La seconda giornata romana di Re Fuad

La seconda giornata romana di Re Fuad La seconda giornata romana di Re Fuad L'omaggio al Milite Ignoto - La visita all'Aeroporto di Ciampino Roma, 3, notte. Alle ore 10,30 di stamane, Re Fuao si è recato a rendere omaggio alla tomba del Milite ignoto. Per la circostanza erano stati stesi i cordoni fra Quirinale e il Vittoriano, asli ordini del comandante la Divisione, generale Barco. Piazza Venezia era cinta di reparti delle varie armi del presidio, mentre al centro di essa era schierato un battaglione di carabinieri con musica. Lungo la scalea del monumento si allineavano, su due ali, numerosi ufliciali al comando del generale Pizzari. Presso l'Aliare della Patria prestavano servizio d'onore t corazzieri, i vigili del fuoco, i carabinieri in alta uniforme. A pie dèlia scalea si trovavano ad attendere il sovrano d'Egitto la rappresentanza della Camera, composta del presidente Casertano, del segretario della Presidenza on. Miari, del questiore, on. Renda; i ministri Rocco e Ciano; i sottosegretari Bodrero. Bolzon, Sirianni e Martelli, il Governatore di Roma, principe Spada Potenziane, il prefetto conte d'Ancora, il presidente della Commissione reale per la Provincia, sen. Baccelli, 11 comandarne del Corpo d'Annata generale Vaccari. il Capo di sialo Maggiore, generale Bazan, il comandante dell'arma dei Reali carabinieri generale di San Marzano. il ministro della Legazione egiziana ed altre personalità. I fiorì sull'Altare della Patria Alle 10.30 annunziato da ire squilli ili attenti, seguiti dall'Inno egiziano e giunto sulla piazza il corteo delle carrozze reali. Nella prima carrozza, preceduta da quattro corazzieri trombettieri a cavali'*, e seguita da due squadroni di corazzieri si trovavano S M il Re Fuad e S. M. il Re d'Italia. Le altre carrozze, in numero di quattro, erano occupate dalle personalità del seguilo. I due Sovrani, seguiti da tutte le autorità, 'ha',no asceso la gradinala del monumento men're la musica dei carabinieri intonava l'Inno al Piave. Giunti sul ripiano, presso la tomba, si sono soffermati davanti ad essa per un minuto in devoto raccoglimento. Alle 10,40 i Sovrani hanno lasciato il Vittorlale facendo ritorno al Quirinale, mentre dalla folla, che si assiepava dietro i cordoni lungo tutto il percorso del corteo, veniva loro fatta una calorosa dimostrazione di omaggio. Prima della visita alla tomba del Milite ignoto S. M. il Re d'Egitto vi aveva faito deporre una bellissima corona con nastro azzurro, recante la sigla del suo nome. A Ciampino con Re Vittorio Dopo la colazione di famiglia al Quirinale, Re Fuad si è recato insieme con Re Vittorio Emanuele a Ciampino, per assistere all'annunziata eseriazione aeronautica. I Sovrani eranoaccompagnati dal ministro della Rea|.-..-.ili-, \ 1 • i ■ t i ri i i J'.iv.ni'i imi! rialCasa come Mattioli Pasquaiini. dal grande scudiero conte Solari di Borgo, dal gran cacciatore conte Guerrieri e dal maestro di cerimonie conte Guido Suardi. Con i Sovrani era al completo la Missione egiziana. I Sovrani in automobile hanno raggiunto ciampino al le ore 16 precise, e sono stati accolti all'ingresso del campo dai dirigenti, dal sotiosegetario all'Aviazione on.leBalbo, dal S6"!™^^ comandante uei presimi»lonello Nann di Ciampino, dal maggiore Dardi co mandante l'aeroporto di Ciampino-Sud All'ingresso nel campo era schierala una compagnia di avieri che ha reso gli onori militari, mentre la musica dell' Aeronautica ha suonato la Marcia Reale e l'Inno Egiziano. I Sovrani hanno passalo In rivista gli apparecchi delle squadrglie del 7.0 Gruppo da caccia, schierati su due linee, e quelli della seconda squadriglia Caproni. Subito dopo la rivista due pattuglie di A. C. R. ed una di C. R. I. si .-.ono levate in volo, eseguendo evoluzioni sul campo, mentre un apparecchio C. 11. -'0 eseguiva acrobazie ilostando viva ammirazione da parie dei Sovrani. Uopo qualche minuto si elevata In volo una pattuglia di C. A.73, avente a bordo I sergenti-maggioriMoretto, Corompai .: castellani, i qua11 non appena gli apparecchi rag giunsero ìa quota di 300 metri si lan-ciarono simultaneamente nel vuotocol paraca/ute. La manovra riuscì per rettamente, tanto che 1 tre sottufficiali presero terra a poco più di 100 metri dal gruppo delle autorità. Sabato dal Papa? Mie 16,35 i Sovrani hanno lasciato campo di aviazione e si sono re cali a visitare l'hangar dei dirigibili, ntrattenendosi qualche tempo attorno agli apparecchi. Alle 17,15 1 Sovrani e il loro seguilo hanno lasciato Ciampino. facendo ritorno verso Roma, festeggiati dovunque dalla folla riunita su! loro passaggio Nei circoli vaticani si afferma che Re Fuad visiterà certamente 11 Ponte- dee. Si dice anzi che il Sovrano d'Egitto, già prima del. suo arrivo a Roma, ne avesse Catto richiesta per il tramile del delegale apostolico in Egitto. Sul g'orno e sull'ora dell'udienza, che avrà carattere ufficiale, si mantiene il massimo riserbo. Ma si ha ragione di credere clic questa visita avrà luogo molto probabilmente sabato prossimo. Si sa pine che frattanto il segretario del cerimoniale sta prepa rando lo speciale protocollo: il ricevimento rivestirà una certa solennità, quale però s1 convelle ad un sovrano non cattolico, anzi non cristiano. In questi ultimi anni furono ricevuti in Vaticano Reali e Principi non cristiani; cosi Renedetto XV riceveva con tutti gli onori, il 15 luglio. 1921, il Principe Hiro-H:to, Principe Imperiale del Giappone, e riceveva pure con una eertn solennità l'Emiro Favsal, Aglio del Re dell'Hedjaz, il 25 aprile 1919. Tanto più solenne, dunque, dovrà essere 11 rice.vimento. non trat tandosl di un Principe reale, ma di un Sovrano che. pure non cristiano, durante il suo regno ha dato massima libertà e sviluppr al Cattolicesimo, tanto che le Missioni possono esplicare tranquillamente ia loro attività religiosa e civile. La visita del Sovrano egiziano al Pontefice si efleuuerà non appena terminata la visita ufficiale al Re d'Italia. Si ignora ancora donde Re Fuad si muoverà per recarsi in Vaticano. Molto probabilmente il Re visiterà anche I monumenti vaticani, le gallerie e i musei. Sarwat pascià a colazione da Mussolini Oggi il capo del Governo ha offerto, a Villa Torlonia, una colazione in onore di Sarwat pascià, presidente del Consiglio dei ministri egiziano. Alla colazione sono Intervenuti pure il mi nistro d'Egitto a Roma, Sadik Henein. i ministri onorevoli Federzoni. Volpi, Rocco, Fedele, Giuriati. Belluzzo, 1 sotto-segretari onorevoli Grandi, Cavaliere Sirianni, Balbo, Bottai, il governatore di Roma, il prefetto. Il marchese Paterno, ministro d'Italia al Cairo, il conte Capasso Ton-e, capo dell'Ufficio stampa riCapo del Governo, ed altre poche personalità. Stasera al Quirinale ha avuto luogo un pranzo di gala, con Invito ai capi missione del Corpo diplomatico estero. II Re d'Italia e i! Re d'Egitto sedevano di fronte, occupando i due centri della tavola. Al pranzo sono intervenuti anche Mussolini e Salwat pascià, primo ministro egiziano. Commenti al brindisi Nei brindisi scambiati tra il Re di Italia ed il Re d Egitto, i giornali romani ravvisano una nuova alla conferma dell'amicizia dei due Paesi e il riconoscimento e l'auspicio di una più stretta collaborazione tra i due popoliDue punti dei brindisi di re Fuad so uo ritenuti particolarmente signiliea- . . . . • — V. « italo-egiziaua siano da collocare gU imercisi commerciali e marittimi che uniscono i due Paesi, e l'efficienza tivi: quello in cui il Sovrano d'Egiuo ha delinilo come prezioso il contributo degli italiani al progresso del suo Paese e l'accenno ai vincoli che uniscono le due civiltà, mediterranee. L'alto riconoscimento dell'opera degli italiani di Egitto e motivo di compiacimento per la Tribuna. Questo giornale infatti, accennando ai motivi per i quali ritiene che alla base dell amici ed autonomia economica ed Industriale dei nostri connazionali di Egitto sia una delle basi dell'azione italiana in tutto il Mediterraneo, scrive: « Re Fuad, come ora prevedibile, nella sua sensibilità di sovrano squisitamente politico, non ha voluto lasciare passare sotto silenzio questo punto. Ha fallo benissimo ed apprezziamo lutto il valore della sua allusione ai due Paesi, le cui fondamentali civiltà ed origini mediterranee non possono e non devono misconoscere le ragioni più profonde che li uniscono. E' probabile che la storia conduca a nuove fusi più o meno prossime in tutlo il bacino; è bene ed è necessario che l'Italia e l'Egitto abbiano in qualsiasi fase la volontà e la capacità di pre servare la loro amicizia concreta da esterni pericoli o da interni indeboli menti li giornale richiama poi il problema delle nostre esportazioni e soggiunge: • Abbiamo perduto il secondo posto nella gara tra le bandiere commerciali. Terremo il terzo o passeremo al quarto T Sarebbe assai triste iattura, che bisogna evitare a qualunque costo; e non vi è che un modo di sostituire, con uno spirito di iniziativa moltiplicata, le conseguenze, del resto provvisorie, della rivalutazione della lira e della crisi egiziana. Gli italiani di Egitto sono già abituati a lotte asperrime e le hanno vinte sempre. Si tratta di continuare: commercio, industrie, navigazione, giornalismo, che ».