Balbo aviatore ammirato a Londra

Balbo aviatore ammirato a Londra Balbo aviatore ammirato a Londra Le sue evoluzioni sul monoplani ino inglese — Il nuovo apparecchio italiano da 250 Km. all'ora Lo nova, 4, notte. Ristabilitosi oggi il bel tempo, l'on. Balbo, emergente da una corvée di discorsi e di visite agli aerodromi ed alle officine, di ricevimenti ufficiali e di contatti con la nostra colonia, ha sentito la nostalgia dell'aeroplano e stamane si trovava nell'aerodromo di Croydon a rivedervi il suo « Fiat R. 22 » ed a presentarlo agli alti ufficiali dell'aviazione inglese. SI tratta, come sapete, di un apparecchio da ricognizione strategica, di nuovissimo tipo, e capace di volare a 250 chflometrt all'ora. Gli ufficiali inglesi ne furono ammiratissimi. Nel cielo londinese Essi avevano già invitato il Sottosegretario italiano a fare la conoscenza di certfcpjccoll «enfili Inglesi da turismo nell'aerodromo-' di Staglane, e Balbo ne aveva inforcato uno, levandosi a volo senz'ombra di esitazioni e, per una buona mezz'ora di evoluzioni in cielo, aveva cavato dalla piccola macchina il massimo rendimento. Gli astanti giunsero presto alla conclusione che questo politico aviatore, il quale si confessa novizio della carlinga, ha realmente cominciato la sua carriera aerea nel punto in cui molti aviatori provetti l'hanno terminata, ed è in grado di partire da un momento all'altro su qualsiasi macchina oon cui non abbia mai avuto dimestichezza. Oggi egli metteva direttamente a contatto i migliori piloti dell'Esercito inglese col ■ Fiat R. 22 ». Anzitutto, il tenente Guerra mostrava ai colleghi britannici in quale modo si impugnino le redini di questo nuovo ippogr-ifo italiano, balzato da Roma a Londra con Balbo sulla groppa. Il » Fiat R. 22 » era lanciato su in aria come un razzo dal tenente Guerra, che lo faceva caracollare poscia nelle altitudini In una serie di vividi acrobatismi, tra 1 quali 1 cerchi della morte erano i più semplici. Non una correggia, non un pelo si muovevano nella struttura dell'ippogrifo sotto la tremenda tensione dì questi esercizi, e quando il Guerra, acclamato dal presenti, riprese terra, sei famosi piloti inglesi per turno, incluso sir Sefton Rrancker, direttore generale. dell'Aviazione civile, montarono e fecero volare l'apparecchio. La macchina italiana rimarrà certamente viva nella loro memoria cerne la più veloce e sicura. ■» Mentre il velivolo — ora pronto per la crociera di ritorno (che l'on. Balbo intraprenderà mercoledì prossimo) — veniva posto in rimessa, il Sottosegretario, insieme col suo seguito e coll'ospitale guida assegnatagli da sir Samuele Hoare, visitava le officine della Ditta Fairey, che è specialista nella costruzione degli apparecchi Fox da caccia e di certi apparecchi per la Marina. La Ditta si distingue per una particolare lavorazione del duralluminio. Il brindisi all'Aviazione inglese La mattinata dell'on.le Balbo si chiudeva in un salone del Claridge Hotel dove 11 Governo inglese, per il tramite del grande Consiglio dell'Aviazione, Imbandiva un luncheon ufficiale in omaggio al nostro sottosegretario. Il ministro Samuele Hoare presiedeva il cordiale simposio, tenendo alla sua destra il generale Balbo ed alla sinistra il nostro ambasciatore, barone Bordonaro. Anche il sottosegretario inglese per l'Aviazione, sir Philipp Sassoon, era presente, insieme coi più alti membri dello Stato Maggior0 aereo. I convitati includevano il colonnello Pellegrini ed i tenenti Guerra e Bodouan, del seguito del sottosegretario, nonché il generale Guidoni, il colonnello Coppi ed 11 comandante Farina, rispettivamente addetti aereo, militare e navale della nostra Ambasciata. Al dessert della squisita colazione il primo brindisi fu, come di uso, per il Sovrano d'Inghilterra. Subito poi l'on. Balbo alzava 11 calice alla salute dell'aviazione britannica e dell'amicizia anglo-italiana « Io vi sono grato, signor ministro — disse l'on. Balbo, rivolgendosi a sir Samuele Hoare — di avermi procurato col vostro gentile invito il piacere di mesta visita che ri rdorò sempre, non «Manto per la -*c fr'se ospitalità, ac¬ cdmsvtvcmd e r i e ¬ cordatami, ma anche per il vivido Quadro che 'in pochi giorni ho potuto formarmi della potenza dell'aeronautica inglese A cranwell e ad Halton ho assistito ali intensa preparazione dei giovani che saranno domani 1 vostri forti piloti ed i vostri abili meccanici » « Presso le Ditte e nei laboratori ho visto foggiare con la consueta meticolosa cura inglese quello splendido materiale che e giustamente il vostro orgoglio. Ad Hendon infine le unità delle forze aviatorie inglesi hanno dato, alla presenza del Re e dei grandi capi della vostra aeronautica, una prova indimenticabile d.1 attività e ili coraggio che io — giovane pilota di ieri — giudico unica al mondo. Voi, signor ministro, e voi, signor Hugh Trenchard, potete a buon diritto vantarvi di avere in pochi anni costituita una forza aerea quasi perfetta, ed io che nel mio paese devo affrontare gli stessi problemi, posso, forse meglio di ogni altro, conoscere le difficoltà che avete dovuto, superare. In Italia non si è dimenticato il passaggio dell'aeroplano che vi trasportava, signor min! stro, insieme colla gentile lady Maud alla metropoli dell'India, ed il vostro esempio mirabile è stato da noi spesso additato agli indifferenti ed agli avversari dell'aeronautica. « Nell'accordare al nostro De Pinedo il grande onore dell'» Air Force Cross » voi avete voluto onorare la nostra giovane aeronautica, e di questo vi siamo particolarmente grati, tanto più quando si pensi che voi potete vantare aviatori come Alcock, Smith, Cobham e C.arr, che hanno preso da tempo posto in quell'aristocrazia dell'aria che non conosce frontiere. Signor ministro, nel prossimo settembre, nella citta della Laguna, piloti di tre nazioni — tra le quali la vostra — si contenderanno un premio ambitissimo: la coppa Schneider. Ambitissimo perchè richiede ai piloti ed ai materiali uno sforzo che direi quasi vada al di la delle possibilità fisiche. Tutti impiegheremo le nostre migliori energie per strappare la vittoria, e mentre auguro che vincano gli uomini e le macchine migliori, vi posso assicurare che i vostri aviatori riceveranno a Venezia l'ausilio fraterno che è una tradizione degli aviatori di tutto il mondo. Io spero, signor ministro, di potervi ospitare a Venezia colla gentile lady Maud, insieme agli ufficiali cccdrctoppmed agli uomini delle forze aeree in- lesi, e mi auguro che questa visita vi consenta di constatare il progresso della nostra aeronautica ». j„« uA-..Aidel Ministro Hoare :La cordiale risposta Terminati gLi applausi, sir Samuel Hoare, esprimendosi in un Italiano di pronunzia perfetta, ha risposto • Da lungo tempo le nostre Nazioni sono amiche. Prima e dopo la guerra mondiale mai una nube ha oscuralo : l'orizzonte dei rapporti anglo-italiani. Ricordo, quando ero sul fronte italia¬ no, la sensazione di istintiva amicizia e di collaborazione tra i due Paesi che io provai mettendomi a contatto coi dirigenti della guerra italiana. Io sono il rappresentante di un servizio di aviazione il quale è organizzato quasi sulle stesse basi di quello italiano, inquantochè neutralizza tutte le attività dell'aria sotto un solo controllo. L'unico mio collega in tutto il mondo i l'on. Mussolini, insieme coll'onorevole Balbo. Questa somiglianza este riore esprime un sentimento di unità ,interiore. Noi tutti amiamo l'Italia. |Ricordo l'ospitalità del generale De Bono in Tripolitania, e spero che la visita di S. E. Balbo a Londra rimarrà come un segno dell'amicizia angloitaliana. Bevo alla vostra salute ». L'amichevole riunione si scioglieva a mezzo il meriggio, dopo di che l'on. Balbo, accompagnato dall'ambasciatore e dal seguito, si recava, in divisa di generale della Milizia e camicia nera, a deporre una ghirlanda sul monumento in omaggio degli aviatori britannici caduti durante la guerra ed in servizio negli anni successivi: un mausoleo che si erige in vista del Tamigi, lungo il Victoria Embankement. Ritorno aereo a Roma via Berlino li programma di domani, penultima giornata della visita di Balbo in Inghilterra, includerà una gita a Southampton, dove la nostra Missione visiterà lo stabilimento che costruisce gli idrovolanti di ultimo modello. 11 senatore Marconi, assistito dalia sua gentile signora, offrirà a lialti'j ed ai suoi compagni un « lunch » « bordo del suo « .vachi » » Elettra •, che, per l'occasione, sta ora ormeggiandosi nelle acque di Southampton. Mercoledì mattina, l'on. Dalbo con il suo assistente capitano Guerra, riprenderà Tarln -n Croydon, salpando questa volta in direzione di Berlino o meglio del grande Aerodromo di Peterhot donde dopo una breve sosta, il « Fla R. 22 » proseguirà verso le Alpi Giulli e Centocelle. M. P.