Nelle trincee del carovita

Nelle trincee del carovita Nelle trincee del carovita La casa: nuove istruzioni del Governo alla Magistratura per gli sfratti e le prime sentenze del Pretore per le pigioni I generi di prima necessità: l'inchiesta sui prezzi all'ingrosso per i calmieri in tutti i Comuni — Anche per gli alberghi si preparano provvedimenti Roma, 2, notte. r**Nei giorni scorei era stata armun^ziata la probabile convocazione del Consiglio dei Ministri per la metà del mese corrente; viceversa stasera si assicura che il Consiglio dei Ministri, avendo sbarazzato il terreno di tutte le quesUonvpiù urgenti, sospenderà, salvo' cafei imprevisti, le consuete riunioni durante i mesi di luglio e di agosto,' per riprenderle ai primi di settembre. La riunione di settembre sarà assai 'importante, perchè in questi due mesi saranno stati elaborati i provvedimenti più importanti 'annunziati dal Governo: gli sgravi fiscali e la riforma dei tributi locali. In merito ai primo, si apprende clic, recentemente, l'ou. Mussolini, ricevendo i dirigenti della Confederazione Generale fascista dei commercianti, ebbe a dichiarare che gli sgravili fiscali andranno a beneficio di tutti i produttori indistintamente, in misura equa. Queste dichiarazioni sono slate accolte, dove sono state conosciute, con il più grande favore, perchè in alcuni ambienti si affermava che gli sgravi sarebbero an-. dati sovratutto a favore di alcune determinate categorie di produttori. Le dichiarazioni dèi Capo del Governo hanno tagliato corto a tali voci, che del resto apparivano in contrasto con lo stesso annunzio della deliberazione del Consiglio dei Ministri, che parlava di un notevole alleggerimento generale deilla pressione fiscale « Oltre a questi due problemi fondamentali, apprendiamo che gli Uffici governativi, sotto la personale direzione del Primo Ministro, stanno studiando tre particolari questioni quella delle affittanze agrarie, del piccolo commercio e degli alberghi nei riguardi del caro-vita Allo stato attuale delle cose non è prevedibile dire se e quando e in che modo gli studi oggi in corso si tradurranno in provvedimenti legislativi; ma importante comunque il fatto che questi argomenti siano oggetto di . accurato esame. La sessione del Consiglio dei Minietri di settembre sarà importante an- • che per mi altro gruppo di provvedimenti che verrà sottoposto al suo esame. Si tratta dei provvedimenti legislativi in cui dovranno tradursi !e proposte del Gomitato permanente sulle emigrazioni interne, testé ri messe al ministro Gitlriati. I provvedimenti che ne risulteranno, anche se saranno nel loro complesso di portata tutt'altro che immediata, faranno subito sentire i loro benefici efletti, perchè consentiranno in tot te il territorio del Regno una più razionale utilizzazione della mano d'opera, eliminando o almeno attenuando gli effetti delle eventuali eccedenze che potranno verificarsi a causa della revisione degli organismi produttivi in atto, parallelamente alla rivalutazione della lira Lo sfratto: arma spuntata Dna circolare del Guardasigilli In data odierna i1. Ministro Guardasigilli, on. Rocco, ha diramato ai Procuratori generali presso le Corti di Appello la seguente circolare riguardante le norme sugli sfratti: « Per assicurare uniforme applicazione delle norme che regolano l'esecuzione degli sfratti, è opportuno che sia richiamata in modo speciale l'attenzione dei signori pretori sul N. 12 delle istruzioni contenute nel decreto ministeriale 24 giugno 1927, pubblicato nella « Gazzetta Ufficiale » della stessa data « Nelle dette istruzioni, in applicazione e svolgimento della disposizione datata nell'articolo 4 del regio decreto legge 6 maggio 1927 e delle disposizioni contenute nel numero 13 delle precedenti istruzioni amministrative 8 maggio 1927, viene esplicitamente stabilito che il pretore accorderà il termine di un anno, anche in aggiunta di altre dilazioni accordate precedentemente. k Appare quindi manifesto che, in forza delle, nuove ' disposizioni, il pretore è sempre autorizzato ad accordare un nuovo anno di' dilazione dello sfratto, qualunque sia la durata delle precedenti dilazioni di cui l'inquilino abbia già usufruito. Non può, in contrario, valere la limitazione che era contenuta nei decreti legge 6 maggio 1926 e 6 gennaio 1927, in forza dei quali nes Min sfratto poteva rimanere sospeso per un periodo complessivo superiore all'aimo. Tale limitazione era sLata infatti già soppressa dall'articolo 4 regio decreto legge 6 maggio 1927, chiarito nel N. 8 delle istruzioni ministeriali 8 maggio 1927, per il caso di sfratto provocato dalla pretesa del locatore di ottenere un prezzo esorbitante per i locali affittati; e poiché ora è stabilito il divieto generale di aumento di pigione, tutti gli sfratti, i quali non siano dovuti a motivi di morosità, moralità, gravi inadempienze contrattuali e comprovata necessità del locatore di occupare la casa per proprio uso, dovranno essere ritenuti come causati dal proposito di eludere al divieto di aumento di pigione e perciò dovranno essere prorogati fino al 30 giugno 1928, accordandosi la dilazione di un anno, anche se precedenti dilazioni furono già accordate durante il corso degli anni 19261927 »» Questa circolare del Guardasigilli viene in buon punto per stroncare le ultime resistenze di quei padroni presso i quali qualsiasi opera di perj suasione sembra sia stata inutile. La : circolare ribadisce il concetto pienamente conforme allo spirito informa! toro del provvedimento sui fitti, che per un anno non vi possano essere sfratti, salvo casi di grave inadem- pidvmcetpnmnlcdgslngancipatcldampiepza contrattuale, di morosità, di _ »' r**.unoralità e di comprovata neces-^M?) P™p,rietario & °ccuPare P« l à a o e i e e , o ù : e i, emi o e, i e e, r-. e . ri, aei, efiafiio el hi o e li o e di in- eo ti si e i vhe di aci t ù o ec a inro le oli io ro en24 zioe e uni eil n ie, i, ad ala di o. iens eera rio uer la un itee, oliali re o, udierno la reor6lli re ni erLa aahe re m- proprio uso la casa, Una scappatoia dei padroni di casa L'applicazione del decreto sui fitti intanto, dopo la entrata in vigore del decreto stesso, è seguita con vivissima attenzione dai giornali romani, i quali ribadiscono concordi che le norme governative debbono essere rapidamente applicate, e pertanto non devono esservi scappatoie per l'adempimento di questo dovere nazionale. Rileva 11 Giornale d'Italia che non mancano proprietari che rispondono senz'altro all'inquilino di non volere effettuare concessioni di sorta come se non esistessero le speciali disposizioni, pretendendo al l.o luglio l'affitto integrale, salvo la decisione del Pretore quale sarà, e_ se l'inquilino vorrà sollecitarla. I giornali a questo, riguardo mettono in guardia gli inquilini e li sollecitano a stare in guardia per non cadere nei tranelli dei proprietari caparbi che, non potendo altro, cercano tutti i mezzi per prendere tempo. Taluni proprietari, ad esempio, non esitano a speculare sulle disposizioni dell'articolo 8.0 del decreto, il quale dice che se la domanda di riduzione della pigione eia presentata al Pretore dopo il 31 luglio. 1927, la riduzione avrà effetto con decorrenza dal primo giorno del mese successivo alla data di presentazione della domanda. Essendo prevedibile che la maggioranza degli inquilini si attarderà a presentare la domanda dopo il 31 luglio, può essere un calcolo di qualche vantaggio per il proprietario il condurre le trattative in modo che la domanda avvenga più tardi che sia possibile. Qui certamente è l'inquilino che deve essere previdente contro siffatta difesa del proprietario. Le decisioni di Cremona vengono segnalate come esemplari. Così ' Il Lavoro d'Italia, richiamandosi alla recisa nota di ieri, torna stasera sul problema e scrive: « Ricordiamo a quei commercianti che in tema di ribasso dei prezzi continuano a nicchiare, l'esempio dei padroni di casa, ai quali per la troppa ingordigia è scoppiato il gozzo, sotto forma di un salutare, perfetto decreto sugli affitti, rapidamente concepito ed emanato dal Primo Ministro del Governo dltalia, il Duce delle Camicie nere ». Rilevando che il decreto è preciso e non consente sottintesi, il giornale aggiùnge:' « Il decreto trova, attraverso l'opera dell'ottimo magistrato di Cremona, la sua perfetta applicazione nell'interesse delle troppo tartassate categorie degli inquilini; siamo sicuri che anche nelle altre città l'applicazione del de oreto sarà precisa come lo è a Cre mona. Tutto ciò dimostra che il Go verno vigila e quando è il caso colpi sce senza misericordia. Lo dovrebbero pure aver capito quei commercianti i quali amano infischiarsi del consumatore, che pretende eque e sollecite riduzioni di prezzi. Siamo comunque troppo sicuri dell'opera del Capo del Governo per preoccuparci eccessivamente del menefreghismo di negozianti e bottegai. E' ormai inesorabilmente stabilito che i prezzi devono adeguarsi alla quota 90 e si adegueranno, siano pure certe le categorie dèi commercio, molto presto •. La statistica dei prezzi e i calmieri Il miindstro dell'Economia Nazio naie, on. Belluzzo, ha inviato ai prefetti la seguente circolare, relativa ai prezzi di vendita delle merci 1 Questo Ministero, d'accordo con la direzione generale del Partito Fascista e con le Corporazioni interessate, ha già iniziato, col concorso e per il tramite dell'ufficio ©enfiale di statistica, una indagine diretta per rilevare i prezzi all'ingrosso delle derrate e delle merci, che presentano maggiore importanza per il bilancio di una mode sta famiglia. L'inchiesta suddetta, che ha carattere continuativo, in quanto dovrà raccogliere gli elementi due volte in un mese, attinge principalmente alle Camere di Commercio e per ogni derrata limitatamente a quegli enti camerali nel cui territorio la produzione sia degna di rilievo; ma non esclude il ricorso ad altre fonti specifiche per alcune determinate merci, cioè alle associazioni di carattere economi co, che tutelano gli interessi del produttore per i tessuti delle varie fibre tessili, per le scarpe, ecc. Alla Signoria Vostra non sfuggirà l'importanza che assume l'indagine in rapporto allo .scopo per cui è stata predisposta, che è quello di offrire un efficiente punto di riferimento per servire a regolare i prezzi di vendita al minuto delle merci. Sopra tutto gli elementi che sono in corso di raccolta potranno servire utilmente di base ai comuni per l'esercizio della facoltà che agli effetti dell'imposizione dei calmieri concede ad essi l'articolo 4 della legge 16 dicembre 1926. < E' ovvio che, quando si voglia tu telare l'interesse dei consumatori senza infierire contro l'attività dei commercianti, sempre che questi svolgano onestamente ed equamente la loro opera di intermediari, non.si può pensare ad imporre prezzi di vendita al minuto, se non si conoscono quelli all'ingrosso. La giusta correlazione tra prezzi di vendita all'ingrosso e quelli *1 m!mi*n à ,->n n "i i 7 i mi o InrlicnAneah' pcnpcèemmntlmqgzdtssgndesicdmcaal minuto, è condizione indispensabile per giustificare l'imposizione del calmiere perchè esso possa utilmente adempiere alla sua funzione economica. Ignorare i prezzi all'origine può inconsapevolmente condurre a calmieri o troppo alti 0 troppo bassi. Nel primo caso viene a mancare la giusta tutela dell'interesse del consumatore, al quale non rimane neppure la possibilità di sfruttare il giuoco della libera concorrenza, perchè i commercianti, al coperto del prezzo di calmiere, sfruttano a loro profitto la posizione vantaggiosa in cui sono messi. Nel secondo caso si rende insostenibile la situazione dei commercianti 0 quanto meno si viene a deprimere la produzione^delle merci in quanto iti prezzi di vendita al minuto, essendo troppo bassi, non consentono le "normali ordinazioni delle merci presso i produttori. » I risultati dell'inchiesta saranno quindi periodicamente comunicati alla S. V. perchè Ella si affretti a render¬ cpsingd di ■*( noti ai singoli podestà di codesta " i o e i e e è e provincia, facendo ad essi presente che, sulla base di essi, i singoli Comu: ni potranno facilmente stabilire equi prezzi di calmiere nelle relative circoscrizioni comunali. Ciascun Comune è' in grado di calcolare ..con sufficiente esattezza le spese di trasporto delle merci dal centro di produzione al Comune, le spese generali alle quali vanno incontro nel Comuni i commercianti di un determinato genere di merci, l'equo profitto commerciale ecc., per modo che aggiungendo la somma di queste spese ai prezzi all'ingrosso si giunge a stabilire con giusta valutazione il prezzo al minuto. Faccio fin da ora assegnamento sull'opera solerte ed illuminata della S. V. per una sollecita diramazione dei dati che si stanno raccogliendo e perchè Ella voglia indirizzare l'opera dei podestà nella determinazione dei prezzi di vendita al minuto con i criteri sopra esposti ». La Confederazione Generale Fascista del Commercio ha anch'essa istituito un Ufficio Statistica per raccogliere tutti i dati relativi all'andamento dei prezzi all'ingrosso ed al minuto e seguire il fenomeno del caro-vita in tutte le fasi della sua attuale decrescenza. li Pretore di Cremona ha cominciato bene Una serie «fi pigioni falcidiate Cremona, 2, sera, n pretore di Cremona avv. cav. Giulio Treglia ha iniziato un arduo lavoro, che dovrà prolungarsi per vari mesi, per la decisione delle controversie sorte fra padroni di casa ed inquilini in merito alla applicazione dell'ultimo decreto sugli affitti. Nella prima giornata il cav. Treglia ha adottate le seguenti decisioni: 1) Ventura Santo, tnqrrillno e Mondin! Stefano, proprietario: locali 4 (abitazione), fitto ridotto da L 2200 a 1400. 2) Capitano Durazzeni Giuseppe, irf quilino e signora Virginia Boari Miglioli, proprietaria: locali 4 (abitazione), fitto ridotto da L. 8100 a 1400. 3) Colonnello Ronconi Italo, inquilino e Piacentini Carlo, proprietario: locali 5 (abitazione), fitto ridotto da L. 4200 a 2600. 4) Bianchini rag. Remo, inquilino e Piacentini Carlo, proprietario: locali 4 (abitazione), affitto ridotto da L. 3500 a 1760. *5) Sfera Toniati Bollini Alba, inqullina e sig. Corrado Pontiggia, proprietario: locali 3 (abitazione), affitto ridotto-da L. 1800 a 960; " 6) ' Sig. Bertoglip Arturo, inquilino e Pontiggia Corrado, proprietario: lo cali 3 (abitazione), affitto ridotto da L. 1800 a L. 960. 7) • Sig. Guidetti Iginio, inquilino e Pezzani Morandi Marianna proprietaria: locali 3 (abitazione), affitto ridotto da L. 1000 a L. 600. 8) Sig. Zucchelli Aristide, inquilino (fornaio e prestinaio) e slgg. Mainarci; Alessandro e Guido, proprietari: (abi fazione e negozio) affitto ridotto da L. 4000 a 3220. 9) Sig. Papadio Ettore, inquilino e sig. Bassetti Giuseppe, proprietario: locali 3 (abitazione), affitto ridotto da L. 2200 a L. 1000. 10) Sig. Ceretti Stefano, inquilino ed eredi Cavaggi, proprietari: a) locali Cinema Excelsior, affitto ridotto da L. 20 mito a L. 16 mila; b) locali 4 '(abitazione) affitto ridotto da L. 2000 a 1400. Ridotta la cauzione a soli tre mensilità di affitto, anziché a sei. Da computarsi la differenza sulle future rate di affitto. ' 12) Sig. OrlandeHi Francesco, inquilino e Priori Palmira, proprietaria: locali 2 (abitazione) da L. 900 a 450. 13) Sig. Battisti Ruggero, inquilino e sig. Grandi Libero, proprietario: locali 3 (abitazione), affitto ridotto da L. 1800 a 1000. 14) Sig. a Modesti Rosa, inquii ina e Superti Irene ved. Ghiraldi, proprietaria: locali 2 (abitazione), affitto ridotto da L. 550 a 350. 15) Adami Annunciata mqùilina e Bodmi Reietti Palmira, proprietaria: locali ad uso salumeria e casa abitazione, affitto ridotto da L. 5500 a 4500. É m {Stefani). gSCdrcifbcngp

Luoghi citati: Cremona, Roma