Industria Agricoltura e lavoratori a «quota 90»

Industria Agricoltura e lavoratori a «quota 90» Industria Agricoltura e lavoratori a «quota 90» qLa mortala de.kdicharazionidi Volpi nelle immediate ripercussioni di Sorsa e me; commenti delia stampa romana -- Il problema della produzione agricola: i voti dol Consiglio nazionale della Confederazione agraria '■■wSBj- Roma, 30, fotte. I,e dichiarazijoni concise.e irecise che il niinist.roiìeule Finanze lujatto a complemento dalla espdéizbffe fluanzkirià^ sono l'argomento pjfitico, sul i|iiaié..cc>nvprge stasera .'attenzione 'd'aggiornali. Delle diefiiaraz i cui i deh in ii list io viene aiizHuMo ri. levata, cójnéj) punto centrale.Ila affermazione 'ihe resteremo sii? quota '™ì0, e tale, nfforinazione è ritenuta un "hiarimento essenziale di fronte alla peculazionc monetaria borsistica inernazionale e di fronte alla economi;!. pioa<it«itv*A*-mBKvmrtoi ' '~ Infatti tajó .affermazioriè^ia avuto una notevole e immediata.''ripercussione in'-Boirs.t, ove le spéiulazione al ribasso ni Raffrettata a ricoprirsi. Gli spostamenti più sensibili,al rialzo fra i titoli' Bono stati i seguenti: I<e Banca d'Italia hanno migliorato di 110 pumi, la Commerciale'.di 70 punti, la Fiat di 40, le Tenni ;di 35. Proporzionalmente tutti gli al'tri titoli si sono,avvantaggiati. ,i fondi di Stato hanno avuto rialti meno sensibili in quanto che nei giorni scorsi avevano degnato una notevole ripresa. An.che essi però, beneficiando pu5^ dell'importantissima notizia dell'inizio effottivo dell'ammortamento del debito pubblico, hanno rjegistrato rialzi molto notevoli di circn, tre punti al Consolidato e due punti alla Rendita. Quanto ai cambi, essi continuano la loro stabilizzazione intorno alla quota 90. Due scopi H significato della fermata a quo, ta 90 è così lumeggiato dalla Tribuna : , l « L'adunata a quota 90 lignifica stabilire un punto di riferlnf-rito intorno al quale non ci debbono! .ssere disobbedienze di sorta, nò di nielli che non vorrebbero adeguare, coJe costo, come prezzi, come pagarne»! questo indice di equilibrio; nè m quelli che potranno fare calcolo «l'attesa per trasformare questa attes»paralizzatrico in un mnggior valorefuella propria moneta notevolmente immobilizzata. Adunata significa clie non si consente nè diserzione nè sosta, i Bisogna raggiungere da tutti quotaj90 e circolare intorno ad essa con fiducia e con obbedienza, perchè gli elementi dell'equilibiio ci sono innegabili nella finanza e nella produzione. Adunata significa che intorno à quota 90 si deve oggi concentrare fi massimo sfor zo por raggiungere l'altro scopo della rivalutazione, la qua*; non può fermarsi all!ottnnuto| jafcHunto migliora.uct.vJ dtir-^uiipfeéaiSiiy^àOpù- à la vita a miglior mer'oajBMn una riduzione contemporanea Kji]ezzì e di oósti. con falcidie rìeHfifcagni d'egli intermediari, cresciuti nbrmemente nel terremòto economico^) finanziario del dopo-guerra. Senza uesto altro scopo, indicato chiaramnte nelle direttile di adunata, e sopìttutto dai provvedimenti seguiti al discorso del Duce, l'ottenuta rivalutatone della lira sarebbe monca perei! la lira deve rivalutarsi anche nel .uo potere di acquisto. Le dichiorazoni del ministro Volpi debbono fugarti dubbi, le ine* tezze. i calcoli, intèpssati o non, per quell'equilibrio della7nostra vita economico-finanziaria *ie è indispensabile per un assettò Iella nostra situazione e per lo stabilimento di programmi a lunga portata della nostra • produzione agricojaled industriale •. Il tesoro e la' speculazione Il Giornale d'Italia esamina il movimento della speculazione e la stasi della nostra produzione, che costituiseniid il duplice ortline di fenomeni i prodotti dalla azione1 per il risanamento della lira; e, dqpo[avere rilevato-che la speculazione 'ia Aungamente e largamente operato nel'le borse italiane e puì in quelle es'erelaulla lira italiana, prima al ribasso della lira ora al rialzo, e che la sua azvforie ha avuto tra 1 suoi centri maggiori'Amsterdam e Londra, lo scrittore ofcerva: « iNelle ultime settimane si aveva la sensazione che essi, si fosse anche più concentrata su'ia inanovra della lira; si sono avuto noti/zie della imminente costituzione di uni nuovo gruppo olandese dedicato a /questa manovra. Le 'mutazioni di borila, nelle duali la lira figurava sempre fpiù forte di fronte al dollaro ed alla sterlina, al di là della quota 90, annunciata da Mussolini nel suo- ul'.niio discorso alla Ca-(ita dai ministro VolJiivo discorso, conferra 1 fondati sospetti. Boni del conte Volpi fire ed a deludere la -. feistica internazionale, ohe può giova£\- TlUche borsa privila, non certo.. 'nenia produttiiehiaraziohl rtlesoro italiano, lira alle sterili in perfette concito. Mobile, si,o, il tesoro, che jiliin, potrà gettare i dollari, a seconda unterà o diminuirà piccole osciilazioni ritorno alla quota 90. i .ancora una volta .inazione ed infliggerà è avvenuto tre volli oggi, severe perdite e. Esso ha parlato chiaìe troppe interpretazio„,ia interessate e speculative. ..a irresponsabili, date negli ultltempi sulln politica monetaria lta.iii'ia e sul significato delle quotazioni della lira in borsa. Se ci saranno perdite anche gravi tra i giuocatori nazionali e stranieri non ci sarà che da rallegrarsene «. Ouanto all'altro fenomeno, alla stasi della economia produttiva nazionale, l'articolista o.-serva che le dichiarazioni del ministro, riguardante la sosta su quota 90 a tempo indeterminato, sono sufficienti per restituire ai produttori, agli onesti trafficanti, la chiarezza e la sicurezza per i loro calcoli di (costo e di pr'zzi, il respiro per la loro attività che sr svolge talvolta per lunghi cicli, perchè le oscillazioni del valore della moneta annullano la possibili.ì del calcolo, riducendo il sano processo delia produzione ad un fatto speculativo, che consiglia alla attesa, alla stasi Iti Più onesta e praviggente «ona di produttori ». , I lavoratori e la stabilizzazione La necessità di persistere nella poli Cica di rivalutazione della lira ed 1 HUiessl ottenuti nel campo dell'econo- mera e riconfenj Pi nel suo sitC'iel mavano negl|..-:|f Ora le dieiiiai-if vengono a lernì speculazione Sif>- mrrdrrzldvzsnslrottpnsbGqtpmlrl i e e a à i e i a i , a i o o o , e 1 - mla industriale dalla riduzione salariale, sono messi particolarmente in rilievo dal Lavoro d'Italia, che scrive: > A nostro avviso è necessario procedere senza deflettere nella politica di rivalutazione e non lasciarsi abbagliare da qualche mu-aggio di una stabilizzazione che renderebbe forse sterile l'enorme ed eroico sforzo compiuto dalla grande massa del popolo che lavora, per dare alla patria la sicurezza e l'indipendenza economica. Le stesse oscillazioni avvenute in questi giorni nella' quotazione della lira, dimostrano come sarebbe precaria la stabilizzozione monetaria, quanti e gravi rischi a noi conipOr'iereEEe' là dilésa obbligata della quotazione su un punto fisso. Perciò noi consideriamo quota 90 come la tappa indicata dal Duce perchè il grosso dell'economia nazionale raggiunga le posizioni conquistale dalla lira e non come un cambiamento della politica finanziaria del Governo ». L'organo delle Corporazioni nota quindi il notevolissimo contributo dato dalle organizzazioni fasciste dei la voratori, per far superare alla produzione le difficoltà del momento e prosegue : « L'importanza di essa si può desumere dalle cifre approssimative che sono di dominio pubblico: come è noto la riduzione salariale si aggira intorno al 10 % del salario globale, scaglionato o meno in due tempi. Ora, calcolando che i salari dell'industria raggiungano la cifra di circa 35 miliardi all'anno e quelli dell'agricoltura circa 45-50 miliardi all'anno, si vede come la suddetta riduzione, senza contare quelle avvenute per parte de' lavoratori del commercio, delle banche, dei trasporti ecc., superi di molto i sette miliardi di lire all'anno ». Osserva infine come questa mas sa ingente di denaro sia oggi a disposizione delle aziende per miglio lare i costi di produzione e come essa faciliti enormemente la funzione del credito e la costituzione dei capitali di. esercizio. Impressioni di correnti finanziàrie L'Agenzia Economico - Finanziaria, notoriamente portavoce di correnti finanziarie, reca una nota in cui, sottolineando le affermazioni del ministro conte Volpi circa quota 90 è detto: « Le parole del ministro Volpi han no un duplice scopo: l.o) quello di fissare la vera natura del movimento del cambio, che da 83 fa risalire la lira verso 90, movimento dovuto ad una precisa volontà e non ad un mu tamento della situazione eoonomicomonetarìa del paese; 2.o) dare la sen sazione esatta a chi produce e lavora che si deve "avere fiducia in « quota 90 ». Su questa base tutti debbono riprendere l'usaxa attività con la certezza di non dovére subire, in un tempo più o meno lontano, quelle perdite che una rivalutazione porta inevitabilmente con sè ». La nota rileva le assicurazioni del ministro delle Finanze che ad ottobre non accadrà nulla e cosi conclude: « Chi dopo queste parole non si rimetterà al lavoro come prima, anzi più intensamente di prima, dovrà essere denunciato come traditore degli interessi della patria, perchè, per man tenere fissa e incrollabile Quota 90 bisogna lavorare a produrre più e meglio di prima Delle dichiarazioni del ministro Volpi conviene ancho mettere in luco l'annunzio della costituzione della cassa di ammortamento del debito pubblico. Ciò darà la fiducia ai portatori del nostro Consolidato e creerà nel paese grandi riserve finanziarie, alle quali lo Stato, l'industria, l'agricoltura e il commercio potranno ricorrere nei momenti di bisogno. Qui è opportuno ricordare che lo Stato già aveva iniziato dall'anno scorso l'ammortamento dei propri debiti, stanziando 500 milioni di lire all'anno per estinguere la circolazione bancaria per conto dello Stato. E' questo un debito che finanziariamente non pesava sul bilancio dello Stato, ma che è risentito duramente dall'economia generale ». La relazione Cacciari sulla situazione dell'agricoltura Tra i problemi economici e di produzione più vivi ed attuali, in rapporto appunto alla • rivalutazione della lira è oggi — come si sa — l'agricoltura. Oggi alle 16, nel salone di palazzo Marignoli, ha avuto luogo l'annunciata riunione del Consiglio Nazionale della Confederazione nazionale fascista degli agricoltori. Il Consiglio è stato presieduto dal presidente della Confederazione comm. Gino Cacciari. Erano presenti i vicepresidenti della Coriìederazione stessa e i presidenti felle Federazioni provinciali fasciste degli agricoltori nonché tutti gli Enti economici facenti parie della Confede razione. ] 11 comm. Cacciari ha fatto ai Consiglio una relazione ampia e dettagliata. Egli ha messo in rilievo l'importanza dell'attuale momento economieo e l'apporto disinteressato ed incoivlizionato che yli agricoltori recano alla battaglia economica ingaggiata dal fascismo e condotta dal Duce. La battaglia economica infatti è imperniata tutta sulla agricoltura. Alle masse rurali il fascismo ha fatto appello per la mobilitazione degli spiriti, degli uomini e delle cose. Gli agricoltori italiani in questo momento hanno, come non mai, la precisa visione dell'interesse e del dovere nazionale e condividono con i lavoratori di tutti i campi, manuali ed intellettuali, gli onori ed i sacrifìci della prima linea. Iniziando i lavori del Consiglio gli agricoltori italiani dicono alto e forte che essi fanno tutti i sacrifici perchè il fascismo esca vittorioso dalla battaglia economica e appunto per questo cbiedonò che vengano spezzate le resistenze e stroncate tutte le trame. Il comm. Cacciari ha poi parlato dei rapporti tra l'agricoltura e la rivalutazione, e dell'opera svolta dalla Confederazione per far fronte alle necessità del momento ed affiancare la politica di rivalutazione. La Confederazione ha applicato un metodo consistente nell'osServare, studiare e seguire gli aspetti del poliedro complesso dell'agricoltura prospettando al momento opportuno al Governo i risultati e le proposte relative. Cosi è stato fatto anche per i problemi della rivalutazione, che, seguiti da molti mesi dagli uffici della Confederazione, sono stati riassunti con dati e proposte concrete in un memoriale, consegnato nelle mani del Capo del Governo il 4 màggio corrente. Quanto al patti di 1VW cddcldiicenrmmeapp a o e è a . a i e i o a a r e e l o i o o i o e che deve essere esaminata non soltanto dal freddo aspetto economico, ma anche dal punto di vista della reale e umana collaborazione e dalla politica generale del Governo fascista. Una prima riduzione di salari ha avuto luogo, ma il movimento è stato arrestato quando invece avrebbe dovuto essere regolato con le dovute cautele, soprattutto per evitare il pericolo della disoccupazione. Le masse lavoratrici hanno nel loro profondo istinto la sensazione che il momento esige dei sacrifici comuni; ma la incomprensione di molti che, agendo nel campo industriale e com_merciale, influiscono sulla vita economica e se nò stanno chiusi, nel loio egoismo, oppone uua difficoltà grave al raggiungimento dell' equilibrio e provoca artificiosi ostacoli al processo di perequazione. E' proprio in questa occasione, per togliere di mezzo questi ostacoli, che la collaborazione con la organizzazione degli agricoltori deve imporsi nelle sue più grandi linee Deve trionfare questo concetto: che l'agricoltura italiana è capace di dare lavoro a tutti i figli delle campagne, purché sia preventivamente apprestata e potenziata con mezzi adeguati, razionalmente raccolti e razionalmente distribuiti. E' necessario perciò insistere nella lotta contro l'urbanesimo e che siano conservate alla vita rurale tutte le giovani energie. Conclude elevando V assemblea in una atmosfera superiore di entusiasmo quando afferma che di tutto gli agricoltori devono essere grati ad un uomo solo, Benito Mussolini, che li ama che 11 stima e che certamente li guiderà verso infallibili fortune. Richiama il pensiero dei convenuti ai sacrifici fatti dai giovani, in gran parte rurali che oaddero nella grande guerra -e pe" l'affermazione del fascismo. Il comm. Cacciari invita tutti i membri de! Consiglio Nazionale a rivolgere il pensiero all'Italia imperiale di domani e al Duce, che la sta creando I voti La relazione del comm. Cacciari, spesso uiterjotta da applausi, è salutata alla fine da una'ovazione. La relazione viene approvata per acclamazione e si stabilisce che essa venga inviata a tutti gli, ' associati. Il dottor Turbini, direttorie della Federazione di Brescia propone' all'assemblea l'approvazione di un ordine del giorno, che è stato approvato in seguito ad ampia discussione, svoltasi nelle due sedute di ieri, tenute dalla Giunta esecutiva della Confederazione. L'ordine del giorno dice: « La Giunta esecutiva nazionale della Confederazione nazionale fascista degli agricoltori, udita la relazione della presidenza e preso atto delle direttive fin qui seguite e dell'azione svolta, come risulta dal carteggio, presso le competenti autorità governative e precisamente presso S. E. il Cupo del Governo, le approva pienamente e lei fa sue, ritenendole consone allo spirito fascista e alle esigenze del momento. Si dichiara solidale colla presidenza e l'invita a continuare colla stessa energia e sollecitudine perchè le giuste ed eque richieste degli agricoltori siano nel più breve tempo possibile tramutate in atto, al fine di ottenere una riduzione dei costi di produzione e !'•• iibrio economico necessario al proseguimento della intensificazione collettiva dell'agricoltura. « Pertanto riafferma l'urgenza di questi provvedimenti: 1) riduzione di tutti gli oneri fiscali, almeno nella misura già richiesta; 2) riduzione delle tariffe per il trasporto dei prodotti e delle materie prime necessarie all'agricoltura: 3) riduzione o abolizione dei dazi di importazione sulle materie e macchine non di produzione nazionale e necessarie all'agricoltura; ì) credito agrario: precisamente anticipazione a lunga scadenza, per sopperire al grave disavanzo conseguente all'improvvisa rivalutazione della lira: e successivamente credito di esercizio per dare i mezzi agli agricoltori di poter affrontare la prossima campagna agricola; tutto ciò nella misura sufficiente ad una Industria come l'agricola che dà prodotti per circa cinquanta miliardi all'anno: tutto ciò deve essere fatto attraverso la Banca d'I falla con un interesse di sconto sensi bìlmente inferiore all'attuale; 51 ridu zione del prezzo dei fertilizzanti ed an ticrittogamiei nella proporzione, almeno, della riduzione del valore dei prodotti agricoli; fi) canoni di affitto: ol tenere che le Commissioni paritetiche provinciali, costituite per iniziativa della Confederazione, abbiano poteri giudicanti ed esecutivi; 7) costo della vita, tariffe degli operai agricoli: tenuto presente che i prodotti agricoli hanno raggiunto, all'ingrosso, una diminuzione che si aggira sul cinquanta per cento e che invece il costo della vita è diminuito solo in proporzioni irrisorie, tenuto presente che in talune Province la mano d'opera, colle tavif te attuali, eolle clausole di imponibile fisso, di niann d'opera, ecc., assorba ol tre il cinquanta per cento dal valore dei prodotti, sia fatta opera ner ottonere l'abolizione immediata di clausole anti-erono-miflie noi patti colonici, quali l'imponibile di mano d'opera lis f.a e una proporzionata riduzione delle tariffe, anrb-e se questa dovrà avvenire in una forma graduale. Tutto ciò viene richiesto nella certezza di arrecare vantaggi anche alle stesse masse operaie, che vivendo continuamente nell'ambito delle aziende, sanno, ve dono ed apprezzano i sacrifizi che sta compiendo In massa degli agrìcoltor' e si è più volte dichiarata disposta di venire in sollievo del dature di lavoro anche perchè comprende che il nerdu rare dalla erisi attuale porterebbe ad una forte disoccupazione. La Giunta esecutiva delibera di essere riconvoca ta in breve tempo per riconoscere i ri «ubati delle suesposte richieste. La Giunta esecutiva delibera infine di Pro poiTe quest'ordine del giorno al Consiglio nazionale ». Fronteggiare le difficoltà con la cooperazione Aperta la discussione sull'ordine del giorno, interloquiscono parecchi intervenuti, dopo» di che l'ordine del giorno viene approvato. L'avv. Friedmann di Modena, presidente delle Cantine Sociali, ha quindi la parola e propone all'approvazione dell'assemblea un ordine del giorno col quale « ritenuto che gran parte dell'attuale disagio degli agricoltori, oltre che alla rapida rivalutazione della lira è dovuto alla speculazione la quale, anche in periodi economici normali, fai-, cidia I prezzi realizzabili dalla,-vendiA ta dei prodotti agriooIi;e qualche vòlta atcplgpdpmpcsctccsdmtocdccdMcgFsr lare gli agricoltori dalla speculazione è indubbiamente quello di industrializzare l'agricoltura nelle mani degli stessi agricoltori, col sistema della cooperazione, invita la presidenza: l.o) a voler dare precise istruzioni ai rappresentanti delle Federazioni provinciali perchè, d'accorcio eventualmente colle Cattedre a inalanti e ovunque le condizioni u?,ia' agricoltura lo consentano, vengavdato vigoroso impulso alla cooperàzione tra gli agricoltori; a) allo." 6Copo di favorire la creazione di organismi cooperativi sia per la fabbricazione, sia per la fornitura del fertilizzanti e degli anticrittogatnici ; b)iallo scopo di intensificare la costituzione di società cooperativo, sia per la esportazione dei prodotti agricoli in'tenere, sia per la lavorazione in comime dei prodotti agrlcoli e per la vendita in comune dei prodotti stessi lavorati in tutti i rami della produzione agricola, dove ciù si presenti tecnicamente ed economicamente possibile ed-ùtile; 2.o) a voler provocare, adeguati-Snanziamenti e facilitazioni di crediti?agrario per la costituzione degli Ktjspicatl organismi cooperativi». Dopo breve disoi-jfeione l'ordine del giorno è stato approvato a maggioranza. Quindi il presidente della Confederazione comm. Cacciari dà comunicazione che il presidente della Federazione di Cuneo, conte di Bernezzo ha partecipato di annoverare, come primo suo socio d'onore, Vittorio Emanuele III (applausi fragorosi) a cui sarà rimessa la tessera speciale [nuovi applausi entusiastici). Il comm. Fornaciari, vice presidente della Confederazione ha preso quindi la parola per mettere in rilievo il significato della riunione del Consiglio. L'on. Cariolato ha a sua volta suscitato gli applaus. dell'assemblea esprimendo il desiderio unanime di aver direttamente dal Duce una parola di incitamento. Il presidente della Confederazione ha quindi preso la parola por ultimo per riassumere i lavori del Consiglio, riaffermandone il significato e soprattutto per incitare i capi provinciali ad opporsi in tutti i modi alle manovre allarmistiche e disfattiste, che clementi oscuri vanno tramando ai danni del fascismo e, consegnando 11 labaro ai presidenti che lo hanno salutato, ha dichiarato chiusi i lavori del Consiglio.

Luoghi citati: Bernezzo, Brescia, Cuneo, Italia, Londra, Modena, Roma