Principe Umberto tra un' adunata di fascisti Un discorso del conte Di Robilant

Principe Umberto tra un' adunata di fascisti Un discorso del conte Di Robilant La solenne celebrazione dei caduti d Pomaretto Principe Umberto tra un' adunata di fascisti Un discorso del conte Di Robilant Pomaretto. 18 mattino |«Con una cerimonia solenne e com- v.omossa la popolazione di Pomaretto i„lha inaugurato ieri il Viale della Ri-.uomembranza dedicato ai suoi glorio- t si caduti in guerra; tra i quali òIstitnò mnirnifira figura d'eroe, il mng-P'una W^.Jf5^^n i ri. giorc del Z9° Fanteria Giovanni tu p:hel, caduto a Lokvica sul Larso nu- C(l'agosto del 11116 e decorato aeitagumedaglia d'oro, di tre medaglie di pargento ed una di bronzo. Alla ce- imrimónta ha voluto essere presente il dbutato un'accoglienza entusiastica, trAlla folla di valligiani si sono onta coo Sezioni dei Reduci, le Associazio- dcondano sono convenuti alia au"'^ , cota patriottica con tricolori e gagi.ar-|tldetti. Oltre, il significato di una celo- iaorazione dei Caduti, la cerimonia hajcavuto quindi anche il carattere di duna rassegna offerta al Principe dijltùtteYe7o?zTfascist7deì CircoVidario'iftutte le iorze lascile uei ^" . , fi-U Pinerolo che non e secondo ao l.litri ncUa devozione alla Casa sa-:1;voia e al Duce del Fascismo GERARCHIE E AUTORITÀ' L'alpestre paese di Pomaretto fin lacledalle prime ore del mattino è tutto radorno di tricolori e ad ogni passo fè un arco di fiori alpini. L'arrivo del eD^i„finr. è fì^-ito ner le ore 10.15, SPrincipe e 'issato per•ìei ore '".y. tma gin molto tempo prima si noiai un continuo affluire a gruppi di val- e e i n a i n a , e n e a r . i u l o r o. r o ne ! o n i ei o, ligiani, discesi dai più remoti casolari; più tardi giungono le rappresentanze delle Associazioni é dei Fasci, che la popolazione saluta con manifesto compiacimento. Tra la folla è ammiratissimo un numeroso stuolo di ragazze vestite negli antichi e storici costumi delle Valli del Pinerolese, Chisone, Pellico e Germanasca. A mano a mano che si avvicina la ora dell'arrivo dell'Augusto Ospite, giungono lo autorità, tra cui il prefetto Generale Do Vita, il Conte di Rohilant, segretario federale dei Fasci, accompagnato dal march. Scarninpi, dal cav. uff. Valentino e dal comm. Conijlione Stella, capo dell'Ufficio Stampa, il questore comm. Pe Roma col vice-questore avv. Cala.sso, il conni. Boni in rappresentanza del Nastro Azzurro e della Federazione dei Combattenti, il generale Benevello, il gen. Moschini, il colonnello Allois, il comm. Belmondo segretario politico del Fascio di Pinorolo, il comm. Bonadè-Bottino podestà di Pinerolo e gran parte dei Podestà del Circondario, il cav. In taglietta, il sen. Facta, il comm. Viti con, il comm. Jahier in rappresentanza del provveditore agli studi, il comm. Léger moderatore della Tavola valdese, il capitano Verrone dei Carabinieri, il capitano Ciochino e altre personalità locali. Le autorità sono ricevute dal po dnstà di Pomaretto, decurione Alessandro Berutti, e prendono posto sul palco d'onore erotto di fronte al viale. Fatte segno a particolari dimostrazioni di deferenza e di affetto, sono i congiunti della medaglia d'o ro Rihet, la vedova Adelina Cougn coi figli Guido, Gustavo, Nora e Marci borita. Attorno al palco si assiepa una folla immensa; e altra folla è ammassata lungo il breve sentiero che congiunge la strada regionale al luogo 'della cerimonia, che il Principe dovrà percorrere a piedi. Il Viale della Rimembranza è posto nella via che dall'Ospedale Valdese conduce al Cimitero. Un'iscrizione al suo ingresso dice e. La Patria li prese mortali — Li ti rese immortali ». UNA PIOGGIA Dl FIORI Con assoluta puntualità il Principe giunge alle 10,15, accompagnato dall'aiutante di campo generale Clerici e dal capitano Severa. Dalla folla prorompe un applauso scrosciante ed un evviva poderoso, mentre la banda locale suona la Marcia Reale, Il Principe proveniente da Cesena e che ha ricevuto applausi e fervidi omaggi lungo tutta la strada, nei paesi della Val Chisone — Pragelato, Fenestreìle, Roure e Perosa Argentina, pavesati di tricoloii; — è ossequiai dalle autorità; e subito, a piedi, si avvia per l'inaugurazione d'd Viale, tra una fitta pioggia di fiori, che gli vengono lanciati a piene ninni dalla folla. A metà cammino '-. trattenuto da un altro omaggio floreale e da un saluto in versi detto da una Piccola Italiana, che Sua Altezza accarezza e bacia. Quindi, seguito dalle autorità, il Principe Umberto, va a prendere posto sul pp.lco, mentre la folla continua ad applaudire ed i fascisti lanciano i loro forti « alala ». Coi congiunti del maggiore Rihet e col cav. Matthieu, padre del capitano Samuele, medaglia d'argento, Sua Altezza ai intrattiene qualche minuto, famigliarmentte. Il podestà Alessandro Berutti, porta al Principe il saluto di Pomaretto e dell'intera Valle, ricordando che sin dai tempi più remoti essa fu avvinta alla Casa Sabauda da indi struttibile affetto e devozione. L'Augusto Ospite stringe calorosamente la mano suo comp ca dimostrazione. PARLA IL CONTE Dl ROBILANT Prende quindi la parola l'oratore ufficiale conte Di Rolii'ant, che ascoltato in grande silenzio pronunzia il gcggrzgmglffimdSinlstpcpzsnlccNgdavtonssdPasstsal podestà, esprimendo iliiacimouto Der la masnifi- lacmienra per iu muDnin-,SL-guente discorso * Altezza Reale, P—oaretto seoUpiindoned marino ii Vostro Augusto Jium* ela data della odierna cerimonia, trar-v*v-aera al posteri il suo orgoglio e la suaiTdlnita gratitudine per avere avuto pr»-sente voi. Principe della giovinezza ita-ìica, augusto erede del Trono, nella soiMine ricordanza dogli eroi che fra que-sri monti ebbero i natali e che la lorovlta sacrificarono sul campo della gloriaper In grandezza della Patria e per iRe. Ma questo rito di fede e di profonda ««gSSli toga^T^re^nol ogiIaluo ricordare ln quest'ora tatti i lt)1.iosl ea<|utl vallate pinerolesi; oi 11 vogliamo esaltare in una austera solenne apoteosi, che varca i limiti ritrutti di questo borgo, noi perciò chia'inrnp il gran voce 1 loro nomi da tutti villaggi, da tutti i casolari per una :.nnd<frassegna> in un'atoosferVdl lu(. e di Kloriil, Nol soW.ltl deUa grande uerra, vogliamo ricordare alla Vostra presenza quelli che furono i migliori fra mi, perchè sacrificando la vita tutto doderò alUItalia. ... ributo ,n riconoscente ammirazione a oloro che Iddio aveva chiamati a sè dal campo della gloria, nel fragore deUa ome le rocce di qiieste montagne del torl, e veCL.|lio Piemonte sabaudo. Ho veato elle intorno a Voi, Altezza Reale, clie rappresentato nella vostra gagllarda giovinezza la continuità della stirpe, imniagine augusta della Patria, dive- f'ta per opera del Fascismo uno Stato finalmente unitario, si adunassero ed il .^ autentleo e ,'e rappre8elltJUlze dei. ;l noetr& meravigliosa gioventù, che del- a Patria è la rinnovata Primavera. a Altezza Reale, questi giovanetti In' camicia nera dicono al mondo che con la eva fascista noi immettiamo ogni anno r. Ilo libre della Nazione una linfa rigeforatrice, sempre più scelta, sempre pia' eletta^ Benito Mussolini, Genio della Stirpe, vuole che tutte le nostre cure, tnttil ja nDstra passlone dl Cnpi e di gregari siano dedicate alla gioventù, perchè in essa Egli vede l'immancabile grande avvenire del nostro Paese. Un giorno, 11 più lontano possibile, questi ragazzi saranno I vostri sudditi, Altezza Reale; è iier questo che noi li vogliamo degni di Voi. Noi vogliamo formare il loro carattere, noi vogliamo forgiare col fuoco del nostro entusiasmo le loro anime, affinchè sia in esse profondamente radicato lo spirito di sacrificio e l'amore della Patria. Noi vogliamo fare dl essi non soltanto dei cittadini coscienti dei loro doveri verso lo Stato, ma anche dei guerrieri. « Le ojiere del Regime tendono, cou irresistibile tenacia, a creare l'Italiano nuovo, il quale, gettando lontano da sè le scorie di una educazione passata basata sul falso, imbevuta funestamente dl tm egoismo che anteiioneva l'Interesso personale a quello dello Stato, formi una classe dirigente nuova, che dovrà improntare delle doti di forza, di abnegazione, dl volontà tutto il popolo. Allo scetticismo di un passato, che non tornerà mal più, allo sprezzo del valori religiosi morali e famigliari, il Fascismo contrappone la valorizazione di tutto ciò che costituisco la base più salda della Nazione, cioè lo Stato unitario, la religione, la famiglia e le opere formidabili de1 Regime, che inquingono oggi l'Italia all'attenzione del mondo. «Per questo noi, uomini che abbiamo vissuta la grande tragedia di un passato dl aberrazione, e che abbiamo negli occhi la sublime visione dl Vittorio Veneto e della Rovoluzlone fascista, lavoriamo con sicura fedo, con tutte le no-—"' stre forze agli ordini del Duce, per la sacra Maestà del Re, per la grandezza della Patria ! » Il discorso del conte di Rohilant, Interrotto sovente da irrefrenabili applausi, è accolto alla fine da una lunga e calorosissima acclamazione. I FIORI AGLI EROI E IL CONFORTO AGLI AMMALATI Tra rinnovate dimostrazioni, il Principe, seguito dalle Autorità, si avanza verso liliale e taglia il nastro tricolore che no chiude l'accesso, depone una corona d'alloro, intrecciata con un nastro che reca la sigla «U» e lo stemma di Savoia, Poi percorro a piedi il Viale e mentre il podestà fa l'appello dei Caduti, depone dei fiori presso ogni Albero. La cerimonia ufficiale è finita e il Principe si accingo a visitare gli Istituti di beneficenza, recandosi dapprima all'Ospedale Valdese, dove è ricevuto dal prof. Jallà, direttore degli Istituti valdesi ospitalieri e del primario dott. Coucourde. Umberto di Savoia, si sofferma presso i! letto di tutti gli ammalati, ai quali rivolge parole di conforto a di augurio. Alcuni dei ricoverati piangono di commozione. Uno di essi, da noi interrogato poco dopo, ci dice essere lieto della sua infermità, perchè questa gli ha dato modo di stringere la mano a Sua Aitezza. Dopo l'ospedale il Principe Ei-e.diditario visita il Collegio Valdese, dove è accolto con una calorosa dimostrazione dai fanciulli della Colonia Alpina « Fiat » i quali da quindici giorni si trovano quassù a foro la loro villeggiatura. I Balilla cantano ur. inno composto per l'occasione* e l'Augusto " visitatore, dopo averli passati in rassegna, si co:apiace vivamente colla maestra, signorina Pachner. Intanto la folla adunatasi nella stanza invoca a gran voce il Principe, che fu costretto ad affacciarsi ripetute volte al balcone, fatto segno nd un'entusiastica, manifestazione di simpatia. vPrima di lasciare gli Istituti Sua Altezza si congratula vivamente coi dirigenti, per la perfetta organizzazione dei varii servizi. UNA SFILATA Dl GIOVINEZZA In ricordo della fausta giornata è scoperta una targa di marmo i>osta sul muro di data dell'ospedale, che fronteggia l'accesso al Viale della Rimembranza. 11 Principe, ringrazia il jxxlesrà pel pensiero geutlle, mentre gli vengono presentati i podestà del Circondarlo, al quali stringe la mano. i Intanto si ammassano le schiere del Fase', che poco doix>, in perfetto ordine, ,s|i.,u|<) tlavunti a Sua AUezza La 8filatj^ J lunghissima, pare Interminabile; centinaia e centinaia dl Fascisti; Balilla e Piccole Italiane si susseguono a pass'» cadenzato, salutando romanamente e la» clundo il salico alla v-*ee. p, Prtucir* risponde col saluti militare e tratto tratto manifesta afte personallth cric gf- stancompiaelmi"n*o per 1? oirio rTcroò" fl ~m e magnine-» spettacolo di roma . , - vinèzza. a Terminato lo (-filamento Sua Altezza -lsi eomgeda dalle Autorità, e -t piedi ri-ìtr.rna snlla strada regionale. La d/iniv o-'eri-azione violare si rinnova ,"Mì eutue-lsh'stica; i' PrincUio stenta -! ai'rlrsj tiu o-vani» attraverso !■-<. rolla che lo circoaa1 da «' continua ad .-!f-<.*l:i.i--'lr'o. ili (Jtiando moiitn sull'anwnuiWIe gli ve*. a'gono ancora gettai." fasci di fiori.