L'Yemen a Torino

L'Yemen a Torino L'Yemen a Torino La principssea Missione accolta con grandi onori v La Missione Yemenita, clic ha a cannpo, com'è'noto,'il ns'io seeondogeriilo i dell'iman duina, principe Sei) El Islam Mollameli, cil e stata ricevuta a Roma Ual He e dal Primo Ministrò, è arrivata ieri soia, alle S3;30, da Milano. Torino lia dato all'ospito illustre, e con lui ai componenti la Missione, il più cordiale benvenuto e gli lia reso i solenni onori dovuti al suo grado. Via Roniu, die la Missione doveva percorrere, si e singolarmente animata ed il consueto movimento notturno Ita av-ito verso le ore S3 una ripresa, disciplinata. I passeggiatori si sono trovati arginati d'improvviso dai carabinieri; via Untila, anzi, ora tutta dei carabinieri tarserà. La presa di pussesso presentava un aspetto cosi pittoresco, un quadro cosi suggestivo elle i « borghesi », cioè gli... spodestati, non poterono fare a mono di approvare ed ammirare.. Lo schieramento delia truppa Ecco. La via è tutta illuminata, tutta piena di ridussi: ridessi delle vetrino, che sono aperte e spalancano i loro quadrati di luce, ridessi del selciato di legno, che si stende lucido, sgombro, come un immenso tavolato. Le lampa de ad arco sospese nel mezzo della strada, le lampade dei frontoni dei negozi fanno a soverchiarsi; e ne risulta una profusione di luce, cui potrebbe adattarsi perfettamente una disusata ma significativa frase: « illuminazione a giorno ». Il piazzale di Porta Nuova, dal lato '« arrivi » della stazione, è stato scelto come posto di vedetta da curiosi, che sono una vera folla, la quale ha bisogno di essere energicamente arginata ' per lasciare sgombro il passaggio al corteo ufficialo. TI lato ponente della piazza Carlo l'elice è stato invaso dai bersaglieri ciclisti, che fanno una duplice cornice in grigio-verde, dove simmetricamente agli uomini si alternano le ruote dello macellino, creando un curioso effetto. Un plotoncino di altri ciclisti, in nero questi, e cioè dì guardie civiche, 6 lì nel mozzo, pronto a fare da battistrada al corteo uflicialo. Ed ecco via Poma, col suo aspetto fantasmagorico. Da cima a fondo, attraverso la piazza San Carlo, la solcano due file fitte, ordinate, imponenti, di carabinieri. Paesaggio bianco e nero, di effetlo sorprendente. Sotto la luce dei fanali, infatti, spiccano mirabilmente le nere divise, attraversate sui petti dalla bandoliera bianca e costellata dai bottoni riluccenti. A intervalli regolari, sulla fìtta siepe desìi uomini gomito a gomito, si ergo il pennacchio di un ufficiale o di un sottufficiale in grande uniformo, brilla balenando la Jama di una soinbola. Fra i due schieramenti si stènde, totalmente sgombra, la via; dietro ad essi, un festoso tumulto ili luci e di ombre. Sono le luci delle vetrine, su cui si proiettano le ombre dei enr-'osi che si addensano sempre più dietro le spalle dei carabinieri, nell'inquieta attesa del passaggio degli ospiti. In. via Doma circolano solamente più i irams e qualche automobile delle autorità militari o civili. La gente in tram ha l'impressione di passare, essa, in rivista un vero esercito ordinato, brillanto, imponente. Le autorità a t ..da «.'uova Lo schieramento* dei carabinieri si chiude in piazza Castello, all'imbocco' di via Roma, con un quadrato disposto di fronte all'» Albergo d'Europa ». dove alloggerà ia Missione yemenita, Quivi la siepe scura dei militi che, coi moschetti al piede, assume un aspetta di forza e di solennità, si apre la parentesi fastosa e lucente delie divise delia banda musicale degli aHievi-carabinieri. Anche qui. a.lle spalle del breve quadrato, si addensa una numerosa folti di curiosi. Al balconi di ll'Albergo sventolano due enormi vessilli: il tricolore italiano, la bandiera dolio Yemen, .elio reca, sullo sfondo rosso. *!a scimitarra bianca circondata dalle st°llo. l'na bandiera simile sventola anche al Palazzo della Prefettura. Ad attendere il principe nella stazione di Porta Nuova erano convenuti : il Prefetto De Vita che indossava l'uniforme; il Podestà ammiraglio Di Sambuy; i vice-podestà conte Alessandro Orsi e "Ruffa di Ferrerò; il primo presidente deila Corto d'Appello Casoli. il comm. Crosta-Curti, il senato-e Vgnelli. il senatore Rovasenda inopi generali, fra i quali il comandante di Armata Pefitti di Boralo, il comandante di Corpo d'Armala Tiscornia, il comandante di Divisione Biancardi, i generali dei Carabinieri Da Pozzo e Casareto. il generale Perni comandai! ie della Milizia, il Questore cornili. De Roma col capo di gabinetto cav. smatasso, il vice-questore Palma, tutti i colonnelli del Presidio, i Consoli della Milizia Branditane. Spelta, Revelli; unto il direttorio della Federazione fascista con il comò di Robilnrit. il prof. sdCIpccdlzssmtimuclGssCsdyJ nonino, il marchese Scarampl, il ma*. ' e o o a i o e i i l i e e i a ; af. suo comm. Blanc, l'avv. coirirri. Bar danzellu, il cav. uff. Valentino, l'avv.' Cavagnari in rappresentanza del dott. Ilei Giudico, l'ing. Pellegrino in rappresentanza del comm. Ehrenfreund; capo compartimentale allo retrovie, il colonnello Bolognesi, l'on. Gemèlli medaglia d'oro, il comm. Coniglionc-Ptella. capo ufficio starnila della Federazione fascista, il cav. uff. Ceppi, capo stazione Principale, il commissario Fusar.i, il lenente colonnello Songo, comandante dello truppe. Il conto Fòssa? ti-Reyheri, il conte Cavalieri di Masio, il capitano Nicozzi dei carabinieri comandante del servizio d'ordine, il gr. uff. Ansclmi della Deputazione Provinciale, il marchese Thaon di nevcl dell'Opera nazionale Balilla, il comm. Gavialii, dilettolo provinciale delle Poste e molti altri. L'arrivo degli ospiti Alle 23,:ì0 precise il treno entra nella stazione e la banda del 'J2.o fanteria intona l'« Inno yemenita» mentre la Compagnia d'onoro, con la bandiera del regriinonto, presentii le armi. DI fuori, sotto la pensilina, la musica della Milizia suona la Marcia Beale. li principe Mollameli, appena il trono si ferma, si affaccia-subito ad uno dei finestrini della vettura-salone e sorride alla l'olla che lo appianile, mentre le musiche intonano l'Inno yemenita. 11 secondogenito del re Jtihia indossa una tunica bianca serrata alla vita da una grande fas;1a verde; piuttosto piccolo di statura, egli ha un viso intelligentissimo e ì suoi ocelli neri corrono sulla l'olla con una espressione di lieto e cordiale stupore Duo baffi neri gli cadono, all'uso ara bo, ai lati dello labbra, e una corona di barba nera gli incornicia il 'mento; sul capo egli porta un ampio turbante. Dopo di lui, che è disceso rapida niente dal trono, lasciano la vettura salone gli nitri personaggi del seguito elio vestono tutti il costume nazionale Costume non sfarzoso come in gene re sono quegli orientali di altre re gioni, .perchè il rito zeidista vieta di portare vestiti troppo vistosi e di adomarsi con oggetti preziosi. Unico ornamento è la sciabola, dall'impugnatura cesellala e che pende al banco del Principe, simbolo del po tere; tutti quelli che lo accompagna no portano invoco, infilato alla cintura, un pugnalo, « el sambséh n, sul manico del quale sono incastonati dogli antichi zecchini veneziani. Fanno parlo del seguito Say Mohamed Abdaiiali, un anzianissimo nobile, dalla figura imponente e dal volto austero, incorniciato da una grande barba: Sayd Abbas Ali ci Amzi, Cadi Mohamed Ragheb bey, lutti capi di Provincie o consiglieri di Corona, e lValtach.6 » Sayb Belsrl el Morgani, un bellissimo giovane arabo. Aglio di el Morgani ». capo religioso dell'Eritrèa, la presenza del quale è di alta importanza politica, perdio dimostra la solidarietà e la simpatia dei musulmani della nostra Colonia verso i correligionari delle rive opposte del Mar Rosso Il corteo delle berline Con la missione sono pure arrivati S. E. Jacopo Gasperinl. Governatore dell'Eritrea, il comm. Ce: .un, il coirmi. Bollini, il comm. Giglio e il marchese Totano, segretario d'Ambasciata. Il Prìncipe, seguito dalle autorità e applaudilo dalla folla, è entrato nella calotta Beale addobbata con le bandiere dello Stato Yemenita e quivi gli vengono presentate le autorità. Al Principe dà quindi i! benvenuto in nome della città di Torino e della popolazione il Podestà ammiraglio Di .Sambuy. Il breve discorso viene tradotto al Principe da un interpreto. Il Pria cipe ha risposto al Podestà ninnile stando la sua viva compiacenza e la sua gratitudine per l'accoglienza noe vuia e dice che appena sbarcato a Na noli ha avuto l'impressione della cor sdgscpvcnmttsdqsrniplamia un devoto edialità italiana c ali Italia, al Re e alPrimo Ministro riconoscente saluto. Sua Altezza Seif el Islam Mohamed accompagnato dal seguilo e dalle autorità e<:ce dulia saletta e prende posto in uria berlina di gala con S. E. Gasperinl, il Prefetto c il Podestà. Nelle altre-sci berline salgono le autorità e le personalità già nominare, il corteo esce sulla piazza Carlo Felice, accolto da una viva acclamazione, e procedendo quindi per via Roma e piazza Castello raggiunge l'i Albergo d'Europa i dove il Principe lia preso alloggio col suo seguito. La Missione visiterà slamane la Fiat al Lingotto ed a mezzogiorno sarà ricevuta dal Principe di Piemonte, die tratterrò a colazione S. A. Solfe' Islam Mohamed e lo altro personalità. Alla sera avrà luogo la gran festa sul Po offerta dal Municipio.