La situazione dell'Austria messa in luce dalla giornata rossa

La situazione dell'Austria messa in luce dalla giornata rossa La situazione dell'Austria messa in luce dalla giornata rossa «Vienna centro rivoluzionario d Europa » Londra, 16, notte. La Legazione austriaca a Londra comunica stasera di aver ricevuto un dispaccio ufficiale dal suo governo, nel quale si annuncia che l'ordine è stato ristabilito nella capitale. Il dispaccio aggiunga che la proprietà privata non ha sofferto, e che la polizia ha il pieno controllo della situazione. Un ulteriore dispaccio della British United Press riferisce che lo sciopero generale si è diffuso su tutto il territorio della repubblica. 11 numero delle ■vittime — secondo informazioni di questa Agenzia — ammonta a 68 morti e a tre o quattrocento feriti. La situazione era calma — dice l'Agenzia -nel corso della giornaia a Vienna, ma continuavano a sussistere tumulti nel grande sobborgo operaio di Vienna Neustadt. Sono proseguiti nel corso della giornata i colloqui fra i rappresentanti del partito eocialisia c i membri del gabinetto austriaco. I socialisti esigono le dimissioni immediate del capo della polizia di Vienna, il quale senza istruzioni dalle autorità superici ri ordinò il fuoco contro i dimostranti, e chiedono poi una riorganizzazione del governo. Il gabinetto, riunitosi og gì, ha deciso di convocare d'urgenza il Parlamento per discutere la richie Bta socialista di un governo di coalizione. Le conseguenze politiche I giornali croi a Londra pubblicano per ora brevissimi commeni i su Lia .sommossa di Vienna, limitandosi per lo più oggi ad esporre la situazione dall'Austria dal punto di vista economico e politico. La scarsità di commenti tenderebbe a dimostrare che per ora almeno non et nutrono qui a Londra soverchie ansie sui prossimi svolgimenti della situazione in Austria, ma non 6i esclude nel contempo la pose' bilità di profonde ripercussioni politiche degli eventi di questi giorni; presagi questi che i tentativi — in corso di formazione — di un governo coalizioni sta tendono a confermare. Il ììaily Cronlcle ad esempio asserisce che anche nel ca6o in cui l'ordine venga prontamente ristabilito la sommossa è destinata ad avere conseguenze politiche: «GII atti politici di Vienna — aggiunge il giornale — hanno sempre una eco considerevole nei paesi confinanti coU'Austria ». Il Dailu News, co me gli altri giornali, è convinto che lo sommossa di Vienna non 6ia destinata ad essere li lunga durata, « E' possi bile — scrive il giornale — che la vec chia salvaguardia dell'ordine in Austria si dimostri meno sicura oggi di quanto lo fu sempre in passato. Molto dipende dall'atteggiamento dPlla municipalità, ma i>er varie ragioni la municipalità di Vienna si troverà, con tutta probabilità, dalla parte dell'ordì ne. Se cosi sarà, i tumulti non potranno durare molto a lungo ». La mano di Mosca La stampa conservatrice scorge negli eventi viennesi la mano diretta di Mosca. 11 Uaily^Mail dice che per quanto i tumulti di Vienna non sembrino oltrepasasre i limiti di una rivolta di carattere locale essi luliaviti « provano quali oscure forze agiscano sono la tacciata della vecchia capitale dell'Impero austriaco ». Ma un altro giornale della sera, la Star risponde a questa interpretazione essenzialmente rivoluzionaria e bolscevica della sommossa, dicendo che le ragioni profonde di questi tumulti — come pure di quelli che li precedettero negli anni scorsi — sono diverse. L'Austria — dice il giornale — è fra lutti i belligeranti della grande guerra quello che ha più sofferto ed al quale non sono state offerte possibilità di normalizzazione. La conferenza della pace ha trasfor mato questo centro di civilizzazione del vecchio Impero in una specie di centro di spasso per i turisti dei due mondi, circondato da una zona agricola di im portanza relativi) itiente scarsa. Data una situazioni . Duralo come questa, qualsiasi provocozione è destinata — sempre secondo il giornale — a scatenare effetti inconcepibili in altri paesi. E la Star non nega però che Mosca abbia contribuito ad aggravare il malcontento di Vienna come quello di lutti i Balcani. 11 giornale afferma infine di « nutrire una grande simpatia per le doglianze della massa operaia austriaca » ma proclama che la penetrazione moscovita deve cessare. A questo riguardo vanno citate le dichiarazioni di eccezionale importanza fatte qui a Londra dal dottor Edoardo Melkus, Sottosegretario austriaco al Tesoro, il quale si trova attualmente a Londra per partecipare ai lavori del Congresso antivivisezionista. Egli ha detto di avere da lungo tempo presagito gli avvenimenti di questi giorni. L'esistenza della guardia repubblicana socialista 6 stata sempre una seria minaccia per Vienna. Secondo il dottor Melkus, gli Alleati hanno compiuto un grave errore liquidando il vecchio esercito austriaco senza prendere misure per 11 disarmo delle organizzazioni rivoluzionarie. « Vienna è divenuta — ha dichiarato il Sottosegretario — il centro rivoluzionario dì Europa e la residenza di tulli i cospiratori bolscevichi. Xnn si può fare affidamento sitila pulizia pnichr questa comprende nei suoi rannlii in parte molti socialisti e comunisti e in parte dei republicani clic, grazie alla condiscendenza della polizia. ìiannri*il controllo attuale dell'arsenale ed animontano a varie migliaia ». II dottor Melkus, allarmato forse per i dispacci giunti nel corso della giornata di ieri, non esclude la possibilità che il Governo si trovi obbligato ad abbandonare la capitale Pd a rifugiarsi nella campagna, che è anti-soeialista, e « dove sarà facile trovare i mezzi per affrontare ia situazione.

Persone citate: Edoardo Melkus