Le esercitazioni navali

Le esercitazioni navali Le esercitazioni navali Le squadre verso la zona di combattimento serrato dalla rada di Gaeta per rag giungere ciascuno il proprio posto pelle Imminenti esercitazioni navali. Giova premettere che l'opportuna scelta del tema e per le ditncoltà ad esso inerenti, daranno luogo a importantissi rilievi e mostreranno ancora una volta a qual grado di maturità sia giunta la nostra Armata gloriosa, non dimentica dei suol eroismi e del suo valore, soprattutto oggi che una menta lungimirante ed il più gran cuore d'Italia ne reggono con ferma niente le sorti, indirizzando contemporaneamente il popolo verso quella coscienza marinara che fu in passato arra di fortuna e di potenza, e deve essere oggi, domani e sempre palladio delle fortune della Patria. Navighiamo da circa 30 ore verso la bardegna, poiché noi siamo a bordo di una delle più potenti unità che faranno parte, a manovre iniziate, del partito attaccante. . Rotti a azzurri Infatti, da ieri sera l'Armata è divisa in due: una parte è destinata al partito rosso (attaccante), l'altra al partito azzurro (nazionale). Brevi saluti e vibranti arrivederci all'atto della partenza e poi ciascuno ha preso la propria direzione. Le forze assegnale al partito azzurro si dirigono verso il Basso e Medio Tirreno, e quelle del partito rosso verso un punto determinato della Sardegna, che non è lecito indicare. L'altra sera, prima di partire, i comandanti del due partiti, ammiraglio Bonaldl (rosso) e ammiraglio Cuturi (azzurro), ci hanno fatto l'onore di riceverci a bordo delle rispettive navi ammiraglie. Naturalmente, essi mantennero il più stretto riserbo sul programma che ciascuno per proprio conto ha adottato per portare a compimento il tema predisposto dagli alti Comandi.. Ma tutti e due ci ripeterono quanto già era nostro convincimento e che i nostri occhi avevano constatato: cioè la superba preparazione, la sicura coscienza e il saldo spirito sì del capi che dei gregarii. E all'alba di ieri le belle navi d'Italia si sono mosse nel. le loro formazioni di navigazione: prima le grandi unità e quindi le navi leggere, gli esploratori, gli incrociatori" e i caccia. Si può dire che le forze azzurre e le forze rosse abbiano navigato insieme, seppure a distanza, sino all'altezza di Ischia. Qui, poi la separazione divenne netta. A bordo della t Duilio » è l'illustre ammiraglio Beileni, che, a manovre iniziate, avrà 1) comando del gruppo di sostegno del (Dal nostDa bordo della R. Nave « Duilio », .23, notte, Nell'anrettatissima nota telegrafica mandatavi ieri, all'alba, da Gaeia la laconichè del dispaccio non poteva lconsentirmi di due tutto l'imponente spettacolo che l'Armata offri ai nostri occhi attoniti ed entusiasti. Nella bella mattina italica, nel cobalto del Tirreno e nell'iridescenza del sole meridionale, in una gloria di pavesi al vento i colossi d'acciaio mossero in ordine' l ro inviai o) .partito attaccante. Mi corre qui l'obbligo di rivolgere un deferentc saluto al valoroso comandante della nave che cl 0SP1,a- 11 capitano di vascello Bic leardi, uno dei più valenti ufficiali delia nostra Armata, profondo studioso di problemi tattici, cultore e maestro di fcienza marinara' E questo saluto va camerateria esteso a tutti gli ufficiali della « Duilio », larghi verso di noi della più graziosa ospitalità e della più cordiale La prima giornata di navigazione La prima giornata e la prima notte ili navigazione fra cielo e mure sono ètate per noi un succederei di sensazioni sauisite. un rinnovarsi di entusiasmi ilalianissimi. Ormai viviamo la vita del mare, ne sentiamo tutta la consapevole bellezza e ne gustiamo tutto l'orgoglio. Fra poco le coste della forte Sardegna accoglieranno le navi della patria e quella gente fedelissima rinnovererà ai marinai il pegno di fede verso la patria, fede incrollabile e nerenne. fede scritta a caratteri d'oro sul Carso e sul Piave. Ogni qualvolta un continentale si avvicina alla Sardegna sente tutto il fascino che promana da questa razza stupenda, decisa, pronta a ogni rischio nel nome e per il nome della patria e maggiormente lo sentiamo oggi che siamo trasportati verso l'isola fedelissima a bordo delle potenti navi della patria. Con questo sentimento di vibrante entusiasmo noi ci apprestiamo quindi ad assistere alle prossime esercitazioni navali rese ancor più solenni dall'augusta presenza di S. A. B. il Principe Ereditario e dalla partecipazione ad esse, in posti di responsabilità, di due altri augusti Principi di Casa Savoia: S. A. B. il Principe di Udine e S. A. B. il Duca di Spoleto. Come vi accennai, l'inizio delle ostilità avrà luogo a mezzanotte dal 26 p. v. In quest'ora infatti le forze del partito rosso muoveranno dalla Sardegna verso le coste del basso e medio Tirreno per tentare una scorriera contro un importante centro. Il partito azzurro nazionale ha il compito di avvistare e sventare il tentativo, impegnando, se sarà il caso, una battaglia navale in mare aperto. Naturalmente, come si capisce, le attuali manovre si basano sulla esrlorazione dei caccia e degli aerei che hanno parte preponderante in queste esercitazioni. Cosa avverrà? Come queste segnalazioni sono state predisposte? E quale è il preciso obbiettivo degli attaccanti? E' ciò che non sappiamo ma che apprenderemo dallo svolgersi delle esercitazioni. Del resto al pubblico dei lettori per oggi può bastare la conoscenza del tema. Una sola anticipazione possiamo fare dopo due giorni di vita vìssuta fra i marinai d'Italia, ed è quella che l'Armata italiana è degna della Patria ed è come la vuole e la vede il Duce dell'Italia e del Fascismo nella sua grande mente di capo e di condottiero dallo sguardo lungimirante per la maggior gloria dell'Italia rinnovata e risorta. GIUSEPPE SOMMA.

Persone citate: Cuturi, Duce