicare un cartellino o dare una pennellata di colore su questo o quel punto del mappamondo, per aver ragione d'una radicale differenza etnografica. Il dott. Fockex Governatore generale della colonia ed ora presidente di una forte associazione nazional-liberale, dichiara che una collaborazione coi nazionalisti indigeni è tutt'altro che impossibile. 11 problema si complica per la presenza nelle Indie Olandesi e di mónerosl Cinesi, che vogliono essere parificati agli Europei, come già hanno ottenuto i Giapponesi. Ma come escludere allora da tale parità di trattamento gli Indigeni delle isole? Tutto ciò è terribilmente complicato e spinoso. Lo Zuiderzee sarà da un pezzo metà asciutto e metà dolcificato, che le questioni delle Indie Olandesi saranno ancora in alto mare: e un mare agitalo da pròfonde correnti, irto di frangenti pericolosi... Altro che l'addomesticato Zuiderzee, pacifico campo di coocraiste dGuglielmina e — fortunata Olanda — di espansione a domicitiol M. I nostri centralini Telefonici portano numeri: 40-946 direzione e Redazion— 45-801 redazione — 40-»l5 CaONACGiudiziaria e sposi — 40-947 ttmaDEL « -SEGUENtO LA CbONÉCA* « 40-9ÌAMMirn stiai ter».