Francia e Germania

Francia e Germania Francia e Germania n_« J» «llA«*%~M.!rpiano a alleanza di A. Rechberg Parigi, 6. notte. Mentre le dichiarazioni del ministro belga De Brouchère e del senatore Eccard, le rivelazioni della rivista Die Menscheim e la pubblica zione — avvenuta oggi — sul settimanale parigino Aux Ecoutes dei rapporti segreti del generale Guillaùmat del 22 . febbraio 'scorso risuscitano qui, contro la Germania, le diffidenze che Locamo sembrava aver feòrmpntàte, Arnoldo Rechberg, il noto propagandista dell'alleanza tran co-tedesca, lenta di interessare ancora una volta l'opinione pubblica francese al progetto di un blocco tra 1 due popoli . Le condizioni da lui previste come -indispensabili alla realizzazione ài iàle progetto sono le seguenti : Lo) Unione degli interessi industriali francesi e tedeschi. Tn questa compi•nazione debbono entrare: a) Le industrie della potassa francesi e tedesche, il cui cartello di vendita e di produzione è stato stabilito nell'aprile del 1926: — b) L'industria pesante francese e tedesca (alleanza fra il minerale francese e il carbone tedesco) realizza- p&^VÌM0~b&&mmóm «*«|armato tili 30 settembre 1926; - ci le. industrie chimiche francesi e tedesche, ■I -2.o) alleanza militare franco-tedesca, l& Francia e la Germania si garanti- scono scambievolmente le loro frontiere europee contro qualsiasi aggressione da parte di una terza Potenza. Uno Stato Maggiore superiore composto di generali francesi e tedeschi sarebbe co- stituito. Questo Stato Maggiore. aven-|te diritto di ispezione su tutti i corpi di-truppe francesi e tedeschi elaborerà i.piani per una eventuale difesa delle frontiere francesi e tedesche. Una •proporzione di 5 a 3 fra l'esercito francese e l'esercito tedesco sarà fissata, ciò che significa che se l'esercito francese fosse forte dì 500 mila uonu- ;tìi. l'esercito tedesco lo sarebbe di 300 •ratta. .11 Belgio e il, Lussemburgoirebbero affigliati alla alleanza industriale franco-tedesca, e il Belgio lo sarebbe pure alla alleanza militare franco-tedesca. S.o) Le clausole del trattate di pace di Versailles •• riguardanti le relazioni tra Francia e Germania sarebbero dichiarate decadute ad eccezione di quelle concernenti le . delimitazioni territoriali. i.o Sgombero devo d'ie ann< di tutti i'paesi tedeschi occupati- dai Francesi. Tuttavia gli interessi economici della Trancia nel bacino della Sarre dovrebbero essere garantiti da uno speciale trattato franco-tedesco. o.o) Il pianò Dawes sarebbe mantenuto, tuttavia se in avvenire apparisse che alcune clausole d1 dettaglio di rjuesto piano potessero essere sostituite daxlausole più favorevoli, tanto per !a Francia quanto per la Germania, il Governo francese.e il Governo tedesco le modificherebbero di comune accordo. 6.o) Danzica e il corridoio della Vistola sarebbero politicamente restituite alla Germania. Però Danzica rimarrebbe porto franco per la Polonia e U DQrtfl di Memel sarebbe messo a disposizione della Polonia. Nell'Alta S-lesia. un controllo industriale polacco-tedesco sarebbe costituito, senza mutamento delle' attuali frontiere gerniano-polaecbe. Eguaglianza di diritti per i tedeschi in Polonia Per contTO. la Polonia sarebbe garantita dall'alleanza franco-tedesca e inoltre affigliata alla .alleanza franco-tedesca; 7.0) La Francia consentirebbe che l'Austria fosse incorporata, qualora lo desiderasse, al Reich tedesco. Nel caso che ■ l'Austria venisse incorporata alla Germania, la. Cecoslovacchia da parte sua sarebbe pure affiliata alla alleanza franco-tedesca. "|Nulla di quanto precede che non fòsse già stato proposto dallo stesso Rechberg l'anno -scorso, ma quello che vi è di nuovo sono le considera- zoomi che 1 apostolo della egemonia franco-tedesca aggiunge, a guisa di commento, questa sera, sotto forma di una lettera al Journal des Déba'ts: " « Se tali condizioni fossero realizzate, ' vi sarebbero evidentemente tanto per la Francia quanto per la Germania dei vantaggi immensi : • 1.)-' osmi nuova guerra tra Francia e Germania diverrebbe, per tale amalgama dei loro interessi industriali e militrri. materialmente impossibile. Perciò la sicurezza della Francia sarebbe garantita: per sempre ; 2. ) essa lo sarebbe tanto più in ouanto che la potenza militare della Francia, anziché esaere impegnata nel sorvegliare una Germania nemica, sarebbe invece. rafforzata dalla potenza di'una . Germania alleata della Francia, còme, già ora la potenza industriale della Francia « stata rinforzata dalla potenza industriale tedesca secondo gli accordi del 1926. Nessuna terza Potènza e neppure nessuna combinazione.' di Potenze straniere potrebbe evidentemente osare dì attaccare un tale blòcco, franco-tedesco, più formidabile del vecchio Impero costituito dal grande Carlomagno; 3. ) il ereditò finanziario del blocco franco-tedesco, garantito dalla potenza militare delle due nazioni alleate, sarebbe illimitato. Il lavoro scientificamente concordante delle grandi industrie ' francesi e tedesche assicurerebbe agli-industriali una espansione sempre Crescente sui mercati mondiali, che nessuna potenza economica potrebbe mal-Più,ostacolare. Le probabilità di una prosperità industriale in Francia é in Germania diverrebbero allora palmari: ,' i.) in una combinazione come quella che propongo, la posizione della-Francia sarebbe completamente garantita, e non capisco come una egemonia della sola Germania potrebbe esser .possibile. D'altra parte, sono convinto che tale alleanza franco-tedesca sarebbe il risultato più brillante che la Francia potrebbe ritrarre dai suoi successi nella grande guerra. In rjuàn to alla Polonia, essa ò attualmente prega tra' una Russia sovietica e una Germania nemica della Polonia. Se .per contro la Polonia potesse acquistare, con la cessione del corridoio delia Vistola, la garanzia piena ed intera di un lilocco franco-tedesco per tutte le aure frontiere polacche, la sua posi£«?u. d7etUi-rebbe certo più forte di ?«rt!~KKe HSlil ora- La lancia non tradirebbe dunque, secondo me, la Pollone a -a -aie «*u. • Tango infine a precisar» eh» le mie esse, y&ss ITlà detto nei p&f^-™^ sebi; dell'opinione di una politica che realizzi un blocco franco-te.^-co con tro-l'Inghilterra Questa poliiica sarebbe'molto pericolosa a cauM] i^i bolscevismo, che minaccia già tutu, è partanolo peremo all'America e comincia a soffocareDesidero dunque vivis-iipamente che l'Inghilterra venga ad unirsi al blocco franco-tedesco, e che ei possa arrivare a delle conversazioajL^Pér nuo)ln che riguarda questo prò r,lema' con degli uomini di Stato in sarebbe cunoso di conoscere quale parte il signor Rechberg riserbi, nella sua ideologica carta d'Europa, all'Italia. Ad ogni modo, sino a questo momento non si riesce a sapere quale sia la consistenza che i tedeschi annettono al progetto Rechberg di alleanza colla Francia, in comunella coiringhilte-rra. ^ C. P. Brianti annuncia il passaggio alla S. d. N. del controllo sol disarmo tedesco Ginevra, 6. none. Mentre si annuncia da Berlino che Slresemaun, impressionato per gli ultimi atteggiamenti della diplomazia francese e inglese, intende proporre una nuova Locamo per esaminare i problemi litigiosi che ancor esistono fra gli Stati ex-nemici, il Segretariato della Società delle Nazioni rende pubblica una lettera che Briand ha scritto, nella sua qualità di Presidente della Conferenza dexli Ambasciatori (erede della Conferenza della pace) a proposito del controllo degli armamenti in Germania. | JJ Problema politico a cui si ri fa fisce questa lettera e uno dei mu in tncati che siano risultati dalla ere dita helliea. E' noto che dal trattalo di Versailles venne deciso il disarmo parte del Reich, di detta misura; ma in seguito al trattato di Locamo e della Germania ed istituita una Commissione internazionale di controllo per la verifica dell'osservanza, da eguifo al truttalo di Locarli dopo l'ammissione della Germania In seno alla Societri delle Nazioni venne convenuto che tate diritto di controllo potesse essere trasferito alla Società, delle Nazioni. L'applicazione di questa misura, decisa a Locamo, fu lungamente ritardata. Come si ri corderà, delle obbiezioni erano state sollevate dagli Alleati circa le fortificazióni che la Germania intendeva di conservare ■"•erso la Polonia, ma poiché in questi ultimi mesi la Germania si è filialmente decisa ad abbattere gli ultimi baluardi della sua. bardatura di guerra, la Conferenza degli Ambasctetori. per tramite del suo Presidente, Fon. Briand, ha deciso di dare completo scarico alla Germania, e di trasferire i propri! poteri investigativi al Consiglio della Società delle Nazioni, il quale — come è noto — farà uso di questi poteri non pia con un organismo permanente, ma mediante ispezioni saltuarie. Ecco il testo «tei documento diramato oc ci da Bri ìnd : « k nome dei Governi bel?a., britannico, frànces-e, Italiano e jrappone?», rappresentat' alla Conferenza degli Ambasciatori, ho l'onore di portar a vostra conoscenza che la Commissione militare interalleata di controllo in Germania (le cui funzioni erano definite dagli articoli 203 e seguenti del trattato di Versailles) è stata sciolta In data 31 gennaio scorso Ne deriva che i poteri che i governi sopra enunciati tenevano dagli articoli 203 e seguenti del trattato di Versailles 6ono ormai finiti. TDU»via, a termine di un accordo intervenuto a Ginevra il 12 dicembre scorso tra i rappresentanti dei governi suddetti ed il ministro degli Affari Esòeri germanico, dei periti fu rono mantenuti presso le missioni di plomatiche che i detti governi hanno a Berlino, allo scopo di proseguire e di assicurare la soluzione definitiva delle questioni che aJla data del ritiro della commissione di controllo non potevano ancora essere considerate come completamente regolate. In conseguenza, e per nisttere il Consiclio della società delle Nazioni in grado di far eventualmente uso del diritto di investigazione che gli è stato riconosc-iuto dall'art. 213 del trattato, ho l'onore di farvi tenere — contém MpaszmsaIcrsFlsnsndntFrssdrsUau•c,iDkls potanoamente alla presente — un rap porto redatto allo scopo rli disciplinare il lavoro delle Commissioni di contro-io. Onesto rapporto »ara ulteriórmente completato nei punti dei qua.li — dal i.o g-ennaio 1WT — i periti studiano il retro'amemo definitivo, nonche nelle vàri» questioni relative alla, esecuzione delle clausole di disarmo del trattato, che sono state disciplinate da un accordo rì.'rei.t.o fra la Conferenza degli Ambasciatori e il Governo tedesco, unisco alla presente lettera : I.o) Una tabella sommaria del rappono diilla Commissione di controllo : 2.o) La Usta dei capitoli relativamente ai qiiali -- quando il lavoro dei per'ti sarà terminato — la Conferenza avrà l'onore di far pervenire informazioni e documenti complementari. La Conferenza degli Ambasciatori sarebbe riconoscente se il Segretariato volesse portare questa lettera a conoscenza dei membri della società delle Nazioni. F.to: Briand » l

Persone citate: Arnoldo Rechberg, Briand, Brianti, Carlomagno, Dawes