Il Duca d'Aosta inaugura la sede della Colonia biellese

Il Duca d'Aosta inaugura la sede della Colonia biellese Il Duca d'Aosta inaugura la sede della Colonia biellese e te e n o ol e0 o. La Colonia biellese, numerosa e noren-,nLockli magnifici e veramente degni del-: 1la nuova Associazione. Una fuga di i-ic-'hchi ed ampi saloni, come oggi non si co-estruiscono più, delle volte altissime (una ddiecina di metri circa dal pavimento;:dadorne di stucchi, decorazioni, ed aure- mschi del più puro settecento; specchiere irpadarrriehiamanorrattenjaoue degli in-|tenditori Le Autorità, 1 soci della Colonia e gli invitati rimasero compiaciuti anzi I ammirati, visitando l'ambiente che 1 dl-l^rlgentlDanilo So per sede della Co- Ionia biellese. In essa nulla manca: sa- te di lettura, da blgllardo, da ballo, uf- liei e perfino uu elegante e raccolto sa-jhit-tinn «innipro» net- In signore l0LÌ"sStatt^UlO,ma usai prima il Comitato (presidenti:!comm. Ermenegildo Fontani e cav. An-jtonto Dilla Xoce;vice presidenti: Cav. ! SuseplpTAstrua e geometra Abbate; se- gretaril- comm. Armando Prina e signor Aldo Irlanda e cassiere sic Antonio '^^n^ruS^^J^^^^ lià molta £tla%fÌraCrdun%G°quando So6 t££\ \Ute-C4^m1raglfoUDi ^^v^yàB^M^^mEitSk viSli £ rinin ^nrovnf h™7itrTmoiio «fiotti e fjlveuf t n «nln ili hppw fn irrpmita Fra i nre- Isa saia m Breve tu gremita. .u.i pieffSE^%^ìtrfi?W4 r^fflHf^fSoweai-1Barone Cavalchini Garoffi, .il Provvedi ;tore agli studi comm. Eenda, il grande uff. Anselmi commissario della Provincia, il grand'uff. Bozzulla e il grand'uff. Ferdinando Bocca ]ier la Camera di Commercio, il grand'uff. De Albertis per la « Pro-Piemonte», il comm. aw. Orazio Quaglia per la «Painìja turlnejsa », 11 grand'uff. Garbacelo, il comm. Piacenza, il comm, Boggio, 11 eomiu. Pasini, il comm. Mascarelli, il comm. Bracchi, il comm. Corradini, il comm. Romani, Il comm. Salvador!, il comm. Ferrari, il comm. prof. Cerutti, il cav. De Agostini,iil cav. Colombini per il Circolo degli Ar-'tisti, il comm. Rubìnti, il cav. Greco periil Questore comm. De Roma, ecc. Erano presenti rappresentanze delle locali As-|sociazloni regionali ed 1 podestà della>regione Biellese: cav. Catella di Valle 'Mosso, cav. Calligaris di Vnldengo, cav. Squillarlo di Piatti Cav E Sogno di Coniandomi, cav. Glvonettl di Cerlone, Ing. cav. Tua di Occhleppo Inferiore, cav. uff. Lanzoni di Gaglianico. cav. Ber- tola di Mezzana, aw. Bessana di Oc-chieppo Superiore, cav. De Lorenzi diPollone, cav. Vinuis di Chlavazza. grande uff. Garbacelo di Mosso S. Moria e prof. Macchetta per il Podestà di Biella, aw. Beccaio Galoppo. Fra gli Invitati si trovavano numerose ed eleganti signore. LE PAROLE DEL PRINCIPE S. A. R. il Duca d'Aosta, in un rei! gioso silenzio, prende la parola ed esal- tu il patriottismo dei biellesi e coinè Principe, come Comandante della III Ar- mata, in guerra e come italiano, ha e-spresso la più viva ammirazione per le qualità di civismo e di tenacia, per liforte carattere di questi lavoratori, co-struttori infaticabili nel periodi di pa-ce, nonché valorosi soldati quando sitratta di difendere il buon diritto del-l'Italia. Il Principe ha accennato ai le-gami di sangue che stringono la sua Casa alla terra biellese e conclude augurando alla sorta Colonia quella prosperitàche non può mancare agli uomini dibuona volontà usi a vincere qualunqueostacolo. Le parole del Duca d'Aostasono accolte da una lunga e vibranteacclamazione. Il comm. Bellia a nome della Direzio-ne, ringrazia S. A. R. Il Duca d'Aostae si compiace di ricordare che l'augii-sta genitrice del Principe discende daprincipesca. Fumlglla del Biellese. Aeco-munu poi alla storia della gloriosa dina-stia Sabauda e conclude Invitando il Co-mandante delia III Armata a prendere atto del sentimenti di devozione che I biellesl nutrono per S. M. il Re, per tut-ti i Principi di Casa Savoia e per il~,1?u'ìf,ic1;? °°n mUDO sicura reK8e le 801'r ti d Italia. i- Parla quindi il prof. Albino Macchetta Idirettori del «R. Istituto Eugenio Bo na» il quale a nome del Poitestà di Biel- 11 Duca d'Aosta col motto hoapes ». Egli traccia il profilo storico ed 1 caratteri della terra bieUesefa^ndo un parallelo fra la sua gente^ scesa dalla montagna per far couoseeie al mondo con la tenacia. Vtatggno ela.wr età del propositi, Tppffloslta sua eAa berto Laimirmora, Amedeo Ayogadro, Quaregna, Giovanni Schiuppnrelli, lo scultore Marchetto., L'oratore afferma che 1 biellesl noi ^vono essere conosciuti solamente quali uf'iticabili lavoratori o arditi capitani di Industria, tenaci e parsimoniosi, -ma dice che l'animo loro è aperto con vasto respiro ad ideali purissimi ~ 11 comandante della III Armata — ^ jl comm. Sella - 11 conobbe sotto » tra luce alla prova del fuoco, e lijrov*'disinteressati in tutto Un nel a vita, "opo «ver parlato de le terre btellesi, del suo opifici, della bellezza del suo santuari, delle valli, dei monti ? delle Piane, conclude il suo discorso dicendo: « Re noi siamo; ove noi siamo è I'»VT. comm. Quaglia ^^^^fe^^sfe cteion? S^M^OéS^^nS^ cittadino onorario di Magnano biellese, nonché dall'associazione pugliese di col *lira' dì licitarsi con la Colonia Biel-lm ll'st> la quale va ad accrescere il numero:Raocc^,,„to „„„ ^ior„,i„n« Ali-'Dotrore ToGiCasalMdoNoBVaracoMaraimnedeCanoimgioriaTeseQu— olilipritFacaMabeTuRoreOlrinffnfaceraniniG '"-' 1""sede di via S. Teresa. yN pR0GRAMMA D| 0pERE Alle 13 la Colonia ul completo si ritrova a colazione ed alle 16 organizza un ricevimento ai Podestà del Biellese. Fra i Podestà ed il comitato avviene uno scambio di idee sui principali problemi di interesse biellese. Tutti vi prendono viva parte, tutti pongono scul tapjieto 1 sJgaoli interessi della zona che rappresentano. Si coutano diciannove Podestà. 11 Podestà di Bollone cav. De Lorenzi comunica che con l'adesione dei Podestà di Mussano e di Graglla, di Sorde.ulo, dl Ocehleppo Superiore e Occhleppo In feri-re, l'assoluta necessità di por ninno ai lavori delle tranvie elearichu del Bii-l- rnits« occidentale e pivcisumeu".e «LaIstGipecosemDf'gtaDradeloWrariridosecoro Biella-Andorno-Polloue-Sordevolo » e lai A «liiella-Ocehieppo sup.-Muzzaiio-Graglia». ! GR n cav. De Lorenzi dice che por questi: JJ da* tronchi di inuuvie le popolazioni deij % comuni Interessati hanno dato un i-on tributo ii fondo perduto di lire Z 2iM).(HHl. Ha parlato lungamente ii cav. Astrila 1 spiegando un vusto programma d'aziono, '" mCTcodesm—PmM——secm"schliucnto nei- evitare il rinetprsi" d&i ! dstuiiuemu pei eyuiue il ripetersi aei|rArMUnitamente al problema ferroviario che deve allacciare rapidamente Torino a Biella — bisogna risolvere auch-± l'altro che interessa Biella e i singoli comuni, li cav. Astrua. ha aggiunto che occorre poi far conoscere e specialmi.'Ute ai forestieri le bellezze della terra biellese, valorizzarle, indire concorsi foto grafici, per carrelli artistici, organizzare .gite turistiche, comporre uionogralìe stu-,.„ stelle e descrittive della regione. Terzo «-'caposaldo dèi suo prograìnimi è il riui- p bòséhliuento per evitare il ripetersi dei J disastri che i nubifragi hanno prodotti : alla agricoltura ed iu fìue egli espone il ,progètto di organizzare per •'Espusizioine del 192S, un padiglione dei Biellese, l contenente una mostra industriale, agri'cola, e panoramici illustrante le bei;iezze della terra biellese. i Parlano poi il gr. uff. Uozzalla e il à comm. Bellia. La riunione si chiude cou un ordine del giorno da comunicare a tutti i Poi desti del Biellese, specialmente quelli e che non Inumo ìHituto intervenire alla a!riunione nel quale sono fatte presenti: e ll.o la questione ferroviaria, tramviarià e niitomolillistica : 2.o il Concorso dei Biellese all'Esposizione; ?,.o l'esame dei : problemi turistici-, -l.o la fissazione delle catégorie per 1 comuni che intendono diIclùurursl luoghi di cura e di soggiorno;1 ,S.o La riforma della Rivista del Bieliiese; 6.0 il contributo che 1 comuni da-Iranno per l'Esposizione del 1028. e I L'Interessante discussione è terminata assai tardi. Alle ore 21 tutti parteciparono ad una bicchierata poi gli ospiti lirin.-iri-lrofio ner Biella -! NeUa Prima giornata della «Colonia IBiellese» furono settate le basi di lavori a che se portati a termine non maneheo-Iranno di dare buoni frutti SfiMCSvIFnfoppmclrGAb