Pescatori di perle

Pescatori di perle Pescatori di perle In uno dei miei soggiorni nell'Isola idi Ceylon, abbandonando altre e forse Più originali seduzioni, ho rimontato la costa verso il nord in ferrovia prima la poi in auto e finalmente su di un me'diocre « cargo :» che toccava Battloaloa, Trlncomall e finalmente Manaar ed 'Artppu, dove si pescan le perle. Sorvolo sul particolari dell'Itinerario the del resto non raccomanderei a nessun viaggiatore o viaggiatrice affezionati ai propri comodi. Nel tratto percorao in auto attraverso la jungla, il paese è abitato dagli ultimi « selvaggi.» dell'Isola, 1 vedda, A dare ascoltò agli antropologi, questi aborigeni ahi terebbero l'isola da 2400 anni. E' certamente un bel titolo di proprietà, con tro il quale nessuna •prescrizione bri tannica può aver valore.- Questi vedda sono cacciatori primitivi ohe vivono nelle grotte vestiti, — se cosi si può dire —. di fibra di cocco, di scorze di alberi e di foglie. Sotto le loro abbondantissime capellature e le prolisse barbe, folte come quelle degli indigeni nord-australiani; si ritrovano,* malgra do l'espressione del volto spesso bestiale, il tipo facciale cingalese e le fattezze degli indù. Non seguono nò il buddismo, nè il hramanesimo, ma adorano 1 genti delle acque e delle foreste Ci si domanda se discendono dagli :« yakk », di cui parla il Ramayama, .veri autoctoni dall'isola, ribelli ad ogni asstmilaziono o incivilimento o se prò vengano Invece da qualche rivolta od esodo di schiavi evasi dalle carceri dei primi re tiranni d'Anumadapura e di Kandl, che, a sentir gli annali, non dovevan essere celebrati in fatto di mitezza. Le opinioni degli scienziati sull'argomento sono molto divise Sta il fatto che 1 vedda si mostrano assolutamente Irreducibili e, sino ad una quindicina d'anni fa, si rifiutava no ad ogni relazione con gli europei. Battloaloa capoluogo della provincia est di Ceylon è una delle città meno cingalesi e meno buddistiche dell'Isola, ma fra le più pittoresche. E' situata in un'isola in mezzo ad un vasto lago congiunto al mane con un canale Ricorda un poco Venezia anche per una lunghissima diga che attraversa ti lago. 11 lago pullula di enormi eoe codrdlli e la città, sorgente su di un sottile banco di sàbbia, è formata da capanne tamul e mauro, dominate dalle rovine di un vecchio forte portoghese. La principale curiosità 'di Battlcaloa isono 1 suol pesci cantori, strano fenomeno di ittiologia o piuttosto di conchiiogia. Nello notti calme e di plenilunio un suono sale dal fondo sino alla superficie del lago, qualche cosa Ohe ricorda la melodiosa risonanza di Sin dito umido che gira sull'orlo di un bicchiere a calice. Questa musica (sino a tee o quattro note differenti) che si cento intonare da ogni parte percorrendo il lago in barca e che si percepisce più distintamente ancora se si Immerge nell'acqua una pertica appoggiandone un'estremità all'orecchio, fu dapprima attribuita dagli indigeni aHe sirene prigioniere, poi a pesci intantali ed infine a del crostacei. La scienza ha stabilito che cotesto, sinfonia sottomarina b dovuta a milioni di gasteropodi che strisciando sul coralli con la loro conchiglia sonora producono quel suono soprannaturale. A Trlncomall, dove esistono pure le rovine di un altro forte passato por tre dominazioni europee: la portoghe fce, l'olandese e infine l'inglese, ho ritrovato lo stesse piroghe a bilanciere usate dal pescatori dalle Hawaii al Madagascar. Le origini di tali Imbarcazioni sono certamente malesi e spie feano la prodigiosa diffusione di quel popolo e della sua lingua. I malesi Isono 1 fenici del Pacifico e dell'Indiano. Se si conosce la lingua malese si può sempre sperare di essere compresi dai nativi tanto sbarcando nella grande Isola africana come arrivando In un arcipelago della Micronesla. Dopo aver raccolto a Trlncomall delle conchiglie « dal riflessi color dell'aurora >, il c cargo > sosta ancora a Mullarìivu lasciando quindi a tribordo quella leggendaria strada chiamata i« Ponte d'Adamo » che, formata da una serie d'isolette, unisce Ceylon al continente. Per quel passaggio il progenitore cacciato dal paradiso di Ceylon raggiunse le Indie. Ed eccoci finalmente a Manaar, sul litorale ardente dove si concentrano iamul, parsi, cingalesi, arabi; i pescatori infine di perle. La riva perlifera tei stende per più di cento chilometri ed è chiamata la « Baia delle perle > 'oggi alquanto compromessa, tuttavia, ■dal Golfo Persico e da altri luoghi dove la raccolta delle perle non è meno fruttifera. Su -queste rive aleggiano anzitutto leggende meravigliose. Non vi 'dirò per intero neppur quella di Prakama che è la più bella (è l'amante che vuol morire perchè non riesce sposare la ricca figlia di u# mercante le si getta in mare legandosi una pietra al piede. Ma discende fra 1 tesori perliferi delle Ondine e si salva per la sua discrezione nel contentarsi di ree togliere un solo pugno « dell'anima 'delle ostriche >, cioè di perle, che gli {consentono di ottenere la sua bella) preferendo accennarvi che la zona perlifera è divisa In sette banchi — la cifra sette, numero cabalistico che porta fortuna in Asia — 1 quali sono sfruttati Isuocesslvamente verso l'equinozio di primavera. E* infatti necessario un periodo di sette anni perchè un'ostrica perlifera riproduca li suo fulgente do lare. Le imbarcazioni addette alla pesca non possono sorpassare 11 numero di 22 e non devono avere un equipaggio superiore al 21 uomini. L'amministrazione Inglese assiste alla pesca per controllare l'osservanza del regolamento, ma anche per prelevare il suo di ritto di possesso sulle perle di straordinario valore, rarissime del restò quasi sempre sottratte. I pescatori sono allenati a rimaner sott'acqua sino a tre minuti e a raggiungere quasi venti metri di profondita! Sino a non molti anni fa, prima 'dell'Introduzione di sistemi perfezionati che rendono la pesca più sicura e produttiva, il caso di pescatori che rimontavano alla superficie con la loro reticella piena di ostriche perlifere, perdendo sangue dal naso e dalle orecchio o cadendo colpiti da sincope era comunissimo. Ma 11 maggior pericola 'delle profondità azzurre, rimane, più (ancora dei pescicani che 1 pescatorirttdstcfdmptmmdaldstgItecsIMdse—ccsM1dsedsseptsnccllnpvgmfvqd affrontano con 1 loro coltelli, quello dello mostruose piovre. Non è raro il caso ohe 1 pescatori caschino su di un ricchissimo banco, ed allora è la ricchezza improvvisa SI ricorda ancora a Manaar la fortuna toccata pochi anni fa ad alcuni pescatori che in Qualche giorno ritirarono da uh solo banco per due milioni di sterline di ostriche perlifere. Il pescatore si contenta di raccogliere le ostriche chiuse. Con gli occhi aperti nel fondo del mare si guarda bene, togliendole dal banco, di strapparle posteriormente, dalla parte cioè della oernlera, polche, cosi facendo, potrebbero gettare lungi da si; chiudendosi bruscamente, la perla ohe non è attaccata ma libera nella sostanza gelatinosa della bivalva. Al contrarlo 11 pescatore afferra ogni ostrica di faccia fra .11 poi lice e le altre quattro dita e la chiude d'autorità se non lo è di già: in questo modo il mollusco conserva 11 suo tesoro o la sua malattia. Una volta a terra le conchiglie vengono esposte in fosse al sole tropicale. Ivi s'aprono, muoiono e marciscono,tramandando un fetore insopportabile e adunando nuvole di grosse mosche carbonchiose, particolare che non arrosta di certo il lavoro di estrazione del¬ e perle dalle bivalve In putrefazione. n seguito le perla vengono accuratamente lavate, pulite con polvere impalpabile di madreperla e suddivise nelle varie grossezze. Quindi gli esperi armati di lente le esaminano e le lassificano per famiglia, colore, «epidermide >, « oriente >,» con. o senza nastro. Le più pregiate sono le «rosa» e e « crema ». lisce e senza • nastro », vale a dire senza quella linea onduata, finissima che sovente contorna la perla. E qui entriamo nel dominio del « vioento amore » che le perle suscitano. Più che il diamante, il rubino, lo smeraldo o lo zaffiro, la perla Una ha la sua leggenda, Il suo mistero, la sua poesia e la sua vita particolare. Tutti quel gioielli scintillanti di cui ragià e maragià delle Indie si ornano a profusione, non posseggono nò^la dolcezza e neppure la tenerezza delle loro quin uple collane, strappate al tenebroso mpero del fondi marini. Perla, concrezione del regno animale estratta • vi ve » dal mare, da dove forse noi prò veniamo. Diamanti, rubini, smeraldi zaffiri; tesori « morti • del regno minerale scavati dalla fredda terra dove, come essi, ritorneremo... SIRIO.

Luoghi citati: Asia, Hawaii, Indie, Madagascar, Manaar, Trlncomall, Venezia