Sgravi fiscali per tutti

Sgravi fiscali per tutti Sgravi fiscali per tutti Per l'iiwliistTia, ^agricoltura, ti commercio, la proprietà immobiliare urbana, gl'impiegati pubblici - Kiduzione delle tasse sugli affari e delle tariffe postali e telegrafiche: la lettiera a 50 centesimi, la cartolina a 30, il telegramma a 2 lire per 10 parole La saldezza del Bilancio salvaguardata con la recisione delle spese e con Teconomie - L'istituzione della Cassa di ammortamento 1, notte. Al Oonaigno dal Ministri, il Capo del Governo, Ministro dell'Interno, ha esposto quanto segue; « Nel tempo trascorso daiTultirno Consiglio dei Ministri, la situazione Interna è stata perfettamente tranquilla. L'inevitabile disagio che qualsiasi soluzione del problema monetarlo comporta — come la storia contemporanea di tutti i Paesi ci insegna — non ha dato motivo alcuno a turbamenti, anche lievi, dell'ordine pubblico. Il Partito ha dato e dà il suo contributo prezioso per la battaglia economica Si può dire che queste ultime settimane sono state riempite dallo sforzo fatto per adeguare l'economia alla raggiunta«etabilità dei cambio, su quota 90. B decreto sai fitti • i ricorsi « Questa operazione è stata particolarmente laboriosa per quanto concerne le pigioni. CI sono stati a tutto ili 30 luglio 178.811 ricorsi al Pretore cosi ripartiti in ordine decrescente per Prov^ocia * t Milano 18.070; Napoli 16.17»; Torino 15508; Foggia 9072; Roma 7609; Genova 5790; Palermo 5801; Catania 5040; Bologna 4337; Cremona 4201; Bari 3977; Firenze 3944; Brescia 3815; Alessandria 3143; Mantova 2807; Girgenti 2733; Salerno 2175; Bergamo 2027; Novara 1976; Taranto 1958; Pavia 1954; Sassari 1897; Ferrara 1798; Piacenza 1753; Cuneo 1705; Siracusa 1683; Modena 1625; Reggio Emilia 1564; Caltanissetta 1561; Varese. 1400; Trapani 1373; Verona 1363; Vercelli 1338; Ravenna 1332; Parma 1210; Spezia 1030; Padova 968; Rovigo 966; Catanzaro 952; Vicenza 949; Mantova 922; Venezia 892; Imperia 850; Trieste 850; Lecce 695; Fiume 681; Messina 663; Benevento 657; Avellino 656; Viterbo 6J9; Ausila 596; Terni 593; CWeti 592; Campobasso 583; Savona 576; Ancona 544; Potenza 535; Lucca 507; Macerata 476; Treviso 469; Trento 457; Forlì 456; Pisa 450; Perugia 425; Brindisi 415; Como 411; Pescara 356; Fresinone 343; Livorno 336; Siena 301; Odine 296; Grosseto 286; Cosenza 270; Aosta 263; Gorizia 246; Pesaro 230; Pistoia 211: Bolzano 189; Ascoli 188; Rieti 176: Ragusa; 169; Massa 144; Castrogiovanni 141; Arezzo 137; Teramo 115; Reggio Calabria 95; Matera 76; Belluno 53; Nuoro 33; Sondrio 32; Pola 23; Zara 4. « La cifra non è eccessiva quando si pensi che gli inquilini in Italia sono parecchi milioni e che 1 due terzi dei ricorsi si sono avuti nelle sei o sette città che hanno una popolazione superiore ai 500 mila abitanti, < La trattazione dei ricorsi si è svoltm dovunque senza incidente, nella calma-più assoluta. I Pretori hanno agito cori rapidità, ed equità veramente romana; ragione per cui ito voluto che< attraverso il Guardasigilli giungesse toro il mio compiacimento ed U mio soluta, che aveva giovato soltanto ad aumentare talora vertiginosamente i canoni di locazione, le riduzioni sono state notevoli variando da un minimo del 10 ad un massimo delio per cento, ed hanno veramente alleggerito la popolazione e riportalo l'equilibrio nel bilancio domestico in milioni di fornicane. Molti proprietarii di case specialmente grandi, hanno applicato spunta¬ late, a base di invenzióni e di men odbsdcmdsdd-melogio. Dopo cinque anni di libertà asÀ ^ ...neomenie le leggi. Taluni proprietaria (fi case, che tentavano di eludere la legge, o si sono espressi in termini ingiuriati verso il Regime, sono stati considerati come irriducibili anti-fascisti, insofferenti di'ogni disciplina e solidarietà nazionale, e quindi avviati alle Isole. « Come tutte le leggi dei regime fascista, anche questa sarà integralmente e rigorosamente applicata. Entro agosto tutti i ricorsi saranno esauriti. •Questi mesi di disagio economico, che non è soltanto Uglianp, ma mondiale sorto stati pretesto per una delle tante speculazioni internazionali antUfasci- kfdzogne. Ma la verità solare è che ntalia e oggi il Paese più caìmo e più ordinato del mondo, e quindi in grado di superare, meglio di qualsiasi altro popolo, le difficolta inerenti alla soluzlone del problema monetario ». L'avanzo del bilancio, le economie, la deflazione Il ministro dolle Finanze conferma t& Consiglio dei ministri i primi risultali del bilancio 1926-27, già resi noti al pubblico. Le risultanze della gestione del bilancio per l'esercizio 1926-27 sono particolarmente signlfl-, cative. In quanto che tale gestione sii è svolta in condizioni particolarmen-1Ita difficili e che mezzi cospicui sonol i occorsi per affrontare la risoluzione di fondamentali problemi della pubblica finanza. «il gettito della entrata ha aegeata salto previsioni Iniziali, un incremento di t794 milioni. ■ Quanto alla spasa, le previsioni Iniziali di milioni 18J63 aone state nel corso dell'esercizio aumentate di 1.694 milioni, cui si contrappongono economie per tts milioni. A costituire l'andamento della spesa concorrono le assegnazioni spoetali per la riduzione della oh-co(azione bancaria per costo delle Stato, per 500 milioni di lire, gli interessi sol Prestito del Littorio, e le apese por oortruzionl ferroviarie, che négft esercirl precariantl oselttuivan» una distinta categoria. j L'avanzo ooiwn*»—lue è di L. 406 milioni. « Il Debito Puborico e diminuito dorante l'esercizio 1926-17 da mfflosM 91.309 a milioni 90.381; la dlmInazione è dunque di milioni 928; tenuto conto delle nuove sottosoriziont al Prosino del Littorio e dette conversioni del Buoni del Tesoro. ■ La oirootaztofie complessiva bancaria e dello Stato ò seesa da 10.441 milioni, al 30 giugno 1928, a 18.965 mi lìoni al 30 giugno 1927, con nna deflazione assoluta di milioni 1477». Il compiesse de ri! sgravi I miliardo e 135 milioni La politica tributriria del Governo fascista si è costantemente inspirata a criteri di semplificazione, di giusti ac certamenti, di equità distributiva, con l'intento di ottenere che il sistema tributario^ non intralci .gii organi di produzione e efi scambio, e che il regola-mento economico privato della nazione non abbia a subirne danni. Pur tenendo rigorosamente presente la necessità della saldezza del bilancio dello Stato e della difesa dell'avanzo, il Governo fascista ha proceduto a graduali sgravi di imposte e di tasse. Una sola imposta nuova esso ha instaurato: quella sui celibi, per ragioni sociali, e il suo rendimento sarà devoluto, come è noto, a fasore delTOpera Nazionate per la protezione della maternità e detrMnfanzra. Nel Consiglio dei ministri del l.o svtosMcrticssinnpbnvecndmdarapstctdneeplbbuldfdlblanssoqzcmprovvedimenti di deflazione per i gin sti apprezzamenti internazionali del valore della nostra moneta; nello À stesso Consiglio fu anche deliberata .guamento dell' economia nazionale a a liTe gn pgr una sterlina, ohe conforme mente arie eli otti arazioni fatte dal capo del Governo e dal ministro delle Finanze deve costituire stabilmente e infletta it «mente il valore della lira, implicavano nel scoerò controllo di tutti gli elementi ohe determinavano il livello dei prezzi, anche l'esame del problema relativo al peso dei tributi e al prezzo dei pubblici servizi. Il Governo fascista ha subito affrontato il problema e il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 16 giugno 1927 kuu proposta del Capo del Governo defetse, in massima, un notevole allegge rimento della pressione /Esente, demandando ai Ministro delle Finanze di studiare le modalità del provvedimento. Il complesso degli sgravi e rldnzle ni di tariffe di pubblici servizi deciso, ammonta ad un mi nardo e 135 milioni e precisamente a 550 milioni di sgravi per le imposto, a 385 milioni per te tasse, a 200 milioni per riduzione dtf tariffe ferroviarie e postali , i vaine di precedenti disposizioni che il 1 Governo ha dovuto sancire onde acce Questi provvedimenti rispettano inf principio che. mentre la stabilità della lira deve risanare 'economìa generale, ki produzione non deve risentirne un peso eccessivo e sproporzionato. Essi in parte equilibrano, inoltre, il gra- lleroro il ribasso del costo drt'a vita. sffiffftf?Ì8', Jffi6'» SS2HS~J!in?557?*L._1Tl'abolizione di talune tasse sugli affari, si approvarono riduzioni in materia di imposte dirette e nuove nor-i me per una più equa distribuzione, infdeterminati oasi, delle imposte medesime. In tal modo il Governo fascista procedeva, con il risanamento del bilancio e il miglioramento della circolazione, neTla semplificazione e nella riduzione degli ordinamenti tributari L'aumento del valore di cambio della lira italiana e la necessità dell*ade- t|»dnmd (Qui sega ni Potane» deSe riduzioni fiscali prece tkmtl già effettuate dal Governo fasci fata-, vedi più oltre). n Bilancio non subirà sqriiibrio n ConstgiO io del ministri ha proceduto ad una! accurata revisione degli stanziamene 1 dei singoli bilanci dei Ministeri ria r l'esercizio 1927-28, e li ha congruamite ridotti in rapporto alla rivalutar! pnite della moneta, con particolare riguardo alle assegnazioni concernei rei lavori, forniture, provviste, ecc., .«he più risentono dell'accresciuto potei re di acquisto della lira. E' in corso li revisione delle assegnazioni stabiliti i con legge speciale, ciò che produrrà i move economie a favore del bilancio. ] /assieme di queste riduzioni colmerà-, sia l'ammontare degli sgravi deliber ati, che la diminuzione di entrate pi r l'automatica riduzione di cespiti del. bilancio per la rivalutazione della I lira, oàme l'aggio sui dazi doganali,,! la tassa scambi, che si commisura siB'ì valori delle merci, ed altre. Gli sgrf'ivl e le revisioni di criteri di applii azione dalle imposte dirette adottate 4 lai consiglio dei ministri, mirano al ! duplice scopo di compensare alcune '."iitegorie di contribuenti delle perdite Urjro derivanti dalla crisi, che sempre |it3egue la rivalutazione monetaria, eli di concorrere nel contempo, con unsi diminuzione di onere tributario, al] e riduzioni dei prezzi dì produzione i industriale ed' agraria, sicché ne rimani gano favorite le esportazioni ed il ed nsumo interno, avviando la economia del Paese ad una più rapida staii ilità genereile nel campo della prod/u zione e dello scambio sulla base delf nuovo valore della lira. Al pr]«iprletarl di hrmwbifl orbasi A tatp i proprietari di immobili urbani tritelli* accordata la riduzione di un ««aj-tlo della imposta erariale per la &BttA'.o di tre esercizi finanziari, a dettarci e dal l.o luglio 1927 e con effetto tbimediato dalla prossima scadenza di rata delmese di agosto. Qualora leti riduzioni dei redditi di immo bili U7M ani, a causa della limitazione legale falla misura dei fitti, sìa tale da abbassidre il reddito effettivo per pigioni ristesse al disotto del reddito caia stale (Accertato nella imposta, potrà essere nixìesta la riduzione dei reddito oocerìkao con effetto dal 3 luglio 1927, qwaniii anche non vi fosse la diminuzione ! di un terzo del reddito stesso, che ekjichieslo dalla legge attuale per la reiiisione parziale in meno. Pari icolari disposizioni regolano la mateitia della prova dette riduzioni del reddito effettivo al disotto di quello tf nf Tcalasi ale. Altro provvedimento in favore ^detta proprietà urbana, è quello consik\\tenle nella elaborazione, a far tempi i dal l.o Gennaio 1928, di 1/4 ed 1/3 dettai quota di detrazione da accordarsi .ssd ! reddito accertato per la determi- i f«asrf«i*e del reddito netto imponìbile, a trailo di compenso di spese di manutiti'zione e di «uwuijtistrazione. I I Adi agricoltori Lai diminuzione dei prezzi dei prodotti agrori, il cui costo di produzione non> aveva subito la contrazione conseqitenziale della rivalutazione monetarie intervenuta più tardi, ha suggeritoial Governo un provvedimento diretti' o favore della categoria dei colttvoiiori in terreni. Esso consiste nella ridi'-zione al 50 per cento delle imposte \ sui redditi agrari dei proprietarii e di* coloni, e sui redditi di ricchezza ■maiAle degli affittuari di terreni. Per cameorrere poi alla più economica pròdugUone agraria è stato deliberato aU trai provvedimento inteso a ridurre dì Vi,, per un periodo di un ciclo agrario contpleto e cioè per tre anni, la imposti erariale sui terreni. Le ridazioni della R. M. i •'Seguono altri provvedimenti che si |»pi -eflggono lo scopo di influire direttaai ente sui costi di produzione e di sj :ambio accordando agli industriali ed a)', commercianti una riduzione degli ol.ieri fiscali j Si è così ritenuto utile di ridurre, a accorrere dal l.o gennaio 1928: a) la d\ lunata di categoria A [redditi di cannali, ecc.) dal 22 al 20 %; b) l'ali. iiota della categoria C 2 {stipendi ed esegui di impiegati ed operai dipenéenti da Enti privati) dall'll al 9 %. £iji estende poi, con effetto retroattivo òV'il l.o i/ennaio Ki~, agli impiegati ed itrralrmeral delle Aziende privale il tralta-\memo tributario di favore accorgatfodava strida data ai dipenden'ì r -"^ imprese M pubWei traisorti e cioè tassazione degli stipendi della categoria b) e dei salari ed accessori con l'aliquota speciale del 4 %. Oltre a tali provvidenza viene autorizzata la esenzione dall'imposta di ricchezza mobile, a partire dal l.o gennaio 1928, dei redditi proprii e degli assegni pagati ai proprii dipendenti da succursali all'estero di Ditte nazionali. Agii impiegati pubblici La categoria dei pubblici impiegati dipendenti dallo Stato e da altri Enti pubblici ha subito per effetto della rivalutazione monetaria una determinata riduzione delle proprie entrale, perche questa le è stata, applicata per legge sotto forma di diminuzione dell'indennità caro-viveri. A suo favore viene accordato uno sgravio dalla Imposta progressiva co'mplementare, riducendo sia l'alìquota proporzionale dell'1,35 % che grava il reddito di categoria A) non superiore a lire 25.000, sia le. aliquote progressive che gravano i redditi superiori a tale cifra, ed applvcan do a tutti i redditi di categoria d) l'aliquota unica proporzionale del 0,50 %. Il provvedimento potrà avere effetto immediato per redditi inferiori a lire 25.000, per i quali Cimposta si applica per ritenuta diretta, ed avrà invece decorrenza dal l.o gennaio 1928 per gli altri tassati per ruolo. La « complementare » ferma per 3 anni Con provvedimento a favore di tutti i contribuenti — esclusi i reddituari di categoria d), già considerati sopra — viene sospeso per Finterò triennio di applicazione della imposta complementare, che si inizia con il l.o gennaio 1928, il diritto di rettifica di cui al secondo comma dell'art. 16 dal R. De crcto-Legge 20 dicembre 1927. Ciò equivale a stabilire che, pure restando lìberi i nuovi accertamenti a carico dei contribuenti evasi, la imposta non potrà essere variata per tutto il triennio futuro a carico di quanti sono-già colpiti dal tributo globale. Per evitare poi che dal provvedimento sia per derivare un danno al contribuente in modificazione dell'articolo 19 del citato decreto legge, al contribuente stesso è data facoltà di chiedere che lo si ammetta al rimborso, ogni qualvolta per diminuzione avvenuta, per qualsiasi causa, anche durante gli anni futuri, il reddito complessivo subisca una riduzione di almeno 1/5, Lo sgravio complessivo derivante dai suesposti provvedimenti è calcolato-in lire 550 milioni armai. Tasse di registro e ipotecar}» l/aiitiu-fta di registro delTi per cento per i trasferimenti della proprietà è ridotta al 6 per cento avvicinandola quindi al livello deWanteouerra, che era del 5,20 per cento. sdEpzandsmqzcl'nngl'tgcbnzcastsszLs1uidacrsaeierrttilpqncltllvmcmncaqmf-tìdndctCon tale notevole riduzione di tasse fvil Governo è andato incontro alle necessità di quanti si propongono investimenti di capitali in beni immobili, favorendo efficacemente la costituzione della piccolar proprietà terriera e urbana, finora rallentata dal peso delle tasse dell'8 %. La tassa ipotecaria di inscrizione viene ridotta da lire 2^0 % ad una sola lira per cento. Conseguentemente per le rinnovazioni delle inscrizioni ipotecarie la tassa è ridotta a 0,50 per cento. La cospicua riduzione renderà più facile la concessione dei crediti su ipoteca, e ne risulterà un vero sollievo per renanti venzioni ipotecarie. Tasse al scambio abolite sai generi di lasso e prodotti agrari Dalla scala delle aliquote della tassa sugli scambi vengono definitivamente eliminate quelle superiori ad una lira: cioè le aliquote di lire 3 e di lire 8, da cui oggi è colpito il commercio nazionale degli oggetti preziosi, dello! articoli interessanti per il lavoro e la produzione nazionale. I relativi commerci, messi così a livello comune, acquisteranno, con la sparizione delle alinuote speciali, maggiore elasticità e sviluppo. Con apposita disposizione è accolto largamente il voto di quanti véndono a mezzo di rappresentanti. E* infatti stabilito che la prova della costituzione della rappresentanza commerciale dIoggi^ trovano ostacoli ad ottenere sov-4Ed•èc1t, ..dseterie, dei mobili di lusso e di altri*^lèvscstcm conseguente esenzione di lasse di fowxeAto per passaggio interno, possal^«ssere dati entro certi limiti epa lit solo fatto della esistenza del deposito di merci per conto della Casa madre. E' pure stabilito, in materia di scambi par costruzioni edilizie, che la produzione di un immobile per conto di una azienda non dà luogo all'applicazione della tassa dt scambio. Con provvedimento speciale sono dichiarati assolutamente esenti da tassa di scambio le sanse, le fave, la semola, le polpe di barbabietola, anche quando siano destinate all'alimentazione del bestiame o ad uso di concimi. Ciò recherà forte beneficio all'agricoltura, particolarmente meridionale, e alle industrie che vi sono connesse. Si è ancora stabilito il passaggio della cellulosa dalla aliquota dell'I per cento a quella del OvóO per cento, e ciò per soddisfare i reali bisogni delle industrie che adoperano principalmente tali prodotti. Per gli scambi dì bestiame e di vini sono stabilite norme di semplificazione nell'applicazione della tassa. Finalmente, assecondando i voti degli industriali in alcool, viene riconosciuto che la tassa di scambio deve gravare unicamente sul prezzo dello spirito, con esclusione Quindi della tassa di scambio sull'importo dell'imposta di fabbricazione. La tassa sulle camMafl ridotta di ut enarro La tassa sulle cambiali, che oggi è, secondo il periodo di scadenza, di lire 13, 2, 4,80 per mille, viene ridotta di un quarto. L'importante sgravio sarà indubbiamente efficace nel movimento del credito. Il Governo ha voluto cosi alleggerire tale necessario movimento con la diminuzione della tassa cambiaria, la quale gioca come elemento essenziale nel movimento stesso. Il Governo ha deciso che non siano assoggettabili a tassa di bollo 1 titoli esteri esistenti all'estero posseduti da italiani per il solo fatto della loro enunciazione pura e semplice in atti redatti in Italia. Tali enunciazioni saranno quindi d'ora innanzi esenti da tasse. Questo gruppo di provvedimenti rappresenta uno sgravio di 385 milioni. I ribassi dello tariffe-merci defle Ferrovie Il Consiglio del Ministri ha poi approvato uno schema di decreto con il quale, secondo il proposito enunziato nel comunicato in data 5 luglio, di far concorrere al ristabilimento dell'equilibrio economico anche i prezzi dei trasporti ferroviari in relazione al valore della moneta, sono disposte faci litazìoni neHe condizioni efi tariffe tn vigore sulle Ferrovie dello Stato in aumento a consimili provvedimenti recentemente adottati con r. decreto 14 maggio 1927. Alcuni dei provvedimenti nuovi toccano la generalità delle merci, siano essi attinenti airtndustria, all'agri coltura o al commercio, in quanto diminuiscono le tasse dà comuni servizi accessori. Vengono irrfatf-tì ridotti 1 diritti speciali per i binar di allacciamento e per punti determinati di carico e scarico negH scali I diritti di pesatura delle spedizioni a casaro e Ci verifica della tara;dei carri; diritti per uso della gue; le provvitgioni per gli assegni, ecc.. Altri prov- fvedimenti favoriscono l'esportazione a i è a e i ! delle merci estendendo 1 prezzi dell tariffe eccezionali 21-25 G.V. e della tariffa ordinaria 36 P.V. anche alle mfiglelM1 rgLlomnmdd15LplacadTLdiortddc?aptrcbtuntanqgdogdvedg2fi2LdpseIfiplmzpcoTrfine per la rispedizione, e stabi lendo la riduzione del 20 per centsui prezzi della tariffa eccezionale 10i P.V., e per le spedizioni a carri di vini e mosti nazionali, destinati alla esportazione per i taansiti di confine, deDe Ferrovie dello Stato con le rovie estere. Altri infine dispongono particolari ribassi per merci varie, quali fertilizzanti, piriti, e ceneri di Iprriti, legname comune e greggio, pa- -4cUa, barbabietole in natura, zolfo EEsreggio, recipienti vuoti, olii non commestibili destinati alla" raffinazione ecc. La contrazione di introiti preve dibili dal complesso di tali riduzioni, che si elevano a circa cento milioni •è rilevante tanto pili se si tiene conto che essa viene a breve distanza da ime!la consentita dal citato r. decreto 14- maggio 1927. TI Governo 6i attenda t*e i suoi sforzi ner il raggiungimpTit' .dello scopo nell'Interesse deffeconoraia *^ pa^, siano apprezzati al giusto lèpedizioni appoggiate dai transiti dìfblcericgtvalore e lwrsrainente segarti dalie da« si degli agricoltori, degli industriali e commercianti. I ribassi postelegrafici Il Bilancio dell'Ammini6trazìone postale telegrafica per resercizio 1936-27, chiusosi con notevole avanzo, ha determinato il Ministro delle Comunicazdoni a proporre, a breve distanza di tempo dalle diminuzioni già apportate ala parecchie v«:Ì"deUe""tariffà"'postaÌerite telegrafica, nuove consideTW-oli oi-ldpscI minazioni ali» tariffe postali e telegrafiche. E ciò in armonia al programma generale seguito dal Governo Nazionale in conseguenza della avvenuta rivalutazione della lira. Il Consiglio dei Ministri, accertando le proposte del1 on, Ciano, ha approvato le seguenti riduzioni di tasse: Lettere e biglietti postali. _ Ogni 15 grammi e frazione di 15 grammi da L. 0,60 a L. 0,50; lettere dirette 'nel. lambito del Comune di impostazione, ogni 15 grammi o frazione di 15 gram. mi, da L. 0,30 a L. 0,25; lettere di peso non superiore ai 15 grammi, dirette a militari di truppa in servizio effettivo da L. 0,30 a L. 0,25; lettere a tariffa ri! dotta ai Podestà dei Comuni, per ogni 15 grammi o frazione di 15 grammi da L. 0,30 a L. 0,25. 6 ' Cartoline di Stato e dell'industria privata. — Con comunicazione epistolare, da L. 0,40 a L. 0,30; con comuni, cazioni epistolari, dirette nell'ambito dei Comune di impostazione, da lire T*%,h ?,15ÀS?n risP°.s» Pagata, da L. 0,80 a L. 0,60; con risposta pagata, dirette entro l'ambito del Comune di impostazione, da L. 0,40 a L. 0,30. Cartoline illustrate. — Con comunioazioni epistolari, da L. 0,40 a L. 0.3O. Associazioni giornali Interni. _ ni. ritto fisso da L. 3 a L. 1. Campioni senza valore. _ Contenenti, saggi gratuiti di medicinali, spediti direttamente a medici, Cliniche, Ospedali e Istituti speciali di cura dalle casei produttrici (peso massimo gram?" „50")> Per 1 Primi ìoo grammi, da r^°;,a 0'2&- Per °gm successivo a°L 0 j0grammi cinquanta, da L. 0,14 Tassa aerea, _ a) lettere e biglietti postali, per ogni porto di 15 graffimi o trazione di 15 grammi, cartoline per corrispondenza, cartoline illustrate, biglietti di visita, partecipazioni, fatture commerciali, cedole dì commissioni librarie, su ciascuna Unea, sopratassa da L. 0,60 a L. 0,50; b) carte mai noscritte, stampe, campioni, ogni cinquanta grammi o frazione di cinquanta grammi, su ciascuna linea, sopratassa da L. 1 a L. 0,80; c) pacchi postoli, per ogni 300 grammi o frazione di trecento grammi, su ciascuna linea, sopralassa da L. 6 a L. 5. w*mmx Pacchi poetali. _ Contenenti esclusi, vamente libri spediti da Case editrici e Case librarie, fino a chiiogramma 1. da L. 1,50 a L. 1,20; da oltre un chiiogramma fino a 2 <mUogiaimmi, da lire 2,50 a L. 2; da oltre due chilogrammi fino a tre chilogrammi, da L, 3 a lire 2,40; da oltre 3 fino a 5, da L. 4,50 a L. 3^0; e da oltre cinque fino a 10, da L. 7^0 a L. 6. Il limite di peso dei pieghi contenenti libri spediti sotto fascia a tariffa ridotta da Case editrici e Case librarie, è elevato da grammi IfiOO a grammi 700. La tariffa dei telegrammi interni or- dinari è stabilita in lire 2 sino a 10 parole, più 25 centesimi per ogni parola oltre le 10; per i telegrammi urgenti la tariffa a triplicata. La ricevuta comprovante l'accettazione dei telegrammi interni è rilasciata gratuitalmente. Per effetto di tali ritocchi la diminuzione della tassa delle lettere e dei campioni medicinali e degli invìi per posta aerea è del 16,66 per cento ; quella delle cartoline del 25 per cento, e quella del pacchi contenenti libri del 20 per cento ; la tassa dei telegrammi fino a 10 pa- ìfro*£ è ridotta del 23 per cento. I prov veoimenti adottati favoriscono la corrispondenza postale e telegrafica, che rispondono al bisogno più generale della popolazione nelle relazioni famigliari, dell'industria, del commercio; e ad e* se è apportata una riduzione che, jtfebahnente, si valuta al 22 per cento del» le precedenti tariffe. L'ag.CTavio che ne deriva al Bilancio è cospicuo, poiché — come si è detto — le riduzioni che- si elevano ad un totale di 115 milioni riguardano il più comune sistema dì corrispondenza, che forma appunto la grande massa degli {attorti postali % te}egra3ci. ° , i e er" Tictoiiòne" deìi'aTiquota dai 7,50 al -ll % c-wi decorrenza dal l.o gennaio OD sgravi precedenti toccavano già ! 2 miliardi e mene Vale la pena di elencare tutti 1 nìecsdenti sgravi effettuati dal Governo fa pscisla: ' " * Imposte dirette : abolizione di imposte sui proventi degli amministratori, dirigenti e procuratori (r. decreto 30-12-1923) lire H milioni; sostituzione dell'Imposta complementare sui redditi inscritti al ruolo superiore a 10 mila lire (decreto luo gotenenziale 1741-1918) con la imposta progressiva sul reddito complessivo dei contribuenti (r. decreto 30-12-19^3), quota differenziale di minoro rendimento dovuto alle diverte e meno ingenti h iIsi imponibili: lire 117 milioni;

Persone citate: Castrogiovanni, Ciano, Girgenti, Prosino