La Sfinge con la barba e la mummia di Cleopatra

La Sfinge con la barba e la mummia di Cleopatra La Sfinge con la barba e la mummia di Cleopatra a a o o a e ' e , i e i o a e a zl e e i il ro re, n — e r e sè ti gro n no o o o a ai he he a efe, n te li a pna n è la hi si fi e ri un va o, el el te PARIGI, luglio. (Nomenclalor). Sotto la direzione dell'egittologo Baraize sono 6tati condotti a termine i lavori di scavo intorno alla Sfinge la quale, come tutti sanno, trovavasl da secoli sepolta Ano al collo nelle sabbie del deserto. Non è la prima volta che un lavoro simile viene intrapreso. Circa mille e cinquecento anni prima di Cristo, un principe illustre di razza tebana, cacciando u leone nelle vicinanze delle Piramidi si addormentò all'ombra dalla Stìnga e fece un sogno strano. L'animale divino, che riproduce nel volto granitico, secondo gli eruditi hanno accertato, le sembianze del re Chefren della III dinastia, gli parlava e gli ordinava di liberarlo dalla sabbia che gli impediva di respirare, promettendogli che in premio di questa opera di misericordia sarebbe stato fatto re dell'Alto e del Basso Egitto. Svegliatosi, Tutmès adempì scrupolosamente al comando misterioso ed ebbe di 11 a qualche anno la conferma del sogno, essendo effettivamente divenuto re d'Egitto e avendo conquistato la Palestina ed il Libano. In segno di gratitudine, prima di morire egli fece erigere fra le zampa del meraviglioso animale una stela su cui Incise In geroglifici la storia della visione nottur na La stela venne scoperta e messa in evidenza dal famoso egittologo Marlene verso la meta del secolo scorso, Ma. per mancanza di fondi, 1 lavori di scavo non avevano potuto essere estesi oltre la parte anteriore del monumento, 11 quale, all'epoca in cui Tutmès lo aveva fatto disseppellire, si era riammantato di sabbie, e non una volta sola, giacché anche Tolomeo e Cesare avevano eseguito lo stesso lavoro del Faraone senza poter naturai mente impedire che in capo a un cer to numero di anni i venti ricoprissero di nuovo ogni cosa. Questa volta gli scavi sono stati condotti a termine mercè l'opera di sette od ottocento operai, per lo più fanciulli, che hanno proceduto al trasporto del materiali coi metodi più primitivi, ossia riempiendo e vuotando ceste di vimini portate sul capo. Liberata dalla terra, la Sfinge appare grandiosa nell'insieme ma un po' sproporzionata, il capo essendo troppo pie colò a paragone del corpo. 1 secoli ed 11 sole ne avevano reso la testa quasi friabile e vuota come una spugna, tanto che per consolidarla fu mestieri colarvi dentro del cemento. I lavori di restauro resero possibile di ricostituire le varie fasi dei restauri anteriori. Il Baraize ha potuto identi fteare la costruzione primitiva di Che fren, scolpita sulla roccia viva, e co si pure il restauro di Tutmès che con sistette nel rivestire di grossa pietra la superficie del monumento, e quind' il nuovo restauro di Tolomeo, che consistette invece nel ricoprire la Sfinge di piccoli blocchi rettangolari di granito, lavoro eseguito con finezza e garbo rivelanti l'influsso dell'arte ar chitettonica greca. Fra le scoperte in teressanti fette dall'egittologo va au noverata quella della barba della Stiri ge, trovata in pezzi fra le zampe an teriori dell'animale, il che prova de unitivamente trattarsi non di una don na ma di un uomo. Sul fianchi ven nero scoperti i piedistalli di due statue di faraoni, una delle quali è stata ritrovata In frantumi poco lontano. Quando la lussuriosa dormì col nuovo Cesare, nopacanol'aprriccavel'aIncoromnegulo trasosotamm11 accatrtecenededesoscsipiAl re al ac ia cui apco Queste notizie dell'animale favoloso che tanto pascolo ha dato alla fantasia umana attraverso i secoli fanno ripensare alla mummia di Cleopatra che secondo una tradizione purtroppo Incontrollabile, riposerebbe sotto il giardino della Biblioteca Nazionale di Parigi, prospiciente la rue Vivienne, La mummia in questione faceva parte con tre altre, dei tesori portati in Francia da Champollion dopo la cam pagna d'Egitto. La leggenda vuole che Napoleone, avendo assistito agli scavi in corso, vedesse estrarre dal sepol ero la mummia di una donna bellis sima recante le insegne regali e or dinasse di toglierle d'attorno le fibre di palma che la rinserravano. ^Appar ve in realtà un corpo magnifico anco ra dotato delle apparenze della vita II generale fece portare la salma sotto la propria tenda e passò una notte in tera in ammirazione davanti ad essa non senza scandalo dei suoi soldati, che fortunatamente non avevano ancora presa l'abitudine di grogner. il giorno dopo il generale si dichiarò convinto di aver passata la notte con Cleopatra. Era il meno che potesse succedere ad un futuro Cesare. La mummia venne portata, come dico, Parigi e deposta insieme a tutto il resto nella Biblioteca Nazionale, dove rimase dopo che 11 materiale archeologico fu tradotto nei pianterreni del Louvre. Non sapendo dove metterla, l'avevano collocata in uno del plani superiori dell'edificio, nel riparto del le opere in musica, tra Lulll e Mozart. 1 giovani impiegati della biblioteca, quando potevano svignarsela, facevano una scappata di sopra ,a contemplar* nel silenzio misterioso del recesso di screto la bella egiziana, che era rimasta completamente nuda e aveva l'aria .di annoiarsi. Un giorno volle vederla anche la duchessa di Berry. Ma polche è IndacibdlecosomtrEpl'dsnvnpminpvfiorppstegtaladtoqrrcgrbgbqnnnvsIgrgdzrnedtdzcv.fR■ i a I i i a e e a non meno nudi erano 1 suoi tre compagni, di sesso mascolino, 11 bibliotecario dell'epoca pensò che lo spettacolo non era tale da offrirsi agli occhi dell'augusta visltatrice e mandò a comprare quattro camicie di percalle per ricoprirne le membra degli ospiti. Le camicie, da quel giorno, rimasero. Ma venne la guerra del Settanta e durante l'assedio gli aggiunti della Biblioteca Insieme col manoscritti del musici e con altre cose preziose misero al sicuro nel sotterranei anche tre delle mummie. La quarta essendo quella di un negro, non parve meritare tanti riguardi e venne lasciata dov'era II bello è che proprio a questa disparità di trattamento il negro dovette di essere sopravvissuto, se è lecito parlare di sopravvivere a proposito di gente morta da tanto tempo. Le altre tre mummie, nell'umidità del sotterranei cominciarono presto a corrompersi, e di 11 a poco le esalazioni divennero cosi acute che 1 clienti di uno spaccio di carni conservate che, ironie del caso, trovavasi attiguo al muro della biblioteca, cominciarono a strillare e fu necessario decidersi a seppellirle. Il funerale ebbe luogo nottetempo, al lume delle lanterne cieche, nel giardinetto della Biblioteca, in un luogo di cui ti solo superstite fra gli spettatori della scena non si ricorda più con precisione. La mummia ha alzato 3 braccio o o a l i n e i Se si trattasse davvero di Cleopatra è e resterà sempre incerto. All'epoca In cui le quattro mummie vennero spedite a Parigi, Champollion non aveva ancora scoperto il segreto dei girogliflci e doveva quindi esser stato impossibile stabilire la loro identità servendosi degli ornamenti ed attributi che le coprivano quando si trovavano ancora dentro l'Involucro preservatore. Il solo di cui si sappia il nome e cognome, è l'ultimo rimasto, 11 negro. Si tratta di Petemenofl, gran sacerdote di Eliopoli, morto sotto il regno dell'lm peratore Galba, ossia verso 11 68 dell'era cristiana. Egli sarebbe vissuto dunque poco dopo Cleopatra ma abbastanza vicino a lei nel tempo per averne sentito parlare fanciullo da chi l'aveva conosciuta. E .la constatazione non è di quelle che non autorizzino 11 persistere della leggenda Intorno alla mummia della Lussuriosa. E' strano, in ogni caso, il pensare che sotto il praticello lustro e un po' lezioso della vecchia e gloriosa Biblioteca, sotto le finestre della galleria che reca ancor oggi II nome di un famoso cardinale, riposino 1 resti di una donna del tem po di Antonio e di Ottaviano, che Na poleone, questo fortunato, vide nella sua freschezza profumata di dormiente appena strappata alla serenità del giaciglio balsamico e feep pstendere sui tappeti della propria tenda, sotto la lampada sospesa, che col suo oscillare doveva dare al corpo giacente il palpito della vita. Ma Parigi, come Roma, un vecchio crogiuolo in fondo al quale, a potp.r cercare bene, si scoprirebbe di tutto. Disgraziatamente i curiosi della tempra di Roland Marcel, che una recente dncislone del Consiglio di-Stato avrebbe preteso strappare a quel posto di direttore della Biblioteca Nazionale dove si è guadagnato in un par d'anni tante giuste benemerenze-, sono rari: e chi sa mai quanti altri segreti custoditi, senza che nessuno lo sospetti, nel mille grana], nelle mille soffitte, nei mille magazzini degli antichi palazzt pubblici e privati di questa capitale impastata di storia, rimarranno ignorati per semprel In taluni di questi palazzi, la notte i guardiani fanno la ronda, per assicu rarsi che tutto proceda secondo le re gole e 1 regolamenti. Ma ci sono corri doj, anditi, ballatoi, dove non si azzardano a passare, per tema degli spi riti. Davanti alla mummia di Peteme nofl non passavano plft da anni: non era parso una volta ad uno di loro ve derlo alzare minaccioso 11 braccio men tre gli si avvicinava?...

Persone citate: Mozart, Roland Marcel