L'Oceano restituisce una delle sue prede celesti

L'Oceano restituisce una delle sue prede celesti L'Oceano restituisce una delle sue prede celesti I rottami dell'aeroplano di Saint Roman e Monneyres trovati — trasformati in zattera — da pescatori brasiliani Belem di Para (Brasile), 21, notte. (A. A.) - Alcuni pescatori, che ritornavano a Vigia a bordo di una grossa barca, hanno osservato tra Capo Magoary e la foce di Bio Para, ad una sessantina di chilometri da Vigia, i rottami di un aeroplano in balia delle onde. 1 pescatori, avvicinatisi a quegli avanzi trasformati in zattera ,vi hanno scorto ai lati due ruote e da una parte il troncone di un'ala. La strana zattera presa a rimorchio dalla barca da pesca è stata trasportata a Vigia. Qui si è notato che le ruote portavano la seguente scritta: «5 Aero 800 x 660 12x28». La conformazione delVapparecchio e i dati della inscrizione fanno supporre che si tratti del Goliath del l'aviatore Saint-Boman e del tenente Monneyres. Si ricorda infatti che a Casablanca l'apparecchio francese di Saint-Boman fu privato dei galleg giunti; che vennero sostituiti con il carrello di atterraggio. Il Governo dello Stato di Para ha provveduto a notificare il fatto al Governo Fede rate, che a sua volta ha avvertito, a mezzo dell' Ambasciatore del Brasile a Parigi, il Governo Francese. Naufraghi Parigi, 21, notte. Le informazioni date dalla ditta Farman, costruttrice dell'idroplano Parigi-America Latina, su cui gli sfortunati aviatori Saint-Boman e Mouneyres tentarono, ai primi dello scorso maggio, il volo Saint-Louù (Senegal)-Pernambuco, sembrano confermare l'identità dei rottami scoperti dai pescatori brasiliani al largo della costa di Para. Ha detto stamani un ingegnere della Ditta : c La scritta «5 Aero 800 x 600 » che bisogna verosimilmente rettificare con ■ 5 Aero 800x160 » è quella apposta sui pneumatici che forniamo alla Marina per t Goliath. D'altronde.le cifre « 12X-36» sembrano essere quelle della data dell'uscita dalle officine. Ma è«12-X-26» che bisogna leggere: dicembre 1926, ciò che aggiunge ancora della verosimiglianza alla scoperta. Aspettiamo particolari su altri indizi. L'esame del-j l'ala ci darebbe inlatti una precisione definitiva di alcune parti; la matricola dell'apparecchio F.A.D.F.N. Nella parte anteriore del fusellagglo le lettere P.A.L. (Paris-Amérique Latine), sarebbero il nome di battesimo dell'aeroplano. Sul lato della fusoliera è scritta li parola Farman e di nuovo la matricola F.A.D.F.N. Farman si legge anche sul timone di direzione. Due grandi F. sono dipìnte sul timone di profondità». 900 ore alla deriva li raid fatale, che segui a breve distanza quello trionfale di De Pinedu, viene oggi ricostituito come segue. Il 5 maggio u s. gli aviatori Mouneyres, Saint-Boman e Petit prendevano il volo alle 6.25 del mattino dalle sabbie di Saint-Louis alla volta del Brasile, sperando di realizzare la traversata diretta. Essi portavano 4250 litri di essenza. Alle 7,10,' l'aeroplano sorvolava Dakar ed alle 7,42 lanciava per radiotelegrafia un messaggio per dir che tutto a bordo andava bene. Fu l'ultimo segno di vita dato dagli aviatori. Tuttavia, il posto di radiotelegrafia di Saint Louis, nel Senegal, registrava il 6 maggio, alle 5 del maltino, un telegramma da Pernambuco secondo il quale l'Isola Fernando de Noronha avrebbe telegrafato ' alle 0,35 {ora d'America) il passaggio dell'aeroplano ParisAmerique Latine. Queste ore sono d'accordo con l'itinerario che avreb be potuto seguire l'aeroplano di Mouneyres, ed è lecito chiedersi se il telegramma da Pernambuco fosse veramente inesatto, come è stato più tardi telegrafato. Si confermerebbe oggi, con la sco perla degli avanzi dell'aeroplano, la fondatezza di un ammaramento al largo delle coste del Brasile, seguilo da un naufragio dopo il quale gli avanzi sarebbero stati trasportati dalle correnti in direzione di nordovest. Le correnti, la cui zona è li¬ mitata a nord dalle roccie di San Paolo, vanno ad una velocità da uno a due nodi, con la velocità massima al largo, cioè un miglio all'ora. Se teniamo conto che l'apparecchio di Mouneyres è scomparso da 900 ore circa, ciò coincide esattamente con la distanza da Pernambuco a Para, che è valutata approssimativamente a 900 miglia e può costituire un nuovo argomento a favore dell'identificazione dei rottami ripescati ieri coi resti dell'aeroplano scomparso. Una mozione al Senato Mentre la notizia di questa fune-bre scoperta, che viene a dissipare le ultime vestigia di speranza sulla sorte dei tre disgraziati aviatori, ribadisce nel pubblico l'impressione che l'aviazione francese attraversi un periodo, non solo di disdetta, ma di diminuita efficienza, giova a segnalare la campagna che comincia ad essere fatta negli ambienti poli liei parigini per scuotere l'apatia del Governo e del Parlamento in materia di incremento aeronautico, cosi mililare che commerciale: Il senatore Le Lubersac ha presentato al riguardo al Senato una proposta di mozione concepito come segue: » Mai forse la situazione dell'acro nautica francese militare e civile è stata cosi grave, nè ha meritato tanta attenzione del Senato come quest'anno. Avvengono ed avverranno eventi della massima importanza da cui dipende la sua vita. Questi eventi interessano: 1) l'organizzazione aeronautica; 2) il materiale aereo commerciale; 3) la vita industriale ; 4) la politica di aeronautica commerciale interna: zionalc. Noi non saremo contraddetti affermando che la maggior parte dei senatori non ignora la crisi perico Iosa che in questo momento attraversa la nostra aeronautica commerciale. I relatori speciali del bilancio dell'aeronautica non sono stai i i soli a segnalare il pericolo ». ImN„ - Il grido di allarme è, oggi.lanciate|, nella stampa. 11 generale Duval, che ha comandato l'aviazione francese durante la guerra, va pubblicando una serie di articoli sulla aeronautica ed 111 uno di essi Intitolato : n La ricerca dell'aeroplano mercantile », scrive : • Sono già otto anni da quando la Francia ha cominciato la navigazione aerea a grande portata. Essa è stata la prima e potrebbe avere un enorme anticipo. Ma in realtà essa tenie oggi la concorrenza dovunque veda venirla. Perchè? Perchè non abbiamo aeroplani ». ■ Da una bocca così autorizzata come la sua, quest'aitermaaioiie non e forse profondamente inquietante? Noi temiamo — ahimè! — che sia ugualmente la conclusione a cui giungerebbero tutti coloro che si prendessero soltanto la pena di paragonare i nostri aeroplani ed idroplani detti commerciali con quelìi in servizio in certe linee straniere. 11 Senato ha dunque il dovere di cercare le ragioni di ìale stuto di cose: 1) perchè l'interesse nazionale è in giuoco; 2) perchè lo Slato sovvenziona le Compagnie di navigazione aerea che utilizzano questo materiale considerato come inferiore. Noi non pretendiamo di enunciare principii ai quali deve ispirarsi la nostra politica di aeronautica commerciale. Per pronunziarci con piena conoscenza di causa e soprattutto perchè il Senato possa farsi un'opinione in modo diverso che non con discussioni sempre eloquenti ma spesso superficiali, importa, a nostro avviso, che sia decisa la creazione di una Commissione che avrebbe per scopo di ricercare, di concerto col Governo, se certe riforme non si impongano anche nel dominio della navigazione commerciale aerea. « Questa Commissione dovrà udire Il Governo e le persone più qualificate dell'aeronautica prima di definire quali debbano essere a suo parere i principi! della nostra politica aerea commerciale. Una volta definiti questi principii ed approvati dal Parlamento, la Commissione potrà vigilare ,la realizzazione di questa politica e rendere conto del suo sviluppo. Noi abbiamo in tali condizioni l'onore di proporre al Senato di prendere la deliberazione seguente: « Una Commissione di 27 « membri sarà nominata dagli uffici « allo scopo di ricercare, di concerto « col' Governo, le riforme che può « comportare l'organizzazione della na< vigazione aerea commerciale ». La mozione reca numerose firme di competenti di questioni aeronauti che. Vari giornali si augurano che essa venga presa in considerazione a', più presto. 0. P. De Pinedo andrà dal Papa Roma, 21, sera. Il colonnello De Pinedo sarà ricevuto in settimana dal Pontefice. Bellanca prepara un nuovo potente aeroplano! Il '< Santa Maria » per i fanciulli - Commenti francesi al « raid » dell'on. Balbo. Roma, 21, sera. Il Popolo di Roma riceve da Palermo : « Mentre sulle orme degli intrepidi che hanno dominato le distanze e gli elementi, si accende una meravigliosa e proficua gara di emulazione, Bellanca prepara attivamente la nuova gesta che a bordo di un apparecchio italiano nella concezione e nell'attuazione, lo porterà in unico volo sul suolo della patria. E' stato detto in varie Informazioni di agenzie e giornali esteri, che il nuovo «raid»: New York-Boma verrebbe attuato ver* so la fine di ottobre. Ci sentiamo in grado di annunziare che il nuovo potentissimo monoplano, superiore a .' quelli finora costruiti e impiegati per le traversate oceaniche, compreso lo stesso « Miss Columbia », sarà entro il mese di agosto in condizioni di affrontare il volo per Roma. 11 collaudo avrà luogo a New York sullo stesso circuito entro il quale Bellanca diede la''magnifica prova di autonomia del Miss Columbia. In una lettera inviata al fratello Niccolò, che risiede nella natia Sciacca, l'Inventore dà notizia della prossima realizzazione del suo Brande sogno: ritornare sul 6U0I0 della patria a bordo di un apparecchio proprio di straordinaria potenza, destinato a provara le possibilità di sicure traversate oceaniche in servizio degli scambi commerciali. E questo suo sogno egli intende tradurre in atto al più tardi entro i primi di settembre, quando cioè le condizioni aereologiche saranno ancora tali da permettere, senza eccessiva contrarietà, di. affrontare il cimentò. Bellanca vuole che il suo primo grande volo punti verso la Capitale d'Italia, per proseguire, subito dopo, per la cittadina natale che egli non ha dimenticato. Il nome che egli darà al nuovo potén-; tissimo monoplano che è in via di avanzata costruzione, sarà quello di « Italia ». 11 Ministero dell'Aeronautica, a dura del suo Ufficio Stampa e con il concorso di alcuni Enti! ditte e Società, si è fatto iniziatore di una simpatica for- - ma di propaganda, consistente nella , distribuzione gratuita di due fogli di i o i e o cartoncino sui quali sono riprodotte a colori le varie parti che compongono il velivolo « Santa Maria ». I giovanetti ritagliando le varie parti possono ricostruire del glorioso velivolo un modellino perfetto, che può anche discendere graziosamente a volo librato. Per indurre I giovanetti ad occuparsi con maggiore resistenza del paziente lavoro di costruzione, è stato anche aperto un. concorso con regali e stampato sovra un foglio volante e distribuito insieme ai cartoncini. Possono parteciparvi tutti i fanciulli che non abbiano superato il sedicesimo anno di età. La gara consiste nella più accurata costruzione del modellino è nella redazione di un pensiero dedicato all'equipaggio del « Santa Maria » da' scriversi sulla facciata superiore e al-, la destra del modellino stesso. Il pensiero deve essere seguito dal nome e cognome, indirizzo e data di nascita del concorrente. Il concorso è dotato jdi numerosi premi in libri e giuocattoli. Saranno poi messi a disposizione di ciascuno dei primi tre classificati, uno per il fanciullo ed uno per il parente che lo accompagna, due biglietti per un volo di andata e ritorno sopra una linea aerea italiana. "L'Agenzia di Roma segnala alcuni notevoli commenti francesi tecnici sul volo di ispezione di 7000 chilometri compiuti dal sottosegretario dì Stato all'Aeronautica Italo Balbo. Il giornale Les Ailes, dedicato interamente allo studio del problemi aerei, così scrive di tale volo: « Questo raid di 7000 chilometri, attraverso il mare e il deserto, compiuto con semplicità come un volo dì servizio, è una delle più belle imprese dell'aviazione -italiana dopo la guerra. La regolarità assoluta del funzionamento degli apparecchi, entrambi usciti dai cantieri italiani, non si b mai smentita durante il lungo raid, U cui itinerario, soprattutto nella parte delle escursioni delle oasi, iomportava la traversata di territori privi ;>on soltanto di ogni traccia di vita e di vegetazione, ma anchp di qualsiasi via praticabile. Con i mezzi ordinari (ferrovie, piroscafo, automobile e cymmeili) il viaggio, anche se fosse stato compiuto bruciando le tappe, non avrebbe potuto durare meno di diie mesi. In idrovolante non è durato erte 14 giorni, con 48 ore di volo effettivo su di un percorso totale di 7000 chilometri attraverso i molteplici ostacoli che possono presentare il mare ed 11 deserto». Oggi sono partiti in volo In gita di istruzione su due apparecchi della Società Anonima dì navigazione aerea di Genova, 14 allievi ingegneri della scuola ingegneri aeronautici. Li hanno accompagnati il sen. Ancona e varia signora. Su di uno dei detti apparecchi si è imbarcato anche il comandante Colombo, aiutante di campo dell'ammiraglio Cagni,