Le scene ed il carattere della rivolta

Le scene ed il carattere della rivolta Le scene ed il carattere della rivolta L'assemblea dei fiduciari socialisti Questo telegramma del nostro corrispondente, a Vienna — spedito da Bratislava alle ore 15.30 di ieri — ci è stato recapitata in redazione alle ore. 3 di stamani, tutto d'un colpo, in un fascio solo di 26 fogli fittissimi. BRATISLAVA, 18, ore 15.:» n tormento di Vienna non è ancora finito. La lista del morti non cessa di aHungarsl. Quasi è inutile andare a vedere se le responsabilità siano da parte comunista oppure socialista. l,a verità è che la massa, sfuggita al controllo dei capi, agisce per sua volontà. Gli avvenimenti dei quali, Vienna è da tre giorni teatro, hanno dato in ogni caso, la prova che il 'partito socialista austriaco non possiede, sopra 1 suoi uomini l'autorità necessaria a frenarli, dirigerli. Non è vero, ad esempio, che, mentre imperversava l'incendio' al Palazzo di Giustizia, i dimostranti si siano decisi a lasciale passare le autopompe guidate dal borgomastro Seitz e dal deputato Deutsch, che fu, dopo 11 crollo della Monarchia, primo ministro della difesa dell'Austria tedesca. Seitz venne invece sonoramente fischiato; e anche quei carri furono respinti. Oggi hanno ricominciato a circolare 1 tramvai; ma i telefoni, la posta e ferrovie non funzionano. Il partito socialista vuole soddisfazioni!... Priva di giornali, e perfino ignorando quello che è accaduto nei rioni esterni, Vienna è intanto tagdiata dal resto del mondo; e desidera invece notizie con una avidità che si può intuire dalla circostanza che le copie di un giornale di Praga, arrivate iersera a tarda ora, e messe in vendita al prezzo di sessanta centesimi, stamane già venivano pagate circa quindici lire. D'altro canto 1 socialisti, avendo perfettamente Isolato l'Austria, hanno favorito la diffusione all'estero di voci certo più gravi della realtà, col risultato che, ieri in Cèco-Slovacchia si ritinta va di cambiare lo scellino, considerato moneta poco sicura. B Borgomastro di Vienna, che, come è noto, è uno dei più autorevoli capi socialisti, ha avuto l'ktea' di costituire una spece di guardia civica, che re 6terà in carica flnquando ogni perico lo non sia completamente scomparso: e Invita la popolazione ad avere in tale guardia la massima fiducia, assistendola nel suo compito. Siccome nel proclama non si fa pajola della polizia governativa e chiaro che si mira anche con questo provvedimento a creare un nuovo motivo di contrasto. Del resto il Bollettino ufficiale degli sciooeranti, composto nella tipografia delVArbeiter Zeitung, non esita a stampare: € La guardia civica è un organo del l& rossa Vienna ». La cronaca di sabato Accingiamoci adesso a rifare la ero naia della giornata di sabato, natu ralìnente valendoci in larga misura di tale Bollettino, che è già al suo terzo immero. U Governo non ha finora pubìlicato che un comunicato ufficiale, del quale è interessante la frase in cui si afferma che venerdì il primo colpo fu spirato da certo Siala, noto comuni Bta, già tratto in arresto. Nella seconda parte, 11 comunicato loda la polizia, annunzia che il Governo è preoccupato della^orte delle famiglie degli impUj gatto the alloggiavano nel palazzo di Gmstilia, rimaste senza tetto in se gutto gl'incendio. E questo è tutto. 11 Bcllettino socialista esordisce de plorando i sci morti di ieri; quindi lo da la disciplina della classe lavoratrice nell'attenersi all'ordine di sciopero. Infatti, tentativi di crumiraggio, se si prescinde da qualche audace cliauf/cur di piazza, allettato dai lauti guadagni, non ce ne sono stati; e 60no perfino interrotte le linee di navigazione aerea. Nelle botteghe di barbiere è 6tato permesso di lavorare, per poche ore, ai soli padroni, con uguale rispetto non è stato invece accolto il divieto di vendita delle bevande alcooliche. I tumulti più gravi di ieri si sono avuti alla periferia. Nel centro di Vienna, forti nerbi di truppe, attorno al Parlamento e lungo tutto il King, avevano ridotto il fuoco di fucileria ad un'azione intermittente, per disperdere la folla. Nel popolare rione di Hernals, già la notte di venerdì era trascorsa tempestosissima, avendo la plebaglia assalito il posto di guardia di polizia, che intendeva dare alle flamine. In seguito a trattative, i rivoltosi si accontentarono di demolire l'interno degli uffici, buttando in istrada tutto quanto capitasse loro sotto le mani; e all'aperto ne vennero poi accesi grandi falò. I pompieri furono naturalmente respinti. • Ieri mattina, gl'Incidenti continuavano ancora, allorchè comparvero pattuglie, che furono subito circondate dalla folla minacciosa. Costretti a sparare, gli agenti ferirono alcuni dimostranti. Dalla plebaglia parti allora l'invito di assaltare il posto di guardia nella Rosensteingasse ; e così la situazione si aggravò. La gendarmeria, dopo avere sparato qualche salva in aria, cominciò a mirare nella strada nera di gente; e in breve si contavano sei morti e molti feriti gravi. Nel frattempo giungevano rinforzi, che, sempre facendo fuoco, sgombravano la via, e occupavano i crocicchi. I reparti socialisti, che sono militarmente organizzati e portano uno speciale berretto e la giubba, batterono in ritirata verso l'edificio dell'Asilo infantile, stavolta premuti non dalla polizia, bensì da un gruppo di comunisti, che non durò fatica a sbaragliarli. Padroni del campo, i comunisti tentarono di tornare all'assalto del posto di guardia di Bosensteingasse. per bruciarlo. Però reparti di gendarmeria in automobile li affrontarono, fermandoli. Con travi di ferro e sedili dei giardini, i comunisti costruirono una barricata, dietra della quale ripresero il fuoco contro la forza pubblica. Si videro così ricomparire i terribili c/iar-a-ba/ics-aiitomobili che portano circa quaranta agenti seduti alle estremità dei sedili, e che fanno sui due lati un micidiale fuoco. Qualche cittadino alla finestra scontò la curiosità colla vita; ma qualche agente fu accoltellato, qualche altro finito a colpi di rivoltella. Nel quartiere, Ottakring, operai volevano organizzare dimostrazioni di protesta per i fatti di Hernals; e tino a tarda ora di sera si temeva io scoppio di gravi tumulti. Riassumendo, l'agitazione si è spo stata dal centro di Vienna alla perife ria; mentre attorno al Palazzo di Giustizia, dove i pompieri ben poco «uno riusciti a salvare, sfila la folla incor¬ di agenti rinforzati da truppa, tana venire dalla provincia su grandi camions di birrerie, requisiti dal Governo. Sulle scalinate e i pavimenti del palazzo le macchie di sangue sono molle. Si smentisce intanto che nell'interno dell'edificio abbiano trovato la morte gendarmi oppure Impiegati: due gendarmi, ritenuti dispersi, ter1, sono venuti fuori da una fogna, nella quale si erano rifugiati, per sfuggire alle fiamme che li circondavano da ogni parte. Quattro famiglie di impiegati, che non avevano fatto in tempo a lasciare colle altre l'edificio, si salvarono fuggendo nella cantina, che sbocca fuori sull'area su cui sorge il palazzo di Giustizia, in un giardino pubblico. La facciata del palazzo è deturpata da centinaia e centinaia di tracce di proiettili. Le pallottole non hanno risparmiato nemmeno le case vicine, e l'ufficio del dottor Beer, direttore del Deulsches Volkstheater. Proprio in una di queste case abita 11 conte Coudenliove Kalergi, il noto pacifista dedicatosi da qualche anno alla propaganda In favore della pace europea. La giornata di venerdì non ha veramente dimostrato che le condizioni di civiltà necessarie a realizzare un simile progetto abbiano già toccato il punto giusto!... Il contegno della truppa, che, come dicemmo sul principio, destava apprensioni, temendosi che essa fosse troppo imbevuta dt spirito socialista, è stato in complesso lodevole. Il colonnello Anderle, tecnico in materia dì radiotelegrafia, ha potuto, con l'ausilio dei soldati, penetrare nei locali dell'exMinistero della Guerra, dove si trovavano gl'impianti della società radiotelegrafica viennese, e ridurre all'impotenza il personale di servizio, anche esso socialista,, mettendo quasi sùbito in attività di nuovo il trasmettitore che però finora ha spedito solo dispacci in cifra. Le informazioni dalla provincia scarseggiano. Soltanto è sicuro che l'intera Bassa Austria, cioè a dire tutta la zona in cui il socialismo ha potuto prendere piede, il lavoro è sospeso. In alcune città debbono essersi veri fleati gravi disordini. Quanto al numero del morti e feriti il Bollettino socialista stamane ha Iniziato la pubblicazione di elenchi, che potrebbero ritenersi completi, se non mancasse l'indicazione delle perdite della polizia. 11 Bollettino parla di più di cinquanta morti, oltre a quattrocento feriti, aggiungendo che molti cadaveri sono ridotti in così miserando sta to che non si è ancora potuto identifi carli. Troviamo fra le vittime parecchi ragazzi. Fra i particolari, che soltanto oggi si apprendono, sui tumulti di venerdì interessanti sono quelli che riguardano la demolizione degli uffici della catto lica Reichspost. uopo avere compietaniente distrutti i locali di redazione, 1 ribelli salirono al secondo piano, dove abita il direttore del giornale, dottor Funder, e bruciarono e fracassarono tutto. Giova notare che, quasi alla stessa ora, alcuni borghesi invano tentavano protestare contro la presenza in un ristorante assai in voga del direttore della socialista Arbeiler Zeitung, deputalo di Austerlitz, che mangiava di buon appetito, mentre la polizia sparava sugli operai. Nell'ufficio dell'amministratore della Reichspost gli invasori, avendo trovato il ritratto dell'arcivescovo di Vienna, Pitti, hanno trafitto il cardinale in effigie, ficcandogli un paio di forbici all' altezza d«' *.uore. ' L' assalto alla Reichspost fu deciso perchè l'organo di Seipel aveva commentato la sentenza del processo di Schattendorf, scrivendo fra l'altro: « I giurati, malgrado le insistenti pressioni che la stampa socialista La tentato di esercitare negli ultimi gior¬ | ni, si sono ribellati all'idea di pronun- iziare un verdetto di carattere politico. ^^o^d^^^o^ i gio alla giustizia e alla coscienza del|,a cittacijnanza; e cosi hanno pronun- a tptziato un duro e ben meritato verdetto Gdi condanna a carico di quell'altro gruppo di accusati che al processo non comparve, oppure comparve solo in veste di testimone ». L'articolo concludeva col voto vanamente formulato dalla Reichspost che il proletariato capisse dall'esito del processo di Schattendorf in quai morto delittuoso i suoi capi lo ingannassero. Ciò che pretenderebbero i socialisti La speranza che la vita oggi ridiventasse normale si è dimostrata illusoria; la giornata di ieri è trascorsa in tranquillità perche la polizia, oltre es sere diventata padrona della situazione ha assunto un contegno che lascia capirò che non tollererebbe nuovi tu multi, ma le trattative fra il Governo e i capi socialisti sono rimaste infruttuose, perché i socialisti dichiarano 'li non potersi rendere garanti dell'ordine il giorno in cui si svolgeranno 1 funerali, se non viene mandato a casa il presidente della polizia, Scliober. il partito socialista vuole poi una rigo rosa inchiesta sui fatti di venerdì e sabato, col concorso di fiduciari del proletariato e la garanzia che « la Repubblica non venga più oltraggiata con simili crudeltà ». In altri termini, siamo di Ironte ad un netto tentativo di capovolgere la situazione e il partito socialista tratta col Governo su per giù come trattò l'Austria-Lugheria con la Serbia nel luglio del 1914. Gli operai sono stati Invitati a riprendere con oggi il lavoro, ma è una e -\'iecisicme ispirata dal semplice des 'derio di non essere più tiranneggiati 1, a e a a acba i ie l a osi n aoeoo e pe a, odì o xaome o e ca e a o o. i i ie n e ù naa fi i gi ì o o a 1 e r o san oedi aa o a, ffila o niti a r¬ dana piazza, perché invece continua la paralisi di tutti i mezzi di comunicazione, dalle poste alle ferrovie; e si annunzia che questi scioperi si prolungheranno sino a quando non sia cessato il pericolo che la reazione pos sa sfruttare la situazione creata dai recanti avvenimenti. Non bisogna illudersi: la situazione è grave, molto grave, perchè siamo in piena rivoluzione social - comunista, quasi paragonabile a quelle di Monaco e di Berlino nel 1919; con la differenza che mentre da quel!" Ivolizioni scaturì, poi, il rinvigorimento elei parliti dell'ordine,-, oggi in Ausilia sono in gioco scarsi- residui dell'autorità del Governo borghese. La borghesia viennese è talmente convinta di questo fatto che tutti confessano che pre ferirebbero una fine terrorizzarne ail un terrore senza line L'assemblPa ilei fiduciari del partito socialista, dimentica delle origini dell'attuale situazione, ieri sedeva in ve ste di tribunale popolare di accusa; la responsabilità degli eccidi (stamane si apprende che i morti della parte operaia superano da soli la sessantina) è stata interamente riversata sulle autorità, alle quali il deputato Batter, il noto autore del recente articolo noi quale si dimostrava l'impossibilità per l'Austria di unirsi alla Germania di Hindenburg, nega perfino il merito di avere aperto la strada alle autopompe che si dirigevano verso il Palazzo di Giustizia in fiamme. Dice il Bauer: « Sono state li? guardie rosse a sgombrare le vie Ma se anche l'affermazione rispondesse a verità, bisognerebbe nolare che l'intervento avvenne alle pomeridiane, mentre il gigantesco edifìcio bruciava da 7 ore. In ogni modo Bauer vuole astenersi da indagini del genere, considerando inopportuno occuparsi di dettagli, mentre si decidono le sorti del proletariato della Repubblica. Lo spauracchio: l'irne:venie straniero Un oratore ha definito l'incendio del Palazzo di Giustizia un tragico malinteso; ma nemmeno su questo tragico malinteso vuole discutere perché obietta che il voler polemizzare colla furia del popolo sarebbe come volere intavolare un contraddittorio con un temporale. Bauer — ilei quale non devesi 1tdqDpnssltdrAmsGssn- tiine.nticare che si è trovato in Russia a fianco di bolscevichi durante la rivoluzione del 1917 — ha creduto poi opportuno preoccuparsi delle ripercussioni che avvenimenti simili possono ave re all'estero, dato che la maggior parte delle industrie locali lavora con capitale straniero. Agli operai che reclamano armi il partito deve quindi opporre un diniego (ma le armi non difettano) dovendosi evitare, finche è pos sibile, la guerra civile. La guerra civile significherebbe anche l'occupazione straniera dell'Austria e questa è l'aspirazione oggi notoriamente così diffusa ciie Bauer non può non tenerne conto. Concludendo, il partito socialista ritie ne che per il momento basti impedire ogni sorta di comunicazioni per una durata Impossibile a prevedere, dato che s'ignorano le intenzioni dell'avversario. Ma anche il mantenimento del l'ordine, In attesa delle decisioni ultime deve essere compito del parlilo socia lista, epperciò sono stati armati gli operai degni di fiducia, i quali adesso hanno il compito — dice Bauer — di salvare Vienna dal pericolo della guerra civile. In verità l'oratore ha esagerato assai la minaccia di un simile avvenimen to, giacchè dalla supposta altra parte mancano armi, manca ogni organizzazione, avendo 1 socialisti avuto sera pre la cura di impedirla. Le guardie rosse invece sono organizzate e arma le in modo perfettu; dispongono di pia ni di mobilitazione; hanno alla loro testa da parecchi anni il famoso generale Koernerex, ufficiale dello Stato Maggiore austriaco, convertitosi al socialismo nei giorni del crollo della Monarchia. Bau' r e i suoi compagni vogliono evitare nuovi eccessi solo perchè temono l'occupazione straniera e il boicot- taggio di Vienna da parte della campagna. Dopo Batter ieri ha parlato il deputato Deutsch, anche lui ex-membro del Governo rivoluzionario austriaco nei 1918 e organizzatore del primo Esercito repubblicano. Sennonché, nel corso degli anni, questo Esercito ha subito qualche trasformazione, tanto che il Deutsch nel suo discorso ha dovuto deplorare che negli ultimi giorni anche nelle caserme si siano notati avversari dei socialisti. Pure questo oratore si compiace, che il borgomastro socialista disponga adesso di un Corpo ar. tnato alle sue esclusive dipendenze. Tra clamorosi applausi prese per ultimo la parola Friedrich Adler, che nel gennaio 19111, durante la guerra, ammazzò a revolverate il Presidente del Consiglio austriaco Stuefkgh, nel ristorante di un albergo viennese. Lo Adler si mostra in pubblico assai di rado, e il suo gesto di ieri dimostra il carattere eccezionale dell'avvenimento. Metà prudente, metà bellicoso, egli ha invitato a rammentare che Vienna, oltre al proletariato esiste un Governo non ancora socialista, che esercita una certa influenza sulle cose. Adler parla naturalmente con ironia; poi ha concluso incitando a difendere contro i pericoli della reazione la rossa Vienna, che è — ha detto — « il maggiore orgoglio del movimento internazionale operaio e rappresenta un programma por i socialisti del mondo intero ». Apprensioni per i funerali I funerali dei caduti avranno luogo nel pomeriggio di mercoledì. Dopo una solenne cerimonia nel piazzale davanti al cimitero centrale, dove saranno deposte tutte le bare, si procoderà alla tumulazione delle salme in speciale recinto nel centro del camposanto. Se mercoledì il partito socialista sarà incapace di tenere i suoi uomini a freno, come lo fu incapace venerdì e sabato, la giornata potrà essere mollo ma molto critica. La nuova guardia civica socialista ha prestato ieri giuramento nelle mani del borgomastro Seitz (oggi uno' degli uomini maggiormente invisi alla borghesia, che non gli perdona il veto inizialmente opposto alle chiamate di rinforzi di truppe dalla provincia), secondo una formula che impegna le guardie ad ubbidire ai soli ordini del borgomastro, oppure alle persone da lui designate. Contro il cancelliere seipel, che si è permesso di affermare in un proclama affisso ieri, non essere stata la polizia ad attaccare per la prima, bensì i dimostranti, il bollettino socialista protesta indignato. Più tempo trascorre più chiaramente vedesi che le masse avevano la fondata convinzione di essere in pieno diritto di fare quello che hanno fatto senza arrischiare repres sionl. Il bollettino socialista annunzia in tanto che la Procura di Stato intende impugnare la validità della1 sentenza della assoluzione pronunziata nel prò cesso contro i fratelli Tscharman, protagonisti dell'episodio di Schaltendorf, il cui epilogo giudiziario nessuno avrehbe mai più Immaginato potesse servire di pretesto a così gravi conseguenze. Però. Tscharman e l'altro imputato Pinter, ugualmente sssolto, hanno già riparato in Ungheria. Da stamane sulle ferrovie locali circolano treni riservati ai soli operai e impiegati, muniti di tessere, che dehbansi recare a! lavoro. Lo Stato ha provveduto al trasporto del bestiame vivo, delle merci facilmente deperibili, nonché al traffico regolare dei treni di derrate italiane dirette in Germania, via Brennero Il Cancelliere Seipel" ha "avuto-ieri un lungo colloquio col borgomastro Seitz e col deputato Bauer. I socialisti reclamano la convocazione del Parlamento, che il Governo viceversa fa dipendere da garanzie di assoluta sicurezza e dalla fine dello sciopero del trasporti. ITALO ZINGARELLI.