Anticipazioni di Cechov

Anticipazioni di Cechov Anticipazioni di Cechov Le magnifiche pitture provinciali e i colori indigeni della Russia antica eolio finiti con Cenhov. Il costume e 11 paesaggio pittoresco cessano di essere natura e diventano decorazione. Anche i tipi contraddittori!, nebulosi o fatalisti 6ono agitati da un più Intenso orgasmo, verso una più precisa linea di condotta. SI presente l'avvento di una generazione nuova, che sarà migliare o p*ggiore rfelle precedenti, micidiale o spregiudicata. Apparentemente, tuttavia, Cechov, sembra mantenersi nei limiti della letteratura piccolo-borghese. Ma ci 60no dei ge6tl rivelatori e delle frasi che preludono a un mondo nuovo. Cechov non ènèuno scrittore di possenti muscolature come Tolstol, ne un allucinato formidabile come Do6tolewsl<y, nè un Isterico ultrasensibile come tanti epigoni: è un contemporaneo, è un radioattivo. C'è nella folla dei suoi personaggi apparentemente grigi e sfiduciati Qualche braccio che 6i leva a indicare, qualche volto nuovo. Non scoraggia: lascia sperare. Anche in questi romanzi brevi: Il duello e Tre anni (tradotti ora per la prima volta in italiano dal testo russo, con delicatezza d'artista e garbata accuratezza di studioso, da un giova ne, Giovanni Faccioli), troviamo confermata questa nostra opinione. La trama del Duello, la più viva e 6igni fica Uva delle due opere, può sembra re, a prima vista, non staccata dalle convenzioni di cui è incrostato il mondo. Il fatto s! svolge, durante 11 vecchio regime, in una cittadina balneare della Crimea, sul Mar Nero. C'è un pubblico composto d'impiegati governativi, di militari" e di forestieri. Protagonisti: Ivan Andreic Lajcoskij, 28 anni, un biondino magro, impiegato alle Finanze, che va, nelle ore libere, a bagnare! in pantofole; il grosso, paonazzo ed eccellente medico militare SamollenVo: il giovane zoologo von Koren, che è venuto a studiare l'embriologia delle Meduse nel Mar Nero; il > commissario di polizia Kirilin, giovane prestante, al quale piacciono le donne. Ed ecco infine Nadjedzda Flodorovina, la più bella e più giovane donna" della città; quindi la persona più desiderata, più invisa, più assillata. E' l'amante di Lajev6kij e per seguirlo ha abbandonato il marito. Naturalmente è intorno a questa creatura, a questo eccitante motivo femminile che tutti questi personaggi, sensuali t cinici, bonari o maligni, girano e si muovono. LaJevekiJ è l'Istintivo egocentrico che dopo aver eedotta e disonorata una donna, sente di non amarla più e vuol dividersene, perchè — dice — « unirsi a una donna senza amore è come servir messa senza fede ». E' per questo disamore di Laieveki], non accertato ma sentito da Nadjedzda, che ella tradisce l'amante, dandosi al commissario Kirilin e al bello Acmjanòv. E' sempre per questo disamore che LaJevskli e 11 sardonico von Koren si detestano, si Insultano e si battono alla pistola. Ma non c'è sangue: e il romanzo finisce con una frase caratteristica: € Cominciò a piovigginare... » Tatto è dunque, in apparenza, grigio, banale e meianconlcamente borghese in questa narrazione. Ma ognuna delle figure girandosi d'improvviso o gestendo nervosamente in questo crepuscolo, palesa d'un tratto rilievi possenti e profonde incavature. Sono, nel giudizio di von Koren (che sembra appunto messo in questo romanzo come il diagnostico di una vaga sostanza umana) gli uomini dell'80 < molle e nervosa razza dell'epoca della servitù..., che la civiltà ha mutilati ». Sotto 11 lampeggiare di questo giudizio noi non vediamo soltanto gli nomini russi deU'80. etnicamente e storicamente considerati, ma tutto un ignorato strato umano visto da uno scrittore di genio. Ed ecco in qual modo LajeveMJ, impiegato russo alle Finanze, diventa un tipo: La donna rappresenta nella sua vita una parte fatale opprimente. Egli stesso racconta che a 13 anni era già innamorato... Per ciascuno di noi la donna è madre, sorella, moglie, amica; per Lajevskij invece essa è sempre e poi sempre solo un'amante. Ella, cioè la convivenza con lei, è la felicità e lo scopo della sua vita: egli è allegro, melanconico, annoiato, disilluso a causa della donna. La vita lo ha disgustato: ne ha colpa la donna; s'è accesa l'alba d'una nuova vita, ha trovato degli ideali: anche qui cerca la donna. Questi lussuriosi devono avere nel cervello una speciale escrescenza, analoga al sarcòma, che comprime il cervello e domina tutta la psiche. Vai con lui per la strada e incontri, per esempio, un asino... — c Ditemi per fax-ore — domanda — che ne verrà se si accoppia un'asina con un cammelloT a. Ma è in fondo il tipo russo che altri... ha sia esaurientemente visto e rappresentato: apparentemente inquieto; ma radicato a uno statico e disperato fatalismo. Anche Nadiedada Flodorovnanon porta nessun contributo nuovo alla psicologia e alla fisiologia della donna rustia tramandateci dalla letteratura. Nadiedzda non offre nè spiegazioni nè so luzioni al proprio mistero. E" soprattutto un essere senza volontà. Ella abbandona il proprio corpo al commissario di polizia Kirilin e ad Acmjanòv, ma senza volontà di fare 11 male, mentre 1 suol sensi sonnecchiano, vittima più della propria solitudine che dei proprii istinti. Vive in < iscure, afose, uggiose stanze » con un uomo abulico e fantasticante. Questo suo stato morbillo si esprime meccanicamente In una frase sintomatica: — Non ho ancora vissuto... E non vivrà mai. E', spiritualmente, Ima nata-morta. Pltt Interessante, più nuova è la fi gura di von Koren. Laievskij l'ha definito un rampollo di ebrei tedeschi Potrebbe essere, se non altro, una spiegazione etnico. Senza dubbio von Ko rem è la più bella anticipazione del russo '■ sovietico > che io mi conosca. i> Secondo me — egli dichiara — la ria pio diretta e sicura è la violenza >. Bamojkmko gli chiede: — Giorni la tu dicevi che gli uomini e.ctae LajevsWj b«60gna sopprimerli Utenti, sa, poniamo, il governo o la fcoefeta rtaKarteoflaero di sopprimerlo. to ci rteeetrestt? gptardttcupdpczmazltldalrppzimucdilplinlbfnpsfLndtdTdtcpU• — La mia mano non tremerebbe. Alla formazione di questo uomo tagliente e deciso non è estranea la disciplina scientifica, alleatasi a una volontaria durezza di cuore, ma da questa alleanza è uscito indubbiamente un carattere. Udite come von Koren parla della religione e della morale. « La più durevole e la più vivace di tutte le nozioni morali è certo la dottrina di cristo, ma guardate come anch'essa è diversamente compresa! Gli uni ci insegnano ad amare il nostro prossimo ma fanno eccezione per i soldati, i delinquenti e i pazzi: i primi, permettono di ucciderli in guerra ; i secondi di isolarli o giustiziarli; e ai terzi poi impediscono di unirsi in matrimonio. Altri interpretatori insegnano ad amare il prossimo senza eccezioni, senza guardare al più o al mono. Secondo la loro dottrina se viene da voi un tubercolotico od un omicida o un epilettico e chiede in isposa vostra figlia, dategliela; se I cretini fanno la guerra ai sani di corpo e di spirito, porgete la testa. Questa propaganda dell'amore per l'amore, come quella dell'arte per l'arte, se potesse prender forza, porterebbe infine alla completa estinzione dell'umanità e ri compirebbe cosi il più grandioso dei delitti che siano mai stati sulla terra... ». A questo punto von Koren esce in una teoria che metterà capo a una concezione oligarchica. Sempre parlando di Cristo egli osserva: « ...l'hanno crocifisso non 1 forti, ma i deboli. La cultura umana ha afflevo lito e tende a portare a zero la lotta per l'esistenza e la selezione; di qui la rapida moltiplicazione dei deboli e il loro predominio sui forti. Immagi natevi di poter ispirare alle api delle ld«»e umane nella loro forma non elaborata, rudimentale. Che ne verrà? I fuchi, che bisogna uccidere, rimarranno vivi, mangeranno 11 miele, corromperanno e soffocheranno le api — risultato, Il predominio dei deboli sui forti e il degenerare di questi ultimi La stessa cosa succede ora con l'urna nità: 1 deboli opprimono 1 forti... ». Bastano questi accenni per comprendere come in von Koren si esprima tutto un mondo nuovo che si stacca dalla Russia di Gogol e da quella di Tolstoi come 11 figlio dal padre. E non di rado fl figlio è contro 13 padre. Pre sa In un significato più vasto, la dottrina di von Koren Interpreta quella crisi della società umana che è eboccata nella guerra e che il mondo 6ta ancora attraversando. E questo nuovo modo di pensare e di agire si riflette perfino nel fatto banale del giorno. — Domani, ecco — nota von Koren — abbiamo un duello. Io e voi diremo che ciò è stupido e assurdo, che 11 duello ha fatto il suo tempo, che l'aristocratico duello non si differenzia in nulla da una rissa di ubbriaehi alla bettola, ma tuttavia noi non ci ferme remo: andremo e ci batteremo. C'è dunque una forza che è più forte dei nostri ragionamenti. Noi gridiamo che la guerra è brigantaggio, barbarie, orrore e fratricidio.... ma basta che I francesi o 1 tedeschi ci offendano, che noi subito sentiremo una 60vraeccita zione, grideremo urrà nel modo più sincero e ci getteremo sul nemico.. Diremo dunque di nuovo che c'è una forza, se non più alta, più forte di noi e della nostra filosofia. Noi non pos siamo fermarla, come non possiamo fermare quella nuvola che si alza dal mare. Non fate dunque gli ipocriti non fatele le corna con le mani in tasca, e non dite: « Ah, è stupido! oh, è vecchio 1 ah, non va d'accordo con la Scritturai », ma guardatela dritto negli occhi, riconoscete la sua ragionevole legittimità e quando essa, per esempio, vuol sopprimere una razza malaticcia, scrofolosa, depravata, non impediteglielo con le vostre pillole e citazioni d'un Vangelo mal compreso » Questo von Koren è un dispotico, un assolutista talvolta detestabile, ma comunque un esemplo di energia, una affermazione dinamica: crea intorno a sè un alone di forza. Egli lavora e lotta « non in nome dell'amore del pros slmo, ma in nome di astrazioni come l'umanità, le generazioni future, la specie umana ideale. Si affaccenda per il miglioramento della specie umana ma sotto questo aspetto — come ved genialmente Cechov — gli uomini non sono per lui che degli schiavi; metterebbe degli eunuchi per sorvegliare la loro castità e moralità e ordinerebbe di sparare contro chiunque uscisse dalla cerchia della morale prestabilita Senonchè tutto ciò è fatto allo scopo di migliorare l'umanità e il suo stato, Ed anche lui, a un certo momento, aprirà il cuore a una superiore pietà I Cosi visto, von Koren è una formidabile anticipazione dell'uomo che la Russia d'oggi ha espresso dalla 6ua tormentosa rivoluzione; giustiziere ce rebrale il cui cuore si spetrerà forse di fronte ai nuovi patimenti degli uo mini. Il Duello è etato scritto nel 1891. CURIO MORTARI pcbvpstmdmsseoefiratrpimaapcisspbisdtpg

Luoghi citati: Acmjanòv, Crimea, Russia