L'età della Terra e il suo avvenire

L'età della Terra e il suo avvenire L'età della Terra e il suo avvenire Riceviamo : Con molto interesse ho letto l'artico- 10 (Ji « Algol ■> recante il titolo L'età, delta terni, che vide la luce sulla Stampa del l.o ghigno corrente e che accenna allo conclusioni di un dotto, 11 llolot, il quale, presentò all'Accademia, dell*! scienze di l'arisi un suo lavoio dove giunge al risultato che l'eia delia terra dovrebbe essere di vocó superiore ai oM> milioni di anni. Se la cortesi;', del giornale me lo consente, io ardirei esporre a questo propesilo alcune considerazioni, l'remetto, che precedenti esperienze dello stèsso genere, dovute allo Strati, e basate siUia determinazione del ien> po occorrente perone potesse formarsi la quantità di elio che 6i constata essere contenuto nelle pieci) Mende radioattive, iti base alla ricchezza di radio che vi esiste, avevano fatto ccncludere che i minerali medesimi avessero la rispettabile età di ben 14 milioni di «coli, pari a IMO milioni di anni, ossia un'età ben 4 1/4 volte maggiore di quanto venne recentemente ottenuto mediante i minerali di mica., con cristalli di zirconio, studiati dal Belot. E qui sorge un'osservazione, critica, che infirma ii carattere di attendibilità delle esperienze di questo genere, ma specialmente delle ultime di cui si disse. Invero, Io studio dei fenomeni di radioattività dimostra che i corpi chimici degradano da pesi atomici aiti verno pe=i atomici bassi e mai vice versa (donde la puerilità dell'ipotesi di Prout, che rutti i corni fossero condensazioni d'idrogeno). Perciò lo zirconio, il peso atomico fio del quale è relativamente lieve, molto inferiore al valore 22"' inerente al radio, richiese manifestamente molto tempo esso medesimo per potersi formare dai primitivi minerali radiottivi, che lo produssero. Di ciò non occorreva tener conto nelle esperiènze dello Strutt (che si riferiva al radio) mentre invece influisce e provoca ima causa di errore in quelle di Belot. Come si fa a tenerne conto? E' cosa molto difficile. Anzitutto non è detto che la radioattività odierna sia la medesima ed abbia la medesima intensità di effetti, come quella che si produceva sulla nostra 'l'erra qualche milione di secoli or sono. A norma di studi continuativi, da me svolti a questo proposito, si produssero allora radioattivamente l'argon e, il peone, e lo cenone, che ora non si producono piti, ed 6 probabile pertanto, che anche l'elio ed i raggi alfa che lo determinano, la cui presenza venne altrimenti presa in considerazione dal R.lot, mediante lo studio dell'alone prodotto da essi sulla mica, non avessero la medesima intensità di svolgimento nelle, epoche geologiche come nei tempi mo derni, se riferiti, questi fenomeni, ad ogni unità di massa radioattiva considerata. Ciò stante, sembrami che non sta possibile concludere, con sicurezza, quale sia l'età della nostra Terra, m base alle sole considerazioni quantitative concernenti la radioattività Lft conclusioni differenti, ricavatene dallo Strutt e dal Helot. sembrano conlermare questo modo di vedere. Ad ogni buon rane, i calcoli dello Strutt, essendo fondati sulle proprietà del radio che nella sua qualità di elemento a peso atomico elevatissimo, fu certamente, a norma degli studi miei, fra i più antichi formatisi sul nostro suolo, hanno molta maggiore probabilità di essere nel vero, che non quelli niù recenti, sopra notati. Chi schive determinò l'eia de-1 nostro Pianeta in base alla sua struttura ed alle sue proprietà astrofisiche e lo studio fatto che e di gran lunga troppo esteso per potere venire riassunto su di un gioriia!.' politico quotidiano, osKPtmerehbe alla Terra da 14 a lo milioni di secoli, a seconda che si parta da un'epoca di origine, oppure da un'altra, anch'essa primordiale. Questi miei studi portano anche ad altre conseguenze, di cui le principali ™kr£°&£ p«o^ Spc« all'inolesi ,11 Kant-W» pacfgUnpiliqisdzpuhccgzatcpqvNilcssrlzimtt•rTcl>rrente notoriamente alla nebulosa | Iniziale, condensatosi in un globo di fUA "norma degli studi da me svolti, «mesta senesi 'i da escludere assolutamente e mi trovo por contro quasi Raccordo con la geologia, che attribuii alla Terra un'origine sedimentaria Ciò avvenne tuttavia in condì553' molto differenti da quelle ammesse oggidì dai geologi. Un altro risultato importante degli studi miei, concerne l'accendersi della vii™ sulla Terra. Le prime .cellule 1° prime lenti, comparvero enea 2,8 milioni di secoli or sono. L'uomo si sviluppò, come è noto rì'ilrronde molto più tardi. Secondo il modo di vedere di Sir William Thomsan, la Terra avrobbe probabilmente ancora 5-6 milioni di anni di esistenza, con irradiartene so- laGii studi miei le assegnano ulteriori "l milioni di secoli ad un dipresso. qSéo dira che io sono troppo ottimista Ma ciò non mi turba; i miei alcoli sanebasati su dati di fatto che non tómoTsmentita e che sono g,km cranS non puf. impressionami. Sa le"»™ che tutto, è grandioso in Natura. Ciò che non sia grandioso, non ha posto nell'Universo. Ma da un altro punto di vista il risii tato dovrebbe modificarsi, ed ecco còme: visto die siA accennò alla vita lino a quanto sarà possibile la vita^f^n^for^^a potrà continua re un milione di secoli, non più,, sein nrecliè la nostra razza non abbia a deWiorarsa prima, per calamità che siano a noi stessi imputabili. Silvano Wehmeyeb. Possiara convenire con il Wehmeyer che tante età della wrra m .covano amanti diversi sono 1 metodi che si impiegano nella deterrmnaz one. Noi.abblmo voluto accennar*, al recente t ntàtivo di Belot, poiché in questo dotto francese riconosciamo una genialità indiscussa ed un metodo iurofoso di indagini. Possiamo convenire con 1 ing. Wrtunever clic l'dpotesi kant-laplaciana sulle origini del sistema solare abbia fatto ormai il suo tempo, specialmente dopo le dottrine di l'ave e di Belot, Ma aualunue sia la cosmogonia adottata. Marnerebbe una volta tanto fissare in modo ben preciso che cosa «si vuol intendere per nascita della terre. Secondo alcuni la nascita della terra corrisponde all'epoca precisa in cu sotto forma nebulare la materia Mei nostro pianeta ebbe a staccarsi dall'i nebulosa originaria. Secondo altri, la vita propria della terra si inizia, durante la fase ignea, e quindi molti e molti secoli dopa la precedente. Attenendoci alle ultime ricerche del Bélot con i calcoli e la ricostruzione fittizia si è potuto risalire ad un epoca molto posteriore a quella ignea, vaie a dire aqu«l!a in cui vennero a formarsi alia superficie terrestre le roccie più antiche Fra oneste prandi latitudini di icmoo intorno a ciò che noi riteniamo essere la nascita della terra non possiamo giurare in nerba mauistri intorno ad una cifra piuttosto che ad un'altra

Persone citate: Kant, Mei, Silvano Wehmeyeb, Strati, William Thomsan